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    Leonardo, contratto da 1,76 miliardi di euro in Polonia per 32 elicotteri

    (Teleborsa) – PZL-Swidnik, società polacca interamente controllata da Leonardo, ha ottenuto dal Ministero della Difesa della Polonia un contratto del valore lordo di 8,25 miliardi di zloty (circa 1,76 miliardi di euro) per la fornitura di 32 elicotteri multiruolo AW 149. Il contratto comprende pacchetti di servizi logistici, di addestramento e simulazione, mentre le consegne degli elicotteri saranno effettuate nel periodo 2023-2029.I nuovi elicotteri svolgeranno missioni quali trasporto truppe e supporto aereo. Gli equipaggiamenti permetteranno anche l’evacuazione di feriti, la ricerca e soccorso in combattimento e il trasporto di rifornimenti. La configurazione degli elicotteri prevede sistemi di osservazione, armamento leggero, razzi guidati/non guidati e missili, sistemi di auto-protezione. L’armamento, in base alla variante e alla configurazione dell’elicottero, può essere installato in cabina o come carico esterno.In qualità di prime contractor, PZL-Swidnik realizzerà una linea di produzione locale per i nuovi elicotteri. Leonardo farà quindi ulteriori investimenti nello stabilimento polacco in aggiunta a quelli complessivament e pari a circa un miliardo di euro già effettuati dal 2010.”L’ottenimento oggi di questo contratto fornisce ulteriore prova della nostra capacità di rispettare gli impegni nei confronti della Polonia, tra i quali lo sviluppo delle attività produttive elicotteristiche e della supply chain locale con ritorni per l’industria polacca”, ha commentato Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo. “L’AW149 rappresenta per le moderne forze armate un formidabile salto in avanti in termini di reali capacità multi-missione, possibilità di ulteriore crescita delle sue capacità operative nel tempo, gestione efficiente della flotta e rapidità di risposta alle situazioni di emergenza”, ha aggiunto Gian Piero Cutillo, Managing Director della Divisione Elicotteri di Leonardo. LEGGI TUTTO

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    Lockheed Martin si aspetta più ordini F-35 in Europa

    (Teleborsa) – Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, si aspetta un incremento degli ordini in Europa per l’F-35, il caccia scelto come il sistema d’arma più idoneo per le prime linee operative di molte nazioni alleate. In particolare, il colosso statunitense ha detto che potrebbe consegnare i primi caccia F-35 in Germania nel 2026 e si aspetta più ordini per l’aereo in Europa, poiché la Grecia e la Repubblica Ceca hanno espresso un interesse significativo.”Ne saprete di più presto”, ha detto ai giornalisti J.R. McDonald, vicepresidente dello sviluppo dell’F-35 presso Lockheed Martin, in una conferenza stampa alla fiera ILA Berlin Air Show, secondo quanto riporta Reuters. LEGGI TUTTO

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    Fincantieri costruirà terza fregata Constellation per la US Navy

    (Teleborsa) – Fincantieri, uno dei principali complessi cantieristici al mondo, ha reso noto che la US Navy ha annunciato l’esercizio dell’opzione che assegna alla controllata americana di Fincantieri, Marinette Marine (FMM), la costruzione della terza fregata lanciamissili della classe “Constellation”, che si chiamerà USS Chesapeake (FFG-64). Il valore dell’opzione contrattuale è di circa 536 milioni di dollari.Il programma “Constellation” è stato assegnato nel 2020 a FMM, con un contratto per la prima fregata con l’opzione per 9 ulteriori navi, oltre al supporto postvendita e l’addestramento degli equipaggi, del valore complessivo di circa 5,5 miliardi di dollari. Nell”ambito del programma, la US Navy prevede la costruzione di ulteriori 10 unità, per un totale di 20.Fincantieri ha sottolineato di aver quasi completato l’ammodernamento dei propri cantieri US per consentire la costruzione di ben due fregate ogni anno. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, S&P conferma rating e rivede outlook a positivo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato il rating di Leonardo a BB+/B e ne ha rivisto al rialzo l’outlook, portandolo a positivo. Dopo un 2020 difficile, quando la pandemia ha pesato sulla redditività e sulle metriche del credito del gruppo, le metriche del credito di Leonardo “hanno iniziato a riprendersi lentamente, sostenute dalle sue attività di difesa e governative”, evidenzia l’agenzia di rating. S&P prevede che il bilancio della società italiana “si rafforzi in modo sostenibile, grazie all’impegno del management a ridurre la leva finanziaria e migliorare l’assorbimento del capitale circolante”.Secondo le aspettative dell’azienda, il business delle aerostrutture raggiungerà il pareggio nel 2025, il che implica che “continuerà a drenare liquidità per i prossimi due o tre anni”, sottolinea l’agenzia di rating. Di conseguenza, gli analisti prevedono ora che nel 2022-2023 questa attività ridurrà i margini di 150 punti base (pb) a 200 pb. “Sebbene il gruppo possa fare affidamento su un aumento dei volumi dovuto alla ripresa più rapida della domanda da parte di ATR (Aerei da Trasporto Regionale) e Airbus (aeromobili a fusoliera stretta A321 e A220), prevediamo comunque un ambiente operativo difficile e una domanda debole per il 787 Dreamliner di Boeing – viene sottolineato – Prevediamo inoltre che i programmi di difesa, Eurofighter e JSF, contribuiranno positivamente ai margini e alla generazione di cassa”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo, per difetti Boeing 787 indagato subfornitore

