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    SEC accusa cinque broker abusivi per frodi su società pre-IPO

    (Teleborsa) – La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha presentato oggi accuse contro Raymond J. Pirrello, Jr., Marcello Follano, Robert Cassino, Anthony DiTucci, Joseph Rivera e le loro società con sede nel New Jersey o New York Prior 2 IPO Inc., Late Stage Asset Management, LLC, Pre IPO Marketing Inc. e JL Rivera Enterprises Ltd. per aver effettuato offerte fraudolente relative a investimenti in società di pre-offerte pubbliche iniziali (pre-IPO).Secondo la denuncia della SEC, gli imputati hanno utilizzato una rete nazionale di agenti di vendita non registrati per raccogliere almeno 528 milioni di dollari in offerte non registrate di titoli pre-IPO da oltre 4.000 investitori in tutto il mondo. La denuncia sostiene che gli imputati hanno falsamente detto agli investitori che non c’erano commissioni anticipate sulle offerte e che gli imputati avrebbero realizzato un profitto solo dopo che le società pre-IPO fossero diventate pubbliche; tuttavia, a tutti gli investitori sono stati addebitati ricarichi iniziali non divulgati, alcuni fino al 150%, da cui gli imputati e la loro rete di agenti di vendita non registrati hanno intascato più di 88 milioni di dollari. LEGGI TUTTO

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    Air Astana verso la Borsa di Londra

    (Teleborsa) – Air Astana, compagnia aerea di bandiera del Kazakistan, sarà quotata alla Borsa di Londra. Air Astana è partecipata al 51% da un fondo sovrano di proprietà del governo kazako e per il 49% da Bae Systems, azienda britannica che opera nel settore aerospazio e difesa e ha acquisito la sua quota di capitale nel 2002 investendo 8,5 milioni di dollari. Una scelta motivata da una serie di prospettive di collaborazione industriale con il Kazakistan che, sebbene non maturate, ha permesso una forte rivalutazione fino a toccare i 63 milioni di euro, otto volte più della quota di partecipazione iniziale. LEGGI TUTTO

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    BolognaFiere, Colla: quotazione è “grande svolta”, maggioranza resta pubblica

    (Teleborsa) – “La quotazione in Borsa della Fiera di Bologna è una grande svolta per il territorio: è un modo per sostenere il progetto industriale di Fiera Bologna che si inserisce in un contesto delle Fiera regionali che va bene visto che le quattro Fiere regionali (Bologna, Piacenza, Parma e Rimini) chiuderanno in attivo”. Lo ha affermato l’assessore allo Sviluppo economico della regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla, nel corso dell’odierna commissione Politiche economiche.”Chiarisco che la quotazione in Borsa non comporta nessuna spesa per la Regione e si realizzerà entro fine anno e la compagine pubblica dei soci pubblici (Regione, Comune, Città Metropolitana e Camera di Commercio di Bologna) manterrà una maggioranza netta”, ha spiegato.Nelle scorse settimane i soci dell’Expò bolognese della Fiera di Bologna hanno approvato il progetto di quotazione della società sul mercato Euronext Growth Milan (EGM) nel segmento PRO: entro fine anno la quotazione avverrà con un aumento di capitale fino a 15 milioni di euro, che sarà offerto ai soci in opzione a un prezzo minimo di 1,25 euro. La parte inoptata sarà successivamente offerta agli investitori professionali. Anche Informa (il colosso britannico che ha sottoscritto il bond da 25 milioni di euro emesso da Bologna Fiera nei mesi scorsi) potrà aderire all’operazione, esercitando il diritto d’opzione garantito dalla sottoscrizione del prestito obbligazionario convertibile da 25 milioni di euro emesso da BolognaFiere nel dicembre 2022.”Rassicuro tutti sulla tutela dei lavoratori e il mantenimento della maggioranza pubblica visto che alla fine dell’intera operazione nel peggiore dei casi i soci pubblici rimarranno al 54%”, ha aggiunto Colla. LEGGI TUTTO

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    EGM, cambiano regole flottante per facilitare IPO: solo 7,5% a istituzionali

