More stories

  • in

    Stati Uniti, ISM non manifatturiero luglio in calo e sotto attese

    (Teleborsa) – Si indebolisce a luglio il settore terziario americano, ur confermando ancora una fase di modesta espansione dell’attività. Secondo il sondaggio condotto dall’Institute for Supply Management fra i direttori acquisti delle aziende dei servizi, l’ISM non manifatturiero si è portato a 50,1 punti, dai 50,8 punti del mese precedente, risultando anche inferiore alle attese del mercato (51,5 punti).Va ricordato che un indice inferiore a 50 denota una fase di contrazione degli affari ed una prevalenza di pessimismo fra i direttori acquisti delle aziende.Guardando alle singole componenti, quella sull’attività aziendale scende a 52,6 punti da 54,2, mentre quella sugli ordini cala a 50,3 punti da 51,3. Quella dell’occupazione scende a 46,4 punti da 47,2. Sale invece la componente sui prezzi a 69,9 punti da 67,5 (cnsensus 66,5).(Foto: Julien Gaud / Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Rinnovabili, solare principale fonte elettrica in Europa

    (Teleborsa) – A giugno 2025 l’energia solare ha segnato un traguardo storico, diventando per la prima volta la principale fonte di produzione elettrica nell’Unione europea. Secondo il report pubblicato da Ember, il fotovoltaico ha generato il 22,1% dell’elettricità totale prodotta nei 27 Paesi membri, superando sia il gas (14,4%) che il carbone (6,1%). Per l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia si tratta di un segnale chiaro di come la transizione energetica sia in pieno corso, e l’energia solare ne è ormai la protagonista.Secondo i dati del report, sono almeno 13 i Paesi dell’Unione che hanno raggiunto un record mensile di energia solare. Risultati importanti si sono avuti, ad esempio, nei Paesi Bassi, dove il 40,5% dell’elettricità è arrivato dal sole, e in Grecia dove la quota ha raggiunto il 35,1%. In generale, queste prestazioni si sono rivelate fondamentali per rispondere a picchi di domanda durante le ondate di calore.Anche in Italia il fotovoltaico sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, come confermato dai dati più recenti forniti da Terna. A maggio 2025, le fonti rinnovabili hanno registrato un record storico, coprendo il 55,9% della domanda elettrica, il valore più alto mai raggiunto. Di questa quota, il fotovoltaico ha prodotto il 37,2%, trainato dall’entrata in esercizio di nuovi impianti utility scale. Mentre il mese di giugno ha sancito un nuovo massimo per la produzione elettrica da fotovoltaico (42,6%), che ha superato quella da idrolettrico (37,3%), da sempre la principale fonte rinnovabile nel Paese.”L’Italia è tra i Paesi dove l’abbondanza di energia solare è in grado di offrire benefici su tre assi strategici decisivi – ha dichiarato l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia –. Innanzitutto, può contribuire a rafforzare la sicurezza energetica nazionale: una produzione solare ampia, distribuita e prevedibile consente di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili importate e dalle dinamiche geopolitiche, garantendo maggiore stabilità e resilienza. In secondo luogo, l’energia solare può giocare un ruolo essenziale nel contenimento del costo dell’elettricità. L’elevata disponibilità di produzione nelle ore di picco contribuisce a diminuire i prezzi all’ingrosso, con benefici diretti per tutto il sistema economico. Infine, l’espansione della capacità solare consente una progressiva sostituzione delle fonti fossili, accelerando il processo di decarbonizzazione del sistema elettrico, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC)”.L’Alleanza per il Fotovoltaico richiama l’attenzione delle istituzioni “sull’urgenza di accompagnare questa crescita con scelte coerenti e lungimiranti. Servono – sottolinea l’Alleanza – regole stabili, iter autorizzativi più rapidi e trasparenti e aste FER pienamente accessibili ai progetti utility scale. È necessario non rallentare un percorso che sta già portando benefici concreti al Paese in termini di sicurezza, competitività ed emissioni evitate”.”Il sorpasso storico del fotovoltaico in Europa – conclude l’Alleanza – va ben oltre il suo aspetto immediato: è la chiara dimostrazione della maturità, efficienza e importanza cruciale di questa tecnologia per il nostro futuro energetico. L’Italia possiede tutte le condizioni per giocare un ruolo da protagonista, ma sono necessarie decisioni chiare per non mancare questa opportunità”.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

