Aprile 2023

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    Glencore, nuova proposta per acquisire Teck Resources

    (Teleborsa) – Glencore, colosso anglo-svizzero attivo nel settore minerario, ha presentato una nuova proposta per portare a termine una fusione totalitaria con Teck Resources, società mineraria canadese, e la simultanea scissione delle attività combinate di carbone e ad alta intensità di carbonio. Lo scorso 3 aprile il CdA di Teck Resources aveva rifiutato all’unanimità una proposta di acquisizione non richiesta e opportunistica da parte di Glencore. Glencore afferma oggi, in una lettera al CdA di di Teck Resources, di continuare a credere che “le attività combinate di carbone termico e da coke di CoalCo la posizionerebbero come una società di materie prime all’ingrosso leader e altamente generatrice di liquidità che attirerebbe una forte domanda da parte degli investitori”. Tuttavia, Glencore riconosce che “alcuni investitori di Teck potrebbero preferire un’uscita completa dal carbone e altri potrebbero non desiderare un’esposizione al carbone termico”.Di conseguenza, Glencore ha proposto ora di introdurre un elemento in contanti nella proposta, in modo tale che gli azionisti di Teck riceverebbero il 24% di MetalsCo e 8,2 miliardi di dollari in contanti. Glencore si dice anche disposta a offrire una combinazione di contanti e/o azioni di CoalCo (fino al 24%, se tutti gli azionisti di Teck fossero eleggere azioni piuttosto che contanti).MetalsCo sarebbe un’azienda autonoma focalizzata sui metalli di transizione con un portafoglio diversificato che comprende le attività di metalli e minerali di Glencore e Teck, le attività di marketing, riciclaggio e distribuzione di metalli ed energia (escluso il carbone) di Glencore. CoalCo sarebbe un’attività autonoma di carbone e acciaio al carbonio altamente generatrice di liquidità che comprende le attività di carbone di Glencore e Teck, le attività di ferroleghe di Glencore e le attività di marketing di carbone e ferroleghe di Glencore. LEGGI TUTTO

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    Superbonus 110%, ENEA: 403.809 asseverazioni per 80 miliardi detrazioni

    (Teleborsa) – Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 28 febbraio 2023 erano complessivamente 403.809, 18.851 in più rispetto alle 384.958 registrate complessivamente al 31 dicembre 2022. È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni.Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 72,7 miliardi, con un incremento di circa 4,2 miliardi rispetto all’analogo dato registrato al 31 dicembre.Rispetto al totale di 80 miliardi di detrazioni richieste, circa 63,8 miliardi riguardano lavori già conclusi. Complessivamente, al 31 gennaio, si sono registrate 59.223 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 35,7 miliardi, pari al 48,7% del valore complessivo, 231.440 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 27,1 miliardi di investimento, pari al 36,3% dell’investimento complessivo, e 113.140 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 11,1 miliardi pari al 15% del totale). LEGGI TUTTO

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    Cina, frena l'inflazione a marzo. Prezzi di fabbrica in calo e domanda debole

    (Teleborsa) – L’inflazione in Cina ha toccato il minimo di 18 mesi, così come sono scesi i prezzi di fabbrica, a marzo, poiché la domanda è rimasta debole, rafforzando la tesi affinché i responsabili politici intraprendano ulteriori misure per sostenere la ripresa economica irregolare.Contrariamente all’impennata dei prezzi a livello globale, l’inflazione al dettaglio e alla produzione in Cina è rimasta “anemica” mentre i settori industriale e di consumo faticano a riprendersi dal colpo della pandemia. Gli analisti stimano ora che quest’anno l’inflazione potrebbe essere inferiore agli obiettivi ufficiali di Pechino.L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è aumentato dello 0,7% su base annua, registrando il ritmo più lento da settembre 2021 e più debole dell’aumento dell’1% riportato a febbraio. Il dato, rilevato dal National Bureau of Statistics (NBS), risulta inferiore all’aumento dell’1% indicato dal consensus. “Il rapporto cinese sull’inflazione di marzo suggerisce che l’economia cinese sta conducendo un processo di disinflazione, il che indica uno spazio maggiore per l’allentamento della politica monetaria per stimolare la domanda”, ha affermato Zhou Hao, economista di Guotai Junan International.L’indice dei prezzi alla produzione (PPI) è sceso del 2,5% su base annua, il ritmo più veloce da giugno 2020 e rispetto a un calo dell’1,4% a febbraio. Il PPI è sceso per sei mesi consecutivi. I prezzi alla produzione sono rimasti invariati rispetto al mese precedente.L’inflazione dei prezzi alimentari, un fattore chiave dell’IPC, è rallentata al 2,4% su base annua dal 2,6% del mese precedente. Su base mensile, i prezzi dei prodotti alimentari sono diminuiti dell’1,4%.Il governo ha fissato un obiettivo per i prezzi medi al consumo nel 2023 di circa il 3%. I prezzi sono aumentati del 2% rispetto all’anno nel 2022.I recenti dati hanno mostrato che la ripresa economica della Cina è rimasta disomogenea, a marzo, con il settore dei servizi che ha registrato una forte ripresa, mentre il settore manifatturiero in espansione ha perso slancio a causa degli ordini di esportazione ancora deboli. LEGGI TUTTO

