Marzo 2024

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    Intesa Sanpaolo: nuovo piano per crescita e futuro del sistema imprenditoriale italiano

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo lancia “Il tuo futuro è la nostra impresa”, il nuovo programma che mette a disposizione 120 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare la progettualità di PMI e aziende di minori dimensioni, sistema vitale dell’imprenditoria italiana e delle filiere sui territori. L’obiettivo è favorire nuovi investimenti per la competitività italiana accelerando la dinamica di buone performance del sistema produttivo e assicurando l’immediata attivazione di strategie sostenibili e di lungo periodo. Una serie di interventi che si inserisce tra le azioni del Gruppo a sostegno della realizzazione degli obiettivi fissati nel PNRR, per i quali sono stati stanziati complessivamente oltre 410 miliardi di euro, come annunciato dal CEO Carlo Messina.Con il nuovo programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” la Banca intende accelerare i processi di trasformazione necessari per rinnovamento industriale, transizione energetica e digitale delle imprese, facilitando loro l’accesso alle nuove misure del PNRR. Grazie alla rinnovata sinergia con SACE ed altri soggetti istituzionali le possibilità di investimento e i vantaggi per le imprese verranno amplificati dalle misure messe in campo da Intesa Sanpaolo.Dopo aver concluso con successo Motore Italia, il piano da 50 miliardi di euro messo a punto nel 2021 per sostenere la ripresa post-pandemica delle PMI, la nuova azione della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo guidata da Stefano Barrese da oggi si focalizza su tre ambiti prioritari: Transizione 5.0 ed Energia, Sviluppo estero e nuovi mercati, Progresso digitale e Sicurezza.Transizione 5.0 ed Energia – La cornice normativa del piano Transizione 5.0 garantisce circa 13 miliardi di euro di crediti d’imposta a fronte del raggiungimento di obiettivi di efficientamento energetico. Insieme ai propri partner e Sace, Intesa Sanpaolo ha realizzato soluzioni di finanziamento dedicate e agevolate, consulenza per l’accesso alle agevolazioni fiscali e rilascio delle relative certificazioni e formazione con la finalità di integrare competitività e sostenibilità grazie a nuovi investimenti per lo sviluppo, il risparmio e la produzione energetica volti ad un consumo efficiente. Sempre sul fronte energetico e con riferimento alla misura del PNRR relativa agli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili, il primo gruppo italiano mette a disposizione soluzioni dedicate per l’energia condivisa anche nella forma dell’autoconsumo collettivo, con finanziamenti specifici e agevolati, oltre a modelli di advisory per la costruzione di nuovi sistemi innovativi finalizzati al risparmio energetico.Sviluppo estero e nuovi mercati – La ridefinizione delle geografie dell’export e la situazione geopolitica sono essenziali per accompagnare la spiccata propensione delle imprese ad esportare le eccellenze “Made in Italy”. Intesa Sanpaolo affianca soluzioni finanziarie e competenza delle proprie strutture specializzate. Grazie alla radicata e capillare presenza internazionale, il Gruppo provvede all’individuazione dei migliori settori merceologici e dei nuovi potenziali mercati – in particolare Est Europa, India ed Emirati Arabi Uniti – oltre ad offrire percorsi formativi specifici.Progresso digitale e Sicurezza – Processi e competenze digitali sono strategici per la competitività, ma sono al contempo indispensabili sistemi di sicurezza adeguati per la tutela del cliente, dell’impresa e della crescita. Per le aziende che guardano a nuovi business la Banca ha messo a punto strumenti di protezione e finanziari, tra cui il nuovo Cyber Loan. Grazie ai propri partner e ai Laboratori ESG presenti in tutta Italia, Intesa Sanpaolo coinvolge le imprese in percorsi di formazione digitale qualificata.Rilevanti, nell’ambito del nuovo programma lanciato oggi, – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – risultano in particolare i settori Agribusiness e Turismo, che presentano peculiarità uniche e necessitano di un accompagnamento specifico nella transizione verso modelli più innovativi, profittevoli e sostenibili. All’Agribusiness, in particolare, Intesa Sanpaolo ha dedicato dal 2021 una rete commerciale specialistica in grado di seguire l’intera catena produttiva, dalla produzione alla trasformazione.Una struttura con oltre mille professionisti che ha consentito di supportare il settore con erogazioni per circa 9 miliardi e il sostegno a oltre 180 filiere. Con il nuovo