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Ex Ilva, è (finalmente) l'ora del rilancio?

(Teleborsa) – Semaforo verde della Camera alla conversione in legge del decreto sugli impianti di interesse strategico nazionale (il cosiddetto dl ex-Ilva) sul quale ieri il Governo ha incassato la fiducia. Il provvedimento, passato in prima lettura al Senato, è stato approvato dall’Aula di Montecitorio con 144 voti favorevoli, 103 voti contrari (16 gli astenuti) e, dunque, diventa legge.

Tra le misure, un pacchetto di interventi che aggiornano le norme per potenziare gli interventi di rafforzamento patrimoniale della ex Ilva di Taranto da circa 700 milioni di euro. In particolare si stabilisce che questi possano essere adottate anche oltre il 2022 ed in costanza di provvedimenti di sequestro per consentire la continuità produttiva dell’impianto. Prevista la non punibilità della condotta dei soggetti che agiscono per dare esecuzione a provvedimenti che autorizzano la prosecuzione dell’attività produttiva di uno stabilimento industriale dichiarato di interesse strategico nazionale.

Istituita anche la possibilità dell’accesso diretto all’amministrazione straordinaria delle grandi imprese strategiche in crisi su istanza del socio pubblico con almeno il 30 per cento delle quote societarie. Via libera anche alla proroga al 31 dicembre 2023 dell’indennità, corrispondente al trattamento di mobilità in deroga, per i lavoratori delle aree di crisi industriale localizzate in Sicilia tra cui quella di Termini Imerese. Stabilito poi per i commissari dei comitati di sorveglianza il limite di durata dell’incarico di 3 anni, la possibilità di partecipazione ad un solo comitato, la decadenza dei membri già nominati senza fissazione di un termine.

“Così lo Stato torna in campo! Con l’approvazione, ad ampia maggioranza, del decreto Ilva poste le condizioni per il rilancio industriale, ora tocca all’azienda: investimenti, produzione, occupazione. Non molliamo. Insieme si può”. Questo il commento su Twitter il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dopo l’ok definitivo al provvedimento.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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