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    Bankitalia, giudizi imprese su situazione economica sfavorevoli nel 3° trimestre

    (Teleborsa) – I giudizi delle imprese italiane sulla situazione economica generale, nel terzo trimestre, sono complessivamente sfavorevoli, seppure in miglioramento rispetto a quelli formulati a inizio anno. E’ quanto emerge dall’indagine Bankitalia presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti, condotta condotta tra il 26 agosto e il 19 settembre 2025.La domanda complessiva ha ristagnato nel terzo trimestre, risentendo anche dell’applicazione dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti e dell’apprezzamento dell’euro. Le attese delle imprese per il trimestre successivo continuano a prefigurare una ripresa delle proprie vendite, ma sono meno ottimistiche rispetto alla rilevazione precedente e permangono preoccupazioni sulle condizioni operative. Coerentemente, le attese sull’occupazione sono divenute meno favorevoli, specialmente nei servizi e nelle costruzioni.Nel contempo, le imprese prevedono una crescita degli investimenti nel 2025, favorita da condizioni di accesso al credito stabili e da un livello di liquidità ritenuto adeguato.I listini praticati negli ultimi 12 mesi sono cresciuti a un ritmo sostanzialmente stabile rispetto alla precedente rilevazione; per i prossimi 12 mesi, le imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi continuano ad attendersi una crescita dei propri prezzi moderata, mentre nelle costruzioni la dinamica sarebbe più sostenuta. Le aspettative sull’inflazione al consumo sono lievemente diminuite, soprattutto sugli orizzonti di breve periodo. LEGGI TUTTO

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    Amplifon, presentata la nuova strategia climatica: incontro con Giovannini

    (Teleborsa) – Amplifon ha ospitato presso il proprio quartier generale di Milano un incontro con Enrico Giovannini, già due volte ministro della Repubblica e fondatore e direttore scientifico di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), per discutere il ruolo delle imprese nella transizione ecologica e nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Durante la conversazione, Giovannini – fa sapere Amplifon in una nota – ha condiviso la propria visione sull’evoluzione delle politiche di sostenibilità a livello globale, sottolineando l’importanza per le aziende di integrare i principi ESG nelle strategie di lungo periodo, anche in un contesto internazionale e geopolitico sempre più complesso.L’incontro è stato anche l’occasione per presentare ad alcuni stakeholder la nuova Climate Strategy di Amplifon, recentemente validata dalla Science Based Targets initiative (SBTi), che prevede la riduzione del 42% delle emissioni dirette (Scope 1 e 2) e del 25% delle emissioni indirette (Scope 3) entro il 2030, con l’impegno a coinvolgere il 44% dei fornitori in obiettivi di decarbonizzazione basati sulla scienza. LEGGI TUTTO

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    Hycroft Mining, fissato il prezzo dell’offerta pubblica a 6,50 dollari per azione

    (Teleborsa) – Hycroft Mining Holding Corporation ha annunciato la proposta di un’offerta pubblica di sottoscrizione delle proprie azioni ordinarie di Classe A al prezzo di 6,50 dollari per azione, per un ricavato lordo dell’Offerta di circa 150 milioni di dollari. Si prevede che l’Offerta si concluda il 14 ottobre 2025.Hycroft Mining Holding Corporation è una società statunitense attiva nel settore dell’oro e dell’argento che sta sviluppando la miniera di Hycroft, uno dei più grandi giacimenti di metalli preziosi al mondo, situata nel Nevada settentrionale.Inoltre, la Società ha concesso ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di un massimo di ulteriori 3.295.076 azioni ordinarie.Hycroft intende utilizzare i proventi netti dell’Offerta per espandere e accelerare i propri programmi di esplorazione e perforazione, supportando la strategia volta a sbloccare ulteriore potenziale di prossimità alla miniera e su scala distrettuale presso la miniera di Hycroft. Si prevede inoltre che i proventi netti saranno utilizzati per soddisfare le esigenze generali di capitale aziendale e circolante, incluso il rimborso o il riacquisto anticipato e l’eliminazione degli obblighi di debito esistenti, che la società prevede saranno estinti con uno sconto rispetto al valore nominale, al fine di rafforzare il bilancio e ridurre le future spese per interessi.(Foto: Adobe Stock (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Lovaglio (MPS): Mediobanca idea mia, operazione ampiamente di mercato

