3 Marzo 2023

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    Prysmian in rally su commesse in Olanda, analisti consigliano “buy”

    (Teleborsa) – Brilla Prysmian, che passa di mano con un aumento del 4,04%, dopo aver annunciato di essersi aggiudicata due commesse del valore complessivo di circa 1,8 miliardi di euro assegnate dal gestore dei sistemi di trasmissione olandese TenneT per due progetti di connessione della rete elettrica che collegheranno i due futuri parchi eolici offshore collocati nella parte olandese del Mare del Nord alla provincia di Zeeland, situata nella parte sud-occidentale dell’Olanda.Queste commesse vanno a incrementare il valore totale del portafoglio ordini di Prysmian portandolo a circa 8,5 miliardi di euro.Il titolo è stato premiato dagli analisti che consigliano di comprare. Si tratta dell’ufficio studi di Intesa SanPaolo che conferma la valutazione “buy” ed il target price a 45 euro. Anche gli esperti di Akros ribadiscono la raccomandazione “Buy” con prezzo obiettivo 42,50.L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista del gruppo specializzato nella produzione di cavi più pronunciata rispetto all’andamento del FTSE MIB. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Prysmian restano ancora lette in chiave negativa. Qualche segnale di miglioramento emerge invece per l’impostazione di breve periodo, letto attraverso gli indicatori più veloci che evidenziano una diminuzione della velocità di discesa. Possibile a questo punto un rallentamento della discesa in avvicinamento a 37,4 Euro. La resistenza più immediata è stimata a 38,27. Le attese sono per una fase di reazione intermedia tesa a riposizionare il quadro tecnico su valori più equilibrati e target a 39,14, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO

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    Legacoop: rallenta la crescita nel 2022 ma la domanda tiene

    (Teleborsa) – Il movimento cooperativo si candida a svolgere un ruolo centrale per la crescita dell’economia sociale nel nostro Paese, puntando all’affermazione di un nuovo modello di economia più inclusivo e sostenibile, in linea con l’esplicito riconoscimento della forma cooperativa tra i soggetti dell’economia sociale contenuto nello specifico piano di azione decennale approvato a dicembre 2021 dalla Commissione Europea, e con la risoluzione dell’ILO del giugno 2022 sul tema del lavoro dignitoso e dell’economia sociale, che ribadisce l’importanza delle cooperative come segmento più organizzato del settore in molti paesi del mondo.Il tema è al centro del 41esimo congresso nazionale di Legacoop “L’impresa del futuro: cooperativa, per tutte”, in corso oggi e domani a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica. In tempi recenti si è delineata una sensibilità nuova delle istituzioni verso l’economia sociale, ormai entrata organicamente nel quadro normativo europeo. Lo conferma, oltre al Piano già ricordato che punta a svilupparne il potenziale di crescita, anche il suo inserimento nella strategia industriale dell’Unione come uno dei settori in grado di contribuire a raggiungere l’obiettivo di un’economia più sostenibile, digitale, resiliente e competitiva. è infatti diffusamente avvertito il rischio che si approfondiscano ulteriormente le disuguaglianze, favorite dal prevalere di un approccio basato sulla convinzione che lo sviluppo economico e il benessere sociale fossero essenzialmente dipendenti dal libero gioco delle forze di mercato. La realtà ha più volte smentito questo assunto e negli ultimi tempi è cresciuta la consapevolezza dell’urgenza di pensare alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo, più inclusivo e sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale. “Noi – sottolinea Simone Gamberini, che domani sarà eletto presidente di Legacoop – rappresentiamo cooperative diffuse sul territorio ed attive in tutti i settori, che valorizzando l’apporto dei soci hanno spesso raggiunto livelli di eccellenza, ad esempio nell’agroalimentare, nei servizi alle imprese e alle persone, nella distribuzione commerciale. Siamo perciò convinti che la forma di impresa cooperativa possa dare un forte contributo in questa direzione, collocandosi a pieno titolo nel campo dell’economia sociale, ovvero di quell’insieme di soggetti che condividono elementi distintivi da sempre al centro della nostra esperienza: il primato della persona e della finalità sociale rispetto al profitto, il reinvestimento degli utili per svolgere attività di interesse collettivo e generale, la governance democratica e partecipativa”.Dopo un 2021 di forte ripresa che ha registrato un sostanziale recupero dei livelli pre-Covid, nel 2022 per le cooperative aderenti a Legacoop si evidenziano un rallentamento della crescita legato all’aumento dei costi e un crescente pessimismo sull’evoluzione dell’economia italiana. La domanda, però, tiene: il 45% delle cooperative ha aumentato il valore della produzione e quasi l’80% chiude l’anno con un utile di esercizio. I dati sono stati presentati al 41esimo Congresso nazionale di Legacoop. Secondo le stime sugli andamenti dell’anno, elaborate dall’AreaStudi di Legacoop, nel 2022, rispetto al 2021, il 45% delle cooperative ha aumentato il valore della produzione (tra queste, il 39% ha registrato un incremento che va dal 10% ad oltre il 15%), in modo più accentuato nei settori dell’industria delle costruzioni (56,3%) e delle attività manifatturiere (63,3%), nelle imprese di grandi dimensioni (82,9%) e, relativamente alla collocazione territoriale, al Centro (47,7%). LEGGI TUTTO

