18 Settembre 2023

Daily Archives

More stories

  • in

    Migranti, il piano del Governo: più Cpr e permanenza fino a 18 mesi

    (Teleborsa) – Sale da 6 a 18 mesi il tempo massimo di trattenimento nei Cpr e la rete dei Centri di permanenza per il rimpatrio – attualmente 9 per 493 ospiti complessivi – sarà potenziata dal Genio militare che realizzerà nuove strutture in località “a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili”, senza creare “ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane”. Queste le due misure concordate oggi in Consiglio dei ministri. Provvedimento che finiranno nel decreto Sud dal momento che non era stato ancora bollinato. Un’altra stretta sui migranti è prevista nel prossimo Cdm: al centro falsi minorenni e canali differenziati per l’ingresso di donne, bambini e under 14.Il giorno dopo la visita a Lampedusa con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni ha illustrato le “soluzioni concrete alla forte pressione” che ha portato già 130mila arrivi nel 2023. La premier definisce “sorprendente” il piano in 10 punti presentato da Bruxelles, perché “perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo Governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo”: la difesa dei confini esterni dell’Unione e lo stop “a monte” dei trafficanti di esseri umani e “dell’immigrazione illegale di massa”. Nel dettaglio con la misura deliberata oggi, il tempo di permanenza all’interno dei Cpr torna a 6 mesi, prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi. “Quindi – afferma Meloni – tutto il tempo necessario, non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale”. È stato dato mandato al ministero della Difesa di realizzare le strutture nel più breve tempo possibile. Potranno essere caserme, aree militari dismesse o altri edifici che dovranno essere ristrutturati dai genieri militari. E sarà un Dpcm ad individuare i criteri del piano con i nuovi centri. L’ultima finanziaria ha stanziato 42,5 milioni di euro per i prossimi tre anni proprio per l’ampliamento della rete. Il nuovo decreto, che sarà approvato la settimana prossima, conterrà poi il giro di vite sui “falsi minori”: migranti, cioè, che dichiarano di essere under 18 per usufruire delle tutele previste. La norma introdurrà accertamenti per dirimere velocemente i casi sospetti. Saranno inoltre previsti canali differenziati per donne, bambini e under 14. LEGGI TUTTO

  • in

    Professioni, Cresti (IUYA): “Missione a Barcellona occasione per esplorare mercati esteri”

