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    Banche, Morningstar DBRS: NPL sotto controllo, ma aumento pressione in certi paesi

    (Teleborsa) – I Non-Performing Loans (NPL) ratio delle banche europee è rimasto resiliente nel 2023, mostrando “pochissimi segnali di deterioramento significativo” nonostante gli aumenti dei tassi di interesse. Lo afferma Morningstar DBRS, facendo notare, tuttavia, che in alcuni paesi le banche hanno mostrato ampie differenze di performance.L’NPL ratio medio nel nostro campione di banche europee di Morningstar DBRS era del 2,9% alla fine del 2023, leggermente migliorato rispetto al 3,1% alla fine del 2022. Tuttavia, le differenze osservate nel terzo trimestre in alcuni paesi si sono ampliate ulteriormente nel quarto trimestre.Le banche dei paesi che tradizionalmente avevano gli NPL ratio più bassi in Europa, vale a dire Germania, Austria, Danimarca e Francia, hanno mostrato il maggiore deterioramento degli NPL ratio alla fine del 2023 su base annua. Inoltre, le banche in paesi tradizionalmente con elevati livelli di NPL come Grecia, Portogallo, Irlanda e Italia hanno mostrato miglioramenti significativi dell’NPL ratio su base annua.Da report emerge, in particolare, che le banche in Germania hanno mostrato il maggiore deterioramento dell’NPL ratio, con un aumento di 106 punti base nell’NPL ratio medio all’2,8% a fine anno 2023, dall’1,7% a fine anno 2022.”Anche se riteniamo che l’intero impatto dell’aumento dei tassi di interesse non sia stato completamente trasferito sulla qualità degli attivi delle banche, il contesto economico resiliente e i livelli di disoccupazione dovrebbero continuare a prevenire un’escalation dei problemi di qualità degli attivi presso le banche europee”, si legge nella ricerca.”In questo contesto, tuttavia, prevediamo ancora un certo deterioramento dell’NPL ratio presso alcune banche, in particolare associato ad alcuni settori che sono sotto pressione, come quello immobiliare commerciale e del credito privato – viene sottolineato – Inoltre, ci aspettiamo che il ritmo di riduzione raggiunto negli ultimi anni presso alcune banche difficilmente sarà mantenuto nel 2024″. LEGGI TUTTO

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    Morgan Stanley, utile primo trimestre sale a 3,4 miliardi di dollari su più IPO e bond

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha registrato ricavi netti di 15,1 miliardi di dollari per il primo trimestre del 2024, rispetto ai 14,5 miliardi di dollari di un anno fa. L’utile netto è stato di 3,4 miliardi di dollari, ovvero 2,02 dollari per azione, rispetto all’utile netto di 3,0 miliardi di dollari, o 1,70 dollari per azione diluita, per lo stesso periodo di un anno fa.”Grazie alla forte crescita netta delle nuove attività, la società ha raggiunto i 7 trilioni di dollari di asset dei clienti nel settore della gestione patrimoniale e degli investimenti – ha commentato il CEO Ted Pick – Anche la divisione Institutional Securities ha registrato un rafforzamento nei mercati e nelle attività di underwriting. Il modello Integrated Firm di Morgan Stanley sta fornendo risultati durevoli”.Wealth Management ha riportato ricavi netti pari a 6,9 miliardi di dollari nel trimestre, rispetto ai 6,6 miliardi di dollari di un anno fa. Institutional Securities ha registrato ricavi netti per l’attuale trimestre pari a 7,0 miliardi di dollari, rispetto ai 6,8 miliardi di dollari di un anno fa.All’interno di Institutional Securities, i ricavi dell’Investment Banking sono aumentati del 16% rispetto a un anno fa, arrivando a 1,45 miliardi di dollari.Scendendo nei dettagli dell’Investment Banking, i ricavi da Advisory sono diminuiti rispetto a un anno fa a causa di transazioni di M&A completate in numero inferiore. I ricavi di Equity underwriting sono aumentati in modo significativo rispetto a un anno fa riflettendo maggiori ricavi da IPO e follow-on. I ricavi da Fixed income underwriting sono aumentati rispetto a un anno fa principalmente grazie all’aumento delle emissioni obbligazionarie.I risultati della divisione Investment Management riflettono ricavi netti pari a 1,4 miliardi di dollari su un AUM medio più elevato pari a 1,5 trilioni di dollari. Il trimestre ha incluso flussi netti positivi a lungo termine pari a 7,6 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, BlackRock lima partecipazione al 4,749%

