10 Marzo 2023

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    Banca Sistema, CdA propone dividendo di 0,065 euro (25% dell'utile)

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione del Gruppo Banca Sistema, quotato su Euronext STAR Milan e specializzato nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022, confermando i risultati già comunicati lo scorso 10 febbraio. La capogruppo ha chiuso l’esercizio 2022 con un utile netto di euro 20,9 milioni (22 milioni a livello consolidato).Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti, che si riunirà il 28 aprile 2023, la destinazione a riserva per utili portati a nuovo, dell’importo pari a 15.659.200,61 euro e, a dividendo, dell’importo residuo pari a 5.227.368,38 euro corrispondenti a 0,065 euro per ciascuna azione ordinaria (25% dell’utile di capogruppo). Il pagamento del dividendo, se approvato dall’assemblea, avverrà il 10 maggio 2023, con stacco della cedola il giorno 8 maggio 2023 e record date il 9 maggio 2023 (cedola n. 10).(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare del Frusinate, utile 2022 sale a 14,7 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Popolare del Frusinate, banca cooperativa italiana con sede a Frosinone, ha chiuso il 2022 con un utile netto di 14,78 milioni euro, in aumento del 36% rispetto al 2021. Il CdA, approvando il bilancio, ha parlato di “un risultato eccezionale grazie alla composizione del portafoglio titoli di proprietà e alla struttura dei tassi della raccolta e degli impieghi che hanno inciso positivamente sul margine di interesse pari a 41,5 milioni di euro”. Il ROE è stato pari a 15,17%, le rettifiche di valore sono ammontate a 11,3 milioni di euro e i costi operativi sono stati pari a 15 milioni di euro (+13%), con un cost/income al 30,69%.La raccolta diretta si è attestata sui 959 milioni di euro (+4,2%). I crediti netti verso la clientela hanno registrato un incremento 5%, mentre i crediti deteriorati netti sono stati pari a 4,13% del totale impieghi, con un grado di copertura al 51,72%. LEGGI TUTTO

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    Vigilanza BCE, McCaul: serve più cooperazione internazionale su vigilanza crypto

    (Teleborsa) – “Ritengo che serva maggiore convergenza e cooperazione internazionale nella regolamentazione, al fine di colmare le potenziali lacune che connotano la vigilanza sulle criptoattività. Regimi regolamentari individuali basati esclusivamente sugli ordinamenti nazionali potrebbero non essere più sufficienti. Lo ha affermato Elizabeth McCaul, membro del Consiglio di Vigilanza della BCE, intervenendo alla conferenza “The New Frontiers of Digital Finance” organizzata dalla CONSOB.”I nuovi sviluppi nella finanza digitale mettono in luce la necessità di disporre di un quadro più integrato a livello mondiale, in assenza del quale l’arbitraggio normativo accrescerebbe il rischio di perdite per la clientela, arrivando persino a minacciare la stabilità finanziaria”, ha spiegato.McCaul ha spiegato che i supervisori bancari o dei mercati si trovano oggi davanti a una sfida “ancora più pronunciata poiché la trasformazione digitale ha offuscato i confini”, rendendo complicato determinare come assegnare le attività di supervisione ai regimi appropriati.La funzionaria ha anche affermato che il crollo di FTX (che è stato un popolare exchange di criptovalute) lo scorso novembre “ci ha lasciato con domande sulle lacune nel framework”, anche perchè molte aziende del mondo crypto affermano di non avere alcuna sede centrale, e quindi “la mancanza di un punto di ingresso centrale tradizionale pone sfide per i nostri attuali approcci normativi e di vigilanza”.McCaul ha sostenuto che l’Europa è all’avanguardia nello sviluppo della regolamentazione per le crypto, citando il pacchetto di regole “MiCA”, ma da sola non sarà riuscirà a colmare tutte le potenziali lacune, “anche perché lo stesso livello di supervisione non esiste in altre importanti giurisdizioni”. LEGGI TUTTO

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    BTP Italia, a investitori italiani l'84,7% del collocamento presso gli istituzionali

    (Teleborsa) – Il 43% dell’ammontare collocato presso gli investitori istituzionali del nuovo BTP Italia è stato collocato presso le banche mentre il 33,9% presso asset manager. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 23,1% dell’emissione (in particolare il 5,6% è andato ad assicurazioni, mentre il 17,5% è stato allocato a istituzioni governative).È quanto comunicato dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) il giorno dopo la conclusione della Seconda Fase della diciannovesima emissione del BTP Italia, titolo indicizzato all’inflazione italiana.La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta il 9 marzo nell’arco di 2 ore, ha registrato 178 contratti per un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 1.353,653 milioni di euro. Questo dato, insieme a quello della Prima Fase di collocamento che ha visto un ammontare di 8.563,209 milioni di euro acquistati da piccoli risparmiatori, ha determinato una raccolta complessiva finale di quasi 10 miliardi di euro.Il collocamento del titolo nella Seconda Fase ha visto una predominante presenza di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto l’84,7%. Il restante 15,3% dell’emissione è stato sottoscritto da investitori europei, in particolare residenti in Svizzera (5,7 per cento), in Francia (4,7 per cento), in Germania (2,7 per cento), nel Regno Unito (1,3 per cento) e presso altri paesi europei (0,9 per cento).Per quanto riguarda la Prima Fase, destinata al retail, ieri è stato comunicato che dei 327.323 contratti conclusi sul MOT circa il 70% è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva a circa il 93% del totale. Il taglio medio dei contratti, pari a 26.161 euro, è stato il più basso mai registrato nelle emissioni di BTP Italia. LEGGI TUTTO