    (Teleborsa) – “Tre giorni intensi, proficui e costruttivi, in cui un gruppo di giovani commercialisti italiani ha avuto la possibilità di conoscere un’altra realtà europea e confrontarsi con colleghi che operano in Spagna. Un incontro che ha fatto emergere differenze di approccio e di impostazione nell’esercizio della professione, ma anche aspettative di progresso simili, che risiedono soprattutto nell’intensificare i processi di sviluppo in ambito di sostenibilità, aggregazione tra professionisti, specializzazioni; oltre alla volontà di lavorare congiuntamente in tavoli internazionali per contribuire allo sviluppo delle nostre professioni”. Lo ha detto Erika Cresti, presidente International Union of Young Accountants (IUYA), tracciando un bilancio della seconda missione organizzata da IUYA, Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e Fondazione Centro Studi Ungdcec, che si è svolta a Barcellona, in Spagna, dal 13 al 16 settembre scorsi.”I contributi offerti da istituzioni e professionisti spagnoli, coinvolti nella tre giorni di lavori, hanno permesso ai colleghi di apprendere la modalità di fare business in Spagna – spiega Matteo De Lise, presidente Ungdcec –. Quello iberico è un Paese che, anche grazie alle relazioni e agli accordi di partnership con economisti locali e IUYA, può rappresentare per i colleghi italiani e per le aziende un vettore concreto per approcciarsi a mercati più ampi, tramite accordi commerciali favorevoli”.”La Missione a Barcellona, che segue quella di Singapore, rappresenta un importante passo in avanti nell’obiettivo primario di intensificare relazioni e collaborazioni con i colleghi esteri, per conoscere le nostre potenzialità al di fuori dei confini nazionali e fare rete, per aprire nuove opportunità consulenziali anche a beneficio dei nostri clienti”, evidenzia Francesco Puccio, presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec. La prima giornata della missione, mercoledì 13 settembre, è stata dedicata agli interventi delle autorità e dei professionisti locali. Erano presenti, tra gli altri, Alexander Salvador, presidente di GAJ Barcelona (Grup de l’Advocacia jove); Eva Sagrista, rappresentante nazionale per la Spagna di AIJA (International Association of Young Lawyers); Carolina Mateo, componente della Cómision de Jóvenes Economistas del Consejo General de Economistas de España. Nel pomeriggio, tavola rotonda sul futuro delle professioni; un dialogo tra associazioni che hanno condiviso l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della professione a livello internazionale. È emersa l’importanza dell’utilizzo delle nuove tecnologie a servizio delle attività di consulenza svolte, evidenziando l’impossibilità che queste ultime possano sostituirsi integralmente all’attività svolta dai professionisti. Giovedì sono stati presentati gli aspetti legali e fiscali del sistema spagnolo, oltre a individuare best practices relative ai rapporti commerciali. Nel pomeriggio la delegazione IUYA ha partecipato a un incontro presso l’Ordine degli Avvocati spagnoli di Barcellona, avviato da Alexander Salvador, presidente del gruppo dei giovani legali. Venerdì, infine, sono stati presentati casi aziendali di successo di realtà italiane che hanno affrontato il processo di internazionalizzazione nel mercato spagnolo, nonché un caso di collaborazione tra colleghi italiani e spagnoli per la chiusura di una operazione di acquisizione in terra iberica. È stata anche aperta una finestra su due interessanti paesi dell’area LATAM, Messico e Colombia, grazie alla presenza di Gabriel Arriga, legale specializzato sulle politiche fiscali messicane, e Pascual Martinez, direttore dell’ufficio spagnolo di Procolombia. LEGGI TUTTO

  • in

    ANIMA holding continua il buyback e raggiunge il 2,57% del capitale sociale

    (Teleborsa) – ANIMA Holding, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha reso noto di aver acquistato, dall’11 al 15 settembre 2023, complessivamente 589.343 azioni ordinarie al prezzo medio di 3,8560 euro, per un controvalore pari a 2.272.479,04 euro.A seguito degli acquisti appena comunicati e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 8.450.620 azioni proprie pari a circa il 2,57% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, piccolo spunto rialzista per il principale asset manager indipendente in Italia, che allunga il passo mettendo a segno un rialzo dello 0,37%. LEGGI TUTTO

  • in

    BFF Bank riceve i requisiti MREL aggiornati

    (Teleborsa) – Banca d’Italia, in data odierna, a conclusione del processo amministrativo per la determinazione dei requisiti minimi consolidati per i fondi propri e le passività ammissibili (“MREL”), ha comunicato che, a partire dal 1° gennaio 2025, BFF Bank dovrà rispettare i seguenti requisiti patrimoniali consolidati: MREL in termini di TREA (Total Risk Exposure Amount) pari al 22,35% (incluso il CBR Combined Buffer Requirement del 2,50%); MREL in termini di LRE (Leverage Ratio Exposure) pari al 5,42%.I nuovi requisiti sostituiscono quelli comunicati a ottobre 2022.Non è stato assegnato alcun requisito di subordinazione per rispettare i requisiti e il calcolo delle altre passività ammissibili.BFF fa sapere con una nota di aver già tenuto in considerazione i requisiti MREL aggiornati nel suo piano strategico e di funding. LEGGI TUTTO

  • in

    Pubblicità, crescono gli investimenti a luglio (+0,6%): positivi anche i primi 7 mesi del 2023 (+1,8%)

