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Gas, seduta volatile con prezzo che resta vicino a valori di inizio guerra

(Teleborsa) – Dopo un apertura in calo del 7,9%, i prezzi del gas sono tornati ad aumentare nel pomeriggio sulla Piazza di Amsterdam. Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, ha registrato un rialzo del 6,3% a 81,15 euro/MWh in chiusura, comunque vicino ai valori dell’inizio della guerra in Ucraina.

Le vendite in apertura di seduta avevano esteso i netti cali delle ultime tre settimane, con i prezzi del gas che sono diminuiti di circa il 47% a dicembre, poiché l’Europa è riuscita a sostituire gran parte dei flussi della Russia con forniture di gas naturale liquefatto.

A impattare positivamente sul prezzo della materia prima energetica sono state anche le condizioni meteorologiche, con temperature superiori alle norme stagionali per la maggior parte dell’Europa, il che aiuterà il Blocco a evitare di esaurire le sue scorte troppo presto durante l’inverno.

Intanto, il gigante del gas russo Gazprom ha comunicato alcuni dati sull’andamento del 2022, che ha risentito delle scelte di approvvigionamento dell’Unione europea dopo l’invasione russa dell’Ucraina, delle ritorsioni messe in campo dal Cremlino e dalla grande volatilità sperimentata sui mercati internazionali.

Gazprom ha prodotto 412,6 miliardi di metri cubi di gas nel 2022, ha affermato il CEO della società Alexey Miller, e ha esportato 100,9 miliardi di metri cubi di gas in paesi al di fuori dell’ex Unione Sovietica. La produzione di gas è diminuita di circa il 20% rispetto al 2021 e le esportazioni sono diminuite del 45,5%. Secondo gli ultimi dati, sono stati forniti ai consumatori domestici 243 miliardi di metri cubi di gas.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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