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    OPS MPS su Mediobanca, adesioni balzano al 27,06%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 28 agosto 2025 sono state presentate 63.477.095 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 225.514.164, pari al 27,0634% delle azioni oggetto dell’offerta (o al 26,5480% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione).L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    UniCredit rafforza la partecipazione in Alpha Bank: quota complessiva al 26%

    (Teleborsa) – UniCredit ha annunciato di aver sottoscritto ulteriori strumenti finanziari relativi a una partecipazione in Alpha Bank per circa il 5% aumentando così la sua posizione aggregata e raggiungendo una quota complessiva di circa il 26%. La conversione in azioni della quota eccedente il 9,9% e il consolidamento in bilancio per meglio riflettere il contributo positivo della partnership strategica potranno avvenire dopo il completamento delle procedure regolamentari di autorizzazione in corso. Secondo il consenso degli analisti, la partecipazione in Alpha genererà un utile netto di circa 244 milioni di euro nel 2026, per poi crescere significativamente nel periodo successivo, che UniCredit restituirà ai propri azionisti in linea con la sua politica di distribuzione. La partecipazione del 26% avrà un impatto di circa 65 punti base sul CET1 ratio di UniCredit, con un ritorno sull’investimento as-is di circa il 20%, che prevediamo migliorerà grazie alle iniziative portate avanti in partnership dai due istituti. “Il nostro investimento in Alpha ha prodotto risultati ben oltre le aspettative e continua a rappresentare un’area chiave per la crescita della nostra attività – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Unicredit, Andrea Orcel –. La solida partnership reciprocamente vantaggiosa ha portato benefici a clienti, azionisti e al nostro personale, e c’è ancora molto da fare. Questa collaborazione è una chiara dimostrazione di come l’approccio federale di UniCredit possa apportare un contributo significativo ad altre istituzioni leader nei rispettivi paesi europei. Il nostro rapporto con Alpha e la qualità del suo personale rimangono il fulcro del nostro successo passato e futuro. Siamo grati al Governo greco, alla Banca Centrale e alle altre Istituzioni greche per averci accolto, incoraggiando il nostro investimento, in un continuo dialogo diretto, aperto e costruttivo durante tutto il percorso”. L’obiettivo principale del management team di UniCredit continua a essere l’esecuzione di UniCredit Unlocked e la realizzazione di una crescita redditizia sostenibile e di una superiore distribuzione di utili per gli azionisti. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari chiude in leggero rialzo, bene Prismyan e settore del lusso

    (Teleborsa) – Si chiude all’insegna della prudenza il bilancio nel Vecchio Continente, mentre si distingue la performance positiva mostrata Piazza Affari. Senza direzione intanto l’S&P-500 sulla borsa a stelle e strisce.A Piazza Affari buona la performance di Prysmian in scia al giudizio positivo espresso dagli analisti di Jefferies. Bene anche il settore del lusso – al termine delle contrattazioni Brunello Cucinelli ha presentato una semestrale con ricavi e utili in crescita – e Campari che sfrutta la fiducia sul settore generata dai conti della francese Pernod Ricard. Seduta positiva anche per STMicroelectronics dopo la buona trimestrale pubblicata dal colosso Nvidia. Giornata caratterizzata però dal crollo di Tim (-8,8%) penalizzata dall’annuncio di Iliad dell’interruzione delle trattative per una fusione con l’operatore italiano e della decisione di abbandonare questa ipotesi. Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,30%. Lieve aumento dell’oro, che sale a 3.411,7 dollari l’oncia. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 63,63 dollari per barile. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite case in corso in calo dello 0,4% in linea con attese a luglio

    (Teleborsa) – Calano le compravendite di abitazioni negli StatiUniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di luglio, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un decremento dello 0,4% su base mensile, portandosi a quota 71,7 punti dopo il -0,8% registrato a giugno.Il dato è in linea con le previsioni degli analisti. LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre in leggero rialzo, focus su dati macro

