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    Almawave, Almaviva sale al 79,52% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – Almaviva ha acquistato, in data odierna, 40.637 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative dello 0,14% del relativo capitale sociale. La comunicazione è arrivata in quanto la controllante ha deciso di promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria sulla società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, finalizzata al delisting da Piazza Affari.Le operazioni sono state effettuate tramite Banca Akros – Gruppo Banco BPM. A seguito delle operazioni di acquisto, Almaviva risulta complessivamente titolare di 23.841.398 azioni ordinarie di Almawave, rappresentative del 79,52% del capitale.Le operazioni di acquisto sono state effettuate ad un prezzo unitario non superiore a 4,30 euro per azione, ovvero il corrispettivo offerto per ciascuna azione ordinaria Almawave nel contesto dell’OPA. LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni, nei 9 mesi raccolta premi vita a +5,4% per ramo I e +26,1% per ramo III

    (Teleborsa) – Nel 2024 la raccolta premi del comparto vita italiano, pari a 110,5 miliardi di euro, cresce del 21,2% rispetto al 2023. Le polizze di ramo I, 73,4 miliardi di euro, aumentano del 10,9%; le unit-linked, 31,5 miliardi di euro, aumentano del 59%. I rami I e III hanno continuato a costituire le componenti prevalenti della produzione, rappresentando complessivamente il 94,9% del totale. Lo afferma l’IVASS nel Bollettino statistico “Il mercato assicurativo vita 2024”.Questa tendenza prosegue nei primi nove mesi del 2025 con un incremento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente del +5,4% per il ramo I e del +26,1% per il ramo III. Il ramo I chiude il 2024 con un risultato netto positivo di 5,7 miliardi, grazie all’aumento della raccolta, al calo dei riscatti (-12,4%) e ai redditi da investimenti, stabili rispetto al 2023. Il ramo III, invece, risente degli elevati riscatti (31,1 miliardi a fronte di 22,7 miliardi nel 2023) e chiude in perdita per il terzo anno consecutivo (1,6 miliardi), nonostante redditi da investimenti in crescita e costi distributivi in calo rispetto ai premi. I riscatti hanno iniziato a ridursi tra aprile e settembre 2025.Gli attivi delle gestioni separate ammontano a 580,5 miliardi di euro, dei quali 552,8 miliardi riferiti a gestioni senza fondo utili e 27,7 miliardi a quelle con fondo utili. Il tasso di rendimento medio è del 2,8%, in lieve aumento rispetto al 2023, ma inferiore al tasso dei BTP decennali (3,7%)Per le polizze unit-linked, il 54,2% degli investimenti (137,7 miliardi di euro) è su fondi interni i cui rendimenti medi a un anno, in linea con un livello di rischio maggiore, sono generalmente superiori a quelli delle gestioni separate.A settembre 2025 i prodotti individuali di investimento assicurativo (IBIP) offerti dalle imprese italiane sono 529. Rispetto al 2024 si è ridotta l’offerta di prodotti a vita intera e aumentano quelli con scadenza definita. Tra le nuove offerte rilevano prodotti tradizionali collegati a più gestioni separate e prodotti con rendimento garantito superiore allo 0%. I costi dei prodotti sono sostanzialmente invariati.La distribuzione della raccolta per canale distributivo evidenzia il consolidamento del canale bancario-postale, che nel 2024 ha intermediato il 72,1% della produzione, in aumento rispetto al 70,1% del 2023. Il canale tradizionale, composto da agenti e broker, ha rappresentato il 16,5% della raccolta, in flessione rispetto all’anno precedente (17,8%). La vendita diretta si è attestata all’11,4%, in lieve diminuzione.Nel 2024, il rapporto tra le spese di gestione e i premi lordi contabilizzati si è mantenuto pressoché stabile per il ramo I, con un’incidenza pari al 4,4%. Per il ramo III si è osservata una riduzione dal 4,3% al 3,7%, correlata all’aumento della produzione. Il rapporto tra provvigioni e premi si è ridotto lievemente, dal 2,2% del 2023 al 2,0% del 2024 per il ramo I e dal 2,1% all’1,8%, per il ramo III. LEGGI TUTTO

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    Signorini (Bankitalia): autonomia banca centrale è mezzo per assicurare mantenimento della fiducia

    (Teleborsa) – “La tutela con cui molti ordinamenti proteggono l’autonomia della banca centrale non è, o almeno non è solo, questione di garantire la necessaria libertà di manovra a persone dotate di una specifica competenza tecnica. Questa esigenza vale in molti campi; la moneta qui non ha nulla di speciale. Quello che essa ha di speciale, specie da quando il valore del segno monetario si fonda solo sulla fiducia di chi lo usa nelle transazioni, è che l’autonomia è mezzo necessario per ottenere un fine preciso: assicurare il mantenimento di quella fiducia, consentire alla moneta di svolgere la propria funzione centrale in un’economia basata sugli scambi”. Lo ha detto Luigi Signorini, Direttore generale della Banca d’Italia.L’intervento di Signorini, che è anche presidente di IVASS, è stato al convegno “L’autonomia della Banca d’Italia tra politica ed economia”, tenutosi oggi a Firenze e promosso in occasione del centenario della nascita di Giovanni Spadolini. Nel 1981, l”anno in cui si insediò il primo governo Spadolini, si realizzò il “divorzio” consensuale tra la Banca d’Italia e il Tesoro, avviando il processo con cui si sancì l’autonomia della politica monetaria nel nostro paese. “L’autonomia richiede di essere stabilita con norme robuste e confermata da prassi coerenti – ha detto Signorini – La tentazione di superarla, asservendo la funzione monetaria a esigenze eterogenee, è sempre presente; ma comporta rischi sia a breve sia a lungo termine, di cui è bene essere consapevoli”.”D’altro canto, essa carica di una grande responsabilità i banchieri centrali, che sono chiamati a esercitarla con prudenza e giudizio – ha spiegato – consci della propria fallibilità; pronti a reagire al mutare delle situazioni e all’evolversi dei delicati meccanismi del mondo monetario e finanziario, e a render conto con trasparenza delle proprie azioni”. LEGGI TUTTO