    (Teleborsa) – L’operazione tra Mediobanca e MPS, questa, è “un’idea mia” che “risale a dicembre 2022” e Piazzetta Cuccia “è sempre stata al centro dell’attenzione di MPS”. Lo ha detto il CEO della banca senese, Luigi Lovaglio, in commissione di inchiesta sul sistema bancario, ricordando di aver illustrato il 16 dicembre del 2022 al ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, l’aggregazione con Mediobanca come “progetto di trasformazione totale” della banca in alternativa alla possibilità di “andare lentamente sul mercato” e di “una combinazione tra pari” con Banco BPM e BPER. Si è trattato di “un’operazione ideata da me e messa in piedi in tempi rapidissimi, penso che abbiano fatto bene a gestircela in questo modo”.L’operazione Mediobanca “è una operazione ampiamente di mercato e lo dimostra l’attenzione con cui il mercato ci sta seguendo”, ha sottolineato il top manager, rispondendo alla domanda sul ruolo dei due grandi azionisti, Delfin e Caltagirone. Il gruppo, ha spiegato, “è controllato per quasi il 70% da azionisti vari, fondi di investimento internazionali e italiani. Buona parte del nostro azionariato sono i tanti fondi che ci hanno dato ragione e l’adesione all’OPS ne è stata la conferma”.Quanto a Banco BPM, il top manager ha risposto che è “un’ottima banca, ma oggi noi siamo completamente focalizzati a portare avanti il progetto” con Mediobanca. La velocità, ha spiegato, “è un fattore determinante nel successo di queste operazioni, vogliamo realizzarlo a beneficio di tutti gli stakeholder, quindi il nostro focus oggi è portare a casa questa operazione”. LEGGI TUTTO

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    HSBC Holdings, punta a salire al 100% di Hang Seng Bank

    (Teleborsa) – HSBC Holdings intende privatizzare la controllata di Hong Kong Hang Seng Bank, in difficoltà, in un’operazione che rappresenta una scommessa importante sul polo finanziario cinese.La banca britannica, che detiene circa il 63% di Hang Seng, spenderà circa 14 miliardi di dollari per acquistare le azioni che non detiene già. Il prezzo di offerta di 155 dollari di Hong Kong, che valuta l’unità a 37 miliardi di dollari, rappresenta un premio del 30% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Hang Seng di mercoledì.”La nostra offerta rappresenta un’opportunità entusiasmante per la crescita sia di Hang Seng che di HSBC. Preserveremo il marchio Hang Seng, la sua tradizione, la sua proposta distintiva al cliente e la sua rete di filiali, investendo al contempo per sbloccare nuovi punti di forza in prodotti, servizi e tecnologie per offrire ai clienti maggiore scelta e innovazione”, ha affermato Georges Elhedery, CEO del nostro Gruppo. “La nostra offerta rappresenta anche un investimento significativo nell’economia di Hong Kong, a dimostrazione della nostra fiducia in questo mercato e del nostro impegno per il suo futuro come principale centro finanziario globale e come super-connettore tra i mercati internazionali e la Cina continentale”.La proposta entrerà in vigore subordinatamente al soddisfacimento di determinate condizioni, tra cui l’approvazione degli azionisti di Hang Seng e l’approvazione dell’Alta Corte di Hong Kong. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Zani (Tendercapital): “Bene la prudenza di Giorgetti, essenziale coniugare stabilità e crescita per garantire fiducia ai mercati”

    (Teleborsa) – “Accogliamo con favore le parole del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che ha delineato un quadro improntato alla prudenza, alla responsabilità e alla stabilità dei conti pubblici, elementi essenziali per garantire fiducia ai mercati e sostenere una crescita duratura, un segnale importante di equilibrio, in coerenza con le nuove regole di governance europea”. Lo ha dichiarato Moreno Zani, presidente di Tendercapital, tra i player internazionali indipendenti più attivi nel settore dell’asset management, commentando le dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze in audizione sul Documento programmatico di finanza pubblica, davanti le commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, in vista della Manovra finanziaria 2025.”Le prospettive più favorevoli per la finanza pubblica, sostenute da un PIL nominale in rialzo, da un aumento dell’occupazione, delle retribuzioni e del gettito fiscale, – ha proseguito Zani – confermano la solidità dei fondamentali economici del sistema Paese. È altresì necessario utilizzare con accortezza le risorse disponibili, così da affrontare eventuali ‘shock’ senza compromettere gli obiettivi strategici. In tale contesto, il ruolo degli investimenti del PNRR resta decisivo per rilanciare lo sviluppo e l’innovazione attraverso politiche industriali e infrastrutturali ad alto moltiplicatore del PIL, favorendo i processi di transizione energetica e digitale in atto e rafforzando la competitività delle imprese. Per ridurre il debito pubblico italiano occorre puntare su una crescita sostenibile nel medio e lungo periodo, proseguendo con decisione sulla strada della riforma fiscale, della semplificazione amministrativa e del sostegno al tessuto produttivo, che costituisce la spina dorsale dell’economia italiana”. LEGGI TUTTO