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    Covid, Biden firma la legge che mette fine all'emergenza

    (Teleborsa) – La Casa Bianca con un comunicato ha fatto sapere che il presidente Joe Biden ha firmato la legge che mette fine all’emergenza Covid negli Stati Uniti. Tutte le normative entrate in vigore durante la pandemia cesseranno così a partire dall’11 maggio.(Foto: Matt H. Wade) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'11 aprile 2023

    (Teleborsa) – Martedì 11/04/202303:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 1%; preced. 1%)03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso -2,5%; preced. -1,4%)10:30 Unione Europea: Indice Sentix (atteso -9,9 punti; preced. -11,1 punti)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, mensile (atteso -0,8%; preced. 0,3%)11:00 Unione Europea: Vendite dettaglio, annuale (atteso -3,5%; preced. -2,3%) LEGGI TUTTO

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    Eventi e scadenze dell'11 aprile 2023

    (Teleborsa) – Lunedì 10/04/2023Appuntamenti:Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale – Meeting di Primavera 2022 – Il Meeting di primavera IMF World Bank Group, si svolge a Washington. Il Vertice riunisce governatori delle banche centrali, ministri delle finanze e dello sviluppo, parlamentari, dirigenti del settore privato, rappresentanti del mondo accademico, per discutere questioni di rilevanza mondiale (fino a domenica 16/04/2023)Martedì 11/04/2023Appuntamenti:EIA – Pubblica l’outlook sull’energia11:00 – CRI – Rapporto su Ripresa e ricostruzione post-disastro – La presentazione del Rapporto su “Ripresa e ricostruzione post-disastro”, realizzato dalla Croce Rossa Italiana si svolge a Roma. All’incontro parteciperanno, tra gli altri, Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana e Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione CivileAziende:Neurosoft – CDA: Bilancio LEGGI TUTTO

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    Istat, spesa per famiglie e disabili sotto la media Ue

    (Teleborsa) – Rispetto alla media europea, l’Italia destina una quota importante del Pil alla protezione sociale (34,3% contro il 31,7% della media Ue), anche se la spesa in termini pro-capite (9.316 euro nel 2020) è leggermente inferiore al dato europeo (9.536 euro). Lo rileva l’Istat nel report ‘La spesa dei comuni per i servizi sociali. Anno 2020’.In particolare le risorse per i disabili sono inferiori alla media Ue (476 euro annui, contro 669), così come quelle per le famiglie e i minori (339 euro annui, contro 753),” evidenziando una carenza di servizi, ad esempio di natura socio-assistenziale e socio-educativa”, si legge nel testo. In generale, in Italia, le prestazioni in denaro assorbono una quota più ampia della spesa per protezione sociale rispetto alla media europea, a scapito delle spese per servizi di cura (77,3% prestazioni in denaro, contro il 66% in media a livello europeo, il 65% della Francia, il 61,7% della Germania).”Per la funzione ‘vecchiaia’ – continua il testo – dove è preponderante la spesa previdenziale, l’Italia destina una spesa pubblica superiore alla media europea e in linea con altri paesi, come la Francia e l’Olanda (4.200 euro pro-capite l’anno)”. Al Sud la spesa pro-capite per il welfare territoriale (66 euro) è la metà della media nazionale (132 euro) e poco più di un terzo di quella del Nord-est (184 euro). LEGGI TUTTO

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    Pasqua, FIPE: oltre 6 milioni di clienti nei ristoranti

    (Teleborsa) – Saranno 6,4 milioni gli ospiti dei ristoranti italiani per questa Pasqua 2023, un numero in crescita rispetto al trend registrato lo scorso anno ma soprattutto tornato ai livelli del 2019 per una spesa complessiva di quasi 400 milioni di euro. I numeri arrivano dall’Ufficio studi di Fipe-Confcommercio, nell’indagine sulle aspettative dei ristoratori italiani per Pasqua e Pasquetta.Nello specifico, il numero delle attività aperte nel fine settimana festivo, l’88,2%, risulta in leggero calo rispetto allo scorso anno. La maggior parte dei clienti attesi è composta da residenti (65%), il 28,2% da turisti italiani e il 6,8% da visitatori stranieri. Per l’occasione, il 68,2% dei ristoranti prevede un menù degustazione composto da 6 portate a un prezzo medio di 62 euro bevande incluse. Il restante 31,9% offre, invece, un menù a la carte a un prezzo medio di 55 euro per tre portate (bevande escluse). Nel complesso, la spesa è stimata in 395 milioni di euro.”I consumi attesi nella ristorazione per i giorni di Pasqua e Pasquetta confermano il percorso di ripresa che il settore ha intrapreso già dallo scorso anno”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe-Confcommercio, ma “le sfide per la ristorazione rimangono impegnative, soprattutto sotto l’aspetto della gestione dei costi”. LEGGI TUTTO