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    Reply, Equita abbassa target price con andamento della top-line organica meno dinamico

    (Teleborsa) – Equita ha ridotto a 150 euro per azione (dai precedenti 172 euro) il target price su Reply, società quotata su euronext STAR Milan e specializzata nella realizzazione di soluzioni basate sui nuovi canali di comunicazione e media digitali, confermando la raccomandazione “Buy” un terzo trimestre 2025 migliore delle attese e un outlook confidente sui margini ma più prudente sul fatturato.In call il management si è detto soddisfatto riguardo la performance corrente ma ha evidenziato un confronto più sfidante nel quatro trimestre e un mood dei clienti stabile (rispetto a un mood leggermente più costruttivo durante la scorsa call del secondo trimestre). La Germania è attesa tornare a crescere ma più verso il 2026. Il quarto trimestre potrebbe vedere uno sviluppo organico non molto dissimile dall’andamento del terzo; è presto per fornire indicazioni precise sul 2026, ma al momento è prudente assumere andamenti simili a quelli visti sul FY25 con una continua forte attenzione ai margini.Sul fronte AI, è stato detto che l’intelligenza artificiale rimane un driver di crescita e un’opportunità più che una potenziale minaccia con molti progetti che stanno facendo ramp-up; per quanto riguarda l’M&A, la pipeline rimane dinamica, in mercati esteri come US/UK/Germania.Il TP è stato ridotto per riflettere un andamento della top-line organica meno dinamico. “Riteniamo che valga la pena ulteriormente approfondire le dinamiche attuali: se sul fronte dei margini i riscontri sono più che positivi (come anche evidenziato dai risultati del terzo trimestre), sul fronte della top-line le dinamiche di breve termine sono meno brillanti del previsto principalmente per un mercato tedesco più debole”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    CAREL Industries, Mediobanca alza target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Mediobanca ha aumentato a 25,0 euro (dai precedenti 24,4 euro) il target price su CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, confermando la raccomandazione “Neutral”.Gli analisti scrivono che il messaggio principale della conference call è che i principali settori verticali del gruppo stanno tutti contribuendo alla crescita, con il Nord America e i data center come due motori principali. La crescita organica delle vendite della refrigerazione commerciale sta finalmente recuperando terreno rispetto all’HVAC, trainata dalla ripresa in Europa, mentre l’HVAC industriale rimane più sensibile all’attuale contesto macroeconomico volatile.Le stime di Mediobanca per l’anno in corso sono complessivamente invariate e il proseguimento degli attuali trend di mercato dovrebbe supportare l’opinione della banca d’affari che il 2026-27 sarà un anno di crescita organica equilibrata delle vendite (superiore al 10%) con una costante progressione del margine EBITDA. Ha complessivamente confermato le stime di utile per azione (EPS) per il 2025-27 (in aumento dell’1% in media), migliorando leggermente le ipotesi di flusso di cassa.”Per vedere un re-rating rispetto ai livelli attuali, e quindi essere più costruttivi, dobbiamo osservare una crescita strutturale incrementale nei prossimi trimestri e un’allocazione del capitale più proattiva, che rimane un’area inesplorata di possibile creazione di valore/potenziale di crescita”, si legge nella ricerca. LEGGI TUTTO

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    Biesse, upgrade a Buy da Intesa: probabilmente al punto più basso del ciclo

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha limato a 8,00 euro per azione (dai precedenti 8,10 euro) il target price su Biesse, multinazionale quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, metallo e materiali compositi, migliorando però la raccomandazione sul titolo a “Buy” da “Neutral” visto l’upside potenziale del 43%.Gli analisti scrivono che i risultati di Biesse nei primi nove mesi del 2025 sono stati ancora deboli, ma il terzo trimestre del 2025 ha visto un’attenuazione della contrazione di ricavi ed EBITDA, con il management che ha indicato che questo dovrebbe rappresentare il punto più basso del ciclo di acquisizione ordini. Per supportare la ripresa del business con una struttura più snella, è stata recentemente implementata anche una riorganizzazione a livello dirigenziale.L’upgrade è arrivato poiché ora Intesa vede “un rischio limitato di revisione al ribasso delle stime e un potenziale di rialzo del 43% rispetto all’attuale prezzo delle azioni. Notiamo che un rerating del prezzo delle azioni Biesse ha storicamente anticipato l’inversione del trend di acquisizione ordini, rappresentando un potenziale catalyst a breve termine”. LEGGI TUTTO

