17 Maggio 2023

Daily Archives

More stories

  • in

    BCE cerca nuovo presidente del Consiglio di vigilanza per sostituire Enria

    (Teleborsa) – La Banca centrale europea (BCE) ha pubblicato oggi l’avviso di posto vacante per la carica quinquennale non rinnovabile di presidente del Consiglio di vigilanza, con decorrenza dal 1° gennaio 2024. Il mandato dell’attuale presidente, l’italiano Andrea Enria, scade alle fine 2023.La BCE invita i candidati a presentare domanda entro il 23 giugno 2023. Il Consiglio direttivo della BCE istituirà un comitato di preselezione per preparare una rosa di candidati più idonei. Dopo aver consultato il Consiglio di vigilanza, il Consiglio direttivo nominerà un candidato in autunno, che dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e confermato dal Consiglio dell’Unione europea nel quarto trimestre del 2023.Il consiglio di vigilanza della BCE è composto dal presidente, dal vicepresidente, da quattro rappresentanti della BCE e dai rappresentanti delle autorità nazionali di vigilanza che partecipano alla vigilanza bancaria europea, formalmente nota come Meccanismo di vigilanza unico. LEGGI TUTTO

  • in

    Ansaldo Nucleare-Westinghouse: passo avanti in sperimentazione reattore Veloce al Piombo IV Generazione

    (Teleborsa) – Ansaldo Nucleare e Westinghouse Electric Company hanno annunciato oggi il raggiungimento di una pietra miliare nel loro lavoro sul Reattore Veloce di IV Generazione Raffreddato a Piombo, con il completamento della prima campagna di test presso la Passive Heat Removal Facility recentemente costruito presso lo stabilimento di Ansaldo Nuclear Ltd a Wolverhampton (Regno Unito).Le società – spiega la nota – hanno eseguito il lavoro nell’ambito di un contratto della Fase 2 del programma Advanced Modular Reactor (AMR) parzialmente finanziato dal Department for Business, Energy and Industrial Strategy (BEIS) del governo britannico, che è stato assegnato a Westinghouse con Ansaldo Nucleare come fornitore principale. LEGGI TUTTO

  • in

    Acquisti online, nel 2023 in Italia raggiungeranno i 54 miliardi di euro (+13%)