piano nasce Cresci Agri, la nuova linea di finanziamenti con durata fino a 30 anni dedicata allo sviluppo della produzione modulabile sul ciclo produttivo della filiera di appartenenza, oltre a prodotti per la copertura dai rischi sulle materie prime e a soluzioni ad hoc per l’efficientamento energetico e la crescita internazionale. Una attenzione specifica viene infine rivolta al Terzo Settore, che Intesa Sanpaolo supporta attraverso una Direzione dedicata con oltre 600 persone che seguono circa un terzo degli enti no-profit in Italia, affiancando le imprese impact su progetti di sviluppo e interazione costruttiva e integrata con il mondo profit. A questo settore Intesa Sanpaolo ha già concesso finanziamenti per oltre 1,5 miliardi.”Le imprese che investono oggi – spiega Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – possono ritagliarsi un importante vantaggio competitivo nel prossimo futuro. Il nostro ruolo è attivare risorse finanziarie e strumenti dedicati ad accompagnare le scelte di investimento e far cogliere le opportunità del PNRR e della Transizione 5.0. Ci rivolgiamo ad oltre 1,2 milioni di clienti tra PMI e imprese più piccole, per tutti vogliamo stimolare un approccio di rilancio verso la crescita con nuovi mezzi e nuovi obiettivi condivisi. Il mondo delle imprese deve affrontare un riposizionamento tecnologico, digitale, geografico e generazionale in una logica di medio – lungo periodo e Intesa Sanpaolo è pronta a sostenerlo con un piano da 120 miliardi da qui al 2026″.Il programma è stato presentato da Intesa Sanpaolo in un evento che ha coinvolto ospiti dal mondo imprese come Luca Businaro, CEO di Novation Tech, Massimo Perotti, presidente e CEO di Sanlorenzo, e Josè Rallo, AD di Donnafugata, oltre a Valerio Perinelli, chief business officer di SACE. Per Intesa Sanpaolo, l’executive director sales&marketing imprese Anna Roscio ha illustrato nel dettaglio l’iniziativa commerciale mentre il chief economist Gregorio De Felice ha presentato lo scenario per le imprese che puntano alla crescita. Barrese ha concluso il dibattito sottolineando la rilevanza strategica degli investimenti sostenibili.L’importanza di investire sui processi di trasformazione in corso viene evidenziata anche nell’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. I ritorni degli investimenti in sostenibilità e in tecnologia sono significativi, le imprese manifatturiere con impianti in fonti di energia rinnovabile nel quadriennio 2019-2022 – rileva l’analisi – sono riuscite a superare meglio di altre la crisi energetica, mostrando una maggiore tenuta della propria redditività su livelli elevati. Sempre tra il 2019 e il 2022 le imprese con investimenti 4.0 hanno registrato una crescita del fatturato doppia rispetto alle altre (+32,5% contro +16,6%) e, al contempo, un balzo della produttività, con il valore aggiunto per addetto salito di +13mila euro (contro +5mila). Secondo i dati dell’ultimo censimento permanente Istat, sono ampi i margini di miglioramento per il nostro tessuto economico: basti pensare che nel biennio 2021-2022 solo il 5,7% delle imprese italiane con almeno 3 addetti ha utilizzato fonti energetiche rinnovabili (FER); si sale al 10,4% nell’industria in senso stretto. Un supporto alla transizione green può venire dalle filiere e dalle comunità energetiche, come emerge dalla XVIII indagine di Intesa Sanpaolo sul sentiment delle imprese rilevato dai colleghi gestori a novembre-dicembre 2023. Tra le imprese di medie e grandi dimensioni è, infatti, in crescita la propensione a ricorrere a fornitori che riducono l’impatto ambientale. Al contempo, sale tra le imprese clienti l’interesse per le comunità energetiche che possono spingere gli investimenti delle imprese nelle FER. Spazi di miglioramento emergono anche sui temi innovazione e tecnologia. Nell’industria in senso stretto quasi un’impresa su due con almeno 3 addetti nel biennio 2021-2022 ha realizzato attività di innovazione, con punte del 92,1% tra le imprese con almeno 250 addetti. Questa percentuale scende al 34,4% tra le aziende con 3-9 addetti. In termini di adozione di tecnologia, nel biennio 2021-2022 mediamente il 39,1% delle imprese industriali ha utilizzato software per la gestione aziendale, con punte del 90,8% tra le imprese più grandi. Margini di sviluppo sembrano essere presenti soprattutto tra le aziende più piccole, dove non si arriva al 30%. In questo contesto sarà cruciale risolvere il disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro: nel complesso nel 2023 sono state stimate quasi 2,5 milioni di entrate di difficile reperimento (+18,4% vs. 2022), il 45,1% del totale. LEGGI TUTTO

