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    Mediobanca: Nagel, Pagliaro e Vinci continuano a vendere azioni

    (Teleborsa) – I vertici di Mediobanca continuano a vendere azioni dopo il successo dell’offerta pubblica di Banca Monte dei Paschi di Siena.Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca, ha venduto 100 mila azioni di Piazzetta Cuccia il 17 settembre 2025, secondo quanto emerge da un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 21,1743 euro, per un controvalore di circa 2,12 milioni di euro.Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, ha venduto 1 milione di azioni di Piazzetta Cuccia il 17 settembre 2025, secondo quanto emerge da un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 21,306 euro, per un controvalore di circa 21,31 milioni di euro.Francesco Saverio Vinci, direttore generale di Mediobanca, ha venduto 400 mila azioni di Piazzetta Cuccia il 17 settembre 2025, secondo quanto emerge da un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 21,3293 euro, per un controvalore di circa 8,53 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Giappone, calano più delle attese gli ordini di macchinari core settore privato a luglio

    (Teleborsa) – Aumentano gli ordini di macchinari del settore privato in Giappone a luglio 2025, anche se gli ordinativi core diminuiscono più delle attese. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI). Il totale degli ordinativi al settore privato segna un incremento su base mensile del 3,7% dopo il -10,3% riportato a giugno. Calano del 4,6% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +3% precedente e contro il -1,8% del consensus. Al dato complessivo degli ordini, che risulta in diminuzione del 4,2% dopo il +0,3% precedente, ha contribuito l’incremento di quelli governativi (+21,3%) rispetto al calo di quelli esteri (-8,4%). LEGGI TUTTO

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    Factorial supera i 100 milioni di ricavi ricorrenti annuali accelerando anche in Italia

    (Teleborsa) – Factorial, scale-up europea e piattaforma All-in-One per la gestione aziendale, ha superato i 100 milioni di dollari di ricavi ricorrenti annuali (ARR), raggiungendo l’obiettivo con diversi mesi di anticipo. L’azienda afferma di entrare nel ristretto club di circa venti scale-up europee capaci di toccare tale soglia in meno di dieci anni dalla fondazione e si pone ora l’obiettivo di arrivare a un miliardo di dollari di ARR entro i prossimi cinque anni. Factorial impiega oltre 1.400 dipendenti a livello globale e 200 di questi sono italiani. In Italia, l’azienda conta oltre 1.500 clienti, tra cui AEB, Idee per Viaggiare, Oggi Lavoro, Subdued, Ludoil e MINT. L’azienda collabora con una rete di 30 partner locali, due distributori di riferimento – V-Valley e TD Synnex – ed è partner tecnologico di Microsoft. A livello globale, la società serve oltre 14.000 clienti in 10 paesi. Nel 2025 ha assunto oltre 500 nuove persone e ha aperto uffici in tutta Europa. La crescita è stata favorita dall’investimento da 200 milioni di dollari di General Catalyst a inizio 2025, che ha rafforzato l’espansione internazionale e consolidato la posizione di Factorial come piattaforma leader nel continente. Una parte significativa di questa accelerazione è arrivata dall’Italia, a dimostrazione della qualità del mercato locale e della volontà delle aziende italiane di diventare più competitive.”La crescita di Factorial nasce dalla capacità di anticipare i bisogni dei nostri clienti italiani – ha dichiarato Bernat Farrero, co-fondatore di Factorial – Ogni prodotto, dalla retribuzione flessibile fino alle suite Talent e Finance, è pensato per semplificare il loro lavoro. E questo è solo l’inizio: nelle prossime settimane lanceremo Factorial ONE, un vero cambio di paradigma e l’unico agente di intelligenza artificiale capace di conoscere ogni aspetto del business. È un lancio che fisserà un nuovo standard per l’AI applicata al lavoro. Mentre altri inseguono la produttività, Factorial utilizza l’AI per moltiplicare il potenziale dei team”.(Foto: © Veerasak Piyawatanakul) LEGGI TUTTO

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    Fed verso altri due tagli quest’anno. Powell: mercato del lavoro non è più molto solido