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    Avio, Ranzo: più ingegneri e supply chain manager per migliorare Vega C

    (Teleborsa) – “Non sono stati riscontrati problemi di design. Come conseguenza, il problema è stato nell’execution, ovvero nella produzione e nella gestione della supply chain, che è stata la ragione del fallimento” della missione di dicembre del lanciatore Vega C. Lo ha affermato Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, nella conferenza stampa di presentazione dei risultati della Commissione di Inchiesta Indipendente composta da ESA e Arianespace.Scendendo nei dettagli tecnici, la causa è stata il deterioramento dell’ugello dello Zefiro 40, provocata da un’inaspettata sovraerosione termomeccanica dell’inserto di gola dell’ugello in carbonio-carbonio (C-C), acquisito da Avio in Ucraina.”Come design autority e prime contractor, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e garantire ai nostri clienti che faremo il massimo per migliorare nel futuro, anche in considerazione dei molti lanci che ci aspettano, vista la fiducia dei clienti nei nostri lanciatori”, ha aggiunto.Ranzo ha sottolineato che bisogna “riconoscere che Vega C è un nuovo lanciatore, che ha nuove tecnologie in alcuni casi” e che quindi è necessario “migliorare alcune parti”. Inoltre, occorre “industrializzare meglio il prodotto e renderlo più sicuro per i prossimi lanci”.Per far ciò, tra le altre cose, “proveremo a migliorare il monitoraggio delle performance della produzione e della supply chain, anche grazie all’uso di tecnologie digitali, che saranno implementate per sorvegliare le operazioni e avere indicatori anticipatori di eventuali problemi”. In sostanza, “trasformeremo quello che non è ancora un prodotto maturo in qualcosa di stabile sul lungo periodo e affidabile”.Un altro intervento sarà quello di mettere “più capabilities e capacity”, ovvero “aumenteremo il numero di ingegneri e supply chain manager per seguire queste operazioni e garantire maggiore affidabilità”. LEGGI TUTTO

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    ITA, Spohr (Lufthansa): negoziati costruttivi, mercato italiano “strategico”

