14 Marzo 2023

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    USA, DBRS: prospettive economiche si complicano con fallimenti banche

    (Teleborsa) – È “improbabile” che i recenti fallimenti bancari cambino radicalmente le prospettive di crescita degli Stati Uniti, ma “le ricadute potrebbero marginalmente anticipare l’atteso deterioramento delle condizioni economiche”. Lo afferma DBRS Morningstar dopo il fallimento di SVB Financial Group e Signature Bank, che ha mandato in subbuglio i mercato finanziari globali.”Sotto la maggiore pressione del mercato, le banche potrebbero differenziare sempre più tra mutuatari ad alto e basso rischio, intensificando così le tensioni nelle sacche del settore societario e indebolendo le prospettive di investimento – si legge in una nota – Allo stesso modo, le condizioni del mercato del lavoro potrebbero finalmente iniziare ad allentarsi man mano che le imprese ricalibrano la loro domanda di lavoratori, accelerando potenzialmente il rallentamento della spesa dei consumatori”.DBRS Morningstar continua a prevedere una crescita debole degli Stati Uniti nel 2023, con l’economia statunitense che si avvicinerà alla velocità di stallo per i prossimi 2-3 trimestri, quando l’intero impatto dell’inasprimento della politica monetaria verrà trasmesso all’economia reale. “Mentre le condizioni del mercato del lavoro sono ancora tese e i bilanci delle famiglie sono generalmente solidi, le insolvenze dei consumatori stanno iniziando a salire da livelli storicamente bassi e prevediamo che i consumatori saranno più attenti nelle loro decisioni di spesa in futuro”, viene sottolineato.Una recessione negli Stati Uniti “è una chiara possibilità”, ma – se si dovesse verificare – sarà “breve e poco profonda, con un ritorno di una crescita moderata entro l’inizio del 2024”.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    FederTerziario, PMI puntano su  sostenibilità e digitalizzazione: +21% di lavoratori formati

    (Teleborsa) – “Si sta sviluppando una sempre maggiore consapevolezza sulla necessità di sviluppare competenze in materia di sostenibilità e digitalizzazione anche grazie alla spinta data dal nuovo avviso Fondo Nazionale Competenze”. Le parole di Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario, evidenziano l’orientamento green delle 85mila imprese associate all’organismo datoriale che operano tramite 70 sedi territoriali. Una cura sostenibile che consente di migliorare le performance sul fronte della riduzione degli sprechi e sul corretto trattamento dei rifiuti e di lavorare sulla rigenerazione delle materie prime, sul risparmio energetico e sulla mobilità sostenibile. “La nostra rilevazione conferma che aziende e lavoratori sono sempre più attrezzati per gestire adeguatamente la transizione energetica – commenta Franco – e infatti, secondo quanto emerge dall’esperienza delle realtà aderenti al nostro organismo datoriale, nel corso del triennio 2019-2022, abbiamo registrato una crescita rispettivamente del 14% e del 21%. Si tratta di un segnale evidente di un processo che ha ormai preso una direzione ben precisa e noi, come FederTerziario, stiamo lavorando, con incontri appositi, l’ultimo in occasione della BTM Puglia dedicato proprio al futuro sostenibile del turismo, ed eventi di formazione indirizzati ai nostri aderenti, per promuovere ulteriormente un cammino che pensiamo sia necessario accompagnare con tutti gli strumenti a disposizione”. Un fenomeno dal segno positivo che è ormai riconosciuto da Nord a Sud, sebbene restino ancora delle differenze che vanno sempre più assottigliandosi. Secondo il rapporto Anpal-Unioncamere, il Nord-Est si impone come area leader con una quota di imprese che investono in competenze green del 56,9%, a fronte di una media nazionale del 52,5%, seguito dal Nord-Ovest con il 52,6%, mentre sotto media si confermano il Centro (50%) ed il Sud e isole (51,3%). “Parte di questo gap – sottolinea Emanuela D’Aversa, responsabile Ufficio relazioni industriali FederTerziario – è sicuramente dovuto alla presenza al Nord di aziende più grandi e conseguentemente più organizzate e resilienti. Per tale motivo, come Federterziario, abbiamo più volte ribadito, anche attraverso proposte di legge specifiche, la necessità di avviare dei percorsi che amplino la formazione dei fondi interprofessionali anche ai microimprenditori, al fine di permettere loro di comprendere e sfruttare le opportunità di questa fase di transizione”. In ogni caso, nell’ambito dell’attività formativa erogata dall’organismo datoriale, dal 2019 ad oggi le imprese del Sud che hanno attivato percorsi formativi in materie green sono circa il 22% in più di quelle del Centro-Nord, così da confermare che anche le PMI meridionali stanno mettendo in atto percorsi virtuosi di transizione. Investire nella transizione energetica – rileva FederTerziario – è ormai un vantaggio consolidato da studi e analisi di settore oltre che una necessità certificata da un lavoro Cerved: le PMI che non adotteranno azioni per mitigare i rischi fisici legati ai cambiamenti climatici avranno, nel 2050, il 25% in più di probabilità di default rispetto a oggi e il 44% in più di chi nei confronti di chi investe fin da ora. La transizione energetica – conclude l’analisi FederTerziario – di resta pertanto un cammino obbligato che ha permesso a molte imprese di ripartire e resistere alle molteplici situazioni emergenziali degli ultimi anni e certamente sarà un processo irreversibile per restare sul mercato. LEGGI TUTTO

