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    Intesa Sanpaolo, Divisione International Banks con ELITE sostiene sviluppo aziende Centro-Est Europa

    (Teleborsa) – La Divisione International Banks di Intesa Sanpaolo lancia la prima ELITE Lounge dedicata alle piccole e medie imprese clientidelle banche estere del Gruppo in collaborazione con ELITE, l’ecosistema di Euronext che aiuta le imprese a crescere e ad accedere ai mercati dei capitali privati e pubblici. La nuova ELITE Lounge Intesa Sanpaolo nasce dalla ormai consolidata partnership strategica tra la Divisione Banca dei Territori della prima banca del Paese ed ELITE e – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – accompagnerà un selezionato gruppo di ambiziose aziende del Centro-Est Europa in percorsi di crescita e alta formazione realizzati con ELITE, con l’obiettivo di consolidare il loro sviluppo e l’accesso a nuove competenze, promuovendo sostenibilità, internazionalizzazione, modelli di leadership estrategia aziendale.Il programma, che si avvale anche del contributo dei migliori consulenti d’impresa italiani e internazionali, offre l’opportunità di accedere a un network europeo di imprenditori, top executive e investitori privati e istituzionali per facilitare l’accesso delle imprese al mercato dei capitali. Dal 2018, in sette anni di partnership, Intesa Sanpaolo ed ELITE hanno già realizzato 24 Lounge, a cui hanno preso parte oltre 480 imprese italiane. Le aziende partecipanti hanno avuto l’opportunità di aprire il capitale a nuovi investitori e completare fusioni e acquisizioni con l’obbiettivo del consolidamento e della crescita. 25 aziende hanno emesso debito strutturato attraverso il modellodel Basket Bond, per una raccolta complessiva di 160 milioni di euro.”Dopo il successo del lancio dei primi Minibond nel Centro-Est Europa, l’avvio della prima ELITE Lounge della Divisione International Banks di Intesa Sanpaolo è un’ulteriore opportunità che offriamo alle imprese clienti delle nostre banche all’estero per ampliare il business, i canali di finanziamento e la rete di relazioni con il mondo imprenditoriale italiano ed europeo – afferma Paola Papanicolaou, Chief della Divisione International Banks di Intesa Sanpaolo –.La nuova Elite Lounge e quelle che seguiranno rappresentano un importante valore aggiunto nella nostra offerta di prodotti e servizi e contribuiscono a confermare il nostro posizionamento in mercati sempre più evoluti”.”Crediamo fermamente che ogni impresa, se messa nelle giuste condizioni, possa diventare protagonista del cambiamento – dichiara Marta Testi, CEO ELITE – Gruppo Euronext –. Con questa iniziativa, vogliamo ispirare gli imprenditori a investire nel proprio potenziale e costruire il futuro con ambizione e visione. Siamo orgogliosi di rafforzare la nostra collaborazione con Intesa Sanpaoloattraverso il lancio della prima ELITE Lounge dedicata alla Divisione International Banks. Questo progetto rappresenta un passo concreto verso l’internazionalizzazione del nostro ecosistema. Accogliamo infatti oggi un gruppo di imprese del Centro-Est Europa, clienti della banca, per offrire loro strumenti, competenze e connessioni strategiche utili ad accelerare la crescita e avvicinarsi ai mercati dei capitali e accompagnarle nel loro percorso di crescita sostenibile di lungo periodo”. LEGGI TUTTO

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    USA: PMI servizi scende in agosto, peggio di attese

    (Teleborsa) – Rivisto al ribasso il PMI dei servizi negli Stati Uniti. L’indice, elaborato da S&P Global, si è portato a 54,5 punti nel mese di agosto contro una stima preliminare di 55,4, e risulta in calo rispetto ai 55,7 del mese precedente.L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si conferma tuttavia al di sopra la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.Peggiora anche l’indice composito, che tiene conto della variazione del PMI manifatturiero, e si attesta a 54,6 punti, in calo dai 55,4 punti della stima preliminare e rispetto ai 55,1 punti di luglio. LEGGI TUTTO

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    Mimit: pubblicato il decreto attuativo per sostenere fiere e mercati rionali

    (Teleborsa) – Il ministero delle imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto attuativo che introduce importanti misure di sostegno rivolte al settore fieristico nazionale e ai mercati rionali. “Il provvedimento, frutto di un lavoro coordinato con il ministero dell’economia e delle finanze, il ministero degli affari esteri, il ministero dell’agricoltura e il ministero del turismo, – fa sapere il Mimit in una nota – dà concreta attuazione alle previsioni della ‘Legge quadro per il Made in Italy’ approvata a fine 2023”.Nel dettaglio, il decreto definisce strumenti agevolativi che finanziano le piccole e medie imprese (PMI) per partecipare alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia, coprendo una parte dei costi che spesso rappresentano un ostacolo economico significativo. Lo stanziamento complessivo per l’intervento è di 7,88 milioni.Inoltre, con risorse pari a 1,97 milioni, il provvedimento sostiene gli organizzatori di fiere attraverso contributi per progetti di coordinamento e innovazione nell’organizzazione di eventi fieristici, sia in presenza che in modalità virtuale o ibrida, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del sistema fieristico italiano sui mercati esteri.Parallelamente, vengono stanziate risorse per 10 milioni di euro per i mercati rionali, riconosciuti non solo come spazi di scambio economico, ma anche come luoghi di aggregazione e identità culturale per le comunità. Le risorse saranno distribuite alle Regioni per finanziare progetti di ammodernamento, riqualificazione e sostenibilità ambientale dei mercati presenti sul territorio.Con queste misure, “il MIMIT – conclude la nota – intende sostenere concretamente due pilastri fondamentali per la promozione del Made in Italy e per la vitalità economica e sociale delle città italiane, offrendo nuovi strumenti di crescita a imprese, organizzatori e territori”. LEGGI TUTTO