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    Datalogic, analisti cauti con domanda ancora debole

    (Teleborsa) – Gli analisti si mostrano cauti su Datalogic, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’acquisizione automatica dei dati e dell’automazione industriale, dopo che ha chiuso il 2022 con ricavi in aumento e utili in calo. La società guidata da Valentina Volta ha segnalato una situazione ancora complessa per quanto riguarda lo shortage dei componenti e un’incertezza sull’evoluzione della domanda.Il quarto trimestre è stato migliore delle attese, scrive Equita, che segnala un “outlook misto (domanda ancora debole, miglioramento dei margini) e qualitativamente in linea con le attese”.Intesa Sanpaolo sottolinea che l’impatto dello shortage si è ridotto significativamente nella seconda parte del 2022 e dovrebbe migliorare ulteriormente, ma la domanda, nel 2023, “è più incerta nonostante un backlog ancora forte, con possibili effetti sulla pianificazione degli acquisti e sulle efficienze industriali”.Intanto, Datalogic è in recupero dai minimi di seduta a 8,41 euro e si posiziona a 8,79 euro, con una discesa dell’1,62%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 8,513 e successiva a quota 8,237. Resistenza a 9,4. LEGGI TUTTO

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    Tesoro, collocati 6,5 miliardi di BOT annuali: rendimenti in aumento

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha collocato 6,5 miliardi di euro di BOT a 12 mesi, per cui la domanda ha raggiunto 9,19 miliardi, che corrispondono ad un rapporto di copertura di 1,41. Secondo il resoconto fornito dalla Banca d’Italia, il rendimento lordo si è assestato al 3,613%, ovvero 43 punti base superiore a quello dell’asta analoga precedente, che risale al 10 febbraio. Inoltre, si tratta del massimo dal giugno 2012. LEGGI TUTTO

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    Cina: ok a riforma governo, focus su finanza-hi-tech

    (Teleborsa) – Con 2.951 voti favorevoli e uno contrario, la terza sessione plenaria del 14/mo Congresso nazionale del popolo, il ramo legislativo del parlamento cinese, ha approvato questa mattina il piano di riforma e di ristrutturazione del Consiglio di Stato (il governo centrale), il nono intervento del suo genere dagli anni ’80.Tra le maggiori novità, l’istituzione di una supercommissione statale su vigilanza e regolamentazione finanziaria che assumerà parte del mandato della Banca centrale (Pboc) o assorbirà del tutto le attuali autorità di regolamentazione sulla protezione dei consumatori e degli investitori. Prevista, poi, la creazione di uno State Data Bureau, a rimarcare l’importanza dei big data nell’aiuto all’azione del governo sull’adozione delle misure più praticabili ed efficaci per la soluzione dei problemi. per fronteggiare l’invecchiamento della società, la Commissione sanitaria nazionale trasferirà le sue funzioni relative al ministero degli affari civili. Secondo il censimento del 2020, sono più di 260 milioni le persone con 60 anni o più, destinate a salire entro il 2040 a quota 402 milioni, pari a circa il 28% della popolazione totale. Il ministero della Scienza e della Tecnologia, inoltre, sarà ristrutturato e parte delle sue competenze di pianificazione, sviluppo e formulazione di politiche per l’industria agricola e le aree rurali andranno al ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali per una “migliore allocazione delle risorse” e per “accelerare verso una maggiore autonomia” in campo scientifico e tecnologico, secondo il testo del piano diffuso nei giorni scorsi dall’agenzia Xinhua. Il ministero avrà anche un ruolo maggiore nel “coordinare la scienza e la tecnologia con lo sviluppo sociale ed economico”.(Foto: © Sattapapan / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Daimler Trucks stima ricavi 2023 oltre consensus

    (Teleborsa) – Daimler Truck Holding, il gruppo nato dallo spin-off della casa automobilistica tedesca Daimler, ha stimato ricavi migliori del previsto per l’anno in corso, nonostante l’impatto degli elevati costi energetici e dei vincoli alla catene di approvvigionamento che hanno impattato sul business nel quarto trimestre.Il gruppo attende ora un fatturato 2023 fra 55 e 57 miliardi di euro, superiore al consensus che indicava un volume di 51,8 miliardi di euro, mentre le vendite di camion sono indicate non lontano dai volumi del 2022 fra 510mila e 530mila unità. Si attende anche un aumento “significativo” dell’utile rettificato prima di interessi e imposte, nonostante condizioni economiche ancora “difficili”.Nell’ultimo trimestre 2022, Daimler Truck ha registrato un EBIT adjusted di 1,03 miliardi di euro, sotto il consensus di 1,15 miliardi, ma in aumento del 73% su base annua grazie alla solida domanda di veicoli. I ricavi sono aumentati del 30% a 14,8 miliardi di euro, per 155mila unità vendute. LEGGI TUTTO