4 Maggio 2023

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    Intesa, Goldman Sachs ha quota potenziale del 6,61%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs si muove sul capitale di Intesa Sanpaolo, sia tramite acquisti di azioni che altri strumenti. Secondo le comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, con riferimento al 25 aprile, la banca d’affari statunitense ha una quota potenziale 6,61% del capitale. La partecipazione è detenuta tramite Goldman Sachs International (5,44%) e altre 11 società controllate.Scendendo nei dettagli, lo 0,53% sono diritti di voto riferibili ad azioni. L’1,02% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento.L’1,37% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e “Future” con date di scadenza comprese tra il 25/04/2023 ed il 20/12/2024.Il restante 3,69% è composto da: 1.45% contratto “Future” con date di scadenza comprese tra 16/06/2023 ed il 20/12/2030; 0.99% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 26/04/2023 ed il 31/03/2035; 0.99% contratto di tipo “Swap” con date di scadenza comprese tra il 16/06/2023 ed il 20/05/2033; 0.29% altri contratti di opzione “Put”, “Forward” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 27/04/2023 ed il 31/12/2030. LEGGI TUTTO

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    Sanlorenzo sale al 66% di Duerre con ulteriore acquisto

    (Teleborsa) – Sanlorenzo, operatore della nautica di lusso quotato su Euronext STAR Milan, ha finalizzato l’acquisto dell’ulteriore 33% di Duerre, società storica attiva dagli anni quaranta nella produzione artigianale di arredi di altissima qualità destinati in particolare ai superyacht, oltre che nel segmento delle abitazioni civili, uffici, alberghi, ed esercizi commerciali.Il controvalore convenuto per la compravendita della quota del 33% è pari a 2 milioni di euro omnicomprensivi. Sanlorenzo ha pertanto raggiunto una quota di maggioranza pari al 66%, considerando l’acquisto di una prima quota del 33% del capitale sociale perfezionato in data 29 aprile 2022. LEGGI TUTTO

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    Saipem, autorizzazione a procedere con fase finale progetto UARU in Guyana

    (Teleborsa) – Saipem, società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture, ha ricevuto da ExxonMobil Guyana e dai i suoi partner nel blocco Stabroek l’autorizzazione a procedere con la fase finale del progetto di sviluppo del campo petrolifero UARU in Guyana. Nel 2022, in attesa di approvazioni regolamentari, Saipem si era aggiudicata da ExxonMobil Guyana un contratto rilevante (tra 500 milioni e circa 1 miliardo USD) per lo sviluppo del campo di UARU, situato nel blocco di Stabroek, al largo della Guyana, ad una profondità di circa 2.000 metri. La fase finale del lavoro comprende la progettazione, la fabbricazione e l’installazione di strutture sottomarine, riser, flowline e ombelicali per un grande impianto di produzione sottomarino. Saipem eseguirà le operazioni utilizzando le sue navi ammiraglie FDS2 e Saipem Constellation. LEGGI TUTTO

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    Cina, PMI Caixin manifatturiero aprile scende a 49,5 punti

    (Teleborsa) – In decelerazione l’attività manifatturiera in Cina, sotto le attese degli analisti. Secondo il sondaggio mensile di Caixin/Markit, il PMI manifatturiero è sceso ad aprile a quota 49,5 punti dai 50 precedenti, portandosi quindi sotto la soglia critica dei 50 punti, tra fase di espansione (valori superiori ai 50 punti) e di contrazione (valori inferiori ai 50 punti. Gli analisti si aspettavano 50,3 punti. Ciò ha anche segnalato il primo deterioramento della salute del settore manifatturiero da tre mesi, anche se nel complesso marginale.”Ciò suggerisce che la ripresa economica della Cina è notevolmente rallentata dopo che le infezioni da Covid-19 hanno raggiunto il picco all’inizio di quest’anno, dato che l’indice si è attestato rispettivamente a 51,6 e 50 a febbraio e marzo”, ha affermato Wang Zhe, senior economist di Caixin Insight Group.”In poche parole, l’attività manifatturiera si è indebolita ad aprile – ha aggiunto – L’offerta manifatturiera ha visto un rallentamento marginale dell’espansione, la domanda è diminuita di mese in mese, il mercato del lavoro è ulteriormente peggiorato, la logistica è stata relativamente regolare, le scorte sono rimaste stabili ei prezzi sono crollati. Nonostante tutti questi fattori, le imprese hanno mantenuto un’elevata fiducia nelle prospettive economiche” LEGGI TUTTO

