14 Marzo 2023

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    Meta conferma 10mila licenziamenti. Zuckerberg: “Non c'è modo di evitarlo”

    (Teleborsa) – Fioccano nuovi licenziamenti presso la Silicon Valley, a conferma del periodo difficile che le big tech USA, anche quelle legate ai social network, stanno vivendo. Meta, la società di Mark Zuckerberg che raggruppa Facebook, Whatsapp ed Instagram, ha annunciato il licenziamento di altri 10 mila dipendenti e la revoca di 5.000 assunzioni non ancora finalizzate.Era già qualche giorno che si parlava di un nuovo taglio al personale, che non giunge come un fulmine a ciel sereno e segue un altro taglio di 11 mila unità (il 13% d4ll’allora forza lavoro) attuato a novembre scorso. I licenziamenti avranno luogo fra aprile e maggio e solo in minima parte potrebbero aver luogo nel resto dell’anno. “Nei prossimi mesi, il management annuncerà un piano di ristrutturazione, eliminando i progetti a bassa priorità e riducendo il numero delle assunzioni. Con meno assunzioni ho preso la difficile decisione di ridurre anche la dimensione del nostro team di reclutamento del personale”, spiega Mark Zuckerberg in un post.”Sarà dura e non c’è modo di evitarlo. Significherà dire addio a colleghi di talento e appassionati, che hanno contribuito al nostro successo”, sottolinea Zuckerberg, precisando “sosterremo le persone nello stesso modo in cui abbiamo fatto prima e tratteremo tutti con la gratitudine che meritano”.Le misure annunciate – ha spiegato ancora il fondatore – sono finalizzate al recupero di efficienza, al servizio della costruzione di un’azienda più snella e del miglioramento della performance aziendale. LEGGI TUTTO

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    LU-VE, utile 2022 balza a 49,1 milioni. Dividendo di 0,38 euro

    (Teleborsa) – LU-VE, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 618,6 milioni di euro, in crescita del 25,7% rispetto all’esercizio 2021; a cambi costanti il fatturato sarebbe cresciuto del 23,8%. L’EBITDA adjusted è stato di 78,8 milioni di euro, in aumento del 29,6%, mentre l’utile netto è stato di 49,1 milioni di euro, in aumento del 98%. Al netto dei ricavi e costi non ricorrenti, l’utile netto adjusted sarebbe stato pari a 35,2 milioni di euro, in incremento del 42%”Il 2022 è stato un anno particolarmente triste per la scomparsa di mio padre, fondatore e ispiratore di LU-VE Group. Il “Giardiniere dei sogni” come amava definirsi ha lasciato un grande vuoto ma anche un insegnamento altrettanto grande, che è quello che ci guiderà verso il futuro – ha dichiarato il CEO Matteo Liberali – Dal punto di vista dei risultati, siamo orgogliosi di aver raggiunto un nuovo record di fatturato, nonostante le drammatiche turbative causate dalla guerra in Ucraina, dalle difficoltà della supply chain e dall’inflazione”.La posizione finanziaria netta è negativa per 142,3 milioni di euro (121,9 milioni al 31 dicembre 2021) con un aumento principalmente dovuto per 36,7 milioni agli investimenti, per 8,2 milioni alla distribuzione di dividendi, per 38,1 milioni all’incremento del capitale circolante operativo, per 14,6 milioni all’attività di acquisizione e cessione di partecipazioni, al netto di 20,2 milioni legati alla variazione degli altri crediti e debiti e ai derivati e di circa 57 milioni di flusso di cassa positivo della gestione.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti (che sarà convocata per il 28 aprile 2023) un dividendo lordo di 0,38 euro per azione, pagabile a partire dal 10 maggio 2023, con stacco della cedola n. 8, l’8 maggio 2023 e con la record date il 9 maggio 2023.Nel primo bimestre 2023 a fronte di un leggero e previsto decremento del fatturato consolidato dei soli prodotti (pari a 90,8 milioni), l’acquisizione ordini ha fatto segnare una crescita di oltre il 18% che ha riportato il valore del portafoglio ordini a 216,2 milioni con un incremento del 14,5% rispetto al dato di dicembre 2022. LEGGI TUTTO

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    MARR, margini 2022 penalizzati da inflazione. Dividendo di 0,38 euro

    (Teleborsa) – MARR, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari al foodservice, ha chiuso l’esercizio 2022 con Ricavi Totali consolidati a 1.930,5 milioni di euro, in incremento sia rispetto ai 1.456,3 milioni del 2021 (+32,6%) sia ai 1.695,8 milioni (pre-pandemia) del 2019.L’EBITDA consolidato si attesta a 82,1 milioni di euro (90,5 milioni nel 2021), mentre l’EBIT è pari a 46,2 milioni (57,6 milioni nel 2021). L’andamento è stato influenzato dalle dinamiche inflative in atto nel settore del foodservice, che interessa gran parte delle merceologie di prodotto commercializzate da MARR e con effetti, sui tempi di trasferimento dell’incremento dei prezzi, differenti per le singole categorie di clienti.Il Risultato Netto d’esercizio è pari a 26,6 milioni di euro e nel confronto con i 35,1 milioni del 2021 risente anche dell’incremento del costo del denaro nella seconda metà del 2022, con oneri finanziari netti per 8,2 milioni di euro rispetto ai 5,1 milioni dell’esercizio 2021.L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 è di 217,6 milioni di euro e si confronta con 141,4 milioni del 2021 e i 196 milioni del 2019.Il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo lordo di 0,38 euro (a fronte di un EPS di MARR di 0,38 euro per azione) con stacco cedola (n.18) il 22 maggio 2023, record date il 23 maggio e pagamento il 24 maggio. LEGGI TUTTO

