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    Anima, raccolta ottobre a 1,98 miliardi di euro con ingresso di due nuovi fondi

    (Teleborsa) – Anima, gestore patrimoniale italiano quotato su Euronext Milan, ha registrato una raccolta di risparmio gestito (ex deleghe assicurative ramo I) positiva per 1.984 milioni di euro a ottobre 2025. Le masse in gestione totali sono pari a 213,4 miliardi di euro (214,6 miliardi includendo le masse amministrate). La componente più rilevante del mese è l’ingresso di due nuovi fondi in delega di gestione (classificati nella categoria B2B2C). LEGGI TUTTO

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    Unicredit, le prospettive di sviluppo del settore agricolo e agroindustriale in Sardegna

    (Teleborsa) – Le prospettive di sviluppo del settore agricolo e agroindustriale in Sardegna sono state al centro di un incontro organizzato da UniCredit e UniCreditLeasing con Confagricoltura Sardegna, svolto alle Cantine Contini 1898 a Cabras (OR) e a cui hanno partecipato diverse imprese del territorio. Nel corso della mattina sono intervenuti Enrico Batini, Responsabile Corporate Business Centro Italia UniCredit, Stefano Taras, Presidente Confagricoltura Sardegna, Giancarlo Centini, AgriBusiness Centro Italia UniCredit, Alessandro Damian, Responsabile Sales & Network UniCredit Leasing, Carlo Granara, Referente UniCredit Leasing Sardegna. “Il settore agroalimentare – ha sottolineato Enrico Batini, Responsabile Corporate Business Centro Italia UniCredit – svolge un ruolo di primo piano nell’economia italiana e l’obiettivo di UniCredit è quello di sostenerlo attraverso soluzioni e strumenti specifici: un servizio di consulenza mirata ed una gamma completa di soluzioni per soddisfare le esigenze legate alle diverse fasi di produzione, ai finanziamenti per l’innovazione, all’acquisto di macchinari o impianti fino alla promozione dei prodotti”. “Il leasing – ha dichiarato Alessandro Damian, Responsabile Sales & Network UniCredit Leasing – è la soluzione che aiuta a pianificare in maniera adeguata la copertura finanziaria degli investimenti grazie anche al contributo dello specifico regime fiscale previsto per i beni acquisiti tramite la locazione finanziaria nonché dei benefici derivanti dall’accesso a tutte le principali misure di sostegno e di incentivazione pubblica. In un contesto in cui l’innovazione e la sostenibilità sono sempre più centrali, il leasing rappresenta uno strumento strategico per accompagnare le imprese agricole nel loro percorso di crescita e modernizzazione”. “Confagricoltura sostiene da sempre il valore strategico del rapporto tra imprese e mondo del credito e il percorso che stiamo costruendo con UniCredit va proprio in questa direzione”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras, che ha aggiunto: “Occorre considerare l’impresa agricola come motore di sviluppo territoriale, luogo di valore economico e di identità culturale. Talvolta, purtroppo, si continua a vedere il comparto primario come destinatario di risorse ad alto rischio. Occorre cambiare questo paradigma e va fatto anche con un differente approccio della pubblica amministrazione in materia di credito”.Durante l’incontro sono state approfondite le numerose opportunità e i diversi supporti che UniCredit e UniCredit Leasing mettono a disposizione delle imprese, tra le quali il leasing Agricoltura, la soluzione finanziaria che consente alle imprese di ottenere beni funzionali all’attività di trasformazione, produzione, conservazione, packaging e distribuzione di prodotti agricoli e alimentari.(Foto: pixid – Fotolia/Adobe Stock) LEGGI TUTTO

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    Energia, ENEA: nuove soluzioni tecnologiche per il settore crocieristico

