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    AC Monza, Fininvest firma accordo con Beckett Layne Ventures per cessione club

    (Teleborsa) – Fininvest e Beckett Layne Ventures (BLV) hanno sottoscritto un accordo per la cessione del 100% del capitale sociale dell’AC Monza a favore di BLV. L’operazione prevede un primo trasferimento dell’80% delle quote entro l’estate, mentre il restante 20% sarà ceduto entro giugno 2026.Fino a quel momento, Fininvest manterrà una rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione del club, in linea con la propria quota di partecipazione residua.Beckett Layne Ventures, con sede negli Stati Uniti e guidata da Brandon Berger, è un partner finanziario e consulente strategico per aziende attive nei settori dello sport, dei media e dell’intrattenimento. Il team di BLV, insieme ai propri partner e advisor, tra cui Mauro Baldissoni (per diversi anni figura apicale della AS Roma), vanta una solida esperienza nello sport professionistico, con un focus particolare sul calcio europeo.(Foto: Emilio Garcia su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Saldi estivi 2025: il 63% degli italiani spenderà meno di 200 euro

    (Teleborsa) – I saldi estivi sono ormai dietro l’angolo, ma quest’anno – complice un clima economico ancora incerto – niente corse sfrenate alle vetrine, con gli italiani che si avvicineranno agli sconti con passo misurato. Secondo una survey condotta dalla banca online N26 con la propria community social, quasi 4 italiani su 10 non hanno ancora deciso se approfitteranno degli sconti, mentre il 30% è pronto a partire con lo shopping fin dal primo giorno. Il restante 32%, invece, ha già messo in stand-by la carta di credito, deciso a rinunciare per esigenze di risparmio. Più che una corsa sfrenata all’acquisto, dunque, si prevede un’estate di scelte ponderate con gli italiani che non rinunceranno del tutto allo shopping, ma lo affronteranno con più lucidità.La parola d’ordine, dunque, è moderazione, con il portafoglio che resta sotto controllo: il 63% degli italiani prevede di spendere meno di 200 euro, e solo una piccola fetta (16%) è disposta a superare i 500 euro. Chi mantiene la rotta rispetto all’anno scorso è il 43%, ma c’è anche un 34% pronto a concedersi qualche sfizio in più. E poi c’è chi, con spirito più prudente, taglierà il budget (23%).Tuttavia, risparmiare non significa rinunciare al piacere della scoperta. Nonostante il desiderio di contenere le spese, due italiani su tre confessano di non avere un piano preciso preferendo lasciarsi guidare dalle occasioni e solo il 34% ha stilato una wishlist prima di lanciarsi nella giungla degli sconti. Segno che lo shopping emozionale – quello fatto di colpi di fulmine e acquisti d’impulso – prova a resistere, anche quando il budget è sotto osservazione.E, con l’aumento costante degli acquisti online, gli italiani mostrano una crescente consapevolezza riguardo alla sicurezza: il 69% dichiara di adottare misure di sicurezza basilari ma efficaci, come controllare l’affidabilità del sito o acquistare solo su piattaforme già note. Un altro 24% preferisce giocare sul sicuro utilizzando metodi di pagamento protetti come PayPal o carte virtuali. Solo una piccolissima minoranza – il 3% – ammette di non preoccuparsi troppo in questo senso. A confermare questa svolta smart ci sono anche le scelte di pagamento: le carte di debito e credito restano il metodo preferito (53%), seguite a ruota dai portafogli digitali come Apple Pay e Google Pay (44%). E i contanti sono praticamente spariti dalla scena: nessuno li ha indicati come opzione d’acquisto durante i saldi.Guardando alle categorie merceologiche più gettonate, infine, troviamo al primo posto abbigliamento e accessori (59%), seguite dalla tecnologia (28%) e, a distanza, dagli elettrodomestici (12%).Lo shopping fisico resta il più amato: il 46% preferisce girare per negozi alla ricerca di occasioni, mentre il 40% opterà per gli acquisti online. Un 14% esplora i negozi fisici ma conclude l’acquisto su internet. LEGGI TUTTO

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    Almawave tra prime società in Europa a essere certificata come produttrice multimodale di AI

    (Teleborsa) – Almawave, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI), dell’analisi del linguaggio naturale e dei servizi Big Data, ha comunicato di essere tra le prime aziende al mondo ad aver ottenuto la certificazione ISO/IEC 42001 da DNV, uno dei primi organismi di certificazione accreditato a livello globale per lo standard internazionale dedicato ai sistemi di gestione dell’Intelligenza Artificiale.Il riconoscimento è stato ottenuto in qualità di realtà produttrice e sviluppatrice di tecnologie di AI e ha attestato la capacità dell’azienda di gestire l’intero ciclo di vita delle tecnologie, con rigorosi criteri di qualità, sicurezza, affidabilità, dimostrabilità, in piena aderenza alle normative, si legge in una nota.”Essere tra le pochissime aziende produttrici di AI al mondo, e tra le prime in Italia, ad aver ottenuto questa attestazione rappresenta per noi una milestone strategica di grande valore – ha detto la CEO Valeria Sandei – Questa certificazione – che copre l’intero ambito di operatività della piattaforma Multiagente Almawave e dei nostri modelli generativi Velvet, nella molteplicità dei casi d’uso applicativi – è la conferma del nostro ruolo di attore di riferimento nell’ecosistema europeo dell’Intelligenza Artificiale, capace di coniugare innovazione tecnologica, solidità di governance e attenzione ai principi etici. Questo traguardo rafforza il nostro posizionamento, qualificando ulteriormente un’ampia offerta già orientata all’eccellenza, alla trasparenza e alla sostenibilità. Evolviamo in linea con le sfide e le opportunità di un’AI sempre più efficace, tenendo bene a mente i principi guida del nostro contesto e le esigenze complesse dei settori in cui operiamo”. LEGGI TUTTO