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    Innovatec, ValueTrack taglia fair value e stime

    (Teleborsa) – ValueTrack ha diminuito a 2 euro per azione (da 2,5 euro) il fair value su Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. La società ha chiuso il 2022 con ricavi per 289 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto allo scorso esercizio proformato, e un EBITDA pari a 32 milioni di euro, in diminuzione del 3%.”In questa fase la visibilità su HouseVerde si è ulteriormente ridotta, anche se Innovatec può ancora fare affidamento sulla maggior parte del suo arretrato e i risultati preliminari 2022 sono stati al di sotto delle aspettative – affermano gli analisti – Pertanto, nonostante l’aggiornamento del Business Plan sia previsto a breve, rivediamo il nostro modello 2023-24 e ora prevediamo ricavi per il 2024 a 342 milioni di euro (precedentemente 394 milioni di euro), EBITDA a 41 milioni di euro (margine EBITDA del 12% rispetto al 13% precedente) e Indebitamento netto a 21,2 milioni di euro (precedente 8,1 milioni di euro).”Nonostante una prospettiva più sfidante a breve termine – 1Q23 probabilmente in linea con le tendenze 2H22 – e previsioni ben al di sotto degli obiettivi 2024, crediamo ancora nel forte potenziale di Innovatec nel lungo periodo (opportunità di mercato, fondi dedicati, potenziale di concentrazione)”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Biesse, ricavi 2022 superano 822 milioni. Dividendo di 0,33 euro

    (Teleborsa) – Biesse, multinazionale quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, metallo e materiali compositi, ha chiuso il 2022 con ricavi netti consolidati pari a 822,4 milioni di euro (+10,8% rispetto al 2021 e +28,2% rispetto al 2020), un EBITDA pari a 90,6 milioni di euro (+13,7% rispetto al 2021) con incidenza 11% (10,7% nel 2021), e un utile netto pari a 30,3 milioni di euro (34,2 milioni di euro nel 2021).”I risultati raggiunti durante lo scorso anno e approvati oggi – commenta il CFO Pierre La Tour – testimoniano come Biesse abbia beneficiato appieno della domanda mondiale di beni strumentali chiudendo il 2022 con volumi che rappresentano il massimo storico, e performances nettamente migliorative rispetto alle previsioni del Piano Strategico”.”Sebbene questa performance, davvero soddisfacente perché si confronta con un 2021 già eccezionale, rappresenti di per sé una solida base di partenza, è quanto mai necessario per il futuro adottare un profilo prudente, alla luce delle persistenti incertezze sullo scenario internazionale, caratterizzato da imprevedibili avvenimenti in grado di minare i presupposti di una ripresa dei mercati ancora fragile – ha aggiunto – A complicare la previsione di rallentamento della domanda, il perdurare di politiche monetarie restrittive che si manifestano sui tassi di interesse, e il venir meno di incentivi governativi che hanno stimolato la domanda del mercato domestico negli ultimi anni”.Alla luce dei positivi risultati economico-finanziari conseguiti, il CdA propone il pagamento di un dividendo lordo di 0,33 euro per azione, in coerenza con la regola che il gruppo adotta al riguardo (30% dell’utile netto). L’ultimo pagamento di dividendi risale al maggio 2022, quando era stato di 0,624 euro per azione. Data stacco 8 maggio 2023, record date 9 maggio 2023, valuta di pagamento 10 maggio 2023. Cedola nr. 17.Al 31 Dicembre 2022 la Posizione Finanziaria Netta risulta positiva per 116,6 milioni di euro comprensiva dell’impatto di 22,7 milioni di euro (maggiori debiti) derivanti dall’applicazione dell’IFRS16. Nel confronto con l’esercizio precedente, la PFN peggiora per 8 milioni di euro (cash flow 2022). Rispetto al 2020, il miglioramento è di 67,1 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    UE proroga scadenza per decisione su fusione Broadcom-VMware

