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    Radici Pietro, CFO SIM incrementa target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – CFO SIM ha incrementato a 2,30 euro per azione (dai precedenti 2,00 euro) il target price su Radici Pietro Industries & Brands, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore della pavimentazione tessile di alta gamma e nei rivestimenti tessili di alto contenuto tecnologico, confermando la raccomandazione “Buy” sul titolo visto l’upside potenziale del 121%.Gli analisti scrivono che Radici Pietro ha riportato risultati del primo semestre con un calo del fatturato mid-single-digit, dovuto principalmente al forte calo del settore Automotive. Tuttavia, nonostante le difficili prospettive, gli altri segmenti hanno registrato una buona performance. Le previsioni di budget 2025 per ricavi ed EBITDA sono confermate, supportate da un solido portafoglio ordini, mentre la vendita di alcuni stabilimenti industriali e commerciali dovrebbe accelerare il processo di ridimensionamento dell’azienda.A seguito della pubblicazione dei risultati del primo semestre 2025, CFO SIM ha aggiornato le stime tenendo conto di 1) un leggero aumento del fatturato, ora più vicino all’obiettivo di budget, pur mantenendo sostanzialmente invariate le proiezioni per il 2026-27, 2) una revisione degli oneri di ammortamento e degli interessi passivi e 3) l’incasso previsto dalla vendita dell’immobile commerciale di Bergamo. Il risultato combinato è un aumento medio dell’1,7% e dell’1,2% rispettivamente nelle stime di ricavi totali ed EBITDA nel periodo 2025-27, insieme a un miglioramento del 4,9% dell’indebitamento netto nello stesso periodo. LEGGI TUTTO

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    Wall Street prosegue all’insegna degli acquisti

    (Teleborsa) – Prosegue sopra la parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 46.676 punti, mentre l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 6.732 punti. Positivo anche il Nasdaq 100 (+0,69%); sulla stessa tendenza, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,45%).Energia (+1,65%), informatica (+0,87%) e beni industriali (+0,87%) in buona luce sul listino S&P 500. In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto beni di consumo per l’ufficio, che riporta una flessione di -0,58%.Prosegue intanto la earning season. Honeywell ha consuntivato un terzo trimestre in crescita e ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero 2025. T-Mobile ha alzato la guidance grazie a un trimestre da record, in cui sono cresciuti clienti e redditività. Blackstone ha battuto le attese sugli utili, gli AuM hanno superato i 1.240 miliardi di dollari (+12%). Valero Energy ha riportato utili in crescita nel terzo trimestre e registrato una produzione record di etanolo. CBRE Group ha chiuso il terzo trimestre in crescita a doppia cifra. Pacific Gas and Electric Company (PG&E) ha chiuso il terzo trimestre con un fatturato in crescita meno del consensus.Sul fronte macro, segnali positivi giungono dal mercato immobiliare, con le vendite di case esistenti negli Stati Uniti che hanno registrato a settembre 2025 un incremento dell’1,5% su base mensile, dopo il -0,2% riportato ad agosto. Inoltre, sono saliti più delle attese gli stoccaggi settimanali di gas. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 17 ottobre 2025 sono risultati in aumento di 87 BCF (billion cubic feet). LEGGI TUTTO

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    MEF, in asta il 28 ottobre BTP Short Term e BTPei per 3,5 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione di fino a 3,5 miliardi di euro di BTP Short Term e BTP€i. I titoli vanno in asta martedì 28 ottobre. La data di regolamento è giovedì 30 ottobre 2025.In particolare, saranno offerti da 1,75 a 2 miliardi di euro di BTP Short Term con scadenza 26/08/2027 e cedola annuale al 2,10%, da 1 a 1,5 miliardi di euro di BTP€i 10 Anni con scadenza 15/05/2036 e cedola annuale all’1,80%. LEGGI TUTTO

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    Manovra definanzia le metro, allarme dei Comuni: “Criticità, a rischio servizi essenziali”

    (Teleborsa) – Un definanziamento di 50 milioni nel 2026 per la linea C della metropolitana di Roma. Altri 15 milioni in meno per la linea M4 della metro di Milano. Ridotti di 15 milioni anche i finanziamenti per estendere la rete del trasporto rapido di massa tra Afragola e la metropolitana di Napoli e la fornitura di treni. E’ quanto prevede una delle tabelle allegate alla manovra con l’elenco dei Rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni previste a legislazione vigente.Tra le voci relative al Ministero delle Infrastrutture spiccano poi il definanziamento per 13 milioni nel 2026 del Fondo per la mobilità sostenibile e i 2 milioni in meno sempre nel 2026 al Fondo per lo sviluppo di ciclovie urbane. “Preoccupazione per questi tagli alla Metro C in finanziaria che impedirebbero di stipulare la convezione con la stazione appaltante Roma metropolitane, per il 2026. Vorrebbe dire colpire la Capitale”. Lo afferma all’Ansa l’assessore capitolino alla mobilità Eugenio Patanè.”Esprimo inoltre preoccupazione, se fossero confermati, anche per i tagli ai fondi per l’acquisto del materiale rotabile, con contratti già stipulati”, conclude Patanè.”Non abbiamo notizie ufficiali di un definanziamento della M4, ovviamente chiederemo spiegazioni e ci auguriamo che sia solo un’operazione contabile, perché altrimenti non avrebbe alcun senso” dice l’assessora alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, sul definanziamento di 15 milioni per la metro M4 di Milano previsto delle tabelle allegate alla manovra con l’elenco dei rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni previste. “Fatta questa premessa – aggiunge Censi -, i tagli alle infrastrutture per il trasporto pubblico non sono mai una buona notizia, che diventa catastrofica quando non si vede nemmeno un euro aggiunto al Fondo Nazionale Trasporti necessario per sostenere il funzionamento del servizio di trasporto pubblico locale”. LEGGI TUTTO