    (Teleborsa) – Nel 2023 gli acquisti online degli italiani cresceranno del 13% e raggiungeranno 54 miliardi di euro. I prodotti sono attesi in aumento dell’8% rispetto al 2022 e a fine anno varranno 35,2 miliardi, mentre i servizi toccheranno quota 18,8 miliardi (+22%). Tra i prodotti, dopo il rallentamento generalizzato della crescita nel 2022, sono l’abbigliamento, il beauty e l’informatica i comparti oggi più dinamici (con incrementi di circa il 10%), mentre frena la progressione del food & grocery (+1% rispetto a dodici mesi fa). Tra i servizi, continua la crescita del settore turismo e trasporti (+27% rispetto al 2022) e ticketing per eventi. La penetrazione dell’online sul totale acquisti retail è pari al 12%, stabile rispetto al 2022. Questi sono alcuni dei dati aggiornati sul mercato ecommerce in Italia, secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano, che è stata presentata in occasione della plenaria di apertura di Netcomm Forum, l’evento di riferimento per il mondo digitale sui temi dell’evoluzione dell’eCommerce, del digital retail e della business innovation a livello nazionale e globale, che quest’anno indaga le frontiere della shopping experience, come suggerisce il titolo “The extended retail: dai metaversi allo space commerce” di questa diciottesima edizione.”Fornire una fotografia dell’Italia del commercio digitale è quantomai un’attività complessa. Bisogna innanzitutto tenere conto delle nuove abitudini di acquisto dei consumatori, per i quali, soprattutto nel caso della Generazione Z, il confine tra online e offline non ha più senso di esistere. L’altra faccia del mercato è costituita dalle imprese, le quali si trovano ad affrontare una situazione economica instabile, anche a causa di fattori geopolitici, e l’urgenza di acquisire quelle competenze digitali e tecnologiche fondamentali per restare competitive sul mercato”, commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm. Ma qual è il profilo degli acquirenti online? A rivelarlo una ricerca Netcomm NetRetail che parte da un punto: il numero degli acquirenti online. Sebbene non sia prevista una loro crescita nel 2023, stabilizzatisi intorno ai 33 milioni, il trend di crescita degli ultimi 10 anni porta a interpretare questo dato più come un riassorbimento del boom della pandemia che come un arresto nel percorso di digitalizzazione dei consumatori in Italia. Inoltre, negli ultimi tre anni, la crescita degli acquirenti online abituali (persone che acquistano in media almeno una volta al mese) è stata 5,5 volte quella degli sporadici (persone che dichiarano meno di tre acquisti nel trimestre): gli abituali hanno raggiunto quest’anno 24,4 milioni, a testimonianza del fatto che l’ecommerce è ormai entrato nelle abitudini di acquisto dei consumatori italiani. Gli abituali, effettuando il 90% delle transazioni online e con scontrini di valore generalmente superiore alla media, generano la maggior parte del valore totale degli acquisti online (93%). Mentre nelle prime fasi dell’avvento dell’ecommerce l’età media degli acquirenti era di 36 anni, oggi si è notevolmente alzata (46 anni in media) e la quota degli acquirenti nei grandi centri urbani si è attenuata: in poche parole, il profilo degli acquirenti online si sta progressivamente avvicinando a quello dell’intera popolazione. Sempre secondo l’indagine Netcomm NetRetail, l’esperienza di acquisto degli italiani è sempre più omnicanale: il digitale diventa anche una risorsa per orientare la decisione di acquisto, anche nel caso si concluda poi in un punto vendita fisico. Infatti, nel 40% dei casi, i consumatori italiani si informano online prima di acquistare in negozio, prevalentemente attraverso la consultazione del sito web di un online retailer o del prodotto/servizio, l’utilizzo di un motore di ricerca o di un comparatore (di offerte o caratteristiche) e i suggerimenti reperibili via social (commenti e valutazioni).(Foto: Photo by John Schnobrich on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    UBS, contabilizza impatto negativo di 17 miliardi su acquisizione Credit Suisse

    (Teleborsa) – Il colosso bancario svizzero UBS quantifica in 17 miliardi di dollari l’impatto negativo derivante dall’integrazione con Credit Suisse, acquisita su sollecitazione delle autorità svizzere per effetto delle difficoltà finanziarie della storica rivale e del rischio di un collasso dell’intero comparto bancario.E’ quanto emerge da un filing inviato alla SEC, con i dati pro-forma, riclassificati per tener conto dell’acquisizione di credit Suisse. In dettaglio, circa 13 miliardi di dollari sono stati contabilizzati a seguito di rettifiche delle attività e passività del nuovo gruppo e 4 miliardi sono relativi a spese legali.UBS ha poi elencato altre poste che ed il cambiamento di principi contabili, che porterebbe l’impatto complessivo ad oltre 28 miliardi di dollari.Dall’acquisizione, però, il colosso svizzero ha realizzato anche un guadagno una tantum di quasi 35 miliardi di dollari derivante dall’avviamento negativo contabilizzato dopo aver acquistato la concorrente per una frazine del suo valore. LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici del 17 maggio 2023

    (Teleborsa) – Mercoledì 17/05/202301:50 Giappone: PIL, trimestrale (atteso 0,1%; preced. 0%)06:30 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso 0,8%; preced. 4,6%)07:30 Francia: Tasso disoccupazione, trimestrale (atteso 7,1%; preced. 7,1%)10:00 Italia: Bilancia commerciale globale (atteso 2,5 Mld Euro; preced. 2,11 Mld Euro)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,7%; preced. 0,9%)11:00 Unione Europea: Prezzi consumo, annuale (atteso 7%; preced. 6,9%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 6,3%)14:30 USA: Permessi edilizi, mensile (preced. -8,8%)14:30 USA: Apertura cantieri, mensile (preced. -0,8%)14:30 USA: Permessi edilizi (atteso 1,44 Mln unità; preced. 1,41 Mln unità)14:30 USA: Apertura cantieri (atteso 1,4 Mln unità; preced. 1,42 Mln unità)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -920K barili; preced. 2,95 Mln barili) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, PIL 1° trimestre e produzione oltre le attese

