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Auto, UE: raggiunto con Berlino l'accordo sugli e-fuel

(Teleborsa) – “Abbiamo trovato un accordo con la Germania sull’uso futuro degli e-fuel”, i carburanti sintetici per le auto. Annunciata nei giorni scorsi
su Twitter dal commissario europeo per l’Ambiente Frans Timmermans, tale decisione volta a salvare il mercato dei motori endotermici in nome della “neutralità tecnologica” puntando su carburanti alternativi penalizza l’Italia che, mentre Berilno portava avanti l’istanza degli efuel, aveva combattuto la battaglia dei biocarburanti, un business in forte espansione nel nostro Paese che vede l’Eni protagonista.

“Lavoreremo ora per far adottare quanto prima gli standard di Co2 per la regolamentazione delle automobili” ha sottolineato Timmerman in vista del divieto – la cui entrata in vigore è ad oggi prevista a partire dal 2035 – della vendita nell’Ue di nuove auto e veicoli leggeri alimentati a benzina e diesel.

“Io sono favorevole al taglio drastico delle emissioni di Co2 nel settore per esempio dell’auto ma non si può fare del 100%. Si è aperto uno spazio per l’e-fuel e noi stiamo cercando di lavorare affinché ci sia possibilità di utilizzare i biocarburanti in modo da non avere solo auto elettriche a partire dal 2035 – ha affermato Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri –. A volte c’è una politica ambientale che non è a misura d’uomo e di impresa e questo non va bene. Non dobbiamo avere una sorta di religione ambientalista alternativa alla nostra identità. Dobbiamo tutelare l’ambiente ma non dobbiamo neanche distruggere tutto ciò che di positivo c’è nella presenza dell’uomo”.

“Anche grazie al contributo decisivo dell’Italia, la Commissione europea ha rivisto lo stop alle auto benzina e diesel dal 2035. Bruxelles ha annunciato di aprire agli e-fuel: noi – ha commentato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – pensiamo sia ragionevole includere anche i biocarburanti. Il nostro obiettivo è tutelare l’ambiente e salvare migliaia di posti di lavoro e di aziende, in Italia e in Europa, anziché consegnarci alla Cina. La partita non è finita”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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