    (Teleborsa) – “Il mercato italiano è strategico per noi e l’investimento in ITA è fondamentale”. Lo ha detto l’ad di Lufthansa, Carsten Spohr, durante la conferenza stampa annuale, parlando delle trattative col Tesoro sull’acquisto di una quota di minoranza di ITA e sottolineando che “puntiamo a rendere ITA redditizia nel giro di pochi anni”. “Sono negoziati in esclusiva, stanno andando bene, sono costruttivi ma non posso dire altro”, ha detto Spohr spiegando che “L’acquisto di ITA non solo porterà benefici a ITA ma anche a Lufthansa e all’economia italiana e per questo che questa trattativa deve continuare ad essere costruttiva ed orientata a trovare una soluzione”, ha sottolineato l’a.d. “A tempo debito, quando saremo pronti col governo italiano e con ITA, riferiremo”. Spohr ha anche sottolineato che “l’acquisto di ITA al momento ha la precedenza ma non chiuderemo gli occhi davanti ad altre opportunità di consolidamento”, in risposta a una domanda su un eventuale interesse anche per Air Portugal (Tap). Lufthansa che ha quasi raddoppiato i suoi ricavi a 32,8 miliardi di euro nell’anno finanziario 2022 (anno precedente: 16,8 miliardi).”Lufthansa è tornata – ha commentato nelle scorse ore il CEO Spohr – In un solo anno abbiamo raggiunto una svolta finanziaria senza precedenti. Con un utile operativo di 1,5 miliardi di euro, il gruppo ha ottenuto un risultato molto migliore del previsto. La domanda di viaggi aerei rimane elevata nel 2023″.In totale, sono stati accolti a bordo 102 milioni di passeggeri, più del doppio rispetto al 2021 (47 milioni). La capacità offerta dalle compagnie aeree passeggeri del gruppo Lufthansa è stata del 72% rispetto all’anno pre-crisi del 2019. LEGGI TUTTO

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    Brillante Piazza Affari, in rally INWIT e Amplifon

    (Teleborsa) – Si scatenano gli acquisti a Piazza Affari, che sovraperforma rispetto alla buona giornata delle borse europee. Notizie positive sul fronte macroeconomico: a febbraio la ripresa dell’attività delle imprese della zona euro ha preso slancio grazie all’accelerazione della crescita del settore dei servizi, secondo l’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) di S&P Global, mentre si sono moderati a gennaio i prezzi alla produzione della zona euro, secondo i dati di Eurostat.Non si arrestano le discussioni sulle prossime mosse della Banca centrale europea (BCE). Questa mattina Morgan Stanley, BNP Paribas e Barclays hanno rivisto al rialzo le loro previsioni, dopo che ieri è emerso come l’inflazione nell’area euro sia calata marginalmente a febbraio, ma sia cresciuta ancora l’inflazione core al netto di energetici e alimentari freschi.Inoltre, stamattina si è elevato un coro di dichiarazioni hawkish da parte di consiglieri BCE. Hanno parlato il banchiere centrale belga Pierre Wunsch, lo slovacco Bostjan Vasle, il banchiere centrale estone Madis Muller e il vicepresidente BCE Luis De Guindos.A Milano, spicca la performance positiva di INWIT, dopo l’approvazione del nuovo piano industriale con una remunerazione più generosa agli azionisti. Gli analisti di Equita affermano che “si tratta di indicazioni positive sia a livello operativo (EBITDAaL CAGR del 11% al 2026), che di remunerazione per gli azionisti (DPS CAGR del 15%)” e fanno notare che la società “offre un’ottima protezione dall’inflazione (85% delle revenues aggiornate per la CPI)”.Prosegue il rally di Amplifon, che ha chiuso il 2022 con tutti i principali indicatori economici in miglioramento, raggiungendo anche livelli record in termini di ricavi, EBITDA e utile netto.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,08%. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,58%. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,47%.Lo Spread tra il rendimento del BTP e quello del Bund tedesco si riduce, attestandosi a +176 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,46%.Nello scenario borsistico europeo andamento positivo per Francoforte, che avanza di un discreto +1,04%, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e ben comprata Parigi, che segna un forte rialzo dello 0,75%.A Piazza Affari, il FTSE MIB continua la giornata con un aumento dell’1,34%, a 27.764 punti; sulla stessa linea, performance positiva per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata in aumento dell’1,24% rispetto alla chiusura precedente. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,35%); sulla stessa linea, positivo il FTSE Italia Star (+1,34%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Amplifon (+6,59%), Inwit (+6,00%), Prysmian (+3,22%) e Ferrari (+2,41%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Saipem, che continua la seduta con -0,52%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Illimity Bank (+3,10%), doValue (+2,83%), Fincantieri (+2,71%) e Banca MPS (+2,57%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Antares Vision, che continua la seduta con -4,04%. Piaggio scende del 3,79%. Calo deciso per Brembo, che segna un -3,44%. Sotto pressione Ariston Holding, con un forte ribasso del 2,84%. LEGGI TUTTO