    (Teleborsa) – Borsa Italiana, nell’ambito delle attività per promuovere la competitività dei mercati e semplificare i processi di ammissione a quotazione riducendone i relativi costi, ha annunciato una serie di modifiche al regolamento emittenti del mercato Euronext Growth Milan (EGM) in vigore dal 4 dicembre 2023.FlottanteLa novità più rilevante è quella che riguarda la composizione del flottante. Dalle disposizioni attuali, che prevedono che il flottante minimo del 10% del capitale debba essere formato tramite un collocamento sottoscritto da 5 o più investitori istituzionali, si passa a norme che prevedono che: almeno per il 7,5% deve essere sottoscritto da minimo 5 investitori istituzionali, mentre per il restante 2,5% può essere sottoscritto da investitori che non siano parti correlate o dipendenti della società o del gruppo, anche non aventi natura istituzionale.”Nel corso del confronto con gli operatori di mercato è emersa l’opportunità di riconsiderare la composizione del flottante minimo richiesto per l’ammissione alle negoziazioni sul mercato EGM ammettendo nel computo, in parte, la presenza di soggetti diversi da investitori istituzionali – spiega Borsa Italiana – Tale modifica oltre ad ampliare il numero dei potenziali investitori potrebbe facilitare raccolte di maggiori dimensioni”. Anche se non viene esplicitamente affermato, questa norma potrebbe favorire l’apertura agli investitori retail delle IPO sull’EGM, il segmento di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita.Reverse take-overUn altro cambiamento importante è quello che riguarda la disciplina della sospensione dalle negoziazioni in caso di reverse take-over (RTO). Le attuali disposizioni prevedono che, nel caso di annuncio o fuga di notizie in relazione a un RTO (concordato o in corso di definizione), le azioni siano sospese da Borsa Italiana fino al momento in cui l’emittente non pubblichi il documento informativo relativo all’operazione, accompagnato dalle attestazioni dell’Euronext Growth Advisor (EGA).”Alcuni operatori hanno segnalato che l’eventualità che, in tali circostanze, le azioni possano essere sospese dalle negoziazioni in tali circostanze può scoraggiare l’esecuzione di operazioni di crescita per linee esterne da parte degli emittenti quotati su EGM”, fa notare Borsa Italiana. Ora quindi la sospensione delle negoziazioni opererà solo in caso di mancata pubblicazione del documento informativo (e rilascio delle relative attestazioni) almeno 15 giorni prima dell’assemblea convocata per l’approvazione del RTO.Nomina amministratori indipendentiUn’altra novità è quella che riguarda gli amministratori indipendenti. Le attuali previsioni del Regolamento EGM richiedono che l’emittente debba nominare e mantenere almeno un amministratore indipendente, scelto tra i candidati che siano stati preventivamente individuati o valutati positivamente dall’EGA. È stato ritenuto opportuno eliminare tale onere gravante sull’EGA nella fase successiva all’ammissione alle negoziazioni (mantenendolo pertanto solo al momento dell’IPO quando l’EGA è tenuto alla sola valutazione del possesso dei requisiti di indipendenza), allineando la disciplina a quanto attualmente previsto per le società quotate sul mercato regolamentato. LEGGI TUTTO

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    La SIA premiata come “Best IPO 2023” da AssoNEXT

    (Teleborsa) – La SIA, società quotata su su euronext Growth Milan e attiva nel settore dell’engineering & design con focus sulle infrastrutture critiche, è stata premiata come “Best IPO 2023″ agli AssoNEXT Awards, evento che premia le eccellenze di Euronext Growth Milan, organizzato da Asso Next, Associazione Italiana delle PMI quotate.”Siamo molto orgogliosi per questo riconoscimento – ha dichiarato l’AD Maurizio Ciardi – La quotazione ha rappresentato un punto di svolta importante nel percorso di crescita della nostra azienda; la fiducia accordataci dagli investitori, specialmente esteri, è motivo di orgoglio e di impegno sempre maggiore. Vogliamo ringraziare AssoNEXT per il riconoscimento, tutto il team di La SIA e gli advisor che ci hanno sostenuto e supportato in questi mesi”.Il collocamento di agosto si è concluso con una domanda complessiva pari a 2,3 volte il quantitativo originariamente offerto (pari a 5 milioni di euro). Tale manifestazione di interesse aveva indotto i soci fondatori ad aumentare il controvalore complessivo del collocamento a 6 milioni di euro, interamente in aumento di capitale a seguito della loro decisione di non avvalersi dell’opzione greenshoe, originariamente prevista in vendita, destinando così l’intero ammontare della raccolta a servizio del piano strategico. La raccolta minima prevista dal regolamento è stata coperta interamente da primari investitori esteri. LEGGI TUTTO

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    SBE-Varvit, collocati in Borsa 25 milioni di euro. Vale 975 milioni