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande asset manager al mondo, ha una partecipazione pari al 4,749% in Banco BPM, primaria banca italiana che fa parte del FTSE MIB.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 9 aprile 2024. In precedenza, al 15/03/2024, la quota era al 5,168%. LEGGI TUTTO

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    Popolare Sant’Angelo e Popolare di Ragusa avviano operazione di aggregazione

    (Teleborsa) – Banca Popolare Sant’Angelo (BPSA) e Banca Agricola Popolare di Ragusa (BAPR) hanno ufficialmente avviato le attività finalizzate alla realizzazione di un’operazione di aggregazione.Il CdA di BPSA ha infatti accettato l’offerta vincolante formulata da BAPR in data 5 aprile 2024 avente ad oggetto la realizzazione di un’operazione di aggregazione tra le due banche siciliane. Il CdA di BPSA ha anche riconosciuto a BAPR un periodo di esclusiva negoziale fino al 28 maggio 2024, data entro la quale dovrà essere perfezionato l’accordo giuridicamente vincolante che andrà a disciplinare il percorso da seguire per giungere all’aggregazione.Il prosieguo dell’operazione dovrà anche avere le autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità di Vigilanza, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    MPS, Morningstar DBRS alza di due notch il rating a “BB (high)”

    (Teleborsa) – Morningstar DBRS ha alzato i rating di Banca Monte dei Paschi di Siena di 2 notches, portando il rating standalone Intrinsic Assessment (IA), il Long-Term Issuer rating e il Long-Term Senior Debt rating a “BB (high)” da “BB (low)”, e il Long-Term Deposit rating a “BBB (low)” da “BB”. Il rating del debito subordinato è stato migliorato di 3 notches a “BB (low)” da “B (low)”.La decisione dell’agenzia considera i significativi miglioramenti realizzati dalla banca negli ultimi 12-18 mesi con il sostanziale aumento dei ricavi, supportato oltre che dallo scenario dei tassi di interesse, anche dai miglioramenti del business mix. Inoltre, il successo della manovra sul personale realizzata a dicembre 2022, con l’uscita volontaria di circa 4.000 dipendenti, ha permesso di migliorare strutturalmente l’efficienza operativa. L’upgrade riflette anche il miglioramento del costo del rischio, che si attesta su un livello strutturalmente più basso.L’outlook è stato migliorato a positivo in quanto Morningstar DBRS si aspetta che questi elementi continueranno a sostenere i profitti nel 2024.L’upgrade dei rating riflette anche il forte livello di patrimonializzazione, per il quale MPS si posiziona nella fascia più alta tra i suoi peer, e il ritorno alla distribuzione di dividendi, oltre alla significativa riduzione dei rischi legali grazie ai positivi esiti giudiziari dello scorso anno. Per l’agenzia, inoltre, MPS è una delle più grandi banche italiane e può contare su un franchise ben distribuito su base nazionale. Infine, i rating continuano ad essere sostenuti anche dalla stabilità del profilo di funding e di liquidità e dal rinnovato accesso al mercato del funding istituzionale. LEGGI TUTTO

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    Banca Popolare di Cortona, dividendo di 0,60 euro dopo utile record