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    Stretta monetaria, coro di dichiarazioni hawkish da parte di consiglieri BCE

    (Teleborsa) – “Se l’inflazione di fondo rimarrà al livello che vediamo oggi in Europa, superiore al 5%, e se non riceveremo chiari segnali che l’inflazione di fondo sta scendendo, dovremo fare di più”. Lo ha detto Pierre Wunsch, governatore della banca centrale belga e membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in una conferenza stampa.”Per me non è escluso che si possa guardare a tassi del 4% – ha aggiunto, secondo quanto riportato da Reuters – Ma voglio ribadire che non esprimerò alcun giudizio su dove i tassi dovrebbero andare senza vedere gli sviluppi dell’inflazione di base”.Morgan Stanley, in una nota diffusa questa mattina, ha affermato di prevedere ora che la BCE raggiungerà un tasso terminale del 4% e che interromperà il suo ciclo di rialzi solo a settembre 2023.Wunsch non è stato l’unico banchiere centrale a parlare in mattinata. “È molto probabile che (quello di marzo) non sarà l’ultimo rialzo del ciclo”, ha affermato il consigliere estone del board BCE, Madis Muller, aggiungendo che “è anche possibile che i tassi di interesse debbano restare su livelli elevati per un po’ di tempo, in modo da essere sicuri che l’inflazione torni e resti in prossimità del 2%”.Si trova sulla stessa linea il governatore della banca centrale slovena, Bostjan Vasle, che detto: “La mia personale aspettativa è che l’aumento previsto per la riunione di marzo, pari a 0,5 punti percentuali, non sarà l’ultimo. Dovremo continuare ad aumentare i tassi di interesse nei mesi successivi”.”Mi aspetto che l’aumento previsto per la riunione di marzo sia seguito da ulteriori aumenti prima di raggiungere un livello sufficiente a riportare l’inflazione verso l’obiettivo di 2%”, ha aggiunto.Niente dichiarazioni sui tassi dal vicepresidente BCE Luis De Guindos, che però ha ricordato che in parallelo al rialzo del costo del denaro, da questo mese, inizierà anche un “quantitative tightening passivo”, cioè non rinnovando pienamente i titoli di Stato dei suoi stock quando giungeranno a scadenza, in maniera controllata, per affiancare la stretta monetaria. “È molto importante mantenere saldamente ancorate le aspettative di inflazione, per evitare una spirale tra prezzi e salari che sarebbe una situazione molto complessa. Inoltre è importante che la convergenza dell’inflazione verso l’obiettivo del 2% avvenga in maniera stabile”. LEGGI TUTTO

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    INPS, Tridico: “azienda pubblica efficiente a servizio Paese”