  • in

    USA, PMI servizi e composito si rafforzano a luglio e superano attese

    (Teleborsa) – Rivisto al rialzo il PMI dei servizi negli Stati Uniti. L’indice, elaborato da S&P Global, si è portato a luglio a 55,7 punti nel mese di luglio contro una stima preliminare di 55,2, e risuota in crescita rispetto ai 52,9 del mese precedente.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si rafforza al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.Migliora anche l’indice composito, che tiene conto della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 55,1 punti, in aumento dai 54,6 punti della stima preliminare e rispetto ai 52,9 punti di giugno. LEGGI TUTTO

  • in

    Wall Street parte a piccoli passi: focus su India e dati macro

    (Teleborsa) – Wall Street avvia gli scambi in modesto rialzo, indicando una possibile estensione del rimbalzo avvisto questa settimana, dopo le perdite archiviate l’ottava precedente. Tengono banco le tensioni relative al commercio, laddove l’India è stata penalizzata dalle relazioni commerciali con la Russia, incassando tariffe elevatissime, e sta cercando di portare a casa un nuovo accordo con il Presidente americano Donald Trump. LEGGI TUTTO

  • in

    BP, utile rettificato 2° trimestre supera consensus

    (Teleborsa) – BP ha chiuso il 2° trimestre dell’anno con un utile underlying superiore alle aspettative di 2,4 miliardi di dollari, sostenuto dal miglioramento delle performance in tutti i suoi segmenti, a dispetto della volatilità dei prezzi del petrolio e del gas. Il dato risulta in calo rispetto ai 2,76 miliardi di dollari registrati nello stesso trimestre dell’anno precedente, ma supera le stime degli analisti di 1,81 miliardi di dollari.L’utile netto si è attestato a 1,63 miliardi di dollari nel trimestre e si confronta con una perdita netta di 129 milioni di dollari relativa al pari periodo del 2024. La produzione è aumentata del 2,5% su base annua, raggiungendo 1,52 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno. I prezzi invece sono scesi a 59,74 dollari al barile dai 73,05 dollari di un anno fa.Il flusso di cassa operativo è stato di 6,3 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 2,8 miliardi di dollari del trimestre precedente, nonostante un pagamento di 1,1 miliardi di dollari per chiudere la transazione nel Golfo del Messico.(Foto: Alexandr Blinov / Dreamstime) LEGGI TUTTO

  • in

    Hugo Boss, utili e ricavi 2° trimestre superano attese

    (Teleborsa) – La big del lusso Hugo Boss ha ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con vendite pari a 1 miliardo di euro, in calo dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1% a cambi costanti), superando leggermente le attese degli analisti.L’utile operativo è aumentato del 15% a 81 milioni di euro dai 70 milioni di un anno fa, superando il consensus di 77 milioni di euro. L’utile netto è aumentato del 27% a 47 milioni di euro, attestandosi al di sopra delle previsioni di 43 milioni.La società ha confermato le previsioni per l’anno in corso, reiterando una stima di fatturato compreso fra 4,2 e 4,4 miliardi di euro ed un utile prima di interessi ed imposte fra 380 e 440 milioni di euro. “Pur rimanendo attenti nel monitorare gli sviluppi macroeconomici, comprese le discussioni in corso sui dazi, la nostra attenzione rimane su ciò che possiamo controllare”, ha commentato il CEO Daniel Grieder. LEGGI TUTTO

  • in

    Fondirigenti, pubblicati i risultati dell’Avviso 1/2025: approvati 839 piani formativi su 1070