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    DPFP, Senato e Camera approvano la risoluzione di maggioranza

    (Teleborsa) – Camera e Senato hanno approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza sul DPFP. La risoluzione è passata in serata alla Camera con 179 voti a favore, 95 contrari e 2 astenuti, dopo che nel pomeriggio il Senato aveva dato il via libera con 93 voti a favore e 54 contrari. “Il Documento Programmatico di Finanza Pubblica conferma la volontà del Governo di consolidare i conti pubblici senza frenare la crescita”, ha sottolineato il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Sandra Savino al termine dei lavori dell’Aula, aggiungendo “negli ultimi mesi il Governo ha accelerato l’attuazione delle riforme e degli investimenti del PNRR, preparandosi agli impegni del nuovo Piano strutturale di bilancio. I risultati raggiunti e il rispetto delle scadenze stanno già producendo effetti positivi sull’economia italiana e aprono prospettive di ulteriore crescita”. “Proseguiremo su un percorso di serietà e realismo che mette al centro il sostegno al lavoro e ai redditi medio-bassi, il rafforzamento del Servizio sanitario nazionale, le politiche per la natalità e la famiglia, il rilancio degli investimenti e il sostegno agli enti locali per contrastare lo spopolamento e valorizzare borghi e aree interne. L’Italia è tornata a essere un interlocutore credibile in Europa e un Paese che cresce con equilibrio”, ha concluso Savino. La risoluzione della maggioranza, approvata dal Senato, impegna il Governo a “conseguire la traiettoria di spesa netta programmatica nel periodo di riferimento del Documento”, “proseguire nell’attuazione delle riforme e degli investimenti pubblici negli ambiti indicati nel PNRR e nel PSBMT” ed a prevedere nella Manovra una serie di misure: misure fiscali a sostegno dei redditi da lavoro, iniziative a supporto delle famiglie, iniziative in materia di adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento sulla base della variazione della speranza di vita, con tutele per lavoratori usuranti e gravosi, finanziamento ulteriore della spesa sanitaria, , provvedimenti per le imprese volti a favorire gli investimenti, il consolidamento della base occupazionale e della produttività, iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti e tese allo smaltimento del magazzino fiscale. In aggiunta, il governo si impegna ad “incrementare il livello della spesa per la difesa e la sicurezza nazionale, in linea con gli impegni assunti a livello internazionale”.Le opposizioni – Pd, M5S, Avs e Iv – hanno presentato un’unica risoluzione per denunciare “la totale mancanza di una visione di politica economica a distanza di tre anni dall’insediamento dell’esecutivo”. “L’unica vera novità – si evidenzia- è l’aumento senza precedenti delle spese per il settore della Difesa, un incremento dello 0,5 per cento del PIL pari a quasi 23 miliardi di euro complessivi in più nel triennio”. La risoluzione impegna il Governo a a “predisporre con urgenza” misure a sostegno di imprese e famiglie ed un piano di interventi per contrastare l’effetto dei dazi., oltre a finanziare la sanità pubblica ed evitare l’ulteriore aumento dell’età pensionabile. LEGGI TUTTO

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    Generali, Lovaglio (MPS): è un asset importante del nuovo gruppo

    (Teleborsa) – “Generali è un asset molto importante della nostra realtà anche se pesa un po’ meno che sul bilancio della sola Mediobanca”. Lo ha detto l’AD di MPS, Luigi Lovaglio, in audizione in Commissione di inchiesta sulle banche. “Generali – ha aggiunto – rappresenta una parte non correlata con l’attività bancaria, una fonte di reddito che è benvenuta nel nostro conto economico”. Certo “come tutti gli investimenti in cui la banca mette capitale deve dare una redditività positiva”. MPS “guarda questo investimento in un’ottica esclusivamente industriale e di opportunità di ulteriore ricchezza per tutti gli stakeholder”. LEGGI TUTTO