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci della Banca Popolare di Cortona ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,60 euro per azione; è stato fissato, quale dato stacco cedola e quale data contabile per determinare la legittimazione al pagamento del dividendo, il giorno 16 aprile 2024 e quale data a partire dalla quale viene posto in pagamento il dividendo, il giorno 18 aprile 2024.L’utile netto dell’esercizio, pari a 3,67 milioni di euro, rappresenta il valore più alto realizzato dalla banca nei suoi 143 anni di storia. Lo scorso esercizio era stato di 654 mila euro.Sul fronte reddituale, il margine di interesse fa registrare una variazione positiva molto consistente, pari al 56,77%, principalmente in virtù degli aumenti dei tassi di riferimento; positivo anche il contributo delle commissioni nette, che aumentano del 2,34%; cresce in maniera significativa anche il Margine di intermediazione, +48,28%. Il rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione (Cost/Income ratio) migliora sensibilmente passando dal 66,40% dell’esercizio 2022 al 53,05%.I ratios patrimoniali registrano dei progressi e si mantengono su buoni livelli, ben al di sopra dei coefficienti minimi di vigilanza, con CET1 ratio, TIER1 ratio e TCR al 17,01% (nel 2022 la misura era del 15,62%). LEGGI TUTTO

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    Cherry Bank diventa primo socio di Banca Macerata, cerca sinergie con Valconca

    (Teleborsa) – Cherry Bank, banca specializzata nei servizi di supporto alle imprese, nella creazione di valore dalla trasformazione di portafogli NPL e nell’acquisto dei crediti fiscali, ha finalizzato l’acquisizione da un unico socio del 9,6% di Banca Macerata. L’acquisizione si inserisce nel programma di ampliamento dell’operatività di Cherry Bank per il tramite di accordi commerciali con istituti bancari a forte radicamento territoriale, si legge in una nota.Secondo quanto già reso noto da Banca Macerata, l’acquisto ha interessato 174.349 azioni ordinarie del valore nominale di 25 euro (per un controvalore totale di oltre 4,35 milioni di euro), pari al 9,68% del capitale sociale.L’intervento nel capitale – che mette Cherry Bank nella posizione di essere il primo socio della banca marchigiana – è volto alla realizzazione di sinergie sull’offerta, in linea con la gamma di soluzioni per famiglie e imprese già presente da parte di Banca Macerata e avviata anche da Cherry Bank nella contigua regione romagnola e nell’area di Pesaro, dove l’ampliamento di Cherry Bank è avvenuto recentemente grazie alla fusione di Banca Popolare Valconca perfezionata solo 4 mesi fa.”Banca Macerata è una realtà solida sul territorio e stabilmente profittevole – ha commentato l’AD Giovanni Bossi – Vogliamo collaborare quali soci, nel pieno rispetto delle rispettive autonomie e in coerenza con le linee guida tracciate a sostegno della nostra desiderata espansione. Collaboreremo con Banca Macerata per far sentire al meglio la nostra vicinanza, certi che la collaborazione potrà fare bene ad entrambi e, soprattutto, consentire di servire al meglio le esigenze di una comunità che ha avuto mille occasioni di dimostrarsi capace e intraprendente”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, CdA conferma presidente Pietro Carlo Padoan e AD Andrea Orcel

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, riunitosi a valle dell’assemblea, ha nominato il Consigliere Pietro Carlo Padoan quale Presidente del Consiglio di Amministrazione e il Consigliere Andrea Orcel quale Amministratore Delegato con tutti i poteri e le deleghe necessarie a tal fine. Ha anche nominato il Consigliere Elena Carletti quale Vicepresidente con funzioni vicarie.Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha nominato i membri dei Comitati consiliari come segue: Comitato Governance e Sostenibilità: Consiglieri Pietro Carlo Padoan (Presidente), Elena Carletti, Vincenzo Cariello, Jeffrey Alan Hedberg; Comitato Rischi: Consiglieri Elena Carletti (Presidente), Paola Bergamaschi, Marcus Johannes Chromik, Marco Giuseppe Maria Rigotti; Comitato Remunerazione: Consiglieri António Domingues (Presidente), Paola Bergamaschi, Maria Pierdicchi; Comitato Nomine: Consiglieri Jeffrey Alan Hedberg (Presidente), Beatriz Ángela Lara Bartolomé, António Domingues; Comitato Parti Correlate: Consiglieri Maria Pierdicchi (Presidente), Vincenzo Cariello, Francesca Tondi.La banca ricorda anche che l’assemblea ha nominato quali componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione i consiglieri Marco Giuseppe Maria Rigotti (Presidente), Paola Camagni, Julie Birgitte Galbo, Gabriele Villa. LEGGI TUTTO