    (Teleborsa) – La Federal Reserve ha attuato il suo primo taglio dei tassi del 2025, ampiamente atteso, e ha segnalato che altri due tagli sono in arrivo entro la fine dell’anno, a causa dell’intensificarsi delle preoccupazioni sul mercato del lavoro statunitense, nonostante l’inflazione rimanga elevata.La decisione sui tassiIl Federal Open Market Committee (FOMC) ha votato mercoledì con 11 voti favorevoli e 1 contrario per ridurre l’intervallo obiettivo del tasso di riferimento al 4%-4,25%, dopo aver mantenuto i tassi invariati per cinque riunioni consecutive quest’anno. Il neo-membro del board Stephen Miran è stato l’unico esponente a votare contro la riduzione di un quarto di punto, proponendo invece un taglio di mezzo punto.”Il taglio dei tassi da parte della Fed riflette i crescenti segnali di rallentamento economico e l’indebolimento del mercato del lavoro – ha commentato Robert Lind, economista di Capital Group – La crescita dell’occupazione si è chiaramente indebolita e la disoccupazione è leggermente aumentata. Tuttavia, con l’inflazione che rimane una preoccupazione, in particolare a causa dell’impatto dei dazi sui prezzi, il percorso futuro della Fed rimane in delicato equilibrio. Probabilmente un ulteriore allentamento seguirà un approccio cauto e dipenderà dai dati”.Il focus sul mercato del lavoro”La domanda di lavoro si è attenuata e il recente ritmo di creazione di posti di lavoro sembra essere inferiore al tasso di pareggio necessario per mantenere costante il tasso di disoccupazione – ha dichiarato il presidente della Fed, Jerome Powell, in conferenza stampa – Non posso più dire che il mercato del lavoro sia molto solido”.”Il marcato rallentamento sia dell’offerta che della domanda di lavoratori è insolito in questo mercato del lavoro meno dinamico e in qualche modo più debole – ha affermato in un altro passaggio – I rischi al ribasso per l’occupazione sembrano essere aumentati”.Il percorso futuroI membri del FOMC hanno aggiornato le loro proiezioni economiche nella riunione e ora prevedono due ulteriori tagli di un quarto di punto percentuale quest’anno, ovvero uno in più rispetto a quanto previsto a giugno. Prevedono un taglio di un quarto di punto percentuale nel 2026 e uno nel 2027.”L’orientamento del dot plot indica che la Fed probabilmente effettuerà tagli da 25 punti base a ottobre e dicembre, oltre che nel meeting odierno – ha commentato Simon Dangoor, head of Fixed Income Macro strategies di Goldman Sachs Asset Management – La maggioranza del FOMC punta ora a due ulteriori tagli quest’anno, fattore che evidenzia come l’ala più accomodante del comitato abbia assunto un ruolo prevalente. A nostro avviso, solo un forte rialzo inatteso dell’inflazione o un’improvvisa ripresa del mercato del lavoro potrebbe spingere la Fed a deviare dall’attuale percorso di allentamento”.Powell ha sottolineato che la decisione di tagliare pone la politica monetaria in una posizione “più neutrale” rispetto alle precedenti caratterizzazioni di moderatamente restrittiva. Guardando alle prospettive di ulteriori interventi sui tassi, Powell si è mostrato cauto, affermando che la Fed si trova ora in una “situazione di riunione in riunione”. Powell ha anche segnalato la continua preoccupazione per le pressioni inflazionistiche derivanti dai dazi: “Il nostro obbligo è garantire che un aumento una tantum del livello dei prezzi non diventi un problema di inflazione persistente”. LEGGI TUTTO

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    PAC, Ue: all’Italia pagamenti minimi per 31 miliardi

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha pubblicato le assegnazioni nazionali degli importi minimi garantiti (“ring-fenced”) per il sostegno al reddito degli agricoltori della Politica agricola comune (Pac) nel prossimo periodo di programmazione del Quadro di bilancio pluriennale 2028-2034. L’ammontare totale che potrà essere destinato a questi pagamenti minimi garantiti, secondo la proposta della Commissione, è pari a circa 300 miliardi di euro (ma da questa cifra bisogna sottrarre i 6,3 miliardi di euro destinati alla riserva di crisi, la “Rete di Sicurezza Unificata”). L’Italia riceverebbe, secondo la proposta, circa 31 miliardi di euro come minimo garantito da destinare al sostegno al reddito dei suoi agricoltori per tutti i sette anni, dal 2028 al 2034. La Francia è il paese con l’assegnazione piu’ alta (50,9 miliardi di euro), seguita da Spagna (37,2 miliardi) e Germania (33,1 miliardi). Seguono l’Italia, al quarto posto, Polonia (24,6 miliardi), Romania (16,5 miliardi) e Grecia (14,6 mld). LEGGI TUTTO

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    Wal Street a due velocità dopo la Fed. Cala il dollaro