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    ESI, Euroland Corporate avvia copertura con Buy e target price di 2,5 euro

    (Teleborsa) – Euroland Corporate ha avviato la copertura sul titolo ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, con una raccomandazione “Buy” e un prezzo obiettivo di 2,5 euro per azione, che implica un potenziale di rialzo del 66%.Con un portafoglio ordini EPC di quasi 25 milioni di euro ad oggi, un comprovato track record di 235 MWp, una base azionaria strutturata e un flusso dinamico di notizie negli ultimi mesi, il broker ritiene che vi siano ora le condizioni affinché il gruppo possa generare una crescita solida e redditizia. Prevede un CAGR 2024-2027 di quasi il 15% per i ricavi, con un margine EBITDA che potrebbe raggiungere il 13%.Inoltre, la bassa valutazione del titolo (5,1x EV/EBITDA 2025) rispetto ai suoi peers offre “un punto di ingresso interessante per qualsiasi investitore a lungo termine che cerchi esposizione ai vincitori della transizione energetica”, si legge nella ricerca.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Iveco, Intesa Sanpaolo migliora la view: giudizio e target price in crescita

    (Teleborsa) – Si muove con cautela il titolo Iveco che mostra una variazione percentuale pari a +0,08%.Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno ritoccato all’insù il giudizio sul titolo a “neutral” e il target price a 19,9 euro.Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice FTSE MIB, evidenzia un rallentamento del trend del leader globale nel settore automotive rispetto al principale indice della Borsa di Milano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.L’andamento di breve periodo di Iveco mostra una tendenza moderatamente positiva con prima area di resistenza stimata a quota 18,47 Euro e supporto a 18,42. In tale contesto ci si attende un miglioramento della curva verso i nuovi top visti a 18,51. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro, Intesa abbassa target price e conferma Neutral

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha abbassato a 8,5 euro per azione (dai precedenti 9,3 euro) il target price su Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, confermando la raccomandazione “Neutral” sul titolo.Gli analisti hanno scritto che la debolezza del mercato è proseguita nei primi nove mesi del 2025 e il nuovo scenario tariffario e le tensioni geopolitiche potrebbero continuare a influenzare la domanda e la concorrenza nei prossimi trimestri. Tuttavia, dopo aver ridotto le scorte di oltre 22 milioni di euro nel primo semestre del 2025, Zignago Vetro dovrebbe aver guadagnato flessibilità per bilanciare i prezzi di vendita con i costi di produzione, beneficiando anche della normalizzazione dei costi energetici, della riduzione dei costi del vetro e dell’aumento della capacità produttiva.L’obiettivo di Zignago Vetro per i prossimi trimestri è consolidare il miglioramento del margine EBITDA e della generazione di cassa osservati nel secondo e terzo trimestre del 2025.Intesa Sanpaolo ha rivisto le stime per il periodo 2025-2026 per incorporare i risultati dei primi nove mesi del 2025 e le prospettive del management, con una riduzione media dell’EBITDA per l’esercizio 2025-2026 di circa il 9% e dell’utile per azione (EPS) di circa il 30%. LEGGI TUTTO

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    Tesmec, vola allo Star in scia all’upgrade di Intermonte