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    LU-VE, l’assemblea approva il potenziamento del voto maggiorato

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di LU-VE, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore degli scambiatori di calore ad aria, ha approvato le proposte di modifica dell’art. 6 bis (maggiorazione del diritto di voto) dello Statuto sociale volte, tra l’altro, a introdurre il potenziamento del voto maggiorato attualmente in vigore.Per effetto di tale introduzione, alla maggiorazione del voto ordinaria già prevista – che attribuisce 2 voti per ciascuna azione LU-VE appartenuta allo stesso soggetto per un periodo continuativo di 24 mesi a decorrere dalla data di iscrizione nell’elenco speciale per il voto maggiorato – si andrà ad aggiungere l’attribuzione di un terzo voto alla scadenza di un ulteriore periodo di 12 mesi dalla maturazione della maggiorazione del voto ordinaria, e un ulteriore voto alla scadenza di ogni ulteriore periodo di 12 mesi, fino a un massimo complessivo di 10 voti.L’efficacia della modifica statutaria verrà meno, tra le altre cose, nel caso in cui l’ammontare in denaro eventualmente da pagarsi da parte di LU-VE agli azionisti che esercitino il diritto di recesso ecceda complessivamente l’importo di 25 milionidi euro. LEGGI TUTTO

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    Fed, Powell evita domanda su Trump: molto concentrato solo sul mio lavoro

    (Teleborsa) – “Sono molto concentrato solo sul mio lavoro”. Lo ha detto Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, quando gli è stato chiesto se gli attacchi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump rendono più difficile il suo lavoro.”C’è una cosa che conta, ovvero usare i nostri strumenti per raggiungere gli obiettivi che il Congresso ci ha assegnato: massima occupazione, stabilità dei prezzi, stabilità finanziaria. Ed è su questo che ci concentriamo al 100%”, ha detto al forum delle banche centrali organizzato dalla BCE a Sintra (Portogallo).Powell ha ricevuto un applauso dal pubblico e dagli altri membri del panel (Andrew Bailey, Christine Lagarde, Rhee Chang-yong, Kazuo Ueda).Powell e la Fed sono stati oggetto di attacchi costanti da parte di Trump, che li aveva ripetutamente sollecitati ad abbassare i tassi di interesse. Trump ha minacciato di licenziare Powell prima della fine del suo mandato di presidente il prossimo maggio, ma ha anche affermato che non lo farà. Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che potrebbero nominare qualcuno per ricoprire un posto che si libererà a gennaio, che fungerebbe da una sorta di “presidente ombra” prima di subentrare a Powell a maggio. LEGGI TUTTO

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    USA, ISM manifatturiero giugno sale più delle attese a 49 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera negli Stati Uniti a giugno 2025, pur mantenendosi in fase di contrazione. Lo segnala l’ISM – Insitute for Supply Management sulla base del consueto sondaggio mensile.L’indice dei direttori di acquisto del settore manifatturiero si è attestato a 49 punti, rispetto ai 48,5 punti del mese precedente, risultando superiore alle attese degli analisti che stimavano una salita fino a 48,8 punti. L’indicatore, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, si mantiene dunque sotto la soglia chiave di 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività.Fra le varie componenti dell’indice, quella sui nuovi ordini scende a 46,4 punti da 47,6, mentre quella sull’occupazione cala a 45 da 46,8 e la componente relativa ai prezzi sale a 69,7 da 69,4 punti (contro attese per 69,6). LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni in discesa più delle attese a maggio

    (Teleborsa) – Scende leggermente più delle attese la spesa per costruzioni in USA a maggio 2025. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.138,2 miliardi di dollari, registrando una discesa dello 0,3% su base mensile, rispetto al -0,2% delle stime degli analisti e dopo il -0,2% di aprile. Su base annua si è visto invece un decremento del 3,5%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.626,6 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono diminuite dello 0,5% a 888,9 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,1% a 511,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero giugno rivisto al rialzo a 52,9 punti

    (Teleborsa) – Migliora l’attività manifatturiera degli Stati Uniti a giugno 2025. Lo conferma l’indice dei direttori acquisto delle aziende elaborato da S&P Global. Nel periodo, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 52,9 punti, contro i 52 di maggio. Si tratta di una lettura superiore ai 52 della stima preliminare e attesi dal consensus. L’indice si mantiene così sopra la soglia chiave di 50 punti che fa da spartiacque tra espansione (sopra 50 punti) e contrazione (sotto 50 punti) dell’attività. LEGGI TUTTO