18 Luglio 2025

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    Wall Street cauta guarda alle trimestrali

    (Teleborsa) – Apertura positiva per la borsa di Wall Street, nell’ultima seduta della settimana, sostenuta soprattutto da una buona stagione degli utili che controbilancia i timori per le minacce di dazi estesi da parte della presidenza Trump. Su tale questione le diplomazie americane ed europee trattano ad oltranza, per cercare di trovare un accordo entro il primo agosto e scongiurare così l’entrata in vigore di dazi al 30%. Sul fronte macroeconomico, sono giunti segnali positivi dal mercato edilizio in crescita e sopra le attese degli analisti. Atteso in giornata anche un aggiornamento preliminare sulla fiducia dei consumatori elaborata dall’Università Michigan.Sul versante societario, prosegue la stagione delle trimestrali. Focus su Netflix che ha annunciato conti superiori alle attese, nel secondo trimestre e, la revisione al rialzo della guidance per l’anno in corso.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones si attesta a 44.448 punti; sulla stessa linea l’S&P-500 rimane a 6.309 punti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,17%); sulla stessa tendenza, sulla parità l’S&P 100 (+0,15%). LEGGI TUTTO

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    Inverno demografico, Confesercenti: età media degli occupati sale a 44,2 anni

    (Teleborsa) – L’inverno demografico gela il lavoro e accelera l’invecchiamento degli occupati: nel 2024 l’età media sale a 44,2 anni, oltre due in più rispetto al 2019 (42 anni). A pesare è la riduzione del numero di giovani e la crescita degli over 50, tra cui oltre un milione di pensionati tornati a lavorare, aumentati di 76mila unità negli ultimi cinque anni. È quanto emerge da un’analisi condotta da Confesercenti su dati INPS, Istat e camerali.I lavoratori più anziani sono nel Centro, dove l’età media tocca i 44,6 anni. Segue il Nord con 44,4 anni, mentre la forza lavoro è più giovane al Sud (43,8 anni). L’invecchiamento è dovuto all’allungamento dei percorsi di studio, all’innalzamento dei requisiti pensionistici e a fattori demografici. L’età degli occupati, però, cresce più rapidamente di quella della popolazione generale, aumentata nello stesso periodo di poco più di due mesi. L’accelerazione è dovuta alla ricomposizione della struttura della forza lavoro: dal 2004 al 2024 si contano 1 milione e 631mila occupati in più, ma il saldo positivo nasconde un calo di oltre due milioni di giovani (15-34 anni) e di quasi un milione tra i 35 e 49 anni, più che compensato dall’aumento di quasi 5 milioni di over 50. Questa fascia comprende, stimiamo, oltre un milione di lavoratori già pensionati: per lo più autonomi e professionisti, ma anche quasi 360mila dipendenti.Il fenomeno riguarda anche gli imprenditori, la cui età media è passata nello stesso periodo da 51,1 a 51,9 anni. Un incremento che conferma il progressivo allontanamento delle nuove generazioni dall’imprenditorialità e segnala criticità nel ricambio generazionale. L’Umbria è la regione che segna l’incremento più forte, da 52,7 a 54,1 anni, seguita da Toscana (da 52,2 a 53,4) e Liguria (da 52,2 a 53,4). Anche il Mezzogiorno mostra una tendenza simile: in Campania l’età media passa da 50,1 a 51,6 anni, in Puglia da 51,3 a 52,4, in Calabria da 50,8 a 52,5. Fa eccezione il Lazio, che segna una lieve riduzione (da 50,5 a 50,3 anni), anche se è la Lombardia la regione con gli imprenditori più giovani (49,2 anni).Il ritorno dei pensionati e la difficoltà di ingresso dei giovani sono legati anche all’impoverimento del lavoro. Un fenomeno dovuto non solo a inflazione e fiscal drag, ma anche alla diffusione dei contratti cosiddetti pirata: accordi al ribasso rispetto ai contratti collettivi più rappresentativi, con sottoinquadramento e riduzione delle tutele. Una piaga che riguarda circa 800mila dipendenti, concentrati soprattutto nel terziario e nel turismo, privati anche di benefici come previdenza integrativa e assistenza sanitaria.”Inverno demografico e dumping contrattuale – commenta il presidente di Confesercenti Nico Gronchi – sono due micce accese che rischiano di far deflagrare il mondo dell’occupazione e ridurre le prospettive di sviluppo economico. Per invertire questa tendenza serve un intervento organico, dal rafforzamento dei benefici per chi assume under 35 ad un regime fiscale di vantaggio per le imprese giovani. Necessario anche premiare la contrattazione collettiva di qualità, detassando non solo gli aumenti salariali dei contratti più rappresentativi, ma anche 13esima e 14esima – spesso non previste dai contratti in dumping – così da aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e incentivare la permanenza nel lavoro regolare”. LEGGI TUTTO