    (Teleborsa) – Sosta intorno alla parità la Borsa di New York, con il Dow Jones che si attesta a 45.475 punti; sulla stessa linea, resta piatto l’S&P-500, con le quotazioni che si posizionano a 6.481 punti.Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,24%); senza direzione l’S&P 100 (0%).In discesa a Wall Street tutti i comparti dell’S&P 500. Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti sanitario (-0,68%), energia (-0,51%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,50%).Sul fronte macroeconomico, scendono più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 23 agosto, i “claims” sono risultati pari a 229 mila unità, in calo di 5.000 unità rispetto alle 234 mila (riviste da 235 mila) della settimana precedente e rispetto alle 231 mila unità attese.Cresce più delle attese l’economia statunitense nel 2° trimestre del 2025, con il dato del PIL che nella seconda lettura è stato indicato a +3,3% su base trimestrale rispetto al +3% della stima preliminare. Il dato, diffuso oggi dal Dipartimento del Commercio americano, si confronta con il -0,5% del trimestre precedente.Per quanto riguarda le trimestrali, NVIDIA, colosso statunitense dei processori grafici, ha registrato un fatturato di 46,7 miliardi di dollari per il secondo trimestre (terminato il 27 luglio 2025), in crescita del 6% rispetto al trimestre precedente e del 56% rispetto all’anno precedente. Il dato è superiore alle attese degli analisti per 46,1 miliardi di dollari, secondo i dati LSEG. Il fatturato del Blackwell Data Center di NVIDIA è cresciuto del 17% su base sequenziale. LEGGI TUTTO

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    ERG, upgrade a Buy da Bank of America con proposta unica da “yieldco”

    (Teleborsa) – Bank of America ha migliorato a “Buy” la raccomandazione su ERG, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con un target price di 23 euro per azione (+18%).L’upgrade arriva all’interno di un report sul settore europeo, dove viene sottolineata “la proposta esclusiva dell’azienda, caratterizzata da un basso indebitamento e da un reddito più elevato, presenta un profilo “yieldco” che gli investitori dovrebbero trovare interessante con il calo dei tassi europei. Inoltre, il profilo di crescita è ora quotato a un prezzo interessante e dovrebbe beneficiare della ripresa delle risorse eoliche fino al 2026, piuttosto che della crescita degli asset e/o dei guadagni derivanti dalla rotazione degli asset.In generale, il sentiment per le energie rinnovabili europee è migliorato, dopo essersi rivelato un investimento doloroso per molti investitori negli ultimi anni. I pure player hanno sovra-performato il settore di oltre 27 punti percentuali dall’annuncio dei dazi statunitensi.Bank of America ritiene che il mercato stia pagando troppo per gli asset e la pipeline di Acciona Energia (downgrade a Underperform) ed EDPR (Underperform confermato), o sottostimando le passività. Un indebitamento troppo elevato e l’assenza di un chiaro miglioramento dei fondamentali del settore continuano a limitare il profilo di crescita, con un’elevata dipendenza dalle rotazioni degli asset. Sebbene un’uscita da parte di una delle due società madri, Acciona o EDP, rappresenti un rischio (entrambi i management mantengono aperte tutte le opzioni), ciò è improbabile, vista la recente ripresa del prezzo delle azioni. Rating “Underperform” anche per Orsted, con l’imminente aumento di capitale che rappresenta un ostacolo nel breve termine.La banca d’affari statunitense continua a privilegiare Grenergy (Buy confermato) come prima scelta, in base alla sua eccellente esecuzione e al potenziale di maggiori ambizioni (guidance conservativa), nonché a un interessante contesto tematico nello storage, sempre più richiesto in Europa e oltre. Tra le altre cose, ritiene che il rapporto rischio-rendimento sia incerto per Solaria, con buone aspettative sui data center (downgrade a Neutral). LEGGI TUTTO

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    BCE: contesto incerto, mantiene piena opzionalità per future decisioni tassi