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha esteso di due settimane, fino al 21 giugno 2023, la deadline per una decisione sulla proposta di acquisizione da 61 miliardi di dollari da parte del produttore di chip statunitense Broadcom della società di cloud computing VMware.L’Antitrust UE ha sottolineato che l’estensione è stata concordata con Broadcom, che sta cercando di diversificare il proprio business nel campo dell’enterprise software. LEGGI TUTTO

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    Enel, riqualificazione ex centrale termoelettrica di Augusta: parco fotovoltaico e Centro di Ricerca

    (Teleborsa) – Nuova vita per l’ex centrale termoelettrica di Augusta (Sr). Enel, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia (PSTS) hanno inaugurato un innovativo Centro di Ricerca all’interno dell’area, dove è stato realizzato anche un nuovo impianto fotovoltaico da 1,5 MW. Il nuovo centro di ricerca – spiega Enel in una nota – è a disposizione dei ricercatori dell’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia “Nicola Giordano” del CNR e Parco Scientifico e sarà dedicato in particolare alle bonifiche sostenibili e ad azioni di mitigazione degli impatti ambientali di impianti e infrastrutture per la generazione di energia ad esse collegati. Le tecnologie elaborate saranno anche oggetto di applicazione in luoghi di interesse Enel. Tra le altre, le attività previste consisteranno in sperimentazioni su azioni di mitigazione degli impatti ambientali (atte a valorizzare e preservare la biodiversità e i servizi ecosistemici) e in studi di integrazione di soluzioni e tecnologie da utilizzare in combinazione con attività di produzione di energia (come ad esempio avviene in applicazioni agrivoltaiche). L’obiettivo è dar vita a un centro di eccellenza grazie a dotazioni di strutture e tecnologie e alla possibilità di effettuare studi replicando in laboratorio condizioni sito specifiche. In questo modo le parti potranno fornire nuove soluzioni per supportare la transizione in corso nel settore energetico a livello internazionale, un ambito di ricerca interdisciplinare dall’altopotenziale scientifico, sociale ed economico.Il nuovo impianto fotovoltaico realizzato da Enel Green Power utilizza moduli fotovoltaici di ultima generazione prodotti nella fabbrica di Catania 3Sun. Grazie a una potenza di circa 1,5 MW, l’impianto permetterà di evitare ogni anno l’equivalente di 1.500 tonnellate di anidride carbonica (CO2) e l’utilizzo di 800mila metri cubi di gas, sostituendoli con energia rinnovabile prodotta localmente. Il progetto fotovoltaico ha visto il coinvolgimento attivo dei cittadini di Augusta e delle comunità locali, che hanno aderito all’iniziativa di crowdfunding “Scelta rinnovabile”, che permette a chi ha investito nella raccolta fondi di ottenere un rendimento finanziario, oltre che il rimborso dell’investimento stesso.”La transizione energetica verso un modello energetico più sostenibile rappresenta un’opportunità per dare nuova vita ai nostri impianti non più in esercizio – commenta Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel Green Power e Thermal Generation Italia di Enel –. Il sito di una centrale termoelettrica, che ha garantito energia e sviluppo al territorio per anni, ospita ora un centro di ricerca e un impianto di produzione da fonti rinnovabili: una nuova valorizzazione in ottica di economia circolare che rappresenta un esempio concreto di come vogliamo continuare a generare valore con il territorio con le nostre attività, grazie a un impegno proiettato verso il futuro dell’energia”.”La collaborazione tra Enel e CNR nell’ambito del nuovo laboratorio realizzato ad Augusta si innesta perfettamente nel percorso generale di transizione energetica ed ecologica che sta interessando il nostro Paese – commenta Emilio Fortunato Campana, direttore DIITET, Dipartimento di Ingegneria, ICT, e Tecnologie per l’Energia e i Trasporti del CNR –. Il progetto Augusta rappresenta un’ottima opportunità per il DIITET per implementare insieme ad ENEL percorsi di ricerca virtuosi caratterizzati da elementi altamente innovativi nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità. Il DIITET attraverso le ampie competenze interdisciplinari di cui è caratterizzato può sviluppare soluzioni e tecnologie avanzate nell’ambito di diversi settori energetici in simbiosi con le strategie sviluppate da Enel”.”È per noi un piacere – ha dichiarato il neo presidente del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia Rosario Minasola – partecipare all’inaugurazione di questa lodevole iniziativa che vedrà il Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia collaborare con il CNR e Enel nelle attività del laboratorio di Augusta, al fine di sviluppare dei progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale sul territorio, per contribuire alla transizione verso fonti energetiche più sostenibili e che riducano la dipendenza dai combustibili fossili”.”La centrale Tifeo di Augusta – dichiara il sindaco Giuseppe Di Mare – fu costruita alla fine degli anni 50. La sua realizzazione consentì di risolvere le esigenze energetiche delle diverse industrie che si insediarono in quest’area dopo la guerra. Con la nazionalizzazione degli anni 60 venne assorbita dall’Enel e, per circa 50 anni, continuò a fornire la sua energia al sistema elettrico regionale. Con grande orgoglio per il territorio, oggi la centrale di Augusta, con la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico e dei laboratori di ricerca del CNR, torna a essere protagonista nel processo di transizione energetica in corso nel Paese, così come è stata, negli anni 50, nel processo di industrializzazione”.Il processo di riconversione è stato portato avanti salvaguardando gli edifici e il patrimonio storico-industriale rappresentato dal sito: progettato dall’architetto e urbanista Giuseppe Samonà, l’impianto vinse il premio “ARCHINSI 61” nel 1961 ed è ancora oggetto di studi e ricerche universitarie.La riqualificazione del sito di Augusta rientra nella più ampia strategia di Enel per dare nuova vita ai siti industriali di centrali termoelettriche in coerenza con il processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile. Si tratta di siti che in molti casi hanno contribuito allo sviluppo industriale e sociale del Paese e sono fortemente legati ai territori che li ospitano. La prima valutazione è se gli impianti possano avere nuove potenzialità di sviluppo in ambito energetico: in questo caso Enel rimane proprietaria del sito e ne gestisce il processo di trasformazione. Laddove il potenziale di riqualificazione energetica non sia presente o lo sia solo in parte si favoriscono l’integrazione e la riqualificazione con nuovi progetti imprenditoriali in ambiti differenti dalla produzione di energia con investimenti sostenibili complementari che possano realizzarsi su parte o sull’intera area degli impianti e che soddisfino le esigenze delle comunità in cui si trovano le strutture. In ogni caso, tutti i progetti devono essere improntati a criteri di innovazione e sviluppo sostenibile, oltre a creare valore condiviso per la comunità e il territorio circostante. LEGGI TUTTO