    (Teleborsa) – Quali competenze manageriali servono per rafforzare e per guidare le aziende e le persone all’interno di nuovi scenari competitivi segnati da trasformazioni tecnologiche, geopolitiche e sociali sempre più rapide? Uno spaccato di questo fabbisogno emergente viene dall’esame della graduatoria, pubblicata oggi, relativa all’Avviso 1/2025 di Fondirigenti, il fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager leader in Italia per il finanziamento della formazione del management. Sono stati 839 i piani formativi approvati sui 1070 piani presentati, a testimonianza di un sostanziale innalzamento della qualità della progettazione: la percentuale di approvazioni sale infatti al 78%, contro il 76% dell’avviso generalista promosso dal Fondo nel 2024. Oltre 10 milioni di euro lo stanziamento approvato, che consentirà il coinvolgimento di 1.737 dirigenti (circa 2 dirigenti per piano, in media) per 86mila ore di formazione (poco meno di 50 ore di formazione per ciascun dirigente coinvolto).L’analisi dei Piani – fa sapere Fondirigenti in una nota – evidenzia come la trasformazione digitale e la gestione delle persone siano le due tematiche chiave con cui le aziende devono confrontarsi: il 63% dei piani approvati riguarda queste due tematiche. Le due questioni sono, anzi, strettamente correlate tra di loro: nei piani approvati, il people management e la gestione delle diverse generazioni in azienda sono spesso affrontate, infatti, attraverso una gestione “orientata dai dati”, mentre, d’altro canto, la promozione di una mentalità “data-driven” nelle risorse umane è una delle principali questioni manageriali con cui deve misurarsi l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale in azienda. Largo spazio hanno, nei piani approvati, anche le altre due tematiche identificate dall’Avviso, che sono, peraltro, quelle con i migliori risultati in termini di punteggi registrati: i nuovi paradigmi della sostenibilità e i cambiamenti dei mercati, a conferma del fatto che la trasformazione sostenibile, soprattutto sul versante ambientale, e la necessità di fare i conti con l’instabilità dei mercati sono ormai divenuti due elementi strutturali dell’orizzonte aziendale. E anche in questo caso, la gestione “intelligente” dei dati risulta l’elemento distintivo delle competenze necessarie: l’ottimizzazione operativa, l’analisi predittiva degli scenari, il reporting ESG e l’efficienza dei modelli di economia circolare sono tutti ambiti di intervento in cui la dimensione digitale diviene l’elemento che fa la differenza.”I progetti approvati sono pienamente allineati alle trasformazioni in atto, in particolare per quanto riguarda la sfera dell’innovazione digitale nelle sue diverse declinazioni, e prevedono soluzioni concrete e immediatamente applicabili – spiega Massimo Sabatini, DG di Fondirigenti –. La capacità di padroneggiare il dato si afferma sempre più come esigenza manageriale imprescindibile, e la formazione continua è lo strumento più potente ed efficace per soddisfare questo fabbisogno”.Nel panorama nazionale, la Lombardia si conferma la prima regione per numero di piani approvati (184), quasi a pari merito con l’Emilia-Romagna (182), seguite a poca distanza dal Veneto (143). Nel Mezzogiorno, la Campania si conferma la prima regione per numero di piani approvati (44). Quanto alla dimensione aziendale, sono quasi 370 i piani approvati relativi a Grandi Imprese, riguardanti prevalentemente l’area del people management, con interventi che si concentrano su tematiche strategiche quali l’attrazione e la fidelizzazione dei talenti, la gestione delle performance e la collaborazione intergenerazionale all’interno delle organizzazioni. È interessante notare – prosegue Fondirigenti –che, in diversi casi, i progetti assumono una portata più ampia, includendo la revisione dell’intera struttura organizzativa, con l’intento di ripensare ruoli e responsabilità in un’ottica di maggiore flessibilità, efficienza e innovazione.Sono 326 i piani approvati per le Medie imprese e 143 quelli delle Piccole, concentrati invece, prevalentemente, sul supporto al management nell’adozione ‘consapevole’ delle tecnologie, puntando in primo luogo sull’innovazione per reggere la sfida competitiva. E, allo stesso modo, i piani riferiti all’area della sostenibilità non si limitano alla sola acquisizione di competenze tecniche, ma sembrano prefigurare processi di vera e propria trasformazione organizzativa e sistemica che tocca tutte le funzioni dell’impresa. Mentre i piani riguardanti i cambiamenti di mercato sempre più definiscono strategie commerciali e percorsi di internazionalizzazione capaci di rispondere in modo proattivo alla crescente complessità degli scenari geopolitici.”L’Avviso sembra aver centrato, dunque, l’obiettivo di sostenere le competenze manageriali e tecniche necessarie per affrontare congiuntamente i cambiamenti di scenario e guidare le persone attraverso questi cambiamenti, – sottolinea Marco Bodini, Presidente di Fondirigenti –. Le imprese stanno ripensando i propri modelli per navigare con maggiore agilità in questo panorama in costante mutamento. Fondirigenti, anche attraverso i propri Avvisi, si conferma al loro fianco”. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, deficit bilancia commerciale cala a 60,2 miliardi dollari

    (Teleborsa) – In calo il deficit commerciale americana. Nel mese di giugno, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 60,2 miliardi di dollari, in discesa rispetto al passivo di 71,7 miliardi di dollari di maggio (dato rivisto da -71,5 miliardi).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, si confronta con i -62,6 miliardi stimati dagli analisti. Le esportazioni sono scese a 277,3 miliardi da 278,6 miliardi, mentre le importazioni sono risultate in calo a 337,5 miliardi di dollari dai 350,3 miliardi precedenti. LEGGI TUTTO