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    Esprinet, utile record nel 2022. Cattani: anno di svolta

    (Teleborsa) – Esprinet, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions, ha chiuso il 2022 con ricavi da contratti con clienti si attestano a 4.684,2 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno (4.690,9 milioni di euro). L’EBITDA Adjusted è pari a 90,7 milioni di euro, in crescita del 5%, mentre l’utile netto è pari a 47,3 milioni di euro, +7%.”L’anno appena concluso segna un punto di svolta fondamentale nella nostra storia e conseguentemente riteniamo anche nel tipo di percezione che il mercato avrà di noi, sancendo l’avvenuta trasformazione in distributore internazione a valore aggiunto”, ha commentato l’AD Alessandro Cattani.”Il Gruppo è ormai attivo in quattro nazioni e due continenti ed il fatturato proveniente da attività svolte sui mercati esteri, Spagna in particolare, è salito a circa il 40% del totale ma ancora più importante è rimarcare come l’EBITDA generato in queste geografie sia stato pari a circa il 45% del totale”, ha aggiunto, sottolineando che “la vera grande trasfermazione è giunta dal cambio di mix di prodotto distribuito: nel 2022, per la prima volta nella nostra storia, l’EBITDA generato dalle Solutions è stato superiore a quello generato dagli Screens (PC e telefoni) che pure rappresentano il 58% del fatturato totale contro il 19% delle Solutions”.La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 83 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 30 settembre 2022 (negativa per 382,5 milioni di euro) e in peggioramento rispetto al 31 dicembre 2021 (positiva per 227,2 milioni di euro). La variazione rispetto al 30 settembre 2022 è attribuibile all’usuale minor assorbimento di Capitale Circolante Netto in corrispondenza del picco di stagionalità del business. Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti di distribuire un dividendo pari a 0,54 euro per azione, invariato rispetto al valore pagato nel 2022 e nel 2021. Tale dividendo di 0,54 euro per azione sottende un pay-out ratio pari al 56% circa consistente con i piani di robusta crescita del Gruppo presentati al mercato a novembre del 2021. LEGGI TUTTO

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    Wall Street positiva dopo l'inflazione, aumenta attesa per Fed

    (Teleborsa) – Dopo la doccia fredda sui mercati causati dalla vicenda della Silicon Valley Bank (SVB), gli investitori sono tornati a concentrarsi sulla prossima mossa della banca centrale statunitense, chiedendosi se un deterioramento delle condizioni finanziarie in generale, e del sistema bancario in particolare, potrebbero spingere il FOMC a interrompere i rialzi la prossima settimana. Intanto, i principali indici del mercato azionario statunitense tornano a salire, dopo giorni di sofferenza.Il robusto rapporto sull’occupazione di febbraio aveva spostato le aspettative da +25 punti base a +50 punti base alla riunione del 21-22 marzo, ma il crollo di SVB ha spostato i prezzi di mercato verso un aumento di 25 punti base a marzo, con alcune banche d’affari che si sono spinte a prevedere tassi fermi al prossimo meeting.”Sarà difficile per la Fed alzare i tassi subito dopo aver adottato misure straordinarie a sostegno del sistema finanziario, soprattutto perché i problemi sono stati innescati in gran parte dall’aumento dei tassi – ha commentato Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management – E ritardare gli aumenti dei tassi di alcune settimane non avrebbe un impatto significativo sulle prospettive di inflazione. Quindi la Fed potrebbe decidere di fare una pausa alla riunione della prossima settimana per guadagnare più tempo per contenere i rischi di stabilità finanziaria, utilizzando il dot plot per segnalare che rimane impegnata ad affrontare l’inflazione”.Intanto, l’inflazione USA a febbraio 2023 è risultata in linea con le previsioni degli analisti, anche se il dato “core” è aumentato del massimo in cinque mesi, mettendo pressione sui funzionari della Federal Reserve. Altri dati nel corso della settimana – la produzione industriale statunitense (venerdì) e le vendite al dettaglio (mercoledì) – saranno prese in considerazione nella scelta.Tra i titoli sotto osservazione rimangono quelli delle banche regionali, crollate nelle scorse sedute e che provano oggi un rimbalzo. In particolare, occhi puntati su First Republic Bank, Western Alliance Bancorporation, Comerica, KeyCorp, Zions Bancorporation e PacWest Bancorp.Positive Uber Technologies, Lyft e DoorDash, dopo che una corte d’appello della California ha stabilito che le aziende possono continuare a trattare i propri lavoratori come indipendenti.Sotto pressione United Airlines, che prevede ora una perdita rettificata nel primo trimestre 2023, con la revisione della guidance che è stata causata da maggiori spese per personale e carburante, oltre che una domanda debole nei primi mesi dell’anno.Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha dichiarato che la società licenzierà 10.000 dipendenti. Il nuovo round di licenziamenti segue un precedente round di tagli, annunciato a novembre, che ha interessato oltre 11.000 lavoratori.Seduta positiva per il listino USA, che mostra un guadagno dello 0,94% sul Dow Jones, spezzando la serie negativa iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, avanza con forza l’S&P-500, che continua gli scambi a 3.914 punti. In netto miglioramento il Nasdaq 100 (+1,75%); come pure, positivo l’S&P 100 (+1,48%). LEGGI TUTTO