    (Teleborsa) – Le celle a combustibile consumano fino al 20% in meno rispetto a un motore tradizionale, offrendo una maggiore efficienza (60%). È quanto emerge da uno studio sul settore delle grandi navi da crociera, pubblicato sulla rivista scientifica Energies e condotto tra gli altri da ENEA e Università di Roma “Sapienza”.”Abbiamo confrontato le prestazioni e i costi di un generatore ‘tradizionale’ e di una cella a combustibile SOFC[1], entrambi alimentati a gas naturale liquido (GNL), che lavorano a 1 MW di potenza su una grande nave da crociera di stazza superiore alle 100 mila tonnellate –spiega uno degli autori dello studio, Manlio Pasquali, ricercatore del Laboratorio ENEA Mobilità sostenibile e trasporti afferente al Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili –. Le attuali navi da crociera sono alimentate a GNL e potrebbero con limitati interventi ridurre drasticamente le emissioni inquinanti, utilizzando celle a combustibile ad alta temperatura per alimentare i servizi elettrici di bordo che richiedono una potenza minima stabile, come climatizzazione, frigoriferi e illuminazione delle cabine”.Dallo studio emerge che per produrre la stessa quantità di energia un generatore tradizionale da 1 MW consuma 331,5 litri di GNL all’ora contro i 287 litri dell’innovativo sistema a celle a combustibile. “Alla riduzione dei consumi fino al 20% e all’efficienza maggiore (circa il 60%) rispetto ai generatori tradizionali, corrispondono vantaggi come un minore ingombro per lo stoccaggio del carburante o, in alternativa, un’autonomia operativa più lunga con un serbatoio dello stesso volume”, aggiunge Pasquali.Oltre ai benefici in termini di consumi, le celle a combustibile offrono vantaggi ambientali significativi: non emettono particolato né ossidi di azoto o di zolfo e riducono drasticamente le emissioni di CO2 rispetto ai motori a combustione interna perché producono energia per via elettrochimica e non per combustione. “Anche se rispetto ai motori tradizionali il sistema a celle a combustibile presenta alcune criticità, come peso e volume maggiori (rispettivamente del 40% e del 75%) e un investimento iniziale anche di 6 volte più elevato, i costi operativi annuali si riducono sensibilmente grazie al minor consumo di GNL”, conclude Pasquali.Gli autori prevedono di estendere lo studio alla possibilità di utilizzare parte del calore generato dalle celle a combustibile SOFC per produrre idrogeno da impiegare in celle a combustibile PEM (quelle che utilizzano solo idrogeno), più adatte a funzionare a potenza variabile, come avviene durante la navigazione. Questo approccio potrebbe portare allo sviluppo di un sistema di propulsione ibrido che combini celle SOFC, PEM e tecnologie tradizionali per ottimizzare efficienza, flessibilità e sostenibilità.Attualmente, le compagnie di navigazione puntano a soddisfare requisiti energetici e ambientali sempre più stringenti nella progettazione delle grandi navi da crociera, con l’obiettivo di ridurre le emissioni, aumentare efficienza e affidabilità e ridurre significativamente tempi e costi di manutenzione. Con l’iniziativa Fuel EU Maritime della Commissione Europea, il settore marittimo è stato incluso nel pacchetto Fit for 55, che prevede una riduzione delle emissioni del 50% entro il 2030 e del 90% entro il 2050. Questa iniziativa mira a promuovere l’uso di carburanti alternativi sostenibili nel trasporto marittimo e nei porti europei, affrontando sfide come le barriere di mercato che ne limitano l’adozione e l’incertezza sulle tecnologie pronte per la commercializzazione. LEGGI TUTTO

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    Ascopiave, Mediobanca alza target price: titolo ancora sottovalutato