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    Tim e Dazn, siglato nuovo accordo: serie A su TimVision fino al 2029

    (Teleborsa) – I clienti TimVision potranno continuare a vedere le dieci partite di ogni giornata del Campionato di Serie A per le prossime cinque stagioni fino al 2029, oltre a tutta l’offerta sportiva della piattaforma globale di intrattenimento e live streaming. È quanto prevede il nuovo accordo di distribuzione non esclusivo siglato da TIM e DAZN.Grazie a questa intesa i clienti TimVision potranno vedere anche competizioni europee come la Liga Portugal Betclic e la UEFA Women’s Champions League. Oltre al calcio, verra` proposto il football americano National Football League (NFL), il basket con la Serie A UnipolSai, le migliori partite della BCL e gli eventi FIBA, la boxe, UFC e il meglio del fighting internazionale. Disponibili anche gli eventi sportivi trasmessi sui canali Eurosport 1HD e 2HD con i tornei piu` prestigiosi di tennis come l’Australian Open e il Roland Garros, il ciclismo dal Giro d’Italia al Tour de France, fino agli sport invernali con i Campionati del Mondo di Sci e gli attesissimi appuntamenti con i Giochi Olimpici estivi e invernali.”Grazie a questo accordo con DAZN andiamo a rafforzare ulteriormente il posizionamento di TimVision come piattaforma streaming piu` completa sul mercato italiano, l’unica che riunisce tutti i principali content brand globali componendo un catalogo straordinario di film, serie tv, cartoni e show per tutta la famiglia, oltre ai migliori contenuti sportivi – dichiara Andrea Rossini, Chief Consumer, Small & Medium and Mobile Wholesale Market Officer di TIM –. L’intesa rientra nella piu` ampia strategia del nostro Gruppo volta a creare la prima ‘customer platform’ italiana di servizi e contenuti di qualita` per i nostri clienti, facendo leva sulla forza del nostro brand e dei nostri canali di vendita”.”Siamo contenti dell’accordo di reciproca soddisfazione siglato con TIM che si conferma un nostro partner strategico a livello tecnologico e distributivo. L’intesa che vede un rinnovato approccio al mercato e che rappresenta un cambio di passo nel settore dei contenuti premium relativi ad eventi sportivi live, e` volta a supportare lo sviluppo del business con l’obiettivo di ampliare la capacita` di commercializzazione del nostro servizio per raggiungere il maggior numero di tifosi”, commenta Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 62,09 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 62,09 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator rivisto al ribasso a gennaio

    (Teleborsa) – Peggiorano le condizioni economiche del Giappone nel mese di gennaio. Il leading indicator è stato rivisto lievemente al ribasso a 109,5 punti dai 109,9 preliminari, e risulta in calo dello 0,4% rispetto ai 109,9 punti del mese precedente (dato rivisto da 1102). Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali scivola del 3,3% a 112,1 punti dai 115,9 punti precedenti, mentre l’indice differitosulle condizioni future (lagging index) si porta a 106 punti dai 107,6 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    Deodato.Gallery chiude il 2023 in pareggio