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    Spindox, Progressio sale al 75,6% dopo acquisti sul mercato

    (Teleborsa) – BackSpin, società controllata da Progressio SGR, ha acquistato in data odierna 90.000 azioni di Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT (Information & Communication Technology, rappresentative dell’1,50% del capitale sociale. La comunicazione è arrivata perché BackSpin ha acquisito la maggioranza di Spindox e lancerà un’OPA obbligatoria totalitaria.Le operazioni di acquisto sono state effettuate a un prezzo unitario per azione di Spindox non superiore a 13 euro (il corrispettivo offerto per ciascuna azione di Spindox nel contesto dell’offerta).A seguito dei suddetti acquisti di azioni di Spindox, l’offerente risulta complessivamente titolare di 4.537.254 azioni di Spindox, rappresentative del 75,62% del capitale sociale. LEGGI TUTTO

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    Talea Group, Angelo Riva nuovo CFO

    (Teleborsa) – Talea Group , società sospesa su Euronext Growth Milan e attiva nell’e-retailing di prodotti legati alla salute e benessere della persona, ha nominato Angelo Riva come Chief Financial Officer del Gruppo. La nomina si inserisce nell’ambito del percorso di composizione negoziata della crisi e del più ampio processo di rafforzamento della governance e della struttura finanziaria.Riva vanta una consolidata esperienza nella gestione finanziaria e nella trasformazione aziendale in contesti complessi e internazionali. Ha ricoperto il ruolo di Group FP&A & Deputy Group CFO in Natuzzi, per poi entrare in YOOX NET-APORTER GROUP come Consolidated Corporate Reporting & FP&A Director, contribuendo alla progettazione e all’implementazione dei sistemi di reporting consolidato nel contesto della fusione tra Yoox e Net-à-Porter. Dal 2019 al 2025 ha ricoperto la carica di VP, Group CFO & Member of the Board of Directors in CCH Tagetik, dove ha gestito una significativa crescita del business, guidando la trasformazione finanziaria e organizzativa verso una struttura corporate internazionale e pienamente compliance.”L’ingresso di Angelo Riva in Talea Group rappresenta un passo fondamentale nel percorso di risanamento e rilancio del Gruppo – dichiara l’AD Riccardo Iacometti – La sua esperienza, maturata in contesti di forte trasformazione e crescita, sarà determinante per rafforzare la nostra struttura finanziaria e sostenere la nuova fase di sviluppo di Talea”.(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Indel B, ricavi 9 mesi stabili a 157 milioni di euro. Pesa il calo dell’Automotive

    (Teleborsa) – Indel B, società quotata all’Euronext Milan di Borsa Italiana a capo di un gruppo attivo nella produzione di sistemi di refrigerazione e condizionamento per i settori Automotive, Hospitality e Leisure time, ha chiuso i primi nove mesi del 2025 con ricavi delle vendita di prodotti (al netto dei ricavi diversi) pari a 154,9 milioni di euro, in linea con 155,2 milioni registrati nello stesso periodo del 2024, in calo dello 0,2% a tassi di cambio correnti, mentre in crescita dello 0,4% a tassi di cambio costanti. I ricavi delle vendite sono stati pari a 156,8 milioni di euro, sostanzialmente in linea con i ricavi dello stesso periodo dell’anno precedente, pari a 157,5 milioni.Il mercato Automotive registra una moderata flessione del 5,4%, con ricavi pari a 95,3 milioni di euro, rispetto a 100,7 milioni dello stesso periodo del 2024, risentendo del ciclo negativo che continua a interessare l’Europa (flessione delle vendite registrate dal Gruppo Autoclima nel comparto del condizionamento) ed il Nord America (contrazione delle vendite legata all’andamento del settore Automotive Truck).Il mercato del Leisure ha registrato una crescita complessiva del 18,8%, con ricavi saliti da 16,4 milioni nei primi nove mesi del 2024 a 19,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2025. Tale miglioramento è stato sostenuto dall’acquisizione del 100% di Indel Webasto Marine e della sua controllata Indel Webasto Marine USA, ora Indel Marine e Indel B USA, avvenuta a giugno 2025, che ha ampliato il perimetro di consolidamento. Al netto dell’effetto dell’operazione, i ricavi a parità di perimetro ammonterebbero a 15,5 milioni, evidenziando una flessione del 5,6%.Il mercato dei Components & Spare Parts ha registrato un andamento sostanzialmente invariato, con le vendite dei componenti che si attestano a 19 milioni di euro, rispetto a 18,9 milioni dello stesso periodo del 2024. Crescita per il settore dell’Hospitality con ricavi pari a 12,6 milioni di euro, +3,5%; questo risultato è principalmente attribuibile ad un buon andamento del settore Hotel (+7,5%). Crescita double-digit anche per il mercato del Cooling Appliances, che registra una variazione positiva del 22,7%, passando da 7 milioni dei primi nove mesi del 2024 a 8,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2025, trainato dalla ripartenza del settore del Professional relativo alle commesse sul frigo latte, che registra una crescita del 60%.A livello geografico viene confermata la vocazione internazionale di Indel B con oltre il 72% dei ricavi delle vendite del Gruppo generato al di fuori dell’Italia e circa il 18% al di fuori dell’Europa.”Siamo particolarmente soddisfatti delle performance dei settori Leisure e Cooling Appliances, che registrano una crescita significativa, rafforzando la nostra leadership in mercati strategici – ha commentato l’AD Luca Bora – Il settore Automotive continua a risentire di una fase ciclica negativa in Europa e Nord America, ma negli ultimi mesi si osservano segnali di stabilizzazione. Questi risultati aprono nuove opportunità di sviluppo e creazione di valore per i nostri azionisti”. LEGGI TUTTO