    (Teleborsa) – In merito alle dichiarazioni riportate dalla stampa relative al riscontro di difetti nei componenti prodotti per il B787, Leonardo fa sapere che si fa riferimento al subfornitore Manufacturing Processes Specification (MPS), qualificato anche da Boeing. “Il suddetto subfornitore – si legge nella nota di Leonardo – è sotto indagine da parte della magistratura per cui Leonardo risulta parte lesa e pertanto non si assumerà potenziali oneri a riguardo. Inoltre Manufacturing Processes Specification S.r.l. (MPS) non è più fornitore di Leonardo”. LEGGI TUTTO

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    Leonardo a picco in Borsa. Boeing denuncia difetti su parti del “787 Dreamliner”

    (Teleborsa) – Affonda sul mercato Leonardo che chiude con un calo di oltre 7 punti percentuali. Il titolo del gruppo aerospaziale italiano è sceso improvvisamente nell’ultima ora di scambi, fino ad essere messo in asta di liquidità, per qualche minuto, a seguito di indiscrezioni stampa, rilanciate da Bloomberg, secondo cui Boeing starebbe riscontrando difetti su parti del 787 Dreamliner fornite da Leonardo. “C’è una indagine in corso, ma abbiamo constatato che questo non rappresenta un pericolo immediato per la sicurezza della flotta attualmente in servizio”, ha dichiarato un portavoce di Boeing. Il colosso statunitense ha confermato il difetto di fabbricazione segnalando di aver ricevuto una notifica da parte di un fornitore, senza specificare quale. Bloomberg, invece, nella indiscrezione, cita Leonardo come l’azienda fornitrice che ha segnalato il difetto alla Boeing. I problemi riguarderebbero alcuni componenti in titanio forniti dall’azienda controllata dal MEF, che non rispetterebbero le norme di solidità vigenti per i B787 prodotti nel corso degli ultimi tre anni. Leonardo realizza a Grottaglie, in Puglia, la fusoliera dell’evolutissimo velivolo della Boeing, il più leggero mai realizzato dalla big statunitense. Lo scenario su base settimanale della Holding italiana nei settori dell’aeronautica rileva un allentamento della curva rispetto alla forza espressa dal FTSE MIB. Tale ripiegamento potrebbe rendere il titolo oggetto di vendite da parte degli operatori.L’analisi di breve periodo di Leonardo mette in evidenza un trend marginalmente positivo con immediata area di resistenza identificata a quota 7,095 Euro e supporto a 6,465. Tale trendline anticipa un possibile ulteriore prolungamento in senso rialzista della curva al test del livello 7,725. LEGGI TUTTO

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    “Aukus”, Usa stringe patto anti cinese con Gb e Australia. Pechino: “Atto irresponsabile”