    (Teleborsa) – SBE-Varvit, società attiva nel settore della produzione, della distribuzione e della commercializzazione di componenti di fissaggio, sbarca il 14 novembre 2023 su Euronext Growth Milan (EGM) con una valorizzazione complessiva (equity value) di 975 milioni di euro e una capitalizzazione di 25 milioni di euro (calcolata sul numero di azioni ordinarie oggetto di ammissione alle negoziazioni). Alla data di inizio delle negoziazioni, il capitale sociale è infatti suddiviso in 117.000.000 azioni, di cui: 114.000.000 azioni A (categoria speciale di azioni detenute da Vescovini Group S.p.A., che attribuiscono il diritto a 3 voti ciascuna) non oggetto di ammissione alle negoziazioni e 3.000.000 azioni ordinarie.Dopo l’ammissione e prima dell’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe, l’azionariato vede: Vescovini Group S.p.A. al 9,00% delle azioni ordinarie e 99,21% dei diritti di voto; ECD Uno S.r.l. (società neocostituita riconducibile ad alcuni soggetti investitori tra cui Equita Investimenti, ciascuno con una quota inferiore al 13% di ECD Uno S.r.l.) al 46,42% delle azioni ordinarie e 0,40% dei diritti di voto; UniCredit Private Banking (riconducibile a diversi soggetti investitori) al 24,50% delle azioni ordinarie e 0,21% dei diritti di voto; flottante al 20,08% delle azioni ordinarie (di cui UnipolSai 8,33%) e 0,17% dei diritti di voto (di cui UnipolSai 0,07%).Nell’ambito del collocamento istituzionale funzionale allo sbarco a Piazza Affari, sono state assegnate 3.000.0000 azioni, poste in vendita dall’azionista Vescovini Group S.p.A., di cui 270.000 azioni sottostanti all’opzione di over-allotment (a servizio dell’eventuale esercizio dell’opzione greenshoe) concessa in favore di Equita e UniCredit (i Joint Global Coordinator). L’azionista venditore non ha esercitato la facoltà di incrementare l’ammontare del collocamento istituzionale. Il prezzo di collocamento è stato definito in 8,33 euro cadauna.Il ricavato complessivo derivante dal collocamento, di spettanza esclusiva dell’azionista venditore e al lordo delle spese e delle commissioni di collocamento, è pari a circa 22,7 milioni di euro. In caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe, il ricavato complessivo sarà pari a circa 25 milioni di euro.”Il nostro gruppo, negli ultimi anni, è stato protagonista di un entusiasmante percorso di crescita, pieno di sfide e di soddisfazioni, e la quotazione in Borsa rappresenta una tappa fondamentale della nostra strategia, un ulteriore acceleratore per cogliere al meglio le opportunità di un mercato dinamico”, ha commentato il presidente Alessandro Vescovini.”Condividiamo la stessa visione di lungo termine con gli investitori che ci stanno dando fiducia e grazie al nostro business model competitivo e solido, rafforzeremo ancora di più il nostro posizionamento tra le principali aziende del nostro settore – ha aggiunto – L’obiettivo oggi è consolidare la nostra leadership, penetrando in segmenti nuovi dove se ne presentasse l’opportunità, proseguendo in ogni caso nel nostro continuo percorso di efficienza produttiva e mantenendo sempre elevatissime l’affidabilità e la qualità del servizio per le quali siamo conosciuti dal mercato”. LEGGI TUTTO

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    SBE – VARVIT, avvio delle negoziazioni a Piazza Affari il 14 novembre

    (Teleborsa) – SBE – VARVIT, società attiva nel settore della produzione, della distribuzione e della commercializzazione di componenti di fissaggio, ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie su Euronext Growth Milan (EGM), il mercato di Piazza Affari dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita.Il prezzo di offerta delle azioni è stato fissato in 8,33 euro per azione, per una valorizzazione complessiva (equity value) pari a 975 milioni di euro.Il rilascio, da parte di Borsa Italiana, dell’avviso di ammissione alle negoziazioni su EGM è previsto per il 10 novembre 2023, mentre l’inizio delle negoziazioni è previsto per il 14 novembre 2023. L’offerta ha avuto avvio oggi, 6 novembre 2023, ed è previsto che si concluda entro il 10 novembre 2023 (salvo proroga o chiusura anticipata).Nel processo di quotazione, Equita SIM e UniCredit agiscono in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner. Equita SIM agisce inoltre in qualità di Euronext Growth Advisor e specialista, mentre Lazard è l’advisor finanziario. LEGGI TUTTO

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    Ebury, mandato a Perella Weinberg per IPO entro il 2025

    (Teleborsa) – Ebury, una delle più grandi società fintech a livello globale, ha incaricato la banca d’investimento Perella Weinberg Partners di assisterla nel lancio di un’offerta pubblica iniziale (IPO) entro il 2025. Lo ha detto a Reuters il CEO Juan Lobato, spiegando che la società potrebbe attuare una raccolta di capitale prima di una IPO come opzione.”Una IPO è ciò che faremo ed è ciò che abbiamo sempre voluto fare, questo è ben definito e si riflette nel nostro shareholding agreement – ha detto Lobato – Perella sta lavorando con noi per posizionare Ebury per l’IPO, e il suo mandato non riflette alcuna vendita di azioni da parte degli azionisti esistenti”.Ebury è una delle principali società fintech specializzate in pagamenti internazionali, incassi e servizi di cambio valuta e offre soluzioni finanziarie rivolte principalmente alle PMI. Fondata a Londra nel 2009 dagli imprenditori spagnoli Juan Lobato e Salvador García, l’azienda ha ampliato la sua presenza sul mercato globale fino a raggiungere una rete di 38 uffici in 25 paesi e oltre 1.300 dipendenti. Ogni anno il volume delle operazioni transate da Ebury è di circa 21 miliardi di dollari.Ebury è controllata dal colosso bancario spagnolo Santander, che lo scorso anno ha aumentato la sua partecipazione nella società a circa il 67% nell’ultimo round di finanziamento, che ha valutato l’azienda circa 900 milioni di sterline. LEGGI TUTTO