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    G7, Giorgetti: cresce impatto negativo della Cina sulla nostra industria

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, GiancarloGiorgetti, ha dichiarato che “la sovraccapacità produttiva e le politiche commerciali della Cina stanno avendo un impatto crescente negativo sulla nostra industria manifatturiera”. Intervenendo nel corso del dibattito G7 dedicato alle previsioni economiche e all’Ucraina, il ministro ha poi sottolineato che la quota dominante della Cina negli appalti delle banche multilaterali di sviluppo dovrà “essere affrontata attraverso politiche volte ad aumentare il contenuto locale e a riequilibrare l’assegnazione dei contratti tra paesi donatori e azionisti”.”Siamo preoccupati per l’impatto dell’incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie”, ha dichiarato Giorgetti nel suo intervento. Il ministro ha poi richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “l’indebolimento del tasso di cambio del dollaro Usa si sta cumulando all’effetto dell’aumento dei dazi commerciali”.Nel ribadire il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, il ministro dell’Economia ha inoltre ricordato “l’importanza di vigilare affinché, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.Il ministro ha partecipato anche alla sessione del G20 a Durban dedicata all’Africa parlando del rilancio dei primi passi concreti per il Piano Mattei. Le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l’iniziativa di punta del governo italiano – il Piano Mattei – per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”, ha sottolineato. “Concordiamo pienamente – ha aggiunto – sull’importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l’Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”. Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”. LEGGI TUTTO

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    USA, mercato edilizio in crescita a giugno: avvio cantieri +4,6%

    (Teleborsa) – Giungono dati positivi a giugno dal mercato edilizio americano. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato una salita del 4,6%, attestandosi a 1,321 milioni di unità, dopo il calo del 9,7% registrato a maggio (dato rivisto da -9,8%) e rispetto ai 1,290 milioni attesi dagli analisti. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato, nello stesso periodo, un lieve incremento dello 0,2% a 1,397 milioni di unità, dopo il -2% registrato il mese precedente e rispetto ai 1,390 milioni attesi dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    Neva: Intesa Sanpaolo investe nei radiofarmaci oncologici di nuova generazione di Nuclidium