    (Teleborsa) – Deodato.Gallery, gruppo attivo nel mercato dell’arte contemporanea e quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2023 con ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 10,4 milioni di euro, in crescita del 10,2% rispetto al dato al 31 dicembre 2022 di 9,4 milioni di euro. L’EBITDA risulta pari a 530 mila euro, rispetto agli 1,9 milioni di euro dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. Il risultato netto è di 5 mila euro, rispetto al dato dell’esercizio 2022, pari a 1,1 milioni di euro.”Il fatturato della Deodato.Gallery è cresciuto del 10,2% a conferma dello sviluppo commerciale – ha commentato l’AD Deodato Salafia – In una precedente ipotesi di crescita del mercato le previsioni erano invero ancor più rosee. Nel 2023 sono cresciuti considerevolmente tutti i KPI di marketing nonché la percezione del brand sul mercato. Deodato Arte è oggi leader, di fatto interlocutore privilegiato, per i brand di mass market che siano alla ricerca di partner con progetti art related”.L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 è pari a 1,5 milioni di euro; al 31 dicembre 2022 il dato era di 882 mila euro. LEGGI TUTTO

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    Ecomembrane, l’utile 2023 scende a 1,2 milioni. Dividendo di 0,05 euro

    (Teleborsa) – Ecomembrane, società cremonese quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio e di contenimento dei gas per la produzione di energia verde, ha chiuso il 2023 con un valore della produzione pari a 15,6 milioni di euro (+9,2% YoY). L’EBITDA è pari a 2,04 milioni di euro, -36,6% per effetto dell’adeguamento dei costi di struttura, il cui rafforzamento in corso è finalizzato a consentire al Gruppo di cogliere a pieno tutte le opportunità di crescita attese nei prossimi esercizi. Il risultato d’esercizio è pari a 1,2 milioni di euro (-33,2%).”Il 2023 è stato un anno cruciale per Ecomembrane con eventi che ne hanno radicalmente cambiato la dimensione, tra cui il processo di quotazione sul mercato Euronext Growth Milan, l’attività finalizzata a completare il nuovo stabilimento produttivo e quello per la lavorazione dell’acciaio, che sta già dando ottimi risultati in termini di efficientamento e ottimizzazione dei costi – ha commentato l’AD Lorenzo Spedini – La società ha inoltre realizzato due operazioni di M&A e l’acquisizione della maggioranza di SBS SOLAR, che consentirà ad Ecomembrane di integrare la propria offerta nel settore delle energie rinnovabili”. “Tutte queste operazioni hanno richiesto un forte coinvolgimento del management e hanno positivamente inciso sul volume d’affari, che è cresciuto di circa il 9%, mentre i risultati operativi riflettono l’adeguamento dei costi di struttura rispetto alle previsioni di crescita del volume d’affari dei prossimi anni. Il rafforzamento della struttura era necessario ed è finalizzato a consentire al Gruppo di cogliere a pieno tutte le opportunità di crescita attese, non solo con riferimento al settore del biometano ma anche alle altre linee di business relative allo stoccaggio della CO2 e dell’Idrogeno”.L’indebitamento finanziario netto presenta un saldo complessivo positivo di Euro 5.776 migliaia essendo le Disponibilità Liquide, pari a Euro 7.476 migliaia, superiori rispetto ai debiti verso banche che, a loro volta, si sono ridotti a Euro 1.550 migliaia, da Euro 2.510 migliaia al 31 dicembre 2022 Pro-Forma. La principale ragione della variazione dell’indebitamento finanziario netto rispetto ai dati al 31 dicembre 2022 è ascrivibile ai capitali raccolti in sede quotazione, al netto dei relativi costi.Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre la distribuzione di un dividendo di euro 0,05 per ciascuna azione avente diritto (per complessivi massimi 214.705,85 euro), con data di stacco della cedola in data 6 giugno 2024, data di legittimazione al pagamento (record date) il 7 giugno 2024 e data per il pagamento del dividendo l’8 giugno 2024. LEGGI TUTTO

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    ILBE, utile sale a 4,7 milioni di euro nel 2023. Proposta di destinarlo a riserva