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    Franchetti, accordo strategico con operatore locale per crescere in America Latina

    (Teleborsa) – Franchetti, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella manutenzione di reti infrastrutturali, ha firmato un nuovo accordo strategico per consolidare la propria presenza in America Latina, ampliando le attività in Cile, Messico, Colombia e Perù grazie alla collaborazione con un operatore locale di primario standing. Non sono stati resi noti né il nome dell’operatore né i dettagli dell’accordo.L’espansione rientra nel percorso di crescita internazionale del Gruppo, già attivo da anni in Brasile, dove continua a registrare performance particolarmente positive.”L’espansione in America Latina rappresenta una leva strategica fondamentale nel percorso di crescita internazionale del Gruppo – ha commentato l’AD Paolo Franchetti – Dopo i risultati positivi che continuiamo ad ottenere in Brasile, entriamo ora in nuovi mercati dove la nostra tecnologia ha già superato con successo la fase di prova di concetto, confermandone la piena efficacia e favorendo l’avvio delle attività operative”. “Questi paesi stanno aumentando in modo significativo gli investimenti infrastrutturali e la domanda di soluzioni predittive avanzate – ha aggiunto – Questo scenario ci consente di valorizzare il nostro know-how tecnologico e di consolidare ulteriormente il posizionamento internazionale del Gruppo. Le nostre piattaforme proprietarie, basate su algoritmi predittivi e modelli di digital twin, rispondono alle priorità di Paesi impegnati a digitalizzare e rendere più resilienti le proprie infrastrutture critiche. Il nuovo accordo, superata la fase di test, rafforza il ruolo di Franchetti come partner di riferimento nella transizione verso una gestione più sicura, sostenibile ed efficiente del patrimonio infrastrutturale internazionale”. LEGGI TUTTO

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    Generali, azioni proprie al 2,95% del capitale sociale

    (Teleborsa) – Assicurazioni Generali ha comunicato di avere acquistato, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, dal 17 al 21 novembre 2025, complessivamente 1.040.000 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 32,86 euro, per un controvalore pari a 34.173.776,00 euro.A seguito degli acquisti effettuati, al 21 novembre la Compagnia assicurativa e le sue controllate detengono 45.665.030 azioni proprie, pari al 2,95% del capitale sociale.In Borsa, la giornata del 24 novembre chiude piatta per il Leone di Trieste, che riporta un esiguo +0,18%. LEGGI TUTTO

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    MEF, il 27 novembre in asta BTP e CCTeu per massimi 9,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di massimo 9,5 miliardi di euro di BTP e CCTeu. I titoli vanno in asta giovedì 27 novembre 2025. La data di regolamento è lunedì 1 dicembre 2025.In particolare, vanno in asta 2,25-2,75 miliardi di euro di BTP 5 Anni con scadenza 01/02/2031 e cedola annuale al 2,85%, 2,25-2,75 miliardi di euro di BTP 10 Anni con scadenza 01/02/2036 e cedola annuale al 3,45%, 3,5-4 miliardi di euro di CCTeu con scadenza 15/04/2035 e cedola annuale al 2,40%.A decorrere dalla presente emissione, i BTP 10 Anni (03 nov 2025/01 feb 2036 ISIN IT0005676504) sono ammessi all’attività di stripping. LEGGI TUTTO

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    SIAV, accordo con Alibaba Cloud innovazione cloud-native dell’Enterprise Content Management

    (Teleborsa) – Siav, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’Enterprise Content Management, ha siglato un Memorandum of Understanding (MOU) per lo sviluppo e la diffusione di soluzioni cloud-native di nuova generazione con Alibaba Cloud, la divisione tecnologica di Alibaba Group specializzata in infrastrutture digitali e servizi cloud.L’accordo iniziale, della durata di 1 anno, si rinnoverà al concretizzarsi di iniziative, progetti o partnership che contemplino l’implementazione e l’adozione, da parte di utilizzatori finali, della piattaforma SIAV Connect, una suite modulare che integra funzionalità avanzate di document management, document composition e workflow all’interno di un ecosistema che lavora in sinergia con AI, concepita per garantire i massimi livelli di sicurezza, scalabilità e conformità alle normative europee in materia di governance dei dati.”Questa partnership con Alibaba Cloud costituisce un passaggio strategico fondamentale nel nostro percorso di innovazione cloud-native – ha commentato l’AD Nicola Voltan – Grazie a un’infrastruttura affidabile e conforme ai più elevati standard internazionali, saremo in grado di offrire ai nostri clienti soluzioni ECM di ultima generazione, flessibili, sicure e ad alte prestazioni”. LEGGI TUTTO

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    Mediolanum Real Estate, accordo per cedere a 5,7 milioni di euro un immobile a Cernusco sul Naviglio

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum Gestione Fondi SGR ha deliberato l’accettazione di una proposta vincolante per l’acquisto, al prezzo di 5,7 milioni di euro, dell’immobile sito in Cernusco sul Naviglio (MI), via Pietro Gobetti 2C, di proprietà del Fondo Mediolanum Real Estate. L’immobile era stato acquistato in data 5 ottobre 2007. LEGGI TUTTO