    (Teleborsa) – Gli investimenti in pubblicità nel mese di agosto in Italia hanno fatto segnare un incremento dello 0,6%, portando la raccolta pubblicitaria dei primi sette mesi a +1.8%. Se si esclude dalla raccolta web, sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento nei primi sette mesi del 2023 si attesta a +0,9%. È quanto emerge dal rapporto curato da Nielsen. “La previsione Nielsen di chiusura anno rimane positiva, ci aspettiamo tuttavia una crescita più contenuta nel secondo semestre visto l’emergere di alcuni punti d’attenzione. Gli elementi da considerare sono infatti la mancanza dei grandi eventi sportivi e il possibile rallentamento delle recenti previsioni economiche dovute all’aumento dei tassi di interesse e l’inasprimento delle condizioni di credito che potrebbero peggiorare le previsioni sull’andamento della domanda interna, oltre alle incertezze legate agli sviluppi della crisi Ucraina” dichiara Luca Bordin, Country Leader Italia.Relativamente ai singoli mezzi, la TV è in calo -1,1% a luglio e in crescita dello 0,3% nei primi sette mesi. I Quotidiani sono in calo del -10,8% (primi sette mesi -4,4%), i Periodici si contraggono del -17,2% (primi sette mesi -2,3%). In crescita la Radio +6,8% (primi sette mesi +6,0%). Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del Web advertising nei primi sette mesi 2023 chiude con un +3,4% (+5,1% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet). Segno positivo anche per l’Out of home (Transit e Outdoor) e la Go Tv che nei primi sette mesi crescono rispettivamente del 12,8% e 35,6%. In negativo il Direct mail -9,5%, mentre è in crescita il mezzo Cinema +7,4%. Sono 12 i settori merceologici in crescita nel mese di luglio, il contributo maggiore è portato da Industria/Edilizia/Attività (+104,7%), Alimentari (+32,8%) e Automobili (+24,3%). In calo a luglio gli investimenti di Telecomunicazioni (-30,1%), Bevande/Alcoolici (-23,6%) e Turismo/Viaggi (-44,7%). Relativamente ai comparti con la maggiore quota di mercato, si evidenzia, nel periodo gennaio/luglio 2023, l’andamento positivo di Automobili (+21,5%), Gestione casa (+25,4%) e Alimentari (+6,2%). “Nel mese di luglio torna in positivo il settore Media/Editoria +20%, dopo cinque mesi in negativo, grazie alla comunicazione di contenuti streaming e cinematografici – sottolinea Bordin –. Nel contempo continua la costante e decisa ripresa del settore Automobili, in crescita di oltre il 20% sia sul periodo cumulato che sul mese. Dopo le importanti crescite del settore degli ultimi anni, il comparto del Turismo/Viaggi, registra i primi due mesi dell’anno in positivo, ma inverte poi la tendenza chiudendo il Gen./Lug. a -11%. Nonostante cio’ il valore risulta allineato ai livelli pre-Covid, confermando la sua funzione trainante per l’economia italiana nel 2023, secondo quanto affermato da Confcommercio”. LEGGI TUTTO

  • in

    Vendite sui mercati europei. Banche centrali in focus

    (Teleborsa) – Seduta negativa per i mercati del Vecchio Continente, in linea con la borsa di Milano, che si muove in rosso, frenata dallo stacco cedole. Sostanzialmente tonico il mercato a stelle e strisce, con l’S&P-500 che registra una plusvalenza dello 0,30% nella settimana in cui si riunisce anche la Federal Reserve.Sul mercato valutario, stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,07. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,26%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 92,07 dollari per barile.In lieve rialzo lo spread, che si posiziona a +179 punti base, con un timido incremento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,51%.Tra i listini europei Francoforte scende dell’1,05%, calo deciso per Londra, che segna un -0,76%, e sotto pressione Parigi, con un forte ribasso dell’1,39%. Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dell’1,07% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, si muove in retromarcia il FTSE Italia All-Share, che scivola a 30.502 punti.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, sostenuta Banca MPS, con un discreto guadagno del 2,05%.Buoni spunti su BPER, che mostra un ampio vantaggio dell’1,81%.Ben impostata Banco BPM, che mostra un incremento dell’1,63%.Giornata moderatamente positiva per Campari, che sale di un frazionale +0,88%.I più forti ribassi, invece, si verificano su A2A, che continua la seduta con -3,14%.Soffre Moncler, che evidenzia una perdita del 3,14%.Preda dei venditori ERG, con un decremento del 2,82%.Si concentrano le vendite su Nexi, che soffre un calo del 2,65%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, GVS (+5,39%), Rai Way (+4,27%), MutuiOnline (+2,51%) e Credem (+1,56%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Piaggio, che prosegue le contrattazioni a -6,34%.Seduta negativa per Safilo, che scende del 3,84%.Vendite su MFE B, che registra un ribasso del 3,29%.Seduta negativa per Brunello Cucinelli, che mostra una perdita del 3,14%. LEGGI TUTTO