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    Freeport-McMoran, ricavi e utili in crescita nel 3Q25, vendite di rame e oro inferiori alle previsioni di luglio

    (Teleborsa) – Freeport-McMoran ha chiuso il terzo trimestre 2025 con un utile netto attribuibile alle azioni ordinarie di 674 milioni di dollari (526 milioni nel 3Q24), pari a 0,46 dollari per azione, mentre l’utile netto rettificato attribuibile alle azioni ordinarie è stato pari a 722 milioni di dollari, pari a 0,50 dollari per azione.I ricavi si sono attestati a 6,97 miliardi, in crescita da 6,79 miliardi del pari periodo del 2024.La produzione consolidata è stata pari a 912 milioni di libbre di rame, 287.000 once d’oro e 22 milioni di libbre di molibdeno nel terzo trimestre del 2025. Le vendite consolidate sono state pari a 977 milioni di libbre di rame, 336.000 once d’oro e 19 milioni di libbre di molibdeno nel terzo trimestre del 2025. Le vendite consolidate di rame e oro sono state rispettivamente circa l’1% e il 4% inferiori alle previsioni di luglio 2025La società prevede per il 4Q25 che le vendite consolidate ammonteranno a circa 3,5 miliardi di libbre di rame, 1,05 milioni di once d’oro e 82 milioni di libbre di molibdeno per l’anno 2025, inclusi 635 milioni di libbre di rame, 60.000 once d’oro e 21 milioni di libbre di molibdeno. Tali previsioni, ha precisato Freeport, presuppongono un contributo minimo da parte dell’Indonesia, in attesa di una ripresa graduale delle attività di estrazione e fusione.I prezzi medi realizzati sono stati di 4,68 dollari per libbra per il rame, 3.539 dollari per oncia per l’oro e 24,07 dollari per libbra per il molibdeno nel terzo trimestre del 2025.I flussi di cassa operativi sono stati pari a 1,7 miliardi, al netto di 0,2 miliardi di dollari di capitale circolante e altri impieghi. Si prevede che i flussi di cassa operativi si aggireranno intorno ai 5,5 miliardi di dollari, al netto di 0,7 miliardi di dollari di capitale circolante e altri impieghi, per l’anno 2025, ipotizzando prezzi di 4,75 dollari per libbra per il rame, 4.000 dollari per oncia per l’oro e 25,00 dollari per libbra per il molibdeno nel quarto trimestre del 2025.Le spese in conto capitale hanno raggiunto quota 1,1 miliardi, inclusi 0,5 miliardi per importanti progetti minerari e 0,1 miliardi per la nuova fonderia e raffineria di metalli preziosi (PMR) di PT Freeport Indonesia (PTFI) (collettivamente, gli impianti di lavorazione a valle di PTFI). Per l’anno 2025, l’azienda prevede che le spese in conto capitale si aggireranno intorno ai 4,5 miliardi, inclusi 2,3 miliardi di dollari per importanti progetti minerari e 0,6 miliardi di dollari per gli impianti di lavorazione a valle di PTFI.Al 30 settembre 2025, il debito consolidato ammontava a 9,3 miliardi e la liquidità e le disponibilità liquide consolidate ammontavano a 4,3 miliardi di dollari. Al 30 settembre 2025, l’indebitamento netto ammontava a 1,7 miliardi di dollari, esclusi 3,2 miliardi di dollari di debito per gli impianti di lavorazione a valle di PTFI. LEGGI TUTTO