    (Teleborsa) – Seduta in vetta al FTSE Italia Star (+0,76%) per il titolo Tesmec, che avanza del 14,26% a 0,1282 euro. Andamento sostenuto dall’upgrade di Intermonte a valle dei conti dei primi nove mesi dell’anno.Gli analisti, infatti, hanno confermato il giudizio di Outperform alzando al contempo il target price a 0,17 euro, dal precedente 0,08 euro.”Oltre a trend di conto economico favorevoli che suggeriscono una crescente attenzione alla qualità dei ricavi e alla redditività”, il broker nota che la “riduzione del debito è un fattore chiave per la valutazione di Tesmec, dato che la componente debitoria rappresenta circa 2/3 del valore della produzione”.Il management di Tesmec ha confermato le indicazioni di crescita di ricavi ed EBITDA nell’esercizio 2025, con un’ulteriore riduzione dell’indebitamento netto rispetto a settembre 2025.Intermonte ha affinato le stime di conto economico per l’esercizio 2025 e aumentato i ricavi degli esercizi 26-27 del +3% e l’EBITDA dell’8%. Ha inoltre migliorato significativamente le ipotesi di generazione di cassa, con un indebitamento nettomigliorato di 8 milioni nell’anno fiscale 2025, attestandosi a 136 milioni (in linea con il dato dei primi 9 mesi del 2025) e di 15 milioni nel 2026 (rispetto a un’attuale capitalizzazione di mercato di 69 milioni) attestandosi a 126 milioni.Tesmec, hanno aggiunto gli esperti, “è esposta ai mercati finali in crescita dell’energia (ora il business più importante del gruppo) e del settore ferroviario (internazionalizzazione delle sue tecnologie diagnostiche), supportando le prospettive di crescita anche nei prossimi anni. La debolezza nel settore delle macchine trencher viene affrontata concentrandosi su regioni strategiche (Stati Uniti e Medio Oriente) e applicazioni (energia e minerario)”.Inoltre, “la chiusura dell’operazione con OT Engineering (deconsolidamento del debito di Marais è diventato definitivo) e il rifinanziamento del debito da 55 milioni di euro annunciato a ottobre supportano l’orientamento positivo”. LEGGI TUTTO

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    Ascopiave, Mediobanca alza target price: titolo ancora sottovalutato

    (Teleborsa) – Mediobanca ha incrementato a 3,80 euro per azione (dai precedenti 3,75 euro) il target price di Ascopiave, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e uno dei principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale, confermando la raccomandazione “Outperform”.Gli analisti ricordano che Ascopiave è una delle società a cui sono stati assegnati gli asset di distribuzione gas di proprietà di Italgas nell’ambito della procedura di cessione imposta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) a seguito dell’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas. Ad Ascopiave sono stati assegnati gli asset di distribuzione gas di Italgas nelle concessioni Padova 2 e Padova 3. Durante la conference call, il management di Ascopiave ha spiegato che la società ha acquisito circa 30.000 PDR con una RAB di circa 22 milioni di euro. Mediobanca stima che l’acquisizione comporterebbe un cash-out per la società di circa 30 milioni di euro. Il closing dell’operazione è previsto entro febbraio/marzo 2026.Il management ha sottolineato che sono in corso discussioni per accelerare le gare del gas. La società ha espresso parere negativo sul possibile aumento delle dimensioni degli ATEM, in quanto ciò creerebbe un settore monopolistico, penalizzando così sia gli operatori che i consumatori. D’altro canto, ha sostenuto che la possibile estensione delle concessioni sarebbe positiva in quanto incentiverebbe gli investimenti.Mediobanca ribadisce l’opinione che l’acquisizione delle concessioni di distribuzione del gas da A2A, unita all’esercizio delle opzioni put sulle restanti quote di EstEnergy e HeraComm, abbia notevolmente semplificato il portafoglio di attività della società e migliorato la visibilità sul valore del titolo. “Riteniamo che il titolo rimanga sottovalutato – si legge nella ricerca – Anche dopo la performance positiva degli ultimi trimestri, l’attuale prezzo delle azioni implica uno sconto rispetto al valore della RAB di circa l’8%, il che, a nostro avviso, non è giustificato. I principali peers scambiano con un premio a due cifre rispetto alla RAB”. LEGGI TUTTO