    (Teleborsa) – Si muove contrastata la Borsa di New York, dopo che la Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse per 25 punti base, annunciando nuove previsioni del direttorio che fanno presagire altri due tagli nel corso di quest’anno. Perde terreno il dollaro, con l’euro che balza sopra 1,19 dollari, ai massimi da quattro anni. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones mostra una plusvalenza dello 0,85%, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 6.604 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,46%; con analoga direzione, leggermente negativo l’S&P 100 (-0,3%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori materiali (+1,32%), finanziario (+1,12%) e beni di consumo per l’ufficio (+1,07%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti informatica (-0,86%) e telecomunicazioni (-0,60%).Al top tra i giganti di Wall Street, American Express (+3,03%), Caterpillar (+2,50%), Procter & Gamble (+1,89%) e Travelers Company (+1,63%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Nvidia, che continua la seduta con -2,47%.Tentenna Amazon, con un modesto ribasso dell’1,07%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Workday (+7,79%), Charter Communications (+4,97%), Microchip Technology (+4,34%) e Globalfoundries (+4,00%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Broadcom, che continua la seduta con -4,22%.In apnea Palantir Technologies, che arretra del 4,05%.Seduta negativa per Nvidia, che mostra una perdita del 2,65%. LEGGI TUTTO

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    La Fed taglia i tassi di un quarto di punto. Altre due volte nel 2025

    (Teleborsa) – La Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse, per la prima volta quest’anno. Come da attese, il costo del denaro cala di un quarto di punto, in una forchetta fra il 4% e il 4,25%. La decisione è stata presa con una ampia maggioranza dal direttorio, 11 favorevoli tranne Stephen Miran, il governatore nominato da Donald Trump, che avrebbe preferito un taglio dei tassi più consistente, pari a mezzo punto percentuale.Dalle dot-plot, le tabelle con le intenzioni di voto dei membri del FOMC, emerge che la banca centrale americana taglierà i tassi altre due volte, nel 2025, per un totale di mezzo punto.Nel comunicato diffuso al termine del direttorio, l’istituzione centrale ribadisce che valuterà attentamente i dati e gli sviluppi delle prospettive, assieme al bilanciamento dei rischi, per prendere le decisioni future. Al tempo stesso, le previsioni sui tassi degli stessi funzionari sembrano ora indicare almeno altre due riduzioni entro la fine dell’anno. “I recenti indicatori suggeriscono che l’attività economica è moderata nella prima metà dell’anno. Gli aumenti di posti di lavoro hanno rallentato e il tasso di disoccupazione è leggermente salito, ma resta basso, si legge. L’inflazione è salita e rimane in qualche misura elevata”. LEGGI TUTTO

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    Exor: nel primo semestre 4,1 miliardi di liquidità per investimenti. Elkann: compiuto progressi nonostante venti contrari

    (Teleborsa) – Exor chiude il primo semestre con un net asset value (NAV) di 36 miliardi di euro, mentre il valore patrimoniale lordo ammonta a 40 miliardi di euro. Exor, si legge in una nota della società, “è ben posizionata per cogliere significative opportunità di investimento con 4,1 miliardi di euro derivanti dalla monetizzazione degli asset, incluso il collocamento di azioni Ferrari, e dai dividendi”.”Siamo entrati nel 2025 in un contesto di forti perturbazioni, con dazi e incertezze normative che hanno avuto un impatto sostanziale sulle nostre società. Sebbene questi fattori negativi abbiano creato un inizio d’anno difficile, abbiamo compiuto progressi costanti”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Exor, John Elkann, nella relazione semestrale. “Abbiamo ridotto la concentrazione del portafoglio attraverso una monetizzazione di successo, abbiamo sostenuto un accordo strategico che offrirà nuove opportunità al Gruppo Iveco per il suo prossimo capitolo e abbiamo continuato a supportare i team dirigenziali delle nostre aziende”, ha concluso il top manager. Nella prima metà del 2025, il valore patrimoniale netto (NAV) per azione di Exor ha sovraperformato l’indice MSCI World di 5 punti percentuali, supportato da un riacquisto di azioni proprie per 1 miliardo di euro. Nonostante la significativa volatilità del mercato, le società hanno registrato performance in linea con l’indice MSCI World, con performance eterogenee tra le diverse partecipazioni. La società Lingotto ha registrato rendimenti elevati dell’11% nel periodo, principalmente grazie ai suoi investimenti pubblici. LEGGI TUTTO