    (Teleborsa) – L’economia giapponese ha registrato una crescita superiore alle attese nel 1° trimestre del 2023. Secondo i dati diffusi dall’Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il PIL ha mostrato un incremento dello 0,4% su trimestre, superiore al +0,1% stimato dagli analisti, dopo la variazione nulla registrata il trimestre precedente. Su anno il PIL è salito dell’1,6% rispetto al +0,7% indicato dal consensus e contro il -0,1% precedente.Bene i consumi privati, che sono cresciuti dello 0,6%. In aumento anche gli investimenti, saliti dello 0,9%, mentre resta debole la domanda estera (-0,3%).Cresce più delle attese anche la produzione industriale giapponese a marzo. Secondo la stima preliminare del Ministero del Commercio e dell’Industria giapponese (METI), l’indice della produzione industriale ha registrato un incremento mensile dell’1,1%, superiore allo 0,8% del consensus, dopo il +4,6% registrato a febbraio. Su base annuale, il dato non destagionalizzato evidenzia una variazione pari a -0,6%.La crescita mensile della produzione è accompagnata dall’aumento delle consegne (+0,8%) mentre le scorte salgono dello 0,2%. La ratio delle scorte è pari a +1,1%. LEGGI TUTTO

  • in

    Caro affitti, ritirato l’emendamento per sbloccare 660 milioni di euro per alloggi studenti

    (Teleborsa) – L’emendamento per sbloccare 660 milioni per gli alloggi degli studenti sarà inserito in un altro decreto e non in quello sulla PA, in cui era originariamente previsto. Il governo ha infatti annunciato il ritiro dell’emendamento annunciato nei giorni scorsi per rispondere alla protesta degli studenti universitari per evitare il rischio di inammissibilità per estraneità di materia. Il decreto a cui l’emendamento sarà presentato, un omnibus con norme su Inps, Inail, sugli Enti Lirici ed altro ancora, sarà esaminato da questa settimana dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Montecitorio.Immediata la reazione delle opposizioni. “Il governo Meloni è riuscito a fare l’impensabile e a collezionare un’altra clamorosa figuraccia –ha dichiarato Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera –. Dopo i roboanti annunci sui 660 milioni da destinare al caro affitti, è arrivato un nuovo dietrofront e in commissione l’esecutivo ha ritirato il suo emendamento con il quale dare supporto agli studenti costretti a pagare costi esorbitanti per un letto. Tra l’altro, a rendere il tutto ancor più ridicolo, c’è che quello del governo Meloni era un vero e proprio bluff visto che quelle annunciate e poi ritirate, non erano nuove risorse, ma quelle già previste nel Pnrr. Purtroppo il governo sceglie di vivere di sola retorica, ma al Paese serve la sostanza”.Vanno avanti, intanto, le proteste degli studenti. “Siamo stanchi di attendere, lanciamo la costruzione di liste studentesche per l’assegnazione gratuita delle case agli studenti in tutte le città universitarie”, ha fatto sapere l’associazione “Cambiare rotta”, che ha manifestato a Bari davanti al palazzo della presidenza della Regione Puglia, dove è stata collocata una tenda. “Mentre il governo perde tempo nella speranza che le nostre rivendicazioni evapori nel nulla, noi continuiamo a mobilitarci per imporre nell’agenda politica del paese l’urgenza di soluzioni strutturali sul tema abitativo”, hanno aggiunto. “La mancanza strutturale di studentati pubblici e le speculazioni selvagge del libero mercato degli affitti per colpa dell’abolizione dell’equo canone, non sono soltanto uno dei lati di un sistema universitario sempre più escludente per le fasce popolari, ma un’ipoteca sulla possibilità come giovani, studenti e non, di costruirci un futuro”, ha aggiunto l’associazione. LEGGI TUTTO