    (Teleborsa) – Iervolino & Lady Bacardi Entertainment (ILBE), global production company quotata su Euronext Growth Milan ed Euronext Growth Paris, ha chiuso il 2023 con ricavi consolidati pari 172,6 milioni di euro, in aumento del 7% rispetto al dicembre 2022. L’EBIT consolidato è stato pari a 11,7 milioni di euro (20,8 milioni di euro nell’esercizio 2022), mentre l’EBIT al netto di oneri non ricorrenti ha raggiunto 10,4 milioni di euro, pari al 6,0% dei ricavi. L’utile netto è pari a 4,7 milioni di euro e mostra un incremento di 1,2 milioni rispetto a quello dell’analogo periodo 2022 pari a 3,5 milioni di euro.”Negli ultimi 24 mesi abbiamo deciso di continuare a fare investimenti molto importanti, a sostegno delle nostre produzioni e per far crescere la brand awareness della società – ha commentato Andrea Iervolino, presidente e fondatore di ILBE – Questo lo abbiamo dimostrato con opere filmiche di successo quali “Tell it Like a Woman”, “Lamborghini – the man behind the legend” e “Ferrari”. Certamente questi film ci danno accesso a talenti di grande qualità e ad un posizionamento importante nell’industry che ci sta già permettendo – tra l’altro – una ripresa della marginalità. Il ritorno economico non è sempre immediato ma sono sereno nell’affermare che sia la marginalità che la situazione finanziaria sono rimaste sempre pressoché in linea, se non superiori, a quelle del settore”.La posizione finanziaria netta debitoria (al netto dell’effetto netto relativo all’applicazione dell’IFRS 16) risulta paria a 39,3 milioni di euro (23,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022) per effetto di maggior investimenti effettuati e pagati nel periodo (41,7 milioni di euro al lordo dell’effetto IFRS 16, vs 25,8 milioni di euro nel 2022).Prima Convocazione Assemblea Ordinaria in data 12 aprile 2024. Proposta di destinare l’utile di esercizio a riserva straordinaria. LEGGI TUTTO

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    TECMA Solutions, perdita 2023 in leggero calo 7,7 milioni. Ricavi a +16%

    (Teleborsa) – Tecma Solutions, Tech Company quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella Digital Transformation per il settore del Real Estate, ha chiuso il 2023 con ricavi delle vendite pari a 12,28 milioni di euro, in crescita del 16,2% rispetto al 31 dicembre 2022 (10,57 milioni di Euro), principalmente per effetto della forte crescita registrata sul mercato estero (+90,8%) a fronte di un mercato domestico stabile ed ampiamente superiore alla guidance +5/10% annunciata lo scorso settembre.L’EBITDA è pari a -1,47 milioni di euro (in miglioramento rispetto ai -2,26 milioni di euro registrati nel 2022) ed EBITDA del core business pari a -1,79 milioni di Euro, in significativo miglioramento (-2,60 milioni di euro nel 2022) e superiore alla guidance annunciata lo scorso settembre (EBITDA core business 2023 in miglioramento rispetto al 2022).Il risultato netto è pari a -7,70 milioni di euro (-7,79 milioni di euro al 31 dicembre 2022), anche per effetto di circa euro 1,13 milioni di euro di oneri e costi non ricorrenti principalmente legati all’implementazione del programma strategico annunciato a maggio 2023 nonché a sopravvenienze passive su fatture da emettere stanziate negli esercizi precedenti e costi di competenza dell’esercizio precedente non stanziati.”Il primo semestre del 2023 ha visto il completamento del piano strategico di investimenti avviato nel secondo semestre 2021 a valle dell’IPO e per il quale era prevista una durata di 24 mesi – commenta l’AD Pietro Adduci – mentre la seconda parte dell’anno è stata caratterizzata da un focus diretto sugli obiettivi previsti dal nostro piano industriale che prevede nei prossimi anni una crescita sostenuta ma responsabile e sostenibile, avendo per altro già completato significative misure di efficientamento e consolidamento del modello di business”.”Anche nel 2023, il business di TECMA ha dimostrato una grande resilienza, nonostante il forte rallentamento registrato dal mercato immobiliare su scala internazionale – ha aggiunto – Ciò è confermato, in primis, da una topline in progressione di oltre il +16% rispetto al 2022. In particolare, la seconda parte del 2023 è stata infatti caratterizzata da una crescita record per TECMA, con ricavi in progressione di oltre il 30% rispetto al primo semestre, permettendoci di superare le guidance annunciate al mercato a settembre 2023 sia in termini di crescita dei ricavi che di stabilizzazione dei margini operativi e dei flussi di cassa”.La Posizione Finanziaria Netta è pari a 2,85 milioni di euro (-1,95 milioni di euro al 31 dicembre 2022). LEGGI TUTTO