    (Teleborsa) – “Ci impegniamo nella ambizione condivisa di sostenere l’Australia nell’acquistare i sottomarini a propulsione nucleare per la Royal Australian Navy” intraprendendo “uno sforzo trilaterale di 18 mesi per cercare una via ottimale per raggiungere questa capacità”. È quanto ha dichiarato la Casa Bianca ieri sera annunciando il lancio da parte di Usa, Gran Bretagna e Australia di un partenariato di sicurezza con l’obiettivo dichiarato di “contribuire a sostenere la pace e la stabilità nella regione indo-pacifica”e una chiara funzione di contenimento della Cina nell’area. La partnership battezzata “Aukus”, acronimo dei tre Paesi, riguarderà la sicurezza, la difesa, la condivisione di informazioni e tecnologia, le cyber capacità e l’intelligenza artificiale. “La nuova partnership tra Usa, Gran Bretagna e Australia aggiornerà la nostra capacità condivisa di affrontare insieme il XXI secolo e le sue minacce” ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlando ieri sera alla Casa Bianca nel corso del vertice virtuale con il premier britannico Boris Johnson e il primo ministro australiano Scott Morrison. “La partnership rappresenta un pilastro strategico per Londra in quello che è il nuovo centro geopolitico mondiale” ha detto Johnson illustrando l’iniziativa alla Camera dei Comuni. Nella stessa sede il premier britannico ha difeso la decisione condivisa con Washington di fornire sottomarini nucleari a Canberra, a scapito di un accordo precedente fra Australia e Francia. Decisione che ha determinato il prevedibile malcontento della Francia. “È davvero una pugnalata alla schiena – ha commentato il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian – questa decisione unilaterale, brutale, imprevedibile assomiglia molto a quello che faceva Trump”. Le Drian si è detto “arrabbiato” e “pieno di amarezza”. “Avevamo stabilito con l’Australia – ha aggiunto –una relazione di fiducia. Questa fiducia è stata tradita”. Era stato proprio Le Drian nel 2016, nel suo precedente incarico come ministro della Difesa, a concludere il “contratto del secolo” con l’Australia: 56 miliardi di euro per 12 sottomarini convenzionali (non nucleari) che sarebbero stati forniti dal francese Naval Group. L’attuale ministra francese della Difesa, Florence Parly, ha definito il nuovo accordo sottoscritto dall’Australia “una pessima notizia per il rispetto della parola data” e una decisione “grave” in materia di politica internazionale. “Abbiamo appreso in modo brutale, da una dichiarazione del presidente Biden – ha insistito Le Drian – che il contratto concluso tra la Francia e gli australiani non si farà più, e che gli Stati Uniti proporranno un’offerta nucleare, di cui non si conosco i contenuti, agli australiani. È una cosa che non si fa tra alleati. Fino a poco tempo fa parlavamo di tutto questo con gli Stati Uniti ed ora arriva questa rottura. È piuttosto insopportabile». Parlando di eventuali compensazioni per la rottura del contratto, Parly ha detto che la Francia studierà “tutte le strade per tentare di limitare il più possibile le conseguenze per Naval Group”. Serviranno chiarimenti – ha proseguito – ci sono dei contratti. Gli australiani ci dicano come intendono uscirne”.Non si è fatta attendere anche la reazione della Cina che ha definito Biden “estremamente irresponsabile”. Il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian ha, inoltre, aggiunto che l’iniziativa colpisce anche “gli sforzi di non proliferazione a livello internazionale”. L’annuncio di “Aukus” ha sorpreso anche l’Unione europea che – secondo quanto ha riferito oggi a Bruxelles Peter Stano, portavoce dell’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue – non era stata informata preventivamente del lancio del progetto di alleanza ‘Aukus’, in funzione anticinese, fra gli Usa, il Regno Unito e l’Australia. “L’Ue in effetti – ha detto Stano – non è stata informata riguardo a questo progetto, questa iniziativa, e siamo in contatto con questi partner per avere più informazioni. E naturalmente discuteremo di questo nell’ambito dell’Ue per vedere le implicazioni di questo annuncio. Stiamo consultando i partner per chiedere più informazioni, e poi analizzeremo e valuteremo l’iniziativa. È tutto quello che posso dire per il momento”.”Il partenariato sulla sicurezza tra Usa, Gran Bretagna e Australia dimostra ulteriormente la necessità di un approccio comune dell’Ue in una regione di interesse strategico” ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sottolineando quanto sia “più che mai necessaria una forte strategia indo-pacifica dell’Ue”. “Accolgo con favore la presentazione di oggi della strategia da parte dell’Alto rappresentante Ue” ha aggiunto Michel, annunciando che il tema verrà discusso al Consiglio europeo in programma a ottobre. LEGGI TUTTO

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    Difesa, accordo tra Ministero ed Enea per efficienza energetica edifici e smart military district

    (Teleborsa) – Con il protocollo d’intesa in materia di efficientamento energetico e di sostenibilità, sottoscritto oggi a Palazzo Baracchini dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dal presidente dell’Enea Federico Testa, si rinnova e rafforza l’accordo di collaborazione tra la Difesa e l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.”Innovazione e rispetto dell’ambiente sono priorità per la Difesa come lo sono per la collettività nazionale. Grazie alla collaborazione con Enea, – ha commentato Guerini – le Forze Armate potranno intraprendere ulteriori progetti rivolti al risparmio energetico, alla razionalizzazione dei consumi e allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili”.”Enea dispone di competenze, impianti e strumentazioni che hanno caratteristiche uniche a livello nazionale nei settori dell’efficienza energetica, della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica. Siamo certi – ha dichiarato Testa – che questa rinnovata collaborazione rafforzi le rispettive professionalità in campi strategici per lo sviluppo del Paese”.In particolare l’accordo prevede: l’implementazione di un piano di diagnosi energetiche e il rinnovamento delle infrastrutture della Difesa secondo il modello degli smart military district; attività di studio e sviluppo di tecnologie nel campo della produzione di idrogeno per i trasporti; attività di ricerca e sviluppo nel campo della robotica e dei droni di sorveglianza; monitoraggio delle infrastrutture energetiche critiche attraverso reti di sensori; utilizzo della tecnologia blockchain per la gestione sicura dei flussi energetici.Tra le attività di collaborazione già condotte con successo dalla “Task Force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente” della Difesa figurano la realizzazione del progetto di riqualificazione energetica del Policlinico Militare del Celio di Roma e due edizioni del corso di alta formazione interforze di energy management. LEGGI TUTTO