in

Pensioni, al Ministero del Lavoro al via il confronto per la riforma: i sindacati chiedono tempi certi

(Teleborsa) – “La razionalizzazione dei sistemi di accesso a pensione che ci proponiamo di realizzare risponde alla volontà di dare certezze a quanti, dopo una vita di lavoro, si interrogano rispetto alle effettive prospettive pensionistiche”. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, al termine del primo incontro con le parti sociali sul nodo pensioni. “Serve un quadro chiaro e stabile di norme – ha aggiunto il Ministro – affinché i singoli possano scegliere come eventualmente provvedere a integrare gli assegni, con congruo anticipo e in maniera sostenibile”.

Nel primo incontro del tavolo tecnico per la riforma delle pensioni, oltre a Calderone, erano presenti, con le associazioni datoriali e sindacali, i sottosegretari Claudio Durigon (Lavoro) e Federico Freni (Economia e Finanze), i vertici dell’Inps e l’ufficio legislativo del ministero della Pubblica Amministrazione. All’attenzione del confronto è stato portato l’attuale quadro della spesa pensionistica: Calderone ha anticipato la volontà di ripristinare permanentemente il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale per meglio monitorare i fattori che influenzano l’andamento del settore, consentendo così una revisione sostenibile del complesso sistema pensionistico vigente.

Per quel che riguarda la riforma – si legge in una nota del Ministero – “si lavorerà per trovare meccanismi di ulteriore miglioramento dell’attuale normativa vigente per quanto riguarda, in particolare, la flessibilità in uscita specialmente in riferimento alle categorie più interessate da lavori usuranti; uno degli obiettivi principali sarà quello di assicurare la possibilità di lasciare prima il lavoro revisionando le pensioni sperimentali come la cd. Opzione Donna, puntando al contempo sul potenziamento della previdenza complementare con un’azione di vera e propria educazione previdenziale mirata a rendere più adeguati gli assegni pensionistici. Attenzione anche ai meccanismi di staffetta generazionale al fine di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro senza disperdere il patrimonio di competenze dei più anziani con una cooperazione virtuosa fra Stato e Imprese per favorire il ricambio generazionale.

Il confronto sulle pensioni tra Governo e parti sociali è “utile” e “la volontà politica c’è” per superare la legge Fornero, ha assicurato il sottosegretario del Lavoro, Claudio Durigon, concludendo il tavolo. Il prossimo incontro – fa sapere il Ministero nella stessa nota – è “previsto per l’8 febbraio 2023, con un tavolo verticale dedicato alle misure per giovani e donne. Si proseguirà poi con tavoli settimanali per arrivare velocemente alla definizione della riforma”.

Per il leader della Cgil, Maurizio Landini l’incontro “non è andato bene“. “Non abbiamo avuto nessuna risposta – ha aggiunto uscendo dal Ministero – se non una disponibilità generica ad avviare tavoli di confronto“. Landini ha lamentato che da parte del governo, in particolare, non ci sono state risposte “sui tempi su cui fare il confronto, che va fatto rapidamente prima del Def, perché serve per capire se ci sono le risorse e la volontà politica di fare la riforma. Abbiamo ribadito che il confronto va fatto sulla piattaforma che Cgil, Cisl e Uil hanno illustrato, presentato sia a Palazzo Chigi che oggi qui”. Landini ha sottolineato che “le richieste sono molto precise: la pensione di garanzia per i giovani e le donne, la possibilità di uscire in modo flessibile a partire da 62 anni, i 41 anni di contributi per uscire senza bisogno dell’età anagrafica, il riconoscimento e la regolazione dei lavori gravosi e di cura, le differenze di genere. E allo stesso tempo l’incentivazione anche sul piano legislativo del ricorso alla pensione integrativa”.

Duro il commento anche del leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri. “Il ministro ha detto che aprirà una serie di confronti. Continuiamo ad insistere per avere risposte immediate su alcuni punti noti al Governo. Il ministro dice che la piattaforma l’ha ricevuta stamattina. Mi chiedo se fosse distratta nel confronto che abbiamo fatto con il presidente Meloni e che ha portato anche alla mobilitazione sui temi della previdenza“.

La Cisl ha invece “apprezzato” la disponibilità del Governo a lavorare per un “confronto politico” con le parti sociali finalizzato a cambiare la legge Fornero. “Quello di oggi è stato un incontro significativo, che deve tracciare il percorso di una nuova previdenza fondata su equità, flessibilità, inclusività e stabilità delle regole – ha dichiarato il segretario generale, Luigi Sbarra –. È importante che l’8 febbraio si apra il primo tavolo di confronto su pensione di garanzia contributiva per giovani e donne e riprenda il lavoro della commissione per la separazione tra previdenza e assistenza”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Snam, Venier: “De Nora strategica. Si guarda con interesse a Edison”

Nomine MEF, Barbieri al Tesoro al posto di Rivera