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    Sesa, analisti confermano giudizi dopo risultati positivi

    (Teleborsa) – Gli analisti sono concordi nel descrivere “sopra le attese” i risultati dei primi 9 mesi dell’esercizio di Sesa, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’innovazione tecnologica e nei servizi informatici e digitali per le imprese, e lasciano pressoché invariate le loro stime per l’anno in corso.Equita ha confermato la raccomandazione “Hold” e il target price a 145 euro per azione. Gli analisti affermano che i messaggi più interessanti emersi dalla call sono: buona visibilità della guidance FY24, grazie a solido backlog e ricavi ricorrenti; l’M&A già annunciato contribuisce per circa 15/20% della crescita FY24, con eventuale nuovo M&A che sarà on top sulla guidance FY24; la diluzione della crescita NI adj. nel FY24 vs. crescita dell’EBITDA è dovuta a maggiori costi per interessi, accantonamenti per bad debts e D&A.Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione “Buy” e il target price a 190 euro per azione. “Continuiamo ad apprezzare la capacità del Sesa di sovraperformare il trend di mercato nelle fasi di decelerazione economica, guadagnando quote di mercato – si legge in una nota – Apprezziamo anche il suo posizionamento competitivo, grazie alle partnership strategiche con attori IT globali, l’attenzione alle linee di business a valore aggiunto e la sua forte esposizione alle società industriali e di servizi, accompagnata da una positiva dinamica degli utili previsti e da una sana generazione di cassa”.Intermonte ha confermato la raccomandazione “Outperform” e il target price a 180 euro per azione. “Sesa sta godendo di una crescita organica molto forte e rimane ben posizionata per cogliere ulteriori opportunità di M&A, anche fuori dall’Italia. Nonostante un contesto macro complesso, le tendenze di business dovrebbero rimanere sane e il gruppo gode di un forte posizionamento di mercato grazie a un chiaro focus sulla tecnologia, con ricavi ben diversificati su un’ampia base di clienti”, si legge nella ricerca odierna.Oggi Sesa è uno dei migliori titoli dell’intero listino, attestandosi a 119,9 euro per azione, con un aumento del 6,77%. LEGGI TUTTO

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    ESI cambia ticker in ESIGM dal 27 marzo

    (Teleborsa) – ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, ha comunicato che il nuovo ticker sarà ESIGM, mentre il codice ISIN azioni ordinarie resterà lo stesso (IT0005421893).La modifica sarà efficace a far data dal 27 marzo 2023 e arriva a seguito della migrazione sulla piattaforma Optiq, secondo disposizioni di Borsa Italiana. LEGGI TUTTO