    (Teleborsa) – Mediobanca ha incrementato a 3,80 euro per azione (dai precedenti 3,75 euro) il target price di Ascopiave, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e uno dei principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale, confermando la raccomandazione “Outperform”.Gli analisti ricordano che Ascopiave è una delle società a cui sono stati assegnati gli asset di distribuzione gas di proprietà di Italgas nell’ambito della procedura di cessione imposta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) a seguito dell’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas. Ad Ascopiave sono stati assegnati gli asset di distribuzione gas di Italgas nelle concessioni Padova 2 e Padova 3. Durante la conference call, il management di Ascopiave ha spiegato che la società ha acquisito circa 30.000 PDR con una RAB di circa 22 milioni di euro. Mediobanca stima che l’acquisizione comporterebbe un cash-out per la società di circa 30 milioni di euro. Il closing dell’operazione è previsto entro febbraio/marzo 2026.Il management ha sottolineato che sono in corso discussioni per accelerare le gare del gas. La società ha espresso parere negativo sul possibile aumento delle dimensioni degli ATEM, in quanto ciò creerebbe un settore monopolistico, penalizzando così sia gli operatori che i consumatori. D’altro canto, ha sostenuto che la possibile estensione delle concessioni sarebbe positiva in quanto incentiverebbe gli investimenti.Mediobanca ribadisce l’opinione che l’acquisizione delle concessioni di distribuzione del gas da A2A, unita all’esercizio delle opzioni put sulle restanti quote di EstEnergy e HeraComm, abbia notevolmente semplificato il portafoglio di attività della società e migliorato la visibilità sul valore del titolo. “Riteniamo che il titolo rimanga sottovalutato – si legge nella ricerca – Anche dopo la performance positiva degli ultimi trimestri, l’attuale prezzo delle azioni implica uno sconto rispetto al valore della RAB di circa l’8%, il che, a nostro avviso, non è giustificato. I principali peers scambiano con un premio a due cifre rispetto alla RAB”. LEGGI TUTTO

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    Constellation Energy, utile operativo in crescita ma utile netto in calo nel 3Q25

    (Teleborsa) – Constellation Energy ha chiuso il terzo trimestre 2025 con un utile netto GAAP in calo a 2,97 dollari per azione dai 3,82 dollari per azione del pari periodo dell’anno precedente. L’utile operativo rettificato (non-GAAP) è aumentato a 3,04 dollari per azione dai 2,74 dollari per azione del trimestre di confronto.L’utile operativo rettificato, spiega la società, riflette principalmente le condizioni favorevoli di mercato e di portafoglio e l’impatto delle interruzioni di servizio nucleare, parzialmente compensate da minori ricavi da PTC nucleare dovuti a maggiori entrate lorde previste per l’anno.La diga di Conowingo ha ricevuto una certificazione di qualità dell’acqua dal Dipartimento dell’Ambiente del Maryland (MDE), aprendo la strada al rinnovo della licenza e alla prosecuzione delle attività dell’impianto idroelettrico della diga.Sul fronte del nucleare, la flotta, inclusa la produzione delle centrali di generazione di Salem e South Texas Project (STP), ha prodotto 46.477 gigawattora (GWh), rispetto ai 45.510 GWh del terzo trimestre del 2024. Escludendo Salem e STP, le centrali nucleari di proprietà hanno raggiunto un fattore di capacità del 96,8%, rispetto al 95,0% del terzo trimestre del 2024. Sul fronte del gas naturale, petrolio e energie rinnovabili, il tasso di corrispondenza della distribuzione per la flotta di gas e di stoccaggio a pompaggio è stato del 95,5%, rispetto al 98,2% nel terzo trimestre del 2024. La cattura di energia rinnovabile per la nostra flotta eolica, solare e idroelettrica ad acqua fluente è stata del 96,8%, rispetto al 96,0% nel terzo trimestre del 2024.Il CFO Dan Eggers ha precisato che la società ristretto l’intervallo di previsione dell’utile operativo rettificato per l’intero anno 2025 a 9,05-9,45 dollari per azione. Il direttore finanziario ha poi aggiunto che “l’energia nucleare è fondamentale per gli obiettivi nazionali di energia pulita e affidabilità, e la solidità della nostra flotta attuale, inclusa la possibilità di estensioni del ciclo di vita e aumenti di prezzo, ci consente di soddisfare la crescente domanda dei clienti. Con l’avvicinarsi della conclusione dell’operazione Calpine, siamo entusiasti di unire queste due grandi aziende e di sfruttare le capacità della nuova società per soddisfare le esigenze dell’America con energia pulita e affidabile e prodotti innovativi per i nostri clienti”. LEGGI TUTTO