  • in

    Pensioni, concluso confronto con le parti sociali: dossier a giorni sul tavolo di Calderone

    (Teleborsa) – A giorni, probabilmente già giovedì prossimo, il pacchetto pensioni sarà sul tavolo della ministra del Lavoro Marina Calderone che poi fisserà una riunione conclusiva a carattere politico. È quanto si apprende al termine dell’incontro conclusivo il ciclo di round tecnici tra l’Osservatorio per la spesa Previdenziale e le parti sociali, imprese e sindacati, avviati sul dossier pensioni dalla ministro del Lavoro in vista della prossima legge di bilancio. Il rapporto finale che farà il punto su tutti i quattro capitoli aperti: pensione di garanzia per i giovani; flessibilità in uscita ed esodi; mansioni lavorative gravose e tutele previdenziali per le donne; previdenza complementare.Sull’incontro di questa mattina, riferiscono fonti presenti alle riunione, si è discusso di come potenziare e differenziare i vantaggi fiscali per chi aderisce ai fondi pensione. Per chi ha carriere frazionate l’incentivo potrebbe essere maggiore come potrebbe esserlo per i familiari a carico. Sul silenzio-assenso non è stato detto nulla, ma appare chiaro che un nuovo semestre non piace alle piccole imprese e a quelle del commercio perché utilizzano il Tfr come forma di finanziamento. Un’ipotesi allo studio, inoltre, è quella di cercare di far dialogare la previdenza pubblica con quella complementare con l’obiettivo di arrivare alle soglie minime per andare in pensione. La partita, aggiungono le stesse fonti, è connessa alla riforma fiscale. “Il Governo rimedi all’errore commesso con il decreto 98/2023, con il quale, senza alcuna condivisione con le parti sociali, ha deciso di assegnare ad un soggetto privato le funzioni e le risorse per la promozione della previdenza complementare. Riteniamo fondamentale rilanciare la previdenza complementare a partire dai giovani, ma crediamo sia sbagliato, nel metodo e nel merito, quello che il Governo ha deciso di fare con questo blitz, e chiediamo che nei decreti attuativi previsti a ottobre si faccia un passo indietro”. Questa la prima richiesta avanzata dal segretario confederale della Cgil, Lara Ghiglione, al tavolo di questa mattina con l’osservatorio del ministero del Lavoro per la spesa previdenziale, che oggi aveva all’ordine del giorno la previdenza complementare. “Abbiamo ribadito le necessità di introdurre un semestre di silenzio-assenso e di istituire di una sede protetta per garantire che la scelta delle lavoratrici e dei lavoratori di trattenere il Tfr in azienda sia ragionata e soprattutto libera. Abbiamo chiesto – ha aggiunto Ghiglione – che la previdenza complementare sia riconosciuta al personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico. È importante riportare la tassazione sui rendimenti a parametri precedenti e più vantaggiosi per chi aderisce, ed è fondamentale promuovere le condizioni, anche attraverso la leva fiscale, perché i fondi negoziali investano nell’economia reale, innanzitutto al fine di creare nuova e buona occupazione e determinare un maggiore sviluppo del Paese. Il progetto avviato da Assofondipensione e Cassa depositi e prestiti è un primo tassello, bisogna fare di più. Torniamo a ripetere – ha concluso – che gli incontri tecnici in assenza di un’interlocuzione vera con il ministero sui punti affrontati e senza un confronto degno di tale nome con il Governo rischiano di diventare appuntamenti di facciata, incapaci di produrre alcun risultato. Se è una scelta politica ne prendiamo atto, e il 7 ottobre saremo in piazza anche per rivendicare le nostre proposte sulla previdenza”. Nell’incontro tecnico sulle pensioni al ministero del lavoro la Uil ha chiesto al Governo di “riaccendere le luci sulla previdenza complementare attraverso una campagna istituzionale di informazione, al fine di incrementare le adesioni ai fondi pensione”. “Occorre accentuare la fiscalità incentivante che valorizzi l’investimento previdenziale” ha commentato la confederazione guidata