    (Teleborsa) – L’INPS è “una grande azienda pubblica efficiente al servizio del Paese e del suo cambiamento”. Lo ha detto il presidente Pasquale Tridico in occasione delle celebrazioni per i 125 anni dalla fondazione dell’istituto. “Solo 20 anni fa l’istituto offriva prestazioni e servizi nell’ordine di qualche decina – ha proseguito – oggi ne gestisce oltre 400. Per volontà dei Governi e Parlamenti che si sono succeduti, l’Inps ha incrementato il numero e la varietà delle prestazioni sociali e accorpato a sé altri enti previdenziali, diventando una vera e propria ‘Agenzia nazionale del welfare’ con missioni e obiettivi sempre più ampi per rispondere alle crescenti esigenze della società italiana”. Tridico ha sottolineato che “questa evoluzione ha portato a una maggiore efficienza, ad economie di scala e a una gestione centralizzata dei dati per una maggiore integrazione dei servizi. L’Inps non solo eroga prestazioni in un contesto ordinario a circa 42 milioni di utenti, tra lavoratori, pensionati, famiglie e aziende, ma è anche diventato un pilastro imprescindibile nelle situazioni di emergenza, come accaduto durante la pandemia, quando l’istituto ha risposto in modo efficace ad un bisogno di sostegni senza precedenti per ulteriori 16 milioni di persone. Più recentemente è stato il volano di realizzazione di misure come l’assegno unico, che oggi viene erogato a circa 10 milioni dei nostri figli, di sussidi per milioni di poveri, mentre decine di milioni di utenti hanno ricevuto tramite l’Inps gli interventi di sostegno per contrastare la crisi energetica”Secondo l’ultimo bilancio consolidato, ha ricordato Tridico, l’istituto gestisce 386 miliardi di euro di entrate, di cui 145 miliardi di trasferimenti pubblici, e 384 miliardi di euro di uscite, assicurando la sostenibilità del sistema e agendo come snodo per la coesione sociale. “Siamo anche un ente attuatore del PNRR – ha detto – nell’ambito del quale abbiamo 130 progetti e servizi in costruzione: un terzo di essi sono già finanziati e rilasciati, tra cui il nuovo portale INPS, un vero e proprio sportello elettronico, completamente rinnovato, che semplifica l’accesso alle prestazioni e personalizza l’esperienza dell’utente”. L’Inps è dunque “un motore sempre acceso, l’ente di welfare più grande d’Europa – ha aggiunto – quest’oggi celebriamo i 125 anni di una storia sempre proiettata sull’innovazione e sul futuro. Voglio sottolineare come tutto questo sia stato e sarà possibile grazie all’impegno costante di tutto il personale Inps, cui in questi giorni si aggiungono ben 4.124 giovani neoassunti, che interpreta con rigore una fondamentale funzione sociale. Il loro lavoro è supportato da una chiara strategia di innovazione tecnologica che negli ultimi anni ha posto l’istituto all’avanguardia tra le pubbliche amministrazioni, sia per l’interoperabilità delle banche dati che per i servizi digitali. Siamo anche un fondamentale patrimonio di dati, utilizzati a fini di buon governo, di maggiore efficienza e di studio per il benessere sociale nelle diverse fasi della vita, dal grembo agli eredi. La crescita di una grande comunità democratica si nutre della fiducia nel futuro, fiducia che si coltiva a partire dal miglioramento delle condizioni di vita dei singoli, dalla dignità”Solo se nessuno viene lasciato indietro, lo sguardo di tutti può volgersi in avanti”, ha concluso Tridico indicando la via da seguire. “Sta a noi, con ogni tipo di strumento che scegliamo di porre in campo, mantenere la promessa che abbiamo sottoscritto attraverso la Costituzione: di crescere come collettività attraverso il lavoro e il sostegno al pieno sviluppo di ogni individuo, a partire dagli ultimi e dai più fragili”. LEGGI TUTTO

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    CAREL, Mediobanca aumenta target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Mediobanca ha alzato a 27 euro per azione (da 26,2 euro) il target price su CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, e confermato la raccomandazione sul titolo a “Neutral”. La revisione del giudizio arriva dopo che la società ha comunicato i risultati del 2022.I dati del quarto trimestre risultano “in linea a livello di vendite, mentre l’utile netto è stato significativamente inferiore (alle attese, ndr) e l’indebitamento netto migliore del previsto”, si legge in una nota.Gli analisti hanno rivisto al ribasso le stime EPS 2023-24 del 4% in media. D&A e un’aliquota fiscale più elevate più che compensano un leggero aumento delle ipotesi di fatturato, che indicano una crescita organica del +11,5% (dal +10,0%) nel 2023, riflettendo principalmente gli aumenti di prezzo.Tra i punti principali discussi durante la call, Mediobanca evidenzia: il carry over degli aumenti di prezzo effettuati nel 2022 e quelli minori recentemente annunciati incidono per alcuni punti percentuali nel 2023; la scarsità di componenti elettronici dovrebbe diminuire dal 2trim23; il sentiment di mercato nel Refrigerazione indica una crescita più lenta in Europa; la strategia M&A rimane pienamente attiva alla ricerca di opportunità in segmenti poco penetrati.”Continuiamo a ritenere che i driver di crescita di CAREL (ad esempio efficienza energetica, refrigerazione sostenibile) siano strutturali e resilienti garantendo una solida visibilità aziendale nel medio termine”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO