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    Poste Italiane valuta acquisizione della fintech LIS Holding

    (Teleborsa) – Poste Italiane sta valutando la possibilità di acquisire LIS Holding, gruppo fintech attivo nella realizzazione e gestione di soluzioni e infrastrutture per l’erogazione di servizi finanziari e di pagamento. LIS (Lottomatica Italia Servizi) è una società che fa capo interamente a IGT Lottery (parte del gruppo De Agostini) e che controlla a sua volta il 100% di LIS Pay, la quale ha già accordi commerciali con Poste Italiane e fornisce servizi di ricarica per le carte di debito prepagate emesse da PostePay (la divisione dei pagamenti del gruppo guidato da Matteo Del Fante). Secondo le indiscrezioni raccolte da Reuters, LIS Holding potrebbe essere valutata tra i 500 e i 700 milioni di euro. Si tratta del secondo dossier aperto da Poste Italiane, che è interessata anche alla società di logistica Plurima, e un’ulteriore prova dell’intensa attività di M&A che sta interessando il settore dei pagamenti in Italia. L’ultima grande operazione è stata quella di Enel e Intesa Sanpaolo, che a fine dicembre hanno acquisito il controllo di Mooney, l’ex Sisal Pay che nel frattempo il fondo CVC aveva separato dall’attività di scommesse. I due colossi a controllo pubblico – Poste Italiane ed Enel – stanno giocando una partita a distanza: la prima ha annunciato l’anno scorso che nel 2022 sarebbe entrata nella distribuzione di luce e gas, la seconda ha accelerato l’entrata nel mondo dei pagamenti con una serie di iniziative della controllata Enel X. LEGGI TUTTO

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    Credito Fondiario acquisisce Fifty, fintech attiva nel factoring

    (Teleborsa) – Credito Fondiario, challenger bank dedicata alle piccole e medie aziende italiane, ha completato la fusione per incorporazione di Fifty, società fintech specializzata nel factoring. L’azienda acquisita registra un transato pari a 1,3 miliardi di euro e gestisce una piattaforma ad alto valore tecnologico finalizzata alla creazione di filiere finanziarie evolute per l’accesso al credito. Attraverso tale piattaforma è possibile gestire tutte le fasi del processo di factoring, spiega una nota, dall’origination, alla cessione delle fatture e all’interazione con cedenti/debitori ceduti.Credito Fondiario sta portando a termine un processo di trasformazione che è entrato nel vivo lo scorso anno, quando c’è stata la separazioni in due società: da un lato, una realtà (Gardant) che si occupa di investimenti e gestione di crediti deteriorati e, dall’altro, una società che intende sviluppare una banca fintech dedicata alle PMI. In particolare, Credito Fondiario intende ora proporsi come realtà specializzata in soluzioni di finanziamento alle imprese in situazioni performing o re-performing.”Fifty ha sviluppato una delle più sofisticate e flessibili piattaforme di digital factoring presenti sul mercato – ha commentato Iacopo De Francisco, amministratore delegato e direttore generale di Credito Fondiario – L’operazione consentirà di accelerare le tempistiche di avvio dell’operatività della nuova business unit e contribuirà in modo rilevante al percorso di trasformazione di Credito Fondiario in challenger bank evoluta”. LEGGI TUTTO

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    Checkout.com valutata 40 miliardi di dollari dopo nuovo finanziamento

    (Teleborsa) – Checkout.com, società fintech britannica che offre una piattaforma online per processare i pagamenti dei grandi commercianti globali, ha portato a termine un round di finanziamento di serie D da 1 miliardo di dollari, che valuta la società 40 miliardi di dollari. Ciò la porta a essere la seconda startup europea per valutazione, dietro a Klarna e davanti a Revolut. Checkout.com ha più che raddoppiato la sua valutazione rispetto al round di serie C di un anno fa e portato a 1,8 miliardi di dollari il capitale raccolto dalla fondazione.Gli investitori primari di questo round includono Altimeter, Dragoneer, Franklin Templeton, GIC, Insight Partners, Qatar Investment Authority, Tiger Global, Oxford Endowment Fund e un’altra grande società statunitense di gestione di fondi comuni. Anche molti altri investitori esistenti della società hanno partecipato al nuovo finanziamento, spiega una nota. La società sottolinea di essere redditizia da diversi anni e che il capitale raccolto nel round di serie D “rafforzerà un bilancio già solido e guiderà tre iniziative chiave: i suoi ambiziosi piani di crescita nel mercato statunitense; la continua evoluzione della sua piattaforma tecnologica e delle sue soluzioni proprietarie; e il suo obiettivo di rimanere all’avanguardia nel Web3”.Fondata nel 2012, Checkout.com offre soluzioni di pagamento elettronico che semplificano i processi di pagamento per le aziende. La società, che ha come clienti grandi nomi come Netflix e Coinbase, offre anche servizi di monitoraggio delle frodi sulla sua piattaforma. L’azienda ha un team di oltre 1700 persone in 19 uffici in tutto il mondo. “Fondamentalmente, aiutiamo le aziende a navigare nella complessità dello spostamento di denaro in tutto il mondo, sia in valuta fiat sia colmando il divario con il Web3”, ha affermato Guillaume Pousaz, fondatore e CEO di Checkout.com. LEGGI TUTTO

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    Nexi, ottima seduta dopo il completamento della fusione con Sia

    (Teleborsa) – Spicca il volo Nexi, che si attesta oggi a quota 14,36 euro per azione a Piazza Affari, con un aumento del 2,61% e risultando uno dei migliori titoli del FTSE MIB. Il 31 dicembre 2021, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di Sia in Nexi. A servizio della fusione sono state emesse – in favore degli azionisti di Sia – complessive, 270.054.060 azioni Nexi, prive di valore nominale espresso, per un aumento di capitale pari a 24.415.087 euro. In conseguenza di questo aumento di capitale, ha spiegato una nota, il capitale sociale di Nexi risulta pari a 118.451.992 euro suddiviso in 1.310.191.588 azioni ordinarie.A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 14,57 e successiva a 15,14. Supporto a 14. LEGGI TUTTO

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    Azimut acquisisce partecipazione di maggioranza in Mamacrowd

    (Teleborsa) – Azimut, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel settore del risparmio gestito, è diventato l’azionista di maggioranza di Mamacrowd, piattaforma italiana di equity crowdfunding che permette di investire in startup e PMI italiane. L’accordo finalizzato dalle due società ha previsto un aumento di capitale riservato ad Azimut, a seguito del quale questa ha incrementato al 50,1% la partecipazione detenuta dal 2013 in Mamacrowd, rafforzando così la propria presenza nel settore dell’equity crowdfunding italiano. A seguito dell’accordo, entrano nel CdA di Mamacrowd tre rappresentanti del top management di Azimut. Nel 2021 Mamacrowd ha selezionato 26 aziende che hanno avuto accesso al fondo AZ ELTIF – ALIcrowd, il primo prodotto ELTIF di Venture Capital di Azimut Investments che consente agli investitori privati di accedere a startup e PMI innovative. Il nuovo accordo mira a potenziare la capacità congiunta di creare ulteriori fondi, a iniziare dal prossimo lancio di ALICrowd 2, con un target di raccolta di 35 milioni di euro.”Il rafforzamento della partnership con Mamacrowd, con cui collaboriamo da tempo, ci permette di diversificare ed aumentare ulteriormente la presenza del Gruppo Azimut nel fintech – ha commentato Gabriele Blei, amministratore delegato di Azimut – La capacità di raccolta ed impiego, in circa due anni, ha permesso ad Azimut di diventare un player di riferimento nel private debt con oltre 1 miliardo, coniugando fondi alternativi a modalità di neofinancing, senza essere una banca. Contiamo di sviluppare con Mamacrowd nuovi prodotti che saranno presto a disposizione delle nostre reti distributive, come ad esempio il nuovo ALIcrowd 2, per aumentare l’esposizione ad asset class alternative e generare rendimenti positivi per i nostri clienti nel medio periodo”.”L’accordo raggiunto con Azimut rappresenta una tappa fondamentale della storia di Mamacrowd, permettendole di dotarsi di risorse importanti che verranno destinate al rafforzamento del processo di crescita della nostra piattaforma che ha già avviato un piano di sviluppo del proprio team, anche da remoto – ha affermato Dario Giudici, amministratore delegato di Mamacrowd – In pochi anni, Mamacrowd è riuscita a diventare leader in Italia nell’equity crowdfunding con oltre 100.000 utenti registrati e una raccolta totale superiore ai 100 milioni di euro. La decisione di un partner industriale importante come Azimut, di aumentare il proprio impegno nel nostro progetto rappresenta sia una testimonianza significativa della bontà del lavoro fatto sia un ottimo presupposto per crescere ancora e creare ulteriori sinergie oltre a quelle sviluppate con successo finora”. LEGGI TUTTO

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    USA, agenzia governativa apre inchiesta su aziende “Buy now, pay later”

    (Teleborsa) – Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), agenzia governativa degli Stati Uniti che si occupa di banche, istituti di credito e altre società finanziarie, ha aperto un’inchiesta sul settore del “buy now, pay later”. Si tratta di un mercato, la cui traduzione è “compra ora e paga dopo”, in grande ascesa e che si occupa di fornire finanziamenti a breve termine grazie al quale i consumatori possono effettuare acquisti pagandoli a rate. Proprio un’impresa di questo settore, la svedese Klarna, è la startup fintech con la maggiore valutazione in Europa.Il CFPB ha emesso una serie di ordini a cinque società che offrono servizi di “buy now, pay later” per raccogliere informazioni sui rischi e sui benefici di questi prestiti in rapida crescita. Le aziende interessate sono Affirm, Afterpay, Klarna, PayPal e Zip. Il CFPB è preoccupato per l’accumulo di debito, arbitraggio normativo e raccolta di dati in un mercato del credito al consumo che sta già cambiando rapidamente con la tecnologia.”Compra ora, paga dopo è la nuova versione del vecchio piano layaway, ma con colpi di scena moderni e più veloci in cui il consumatore ottiene il prodotto immediatamente, ma ottiene anche il debito immediatamente – ha affermato il direttore CFPB, Rohit Chopra – Abbiamo ordinato ad Affirm, Afterpay, Klarna, PayPal e Zip di inviare informazioni in modo da poter segnalare al pubblico le pratiche e i rischi del settore”.Secondo i CFPB, i negozi online stanno adottando i programmi buy now, pay later e sono disposti a pagare in genere dal 3% al 6% del prezzo di acquisto alle società, in modo simile alle commissioni di interscambio delle carte di credito, perché i consumatori spesso acquistano di più e spendono di più con questo metodo di acquisto. La preoccupazione è però che il processo di richiesta sia troppo rapido, con i consumatori che non tengono conto dei rischi. Ad esempio, è vero che le commissioni sono spesso assenti, ma queste si materializzano in caso di ritardo nel pagamento. LEGGI TUTTO

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    Nexi e SIA, firmato atto di fusione tra i due gruppi

    (Teleborsa) – Nexi, società PayTech leader in Europa, ha comunicato che in data odierna sono stati sottoscritti l’atto di fusione di SIA in Nexi e tutti gli ulteriori accordi previsti nell’accordo definitivo tra le due realtà. La fusione segue quella con Nets completata a luglio e consentirà a Nexi di consolidarsi come la PayTech italiana leader a livello europeo, in grado di promuovere la transizione verso un’economia cashless e digitale e di coprire l’intera catena del valore dei pagamenti digitali. Il nuovo gruppo avrà circa 2,9 miliardi di euro ricavi e 1,5 miliardi di euro di EBITDA su base aggregata pro-forma al 31 dicembre 2020 incluse le sinergie a regime.In data odierna, è stato anche sottoscritto il patto parasociale tra CDP Equity, FSIA Investimenti, PSIA, Poste Italiane, AB Europe (Luxembourg) Investment, Eagle (AIBC) & CY SCA, Mercury UK Holdco Limited ed Evergood H&F Lux. In virtù di tale patto parasociale sono state apportate alcune modifiche alla governance della società in vista dell’atteso riassetto della stessa, all’esito del perfezionamento della fusione. CDPE e FSIA hanno designato quali amministratori di Nexi di propria espressione Fabio Massoli, Francesco Pettenati, Michaela Castelli, Marinella Soldi, Marina Natale e Maurizio Cereda.Alla luce di questa designazione, Giuseppe Capponcelli, Maurizio Mussi, Francesco Casiraghi e Simone Cucchetti hanno rassegnato le proprie dimissioni da membri del CdA di Nexi. Infine, il CEO di Nexi, Paolo Bertoluzzo, è stato anche confermato CEO del gruppo societario risultante dalla fusione e facente capo a Nexi fino alla scadenza del mandato in corso (ovvero alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2021); ai sensi del patto parasociale Paolo Bertoluzzo è stato anche riconfermato CEO del gruppo per il successivo mandato con scadenza alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024. Nexi prevede che l’operazione sarà effettiva a partire dal 1° gennaio 2022 a valle della pubblicazione del prospetto informativo necessario per l’ammissione alle negoziazioni su Euronext Milan delle azioni Nexi da emettere per effetto e a servizio della fusione, che resta comunque soggetta alla previa approvazione della CONSOB. LEGGI TUTTO

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    Revolut diventa banca in Italia, CEO: solidità da banca e innovazione da fintech

    (Teleborsa) – Revolut, società fintech britannica che intende creare una super app finanziaria, nella giornata di oggi ha reso operativa la sua licenza bancaria europea specializzata in Italia. Ora i depositi dei clienti italiani che passano a Revolut Bank saranno protetti dal sistema di garanzia dei depositi, ovvero un sistema che rimborsa i depositanti (fino a 100.000 euro) qualora la loro banca sia in dissesto e i depositi diventino indisponibili. I clienti italiani possono passare da subito a Revolut Bank per ottenere servizi aggiuntivi dall’interno dell’app, con il processo di aggiornamento che richiede pochi minuti, mentre il loro IBAN rimarrà lituano. Anche se, al momento, non sono stati annunciati nuovi servizi per il pubblico italiano, per la società è un passo importante per offrire “altri prodotti bancari in un prossimo futuro”, ha detto a Teleborsa Joe Heneghan, Chief Executive Officer di Revolut Bank. Revolut oggi offre servizi come una carta di debito prepagata, cambio valuta, acquisto di criptovalute e pagamenti peer-to-peer, e a luglio 2021 ha portato a termine un maxi round di finanziamento da 800 milioni di dollari, che l’ha valutata 33 miliardi di dollari e l’ha resa la seconda startup fintech europea dietro a Klarna.Perché l’ottenimento della licenza bancaria in Italia è un passo importante per Revolut? “Revolut ha ottenuto la licenza bancaria europea nel 2018. Revolut Bank è una banca specializzata, autorizzata dalla Banca Centrale Europea e regolamentata dalla Banca di Lituania. Stiamo passaportando la nostra licenza bancaria nei paesi dell’Europa meridionale e occidentale, inclusa l’Italia – dopo l’Europa centrale e orientale – per un totale, ad oggi, di 18 paesi. È un grande passo per Revolut, perché potremo offrire ai nostri clienti maggiore sicurezza sui conti che saranno protetti dal sistema di garanzia dei depositi, così come altri prodotti bancari in un prossimo futuro. Oltre il 50% dei nostri clienti italiani ha affermato che avrebbe versato lo stipendio sul conto Revolut e lo avrebbe utilizzato di più se avessimo offerto conti protetti”.Cosa cambierà da oggi, concretamente, per i clienti italiani di Revolut? “I clienti di Revolut Bank possono godere della sicurezza di una banca e della user experience, della flessibilità e dell’innovazione di un’azienda fintech. I nostri clienti italiani che passano a Revolut Bank per servizi aggiuntivi godranno sia della protezione sui depositi sia della gamma di altri servizi Revolut che già usano ogni giorno”.L’assimilarvi a una banca serve a offrire nuovi servizi o anche a rendervi più attraenti verso un pubblico adulto? “Operare con una licenza bancaria ci consente di offrire la protezione sui depositi ma anche prodotti di credito al consumo come quelli che già offriamo ai clienti in Lituania e Polonia. Penso che il pubblico più maturo consideri già attraente Revolut, l’età media in Italia è di 36 anni ed è salita con la pandemia. Inoltre molti genitori usano Revolut insieme ai loro figli dai 7 ai 17 anni che hanno un conto Revolut Junior. Con Revolut offriamo una serie di servizi che si adattano alle esigenze di un pubblico molto diversificato, dall’analisi del budget all’open banking, dai conti Junior alla prenotazione di alloggi per le vacanze. Ecco perché vogliamo costruire una super app: per rendere possibile un’ampia gamma di operazioni e gestire tutto ciò che riguarda il denaro”.Dopo l’ottenimento della licenza bancaria in Italia, quali nuovi servizi prevedete di lanciare? “Per il momento i clienti che aggiorneranno i conti beneficeranno di una maggiore sicurezza, ovvero i depositi saranno protetti fino a 100.000 euro nell’ambito del sistema di garanzia dei depositi. Nel prossimo futuro la nostra intenzione è di introdurre nuovi servizi, ma non possiamo condividere maggiori dettagli in questa fase”.Che opportunità vede Revolut nel mercato italiano? “L’Italia è un mercato importante per Revolut, in cui abbiamo aumentato la base clienti da 100.000 a oltre 650.000 negli ultimi due anni con la costituzione del team locale. Consentiamo già ai nostri clienti di inviare e ricevere denaro, spendere e scambiare senza commissioni nascoste, ottenere cashback durante lo shopping, monitorare e analizzare in dettaglio le loro spese e molto altro ancora – e ci siamo resi conto che i nostri servizi sono diventati molto popolari con la pandemia da quando le persone possono fare molte operazioni dal proprio smartphone in modo molto semplice e veloce. Vogliamo crescere di più nel paese e anche lanciare nuovi prodotti che rendano Revolut sempre più rilevante per le esigenze degli italiani”.Quanto manca affinché Revolut offra servizi più tradizionali del mondo bancario come i prestiti?”Stiamo iniziando con conti protetti insieme a una serie di servizi e prodotti finanziari offerti nell’app Revolut. Ascoltiamo attentamente i feedback dei clienti e miglioriamo di conseguenza la nostra offerta. Questo è ciò che faremo in Italia e in altri mercati mentre espandiamo i servizi della banca. Prevediamo di lanciare ulteriori servizi bancari in futuro, tuttavia al momento non abbiamo una timeline specifica”. LEGGI TUTTO