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    Generalfinance, Intesa alza target price: molto avanti sul piano

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha incrementato a 22,1 euro per azione (dai precedenti 20,7 euro) il target price su Generalfinance, società quotata su Euronext STAR Milan e intermediario finanziario specializzato nel factoring alle PMI distressed, confermando la raccomandazione “Buy” visto l’upside potenziale del 12%.Gli analisti scrivono che Generalfinance ha registrato solidi risultati nel terzo trimestre del 2025, con il miglior utile netto trimestrale dalla quotazione, superiore alle aspettative, trainato da una robusta crescita dei ricavi (+59,4% su base annua) e da una solida performance del margine di interesse (NII). I costi operativi sono stati ben controllati, portando a un rapporto costi/ricavi inferiore al 30%. La società ha alzato la guidance sull’utile netto per il 2025 a oltre 27 milioni di euro, riflettendo il forte slancio commerciale.A seguito dei solidi risultati dei primi nove mesi del 2025 e considerando la guidance aggiornata per il 2025, Intesa ha rivisto le stime per il periodo 2025-27, aumentando i ricavi per il 2025 dell’8% e adeguando al contempo gli accantonamenti per perdite su crediti a 4 milioni di euro. Aumentato l’utile per azione rettificato per il 2025 del 6%, con una correzione media del -2% per il periodo 2026-27, a seguito dei maggiori costi di funding.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Azionario europeo in rosso con timori su tech. A Milano sale MPS dopo i conti

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che virano in rosso dopo un’apertura in positivo, all’interno di un contesto globale con timori per le valutazioni eccessive del settore tech e in particolare dei titoli legati all’AI. A Milano spicca il rialzo di MPS, che ha chiuso il terzo trimestre con una crescita dell’utile netto sopra le attese e ha annunciato la presentazione di un nuovo piano industriale nel corso del primo semestre del 2026 dopo l’acquisizione di Mediobanca. Unipol ha comunicato che il risultato netto del Gruppo Assicurativo è salito a 961 milioni di euro nei 9 mesi, in crescita del 45%, con una raccolta diretta assicurativa pari a 12.644 milioni di euro, in aumento del 10,8%.Sul fronte macroeconomico, in Cina le esportazioni hanno sorpreso al ribasso a ottobre, registrando un andamento negativo dell’1,1% su base annua (consensus +3%) dal +8,3% su base annua di settembre. Tuttavia, il calo potrebbe essere dovuto all’incertezza legata alla minaccia di dazi del 100% di Trump e alle festività extra di ottobre rispetto allo scorso anno. In Germania il surplus bilancia commerciale è sceso più delle attese a 15,3 miliardi a settembre.Oggi negli USA lo shutdown impedirà la pubblicazione del report sul mercato del lavoro di ottobre: le informazioni più recenti sono provenute dal rapporto ADP (che ha mostrato un aumento contenuto delle assunzioni nel settore privato) e dal rapporto Challenger di ieri (che ha segnalato oltre 153.000 licenziamenti, record degli ultimi 22 anni per il periodo, dovuti principalmente all’intelligenza artificiale).Sostanzialmente stabile l’euro / dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,156. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,52%. Segno più per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento dello 0,99%.In lieve rialzo lo spread, che si posiziona a +83 punti base, con un timido incremento di 1 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,42%.Tra gli indici di Eurolandia spicca la prestazione negativa di Francoforte, che scende dello 0,86%, Londra scende dello 0,76%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,45%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,59%; sulla stessa linea, in lieve calo il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata sotto la parità a 45.365 punti. Poco sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,24%); sulla stessa tendenza, sotto la parità il FTSE Italia Star, che mostra un calo dello 0,41%.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banca MPS (+2,52%), Moncler (+2,31%), Telecom Italia (+1,73%) e Mediobanca (+0,92%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Prysmian, che continua la seduta con -3,36%. Calo deciso per Lottomatica, che segna un -3,13%. Sotto pressione Unipol, con un forte ribasso del 2,65%. Soffre Interpump, che evidenzia una perdita del 2,56%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, D’Amico (+5,00%), Ascopiave (+3,54%), Ferragamo (+3,00%) e Avio (+2,94%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Zignago Vetro, che ottiene -5,28%. Preda dei venditori Ariston Holding, con un decremento del 3,75%. Si concentrano le vendite su Philogen, che soffre un calo del 2,89%. Vendite su De’ Longhi, che registra un ribasso del 2,28%. LEGGI TUTTO