da Pierpaolo Bombardieri al termine della riunione. La Uil ha chiesto al Governo di eliminare la “gravissima scelta di affidare ad Assoprevidenza i fondi del comitato pubblico per la diffusione dei fondi pensione”. La previdenza complementare “è centrale, anche se non può essere considerata sostitutiva della previdenza pubblica, per cui va sostenuta attraverso campagne informative e, soprattutto, con politiche fiscali di vantaggio, volte a favorire le adesioni nel corso di tutta la vita lavorativa e professionale – ha dichiarato Fiovo Bitti, dirigente confederale dell’Ugl al termine del tavolo tecnico al ministero del Lavoro sulle pensioni –. In questo senso è fondamentale rivedere le soglie di esenzione, comprese quelle legate al welfare aziendale, e le aliquote applicate ai rendimenti il rafforzamento del sistema passa anche da un’azione volta a sostenere le aggregazioni tra i fondi, agendo pure sul versante della democrazia interna degli stessi. L’ipotesi di semestre bianco di adesione ai fondi è praticabile, come misura straordinaria e magari in forma semplificata, per rilanciare il tema della previdenza complementare, principalmente fra i giovani, ma senza interventi strutturali si rischia di non raggiungere gli obiettivi di lungo periodo che dovrebbero portare ad adesioni consapevoli. In questi anni sono emersi chiaramente alcuni ostacoli, legati, per ragioni diverse, al trattamento di fine rapporto, con i dipendenti restii a dover indirizzare il 100 per cento alla previdenza complementare e con i piccoli datori di lavoro a loro volta poco restii a rinunciare ad una forma di finanziamento agevolata. Altresì, è fondamentale allineare il settore pubblico, ancora troppo in ritardo, al privato, mentre è decisivo il ruolo che possono giocare la Covip e Assofondipensione”. “È necessaria una grande campagna informativa pubblica e un nuovo periodo di silenzio-assenso per l’adesione alla previdenza complementare. La previdenza complementare è oramai pilastro fondamentale del sistema previdenziale e deve essere accessibile per tutti i lavoratori e, in particolare, per i giovani – ha sottolineato il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, al termine del tavolo tecnico sulla riforma della previdenza –. I fondi pensione promossi dai contratti collettivi danno importanti vantaggi previdenziali e fiscali agli iscritti non solo al momento della pensione ma anche durante la vita lavorativa è quindi fondamentale diffondere la cultura della previdenza”. La Cisl nella riunione con l’osservatorio sulla spesa di questa mattina ha ribadito la richiesta di ridurre la tassazione sui rendimenti e maggiori agevolazioni fiscali in caso di investimenti di economia reale e infrastrutture da parte dei fondi pensione. “Il ministro del Lavoro ha manifestato in varie occasioni un particolare interesse verso la previdenza complementare, che la Cisl apprezza – ha aggiunto – e auspica che questa disponibilità si concretizzi in misure di sostegno alla previdenza complementare fin dalla prossima legge di bilancio”. La Cisl ha anche ribadito la propria posizione critica rispetto alla scelta del ministero che identifica come partner operativo in materia di secondo pilastro previdenziale Assoprevidenza, “soggetto privato non rappresentativo del mondo del lavoro e delle imprese con le quali è in corso il confronto” ha concluso Ganga invitando l’esecutivo a rivedere la scelta tornando indietro sui propri passi. LEGGI TUTTO

  • in

    TXT e-solutions, azioni proprie al 10,1%

    (Teleborsa) – TXT e-solutions ha comunicato che, dal 4 all’8 settembre 2023, ha acquistato 23.961 azioni proprie per un controvalore pari a 420.358,34 euro, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie.All’8 settembre, la società attiva nella fornitura di prodotti software e soluzioni strategiche detiene 1.324.239 azioni proprie, pari al 10,1815% del capitale sociale.A Milano, intanto, TXT e-solutions registra una flessione dell’1,87% e si attesta a 16,8 euro. LEGGI TUTTO