    (Teleborsa) – Neva SGR, la società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, ha partecipato a un round di raccolta da 79 milioni di franchi svizzeri (84 milioni di euro) di Nuclidium, società biotecnologica svizzero-tedesca specializzata in radiofarmaci di nuova generazione per malattie oncologiche. Il nuovo investimento – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – consentirà a Nuclidium di accelerare lo sviluppo della sua innovativa piattaforma radioteranostica proprietaria a base di rame, che offre un approccio combinato alla diagnosi e al trattamento del cancro. Nuclidium collega molecole mirate al tumore con isotopi di rame: Rame-61 per la diagnostica e Rame-67 per la terapia. Il targeting preciso consente una diagnosi o un trattamento più accuratie riduce il danno ai tessuti sani.Nuclidium si prepara a espandere la sua rete di produzione globale, a far crescere il suo team internazionale e a rafforzare le collaborazioni strategiche con ospedali e centri accademici, inizialmente in Europa e Nord America. La piattaforma realizzata da Nuclidium supera le attuali limitazioni della radioteranostica, come l’efficacia clinica subottimale e la complessità produttiva. I risultati diagnostici dei primi studi clinici mostrano un’individuazione più precisa dei tumori rispetto agli attuali traccianti e un migliore rapporto tumore/sfondo (masse tumorali meglio visualizzate rispetto ai tessuti sani adiacenti), con un profilo di sicurezza favorevole. I primi dati terapeutici dei due composti principali della società,NuriPro e TraceNET, evidenziano un forte contrasto tumore/sfondo, in particolare nel cancro alla prostata metastatico e nei tumori neuroendocrini, incluso il cancro al seno. “L’investimento in Nuclidium conferma il nostro impegno nel selezionare a livelloglobale società in forte crescita con brevetti e progetti in fase di realizzazione rivoluzionari, che in futuro possano essere applicati su vasta scala, contribuendo alla soluzione dele grandi sfide del pianeta, compresa la lotta alle malattie oncologiche – afferma Mario Costantini, CEO e General Manager di Neva SGR –. Nuclidium ha il potenziale per innovare profondamente l’oncologia di precisionee cambiare il modo in cui viene erogata l’assistenza radioterapica. Siamo lieti di contribuire alla sua crescita e di favorire la collaborazione con strutture cliniche, centri di ricerca e imprese italiane del settore”.”Con il supporto di una forte gruppo di società europee che comprende anche Neva SGR, Nuclidium sta avviando nuove fasi cliniche per la diagnosi e il trattamento di tumori metastatici alla prostata, tumori neuroendocrini e carcinoma mammari” – dichiara Leila Jaafar, medico, CEO e co-fondatrice di Nuclidium –. I nostri composti radioteranostici a base di rame sono sviluppati per essere utilizzati conefficacia e semplicità nelle attività ospedaliere, sia nelle fasi di cura sia nella gestione dei rifiuti, rendendo le radioterapie più accessibili in tutto il mondo. La nostra innovativa piattaforma teranostica di nuova generazione a base di rame ci consente inoltre di sviluppare rapidamente nuovi bersagli per una più ampia gamma di tumori, in particolare quelli di grande rilevanza per la salute femminile”.A partire dall’agosto 2020, Neva SGR ha raggiunto gli obiettivi che si era prefissata con i suoi primi tre Fondi – Neva First per gli investimenti globali, Neva First Italia dedicato alle realtà nazionali e Fondo Sei per lo sviluppo degli ecosistemi innovativi italiani –, investendo quasi 190 milioni di euro in 43 realtà innovative in forte crescita e distribuendo circa 13 milioni di euro ai propri investitori. Inoltre, grazie ai nuovi fondi Neva II e Neva II Italia, avviati nel settembre 2024, ha già investito ulteriori 45 milioni di euro in 5 società. LEGGI TUTTO

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    Fondo sovrano Azerbaigian acquista quota in 402 MW di impianti solari in Italia da Enfinity Global

    (Teleborsa) – Il fondo sovrano dell’Azerbaigian (SOFAZ) acquisirà una partecipazione del 49% in un portafoglio di impianti solari fotovoltaici (FV) da 402 MW in Italia di Enfinity Global, azienda statunitense attiva nel settore delle energie rinnovabili. Al completamento dell’operazione, Enfinity manterrà una quota di maggioranza e continuerà a guidare la gestione degli impianti.L’investimento è in linea con gli obiettivi strategici di SOFAZ, offrendo un flusso di reddito stabile e prevedibile, contribuendo al contempo agli sforzi globali nella transizione verso un’energia sostenibile.Grazie a questo accordo, Enfinity coinvolge partner finanziari a supporto del suo portafoglio italiano, consentendo il reinvestimento e accelerando l’implementazione della sua pipeline di impianti solari da 2,6 GW e di sistemi di accumulo di energia da 5,3 GW.L’investimento comprende 14 impianti fotovoltaici, sia operativi che in costruzione, situati nelle regioni italiane del Lazio e dell’Emilia-Romagna. L’energia generata da questi impianti è contrattualizzata tramite contratti di acquisto di energia (PPA) a lungo termine, garantendo prezzi dell’energia prevedibili per i clienti e flussi di cassa stabili.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Gas, aumento GNL e recupero stoccaggi migliorano prospettive a breve termine per l’Europa