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    Poste Italiane, utile 1° trim sale del 9,4% a 540 milioni di euro

    (Teleborsa) – Poste Italiane ha chiuso il primo trimestre del 2023 con ricavi pari a 3 miliardi di euro, in crescita dell’8,1% rispetto ai 2,8 miliardi del primo trimestre del 2022. In particolare, i ricavi del segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione sono stati pari a 893 milioni (-0,9% a/a); i ricavi del segmento finanziario pari a 1,4 miliardi, in aumento del 7,9% a/a, sostenuti dalla crescita del margine di interesse; i ricavi del segmento assicurativo sono stati pari a 393 milioni, in aumento del 5,5%; i ricavi del segmento pagamenti e mobile sono cresciuti del 48,2% a 343 milioni, grazie ai contributi di tutte le linee di prodotto, al consolidamento di LIS e al lancio della nuova offerta energia.I costi totali del primo trimestre dell’anno sono stati pari a 2,3 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto ai 2,1 miliardi dell’anno precedente e in linea con le aspettative. Escludendo l’impatto dell’IFRS17 e l’effetto delle acquisizioni, i costi del personale sono stati sostanzialmente stabili, con la riduzione dei FTE (numero di persone equivalenti a tempo pieno) a mitigare l’aumento della componente salariale.L’utile netto nel primo trimestre del 2023 è stato pari a 540 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto al livello dell’anno precedente (494 milioni).”I risultati del primo trimestre sono molto solidi e offrono una visibilità significativa sulla nostra guidance per il 2023, con una solida performance finanziaria e una generazione di redditività da parte di tutte le linee di business continuando a mantenere l’attenzione sui costi”, ha commentato l’AD Matteo Del Fante.Poste segnala una posizione patrimoniale solida: Total capital ratio di bancoposta pari al 23,7% (di cui Cet1 ratio pari al 20,9%), Leverage ratio di bancoposta pari al 3,1% e Solvency II ratio del gruppo assicurativo poste vita pari al 267%, ben al di sopra delle ambizioni manageriali.”I solidi risultati dell’inizio dell’anno ci posizionano molto bene per raggiungere i nostri obiettivi per il 2023 – ha aggiunto l’AD – Soprattutto, siamo impegnati a ricompensare tutti i nostri stakeholder con una performance sostenibile nel 2023 e in avanti, a iniziare con il saldo del dividendo di 0,44 euro per azione che sarà pagato il 21 giugno”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, Goldman Sachs ha quota potenziale del 6,61%

    (Teleborsa) – Goldman Sachs continua a muoversi sul capitale di UniCredit, sia tramite acquisti di azioni che altri strumenti. Secondo le comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, con riferimento al 26 aprile, la banca d’affari statunitense ha una quota potenziale 6,61% del capitale. Il giorno prima, ovvero al 25 aprile, la quota aveva toccato il 6,55%. La partecipazione è detenuta tramite Goldman Sachs International e altre 11 società controllate.Scendendo nei dettagli, lo 0,72% sono diritti di voto riferibili ad azioni. L’1,01% sono azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento.Lo 0,83% sono contratti di opzione “Put”, “Call” e “Future” e obbligazioni convertibili con date di scadenza comprese tra il 19/05/2023 ed il 15/12/2050.Il restante 4,06% è: per l’1,63% contratto “Future” con date di scadenza comprese tra 16/06/2023 ed il 20/12/2030; per l’1,03% contratto di opzione “Call” con date di scadenza comprese tra il 28/04/2023 ed il 31/03/2035; per l’1,08%: contratto di tipo “Swap” con date di scadenza comprese tra il 04/05/2023 ed il 21/04/2033; per lo 0,32% altri contratti di opzione “Put”, “Forward” e “Call Warrant” con date di scadenza comprese tra il 27/04/2023 ed il 31/12/2030. LEGGI TUTTO