    (Teleborsa) – Considerata l’eccezionale incertezza che caratterizza l’economia ed il contesto internazionale ed i rischi di ampi shock inflazionistici in entrambe le direzioni, il Consiglio direttivo della BCE ha ritenuto adeguato adottare una doppia prospettiva, mantenendo la piena opzionalità per le riunioni future e dimostrandosi flessibile per reagire rapidamente a shock di ampia portata, se necessario. E’ quanto emerge dai verbali dell’ultimo incontro di politica monetaria del 23-24 luglio, quando per la prima volta in dodici mesi l’Istituto di Francoforte ha mantenuto i tassi d’interesse stabili al 2%. “Tutti i membri – si legge nelle Minutes – hanno sostenuto la proposta avanzata dal signor Lane di mantenere invariati i tre tassi di interesse chiave della BCE. Non vi è stata alcuna pressione immediata per modificare i tassi di riferimento durante la riunione in corso”.Durante la riunione, sebbene sia stato espresso il parere che le condizioni attuali sarebbero coerenti con un ulteriore taglio dei tassi, a causa dei crescenti rischi al ribasso per la produzione e l’inflazione, mantenere tassi di interesse invariati è stato giudicato un approccio saldo per gestire gli shock e i rischi di inflazione in entrambe le direzioni ed in un’ampia gamma di scenari plausibili. Nel complesso, al momento, l’attesa di ulteriori informazioni e la risoluzione di alcune incertezze presentano un elevato valore opzionale.Il contesto è rimasto eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle controversie commerciali, ma anche degli sviluppi geopolitici. Tale incertezza potrebbe anche giustificare il mantenimento invariato dei tassi di interesse. In particolare, il mantenimento dei tassi di riferimento ai livelli attuali consentirebbe di avere più tempo per valutare l’evoluzione dei negoziati commerciali e le conseguenze di un eventuale esito finale sull’andamento dei tassi di interesse. Inoltre, consentirebbe un’ulteriore valutazione della trasmissione dei passati tagli dei tassi di interesse e di valutare ulteriori informazioni in arrivo. Tutto ciò dovrebbe facilitare, entro settembre, una migliore comprensione di come l’economia stia rispondendo alle attuali sfide, anche in relazione alle forze contrastanti che attualmente oscurano i segnali dei dati, e delle implicazioni che ciò comporta per le prospettive.La comunicazione – si legge nei verbali – dovrebbe mantenere un tono volutamente cauto e neutrale ed apparire deliberatamente poco informativa sulle future decisioni sui tassi di interesse. I membri hanno dunque ribadito la determinazione del Consiglio direttivo a garantire una stabilizzazione dell’inflazione sull’obiettivo del 2% nel medio termine ed a seguire un approccio basato sui dati per determinare l’orientamento appropriato della politica monetaria, senza impegnarsi preventivamente su un particolare percorso dei tassi.Allo stesso tempo, essendo il ciclo disinflazionistico sostanzialmente concluso, la discussione si è spostata dalla velocità con cui i tassi di interesse avrebbero dovuto essere normalizzati, nell’ambito di una campagna di riduzione dei tassi, a potenziali aggiustamenti marginali per il resto del 2025, alla luce delle prospettive economiche e delle incertezze prevalenti. Ciò richiede una dipendenza delle decisioni dai come i dati influenzano le prospettive a medio termine, piuttosto che una reazione eccessiva ai singoli dati. LEGGI TUTTO

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    UE, dispositivi IoT ampiamente utilizzati. Dominano le TV, indietro la domotica

    (Teleborsa) – Nel 2024, il 70,9% delle persone nell’Unione europea utilizzava dispositivi connessi a Internet, altrimenti noti come dispositivi “intelligenti”, o Internet of Things (IoT). Lo rende noto l’Ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).La quota più alta di utenti di dispositivi connessi a Internet nell’UE è stata registrata nei Paesi Bassi (94,8%), seguiti da Irlanda (90,6%) e Danimarca (87,0%). Al contrario, le quote più basse sono state registrate in Polonia (46,1%), Bulgaria (50,8%) e Romania (56,6%).Tra le varie tipologie di dispositivi connessi a Internet, le TV connesse a Internet sono state di gran lunga i dispositivi IoT più utilizzati nel 2024, segnalati dal 57,9% degli intervistati. Seguono i dispositivi indossabili intelligenti, come smartwatch e fitness tracker (29,9%).Un quinto delle persone ha dichiarato di utilizzare console di gioco (19,5%) e sistemi audio domestici connessi a Internet (19,3%). Inoltre, il 16% delle persone ha dichiarato di utilizzare un assistente virtuale sotto forma di smart speaker.I dispositivi di domotica erano meno utilizzati. Nel 2024, il 14,2% delle persone utilizzava un sistema di gestione dell’energia domestica connesso a Internet, il 12,8% elettrodomestici intelligenti e l’11,8% dispositivi di sicurezza domestica intelligenti.Infine, il 10,5% ha dichiarato di utilizzare un’auto con connessione wireless integrata, il 7,9% dispositivi IoT per la salute e il 2,3% giocattoli connessi a Internet. LEGGI TUTTO