    (Teleborsa) – Le importazioni di gas nell’UE sono aumentate di quasi il 10% nel secondo trimestre del 2025, rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, in gran parte a causa delle importazioni record di gas naturale liquefatto (GNL). Lo afferma l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (ACER) nel suo ultimo rapporto.I flussi di gasdotti dalla Norvegia sono stati in linea con quelli osservati lo scorso anno. L’offerta da Azerbaigian, Algeria e Libia è diminuita marginalmente, mentre i flussi dal Regno Unito sono aumentati. Le importazioni di GNL sono aumentate di oltre un terzo su base annua, sostenute dai prezzi competitivi degli hub, dalla debolezza della domanda in Asia e dall’espansione della capacità di liquefazione degli Stati Uniti.Nelle importazioni tramite gasdotto non si sono osservate variazioni significative, ad eccezione delle forniture russe all’UE, diminuite del 45% su base annua a seguito della scadenza dei contratti di transito attraverso l’Ucraina. Le consegne ora raggiungono l’UE solo attraverso il gasdotto TurkStream.I prezzi medi all’ingrosso del gas sono diminuiti di oltre il 20% rispetto al primo trimestre 2025, a seguito di un inverno caratterizzato da prezzi elevati. La volatilità dei prezzi si è attenuata, pur rimanendo relativamente elevata, mentre le differenze di prezzo regionali si sono ampliate.La variazione regionale dei prezzi spot del gas è infatti aumentata per riflettere la necessità di attrarre flussi transfrontalieri e carichi di GNL con l’inizio della stagione di iniezione di gas nell’UE e in Ucraina. L’Ucraina ha fatto maggiore affidamento sulle importazioni dai mercati del gas dell’UE limitrofi, cercando di rifornire i propri stoccaggi e compensando al contempo l’interruzione della produzione interna causata dagli attacchi russi ai suoi asset di gas.La necessità di rifornire gli stoccaggi, la perdita dell’approvvigionamento di gas russo e i flussi successivi verso l’Ucraina hanno fatto sì che i mercati italiano e dell’Europa centrale applicassero prezzi con premi rilevanti per attrarre carichi spot di GNL (Italia) e flussi transfrontalieri dall’Europa occidentale.Guardando ai prossimi mesi, l’ACER sottolinea che – se gli attuali afflussi di GNL e i livelli di iniezione negli stoccaggi continueranno – è probabile che l’Europa entri nell’inverno con riserve consistenti. Tuttavia, permangono dei rischi: condizioni meteorologiche estreme, interruzioni delle principali fonti di approvvigionamento o instabilità geopolitica potrebbero alterare la traiettoria. Dal lato dell’offerta, la prevista espansione della produzione globale di GNL tra la fine del 2025 e il 2026 potrebbe contribuire ad allentare la pressione. LEGGI TUTTO

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    Consob: emissioni bond in tempi più brevi, l’autorizzazione non passa più dalla Commissione

    (Teleborsa) – Tempi più brevi per il via libera della Consob alla pubblicazione dei prospetti informativi delle emissioni obbligazionarie. A partire da domani, sabato 19 luglio, il potere di autorizzazione sia dei prospetti che dei relativi supplementi passa di regola dalla Commissione, organo decisionale di vertice della Consob, al capo della Divisione Emittenti.L’innovazione è volta a favorire l’accesso delle imprese al mercato dei capitali, accorciando l’iter autorizzativo delle emissioni di bond societari e rendendo quindi più facile per le aziende cogliere il momento più favorevole per il collocamento dei titoli sul mercato.A monte di questa novità c’è una consultazione con il mercato, ad esito della quale la Consob ha introdotto il nuovo articolo 8-bis del Regolamento Emittenti, che per l’appunto attribuisce il potere di approvazione dei prospetti di titoli diversi dai titoli di capitale al Responsabile di Divisione competente per materia, il quale può delegare anche in via generale il Vice Responsabile di Divisione. La competenza ad approvare tale tipologia di prospetti rimane attribuita alla Commissione in determinati casi.L’iniziativa fa seguito a una serie di interventi regolamentari già adottati dalla Consob nel perseguimento degli obiettivi fissati dal Libro Verde del Ministero dell’Economia e delle Finanze del marzo 2022, con particolare focus sul procedimento di approvazione dei prospetti e sulla necessità di accelerare i relativi tempi procedimentali, allo scopo di rendere il mercato dei capitali italiano maggiormente attraente.L’attribuzione del potere di approvazione dei prospetti relativi ai titoli diversi dai titoli di capitale al Responsabile di Divisione, in luogo della Commissione, si aggiunge quindi alle novità introdotte nel mese di febbraio 2024 in tema di riduzione dei tempi di scrutinio e dei costi nonché dell’utilizzo della lingua inglese anche per le domande di approvazione e va incontro alle aspettative degli operatori di mercato di una riduzione del tempo intercorrente tra la chiusura dell’istruttoria (cosiddetto “no-further comments”) e l’approvazione del prospetto.Anche il certificato di approvazione previsto per il cosiddetto “passaporto” sarà adottato per i prospetti relativi ai suddetti titoli dal Responsabile di Divisione. LEGGI TUTTO