20 Gennaio 2023

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    Perrazzelli (Bankitalia): distinguere tecnologia DLT e applicazioni che generano rischi

    (Teleborsa) – “È nostro compito rendere evidente la distinzione tra tecnologia DLT e le sue svariate applicazioni, in particolare con riferimento al mondo cripto: un esempio di utilizzo del potenziale innovativo della tecnologia caratterizzato però da mancanza di controlli e da una generale opacità che può generare rischi per gli utilizzatori”. Lo ha detto Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, a un convegno dell’Osservatorio Blockchain and Distributed Ledger del Politecnico di Milano.Con DLT si intende la Distributed Ledger Technology, ovvero sistemi basati su un registro distribuito, in cui tutti i nodi di una rete possiedono la medesima copia di un database che può essere letto e modificato in modo indipendente dai singoli nodi. Le tecnologie Blockchain sono incluse in questa ampia famiglia di tecnologie.Perrazzelli ha sottolineato che “l’innovazione non è esente da rischi”. “Penso ad esempio alle possibili nuove fonti di vulnerabilità che la DLT può generare come i collegamenti tra blockchain diverse (le cosiddette cross-chain blockchain) – ha spiegato – Al contempo le opportunità connesse all’applicazione della tecnologia dei registri distribuiti sono molteplici e in larga parte ancora inesplorate. La DLT può consentire di ridurre i costi dell’intermediazione, con benefici per gli investitori e per le imprese”.Pur volendo cogliere queste opportunità, la funzionaria di Bankitalia invita a considerare le “possibili implicazioni per la stabilità finanziaria, il corretto funzionamento del sistema dei pagamenti, la tutela dei risparmiatori e degli investitori”.Perrazzelli ha ricordato che la Banca d’Italia sta analizzando i costi, i rischi e i benefici derivanti dall’utilizzo di soluzioni DLT, muovendosi lungo tre principali direttrici. La prima riguarda le sperimentazioni di soluzioni DLT, svolte anche nell’ambito delle attività dell’Eurosistema. La seconda riguarda le attività di regolamentazione nonché quelle di supervisione e sorveglianza. La terza è rappresentata dall’attività di catalyst, che mira a promuovere soluzioni di sistema che favoriscano la crescita degli operatori e lo sviluppo della buona innovazione. LEGGI TUTTO

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    Kuroda (BoJ): continueremo con politica ultra-accomodante

    (Teleborsa) – Le decisioni della Bank of Japan (BoJ) “non sono state sbagliate e continueremo con la politica monetaria estremamente accomodante, per raggiungere in maniera sostenibile il nostro obiettivo di inflazione del 2%”. Lo ha affermato il governatore Haruhiko Kuroda in un intervento al World Economic Forum di Davos.Kuroda ha difeso la decisione della banca centrale di ampliare la fascia di controllo della curva dei rendimenti a dicembre, sottolineando che la mossa è stata progettata per migliorare il funzionamento del mercato obbligazionario.”La nostra speranza è che i salari inizino a crescere e che questo possa far raggiungere il nostro target di inflazione al 2% in modo stabile e sostenibile – ha spiegato – Ma dobbiamo aspettare”.Il governatore ha affermato che l’attuale inflazione è guidata principalmente dall’aumento dei prezzi all’importazione e che è probabile che inizi a raffreddarsi dal prossimo mese.Stamattina l’Ufficio nazionale di statistica giapponese ha comunicato che l’inflazione ha registrato a dicembre 2022 una variazione pari a +4% su anno, mettendo a segno l’accelerazione più ampia dal 1981. LEGGI TUTTO

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    SLB, trimestrale oltre le attese. Vede ciclo crescita pluriennale per settore

    (Teleborsa) – SLB, che prima si chiamava Schlumberger ed è il più grande fornitore al mondo di servizi per giacimenti petroliferi, ha registrato un fatturato di 7,9 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022, in aumento del 5% in sequenza e del 27% su base annua. L’utile netto è stato di 1,1 miliardi di dollari e l’utile per azione (EPS) di 0,74 dollari, in crescita del 17% in sequenza e del 76% su base annua. L’EPS rettificato è stato di 0,71 dollari, superiore agli 0,68 dollari attesi dal mercato.”Abbiamo ottenuto ottimi risultati nel quarto trimestre e concluso un anno straordinario per SLB con un grande successo – ha commentato il CEO Olivier Le Peuch – I ricavi sono cresciuti in tutte le divisioni e aree geografiche, con solide vendite di fine anno nel digitale e un’attività di servizi particolarmente forte offshore e in Medio Oriente, dove abbiamo assistito a una significativa mobilitazione di progetti di espansione della capacità”.Il fatturato dell’intero anno è stato di 28,1 miliardi di dollari, in aumento del 23%, mentre l’utile netto è stato di 3,4 miliardi di dollari, in incremento dell’83%.”Guardando avanti, riteniamo che il contesto macro e i fondamentali del mercato che sono alla base di un forte ciclo di crescita pluriennale per l’energia rimangano molto interessanti nel settore del petrolio e del gas e delle risorse energetiche a basse emissioni di carbonio”, ha aggiunto il CEO. LEGGI TUTTO