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    Banca Sistema, utile 9 mesi balza a 21 milioni di euro. Minor turnover nel factoring

    (Teleborsa) – Banca Sistema, quotata su Euronext STAR Milan e specializzata nell’acquisto di crediti commerciali verso la PA e di crediti fiscali, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con un utile netto pari a 21 milioni di euro, rispetto ai 12,3 milioni dello stesso periodo del 2024, pari a +71% a/a.Il margine interesse adjusted è pari a 71,1 milioni di euro, +28% a/a grazie al minore costo del funding, alla buona tenuta dello spread sugli attivi, alla migliorata redditività del portafoglio finanziario e all’invariato contributo del trading superbonus. Il margine di intermediazione è stato di 106,2 milioni di euro, +25% a/a. Il totale dei costi operativi è di 62,9 milioni di euro, +7% a/a, rialzo dovuto alle spese amministrative legate alle consulenze per capital plan e altri adempimenti richiesti dall’Autorità di Vigilanza, SRT e maggiori accantonamenti a fondo rischi; la sostanziale stabilità dei costi del personale ha permesso di contenere il rialzo dei costi operativi. Le rettifiche di valore su crediti sono state pari a 8,1 milioni di euro (CoR pari a 42bps vs 20bps in 9M24) a fronte di maggiori svalutazioni su posizioni factoring. La componente Retail è pari al 74% del totale funding (69% nei primi 9M24 e 72% nel primo semestre 2025).Con riguardo all’andamento commerciale, la segnala segnala un minor turnover factoring in linea con le attese per effetto del venir meno dell’incentivo fiscale legato al superbonus e maggiore selettività nell’ambito del business pharma; riduzione dei nuovi volumi CQ e dello stock; crescita dello stock di prestiti nel pegno grazie a solido turnover e acquisto portafogli che hanno più che compensato gli incassi da riscatti e aste. Il trend osservato sul fronte del costo della raccolta dovrebbe consolidarsi nell’ultima parte dell’anno. Le azioni intraprese per ridurre gli assorbimenti di capitale hanno permesso già nel secondo trimestre di compensare gli effetti negativi registrati sui capital ratios nel primo trimestre 2025 derivanti dalla classificazione a default di alcuni crediti al fine di tenere conto dei rilievi comunicati dalla Banca d’Italia il 20 dicembre 2024, con riguardo a regole e prassi adottate dalla Banca, ritenuti dall’Autorità di Vigilanza non pienamente conformi con gli orientamenti EBA sull’applicazione della Definizione di Default.L’attuale dotazione patrimoniale della banca, nonché la realizzazione di operazioni di cartolarizzazioni avviate e da avviare con effetti di SRT, in linea con il capital plan, consentiranno alla banca di incrementare l’operatività factoring nel segmento entertainment con un assorbimento contenuto di capitale. LEGGI TUTTO