6 Marzo 2023

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    BTP Italia, ordini per 2,45 miliardi a metà seduta. Rendimento decennale al 4,5%

    (Teleborsa) – Sono pari a 2,453 miliardi di euro gli ordini per il nuovo BTP Italia alle 13:30, con 88.656 contratti sottoscritti. Si tratta della prima giornata (su tre) destina ai piccoli risparmiatori e affini, mentre per gli istituzionali il collocamento avverrà nella mattina di giovedì 9 marzo. La prima giornata della scorsa emissione, che si è svolta a novembre 2022, si era chiusa con ordini per 3,184 miliardi, a fronte di 103.077 contratti sottoscritti.Il Titolo di Stato, pensato per proteggere dall’innalzamento dei prezzi, ha scadenza 5 anni e un rendimento reale minimo garantito del 2% (che potrà essere confermato o rivisto al rialzo), a cui andrà sommata la protezione dall’inflazione (calcolata sull’indice FOI). Previsto anche un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza, nel 2028.Secondo le previsioni di Intesa Sanpaolo, l’inflazione media italiana (indice FOI) per la durata del titolo dovrebbe essere intorno al 2,2%. Il rendimento nominale all’emissione del BTP Italia, che si ottiene per approssimazione sommando l’inflazione attesa alla cedola reale, è pertanto in area 4,2%. Considerando che il BTP nominale corrispondente scambia poco sotto il 4,1% (4,08% alla chiusura del 3 marzo 2023), il BTP Italia offrirebbe una sorta di “premio” di circa 10pb. In altre parole, il livello d’inflazione implicita (breakeven inflation o BEI, cioè il tasso di crescita dei prezzi sopra il quale conviene detenere il BTP Italia rispetto al nominale corrispondente) all’emissione è al 2,1%, ossia marginalmente più basso rispetto alle previsioni di Intesa Sanpaolo per l’arco temporale di riferimento (2,2% per 5 anni) e inferiore anche all’inflazione incorporata nel corrispondente titolo indicizzato al dato europeo (in area 2,8%).Intanto, sempre alle 13:30, i rendimenti dell’obbligazionario italiano sono in leggero calo. Il rendimento del decennale di riferimento vale 4,4498%, dal 4,538% della chiusura di venerdì. Lo spread sul Bund a 10 anni è in area 176 punti base, dai 174 punti base visti venerdì. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei ostaggio delle banche centrali

    (Teleborsa) – Si muove all’insegna della prudenza la seduta delle principali borse europee, con le banche centrali che restano ancora una volta in focus. Gli investitori guardano alla Federal Reserve con l’audizione al Congresso di Jerome Powell in programma martedì e mercoledì. Mentre Philip Lane, Chief Economist e membro del Comitato esecutivo della BCE, in un discorso a Dublino, ha detto che per la Banca centrale europea, la priorità di politica monetaria è fare in modo che l’inflazione ritorni al target in modo tempestivo, e dunque ritiene opportuno alzare i tassi di interesse oltre marzo, sottolineando che l’entità della manovra dipenderà dai dati macroeconomici.I listini azionari, al giro di boa, vedono erodere i guadagni dell’avvio sostenuti dalle notizie giunte dalla Cina che, nel fine settimana, ha annunciato un target di crescita del 5% per il 2023. Sul mercato valutario, l’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,064. In settimana dagli USA arriveranno nuovi indicatori importanti sul mercato del lavoro: il rapporto Adp sull’occupazione nel settore privato e il rapporto sull’occupazione di febbraio.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,064. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,26%. Prevalgono le vendite sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 78,46 dollari per barile, in forte calo dell’1,53%.Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +173 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,40%.Tra i listini europei poco mosso Francoforte, che mostra un +0,13%, si muove sotto la parità Londra, evidenziando un decremento dello 0,60%; sostanzialmente invariato Parigi, che riporta un moderato +0,1%. Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 27.838 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si posiziona a 30.102 punti, in prossimità dei livelli precedenti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, tonica Telecom Italia che evidenzia un bel vantaggio del 2,65% dopo l’arrivo dell’offerta di CDP-Macquarie per la rete.Resistente Leonardo, che segna un piccolo aumento dell’1,44%.Nexi avanza dell’1,34%.Si muove in modesto rialzo Inwit, evidenziando un incremento dell’1,15%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Amplifon, che ottiene -2,82%.Soffre Fineco, che evidenzia una perdita dell’1,86%.Preda dei venditori Iveco, con un decremento dell’1,64%.Contrazione moderata per ERG, che soffre un calo dell’1,17%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Piaggio (+3,50%), Brembo (+2,41%), Maire Tecnimont (+2,20%) e Seco (+1,89%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Alerion Clean Power, che continua la seduta con -1,61%.Sottotono Mutuionline che mostra una limatura dell’1,48%.Deludente Salcef Group, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Fiacca CIR, che mostra un piccolo decremento dell’1,29%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Lunedì 06/03/202311:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, annuale (atteso -1,8%; preced. -2,8%)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, mensile (atteso 1%; preced. -1,6%)16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso -1,8%; preced. 1,8%)Martedì 07/03/202308:00 Germania: Ordini industria, mensile (atteso -1%; preced. 3,2%)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso -0,4%; preced. 0,1%). LEGGI TUTTO