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    WIIT, Intermonte aumenta target price dopo M&A

    (Teleborsa) – Intermonte ha aumentato a 27 euro per azione (da 24) il target price su WIIT, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nel mercato del Cloud Computing, confermando il giudizio sul titolo a Outperform. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato di aver sottoscritto un accordo per l’acquisto del 100% di Global Access Internet Services (Global).”Pur trattandosi di un piccolo affare per WIIT, dovrebbe consentire al gruppo di generare significative sinergie di costo e rafforzare la propria presenza in Baviera, mercato geografico estremamente importante dal punto di vista economico in cui WIIT è presente dal 2021 con Mivitec (già incorporata)”, scrivono gli analisti.Viene sottolineato che il multiplo EV/EBITDA Adjusted 2022 a 7.3-7.6x è inferiore a gli 8-9x pagati nelle recenti acquisizioni (9x per Lansol, 8x per Mivitec, R42 e ERP Tech).Secondo Intermonte, WIIT dovrebbe “continuare a beneficiare della sua posizione di leader come campione digitale, consolidando ulteriormente i piccoli obiettivi di M&A in Italia e guadagnando dimensioni in Germania”.(Foto: Foto di Sigmund su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    DeA Capital, CdA valuta corrispettivo OPA congruo

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di DeA Capital, piattaforma indipendente di Alternative Asset Management leader in Italia, ha approvato il comunicato dell’emittente relativo all’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Nova, veicolo controllato da De Agostini.Il CdA, anche sulla base del contenuto della fairness opinion e del parere degli amministratori indipendenti, ha deliberato di ritenere congruo, da un punto di vista finanziario, il corrispettivo di 1,50 euro “cum dividend” previsto nell’ambito dell’OPA.Come già comunicato, il periodo di adesione avrà inizio il giorno 23 gennaio 2023 e terminerà il giorno 17 febbraio 2023, estremi inclusi e salvo proroghe.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Alphabet (Google) taglia 12 mila posti di lavoro a livello globale

    (Teleborsa) – La società madre di Google, Alphabet, taglierà circa 12.000 posti di lavoro, ovvero circa il 6% della sua forza lavoro globale. Lo ha comunicato il CEO Sundar Pichai in una email ai dipendenti, poi pubblicata anche sul sito della società, dove afferma di assumersi “la piena responsabilità delle decisioni che ci hanno portato qui”.I tagli arrivano pochi giorni dopo che Microsoft ha dichiarato che licenzierà 10.000 lavoratori e che Amazon.com ha iniziato a notificare ai dipendenti i 18.000 licenziamenti che aveva annunciato nelle scorse settimane. Tra gli altri colossi tech, Meta Platforms sta tagliando 11.000 posti di lavoro, mentre Salesforce sta licenziando il 10% della sua forza lavoro.”Negli ultimi due anni abbiamo assistito a periodi di crescita drammatica – ha detto Pichai – Per eguagliare e alimentare quella crescita, abbiamo assunto per una realtà economica diversa da quella che affrontiamo oggi”.Il CEO di Alphabet si è detto “fiducioso dell’enorme opportunità di fronte a noi grazie alla forza della nostra mission, al valore dei nostri prodotti e servizi e ai nostri primi investimenti nell’IA”. “Per catturarla completamente, dovremo fare delle scelte difficili – ha aggiunto – Pertanto, abbiamo intrapreso una rigorosa revisione delle aree e delle funzioni del prodotto per garantire che le nostre persone e i nostri ruoli siano allineati con le nostre massime priorità come azienda. I ruoli che stiamo eliminando riflettono il risultato di quella revisione. Attraversano Alphabet, aree di prodotto, funzioni, livelli e regioni”.(Foto: Foto di Pawel Czerwinski su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Inflazione, ecco le città più care d'Italia: la top ten

    (Teleborsa) – C’è Bolzano in testa alle città che nel 2022 hanno registrato i maggiori rincari dove l’inflazione media pari a +9,7% comporta per una famiglia una spesa aggiuntiva, rispetto al 2021, pari a 2578 euro: l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica di tutte le città e delle regioni più care d’Italia del 2022, in termini di aumento del costo della vita. Uno studio basato sull’inflazione media dello scorso anno, non su quella tendenziale, che consente di dare, quindi, la spesa che una famiglia nel 2022 ha pagato effettivamente in più rispetto al 2021.Al secondo posto Trento, dove il rialzo dei prezzi del 9,3%, ha determinato un incremento di spesa annuo pari a 2434 euro per una famiglia media. Medaglia di bronzo per Bologna, dove il +9% ha generato nel 2022 una spesa supplementare pari in media a 2245 euro a famiglia. Al quarto posto Forlì e Cesana (+9,2%, +2223 euro), poi Milano (+8,1%, +2199 euro), Piacenza (+9,1%, 2199 euro), in settima posizione Ravenna (+9%, +2175 euro). Seguono Brescia (+8,2%, +2162 euro) e Varese (+8,1%, +2136 euro). Chiude la top ten Verona (+9%, +2095 euro).Catania è la città con l’inflazione media più alta d’Italia, +10,3% e al primo posto tra le città del Mezzogiorno in termini di spesa, +2045 euro rispetto al 2021 (12° posto in Italia). Per il solo Sud, ossia senza le Isole, vince Pescara con un costo addizionale di 1789 euro in più rispetto al 2021 (+8,8%). Perugia è la prima del Centro Italia quanto a spesa aggiuntiva, +2045 euro (+8,9%). La città più virtuosa è Campobasso, con un’inflazione del 7,5% e una spesa per una famiglia tipo che sale “solo” di 1373 euro. Al 2° posto Catanzaro (+7,4%, +1382 euro). Sul gradino più basso del podio Potenza (+7,1%, +1402 euro).Seguono, nella classifica delle risparmiose, Ancona (+7,2%, +1431 euro), Reggio Calabria (+7,7%, +1438 euro), al 6° posto Brindisi (+8,8%, +1458 euro), poi Macerata (+7,8%, +1474 euro), Bari (+8,5%, +1475 euro), Vercelli (+7%, +1486 euro). Chiude la top ten delle città migliori, Caserta (+7,7%, +1498 euro).In testa alla classifica delle regioni più “costose” del 2022, con un’inflazione media pari al 9,4%, il Trentino che registra un aggravio medio rispetto al 2021 pari a 2443 euro a famiglia, importo che decolla a 2541 euro per la Provincia autonoma di Bolzano (+9,7%) e scende a 2398 euro per la Provincia autonoma di Trento (+9,3%). Medaglia d’argento per la Lombardia, dove la crescita dei prezzi del 7,8% implica un’impennata del costo della vita pari a 2027 euro a famiglia. Al 3° posto l’Emilia Romagna, +8,4%, con un rincaro di 1998 euro. La regione più conveniente è il Molise, +7,5%, pari a 1373 euro. Al 2° posto la Basilicata (+7,1%, +1375 euro). In terza posizione la Puglia (+8,7%, +1408 euro).Confrontando i dati a livello regionale, Torino è la città con la stangata più alta per il Piemonte (+7,5% l’inflazione, +1725 euro), Imperia per la Liguria (+9,9%, la terza inflazione più alta d’Italia, +1983 euro), Verona per il Veneto (+9%, +2095 euro), Trieste per il Friuli Venezia Giulia (+8,6%, +1996 euro), Firenze per la Toscana (+8,5%, +1982 euro), Ascoli Piceno per le Marche (+8,3%, +1568 euro), Avellino per la Campania (+8,5%, +1653 euro), Bari per la Puglia (+8,5%, +1475 euro), Cosenza per la Calabria (+8,9%, +1662 euro), Sassari per la Sardegna (+8,9%, +1602 euro). LEGGI TUTTO

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    Jefferies rivede i target price sulle maggiori banche italiane

    (Teleborsa) – Sono arrivate revisioni delle raccomandazioni sulle principali banche italiano dagli analisti di Jefferies. Il target price su Intesa Sanpaolo è passato a 2,40 euro per azione (da 2,25 euro), con giudizio Hold. Il prezzo obiettivo su UniCredit è stato alzato a 21 euro per azione (da 19 euro), con consiglio Buy. Limato l’obiettivo su Mediobanca, che passa a 9,30 euro per azione (da 9,70 euro), con rating Hold.Intanto, migliora l’andamento di Intesa Sanpaolo, che si attesta a 2,234 euro, con un aumento dello 0,47%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 2,246 e successiva a 2,27. Supporto a 2,222.Discreta la performance di Unicredit, che si attesta a 14,81 euro, inaumento dell’1,31%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 14,85 e successiva a 14,96. Supporto a 14,74.Migliora l’andamento di Mediobanca, che si attesta a 9,52 euro, con un aumento dello 0,93%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 9,57 e successiva a 9,67. Supporto a 9,48. LEGGI TUTTO