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    Cina, si contrae a sorpresa l’attività manifatturiera a luglio

    (Teleborsa) – Il settore manifatturiero cinese ha registrato una contrazione inaspettata, nel mese di luglio, secondo quanto rilevato dall’indice dei responsabili degli acquisti privati, a causa del calo degli ordini dall’estero e della debole domanda interna.L’indice PMI manifatturiero di S&P Global è sceso a 49,5 punti a luglio dai 50,4 di giugno. Il dato ha deluso le aspettative, con gli analisti che si attendevano una contrazione più contenuta, ovvero fino a 50,2 punti.Un valore inferiore a 50 indica una contrazione, un valore superiore indica una espansione dell’attività. LEGGI TUTTO

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    USA, aumenta l’attività manifatturiera in aprile. Frenano i servizi

    (Teleborsa) – Cresce l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, mentre frena quella dei servizi, nel mese di aprile. La stima flash sull’indice PMI Manifatturiero elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 50,7 punti, in salita dai 50,2 punti di marzo e dai 49 punti delle stime degli analisti. L’indicatore si conferma così sopra la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In frenata, invece, l’indice del settore terziario, sempre nel mese di aprile. La stima flash sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 51,4 punti, che si confronta con i 54.4 di marzo e con i 52,8 del consensus. Il PMI composito si attesta dunque a 51,2 punti dai 53,5 precedenti. LEGGI TUTTO

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    USA, frena il settore manifatturiero a marzo. Crescono i servizi

    (Teleborsa) – Cala l’attività manifatturiera degli Stati Uniti, mentre sale quella dei servizi, nel mese di marzo. La stima flash sull’indice PMI Manifatturiero elaborato da S&P Global indica infatti un livello di 49,8 punti, in calo dai 52,7 punti di febbraio e dai 51,9 punti delle stime degli analisti. L’indicatore scivola così sotto la soglia chiave dei 50 punti, che fa da spartiacque tra espansione e contrazione. In salita, invece, l’indice del settore terziario, sempre nel mese di marzo. La stima flash sul PMI dei servizi, pubblicata da S&P Global, indica un valore di 54,3 punti, che si confronta con i 51 di febbraio e con i 51,2 del consensus. Il PMI composito si attesta dunque a 53,5 punti dai 51,6 precedenti. LEGGI TUTTO

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    Imprese, UniCredit: 2,8 miliardi alle PMI, +47% rispetto al 2024

    (Teleborsa) – “Al centro della nostra strategia di crescita ci sono le imprese e in particolare le PMI. A queste ultime, nei primi due mesi dell’anno abbiamo erogato 2,8 miliardi di euro con una crescita del 47% rispetto allo scorso anno, dove comunque avevamo garantito un erogato totale di 12 miliardi di euro”. È quanto ha affermato Remo Taricani, deputy head UniCredit Italia, in un’intervista a a Qn Economia. “In aggiunta, dal 2022, – ha proseguito Taricani – grazie al programma ‘UniCredit per l’Italia’, abbiamo stanziato 35 miliardi di euro a favore di famiglie e imprese e sostenuto i settori strategici del Made in Italy. L’iniziativa più recente è la convenzione siglata con Federalberghi, che aggrega più di 27mila alberghi su un totale di circa 32mila in Italia e riunisce 127 Associazioni territoriali, con l’obiettivo di supportare le imprese associate, affiancandole nel loro percorso di crescita e di destinare 2 miliardi di euro di credito al settore del turismo. Oltre alla presenza granulare sul territorio, grazie alle nostre dimensioni e ai continui investimenti in digitalizzazione, siamo in grado oggi di pre-autorizzare fidi; ciò significa concedere credito in tempo reale, a circa 300mila imprese italiane”.Focus anche sul credito a individui e alle famiglie. “Abbiamo una quota di mercato nei prestiti personali pari al 12,5%. Siamo tra i leader del settore. Nel 2025, – fa sapere Taricani – puntiamo ad incrementare ancora di più la nostra quota, prevedendo 4 miliardi di euro di nuovo erogato. Possiamo permettercelo perché gestiamo totalmente in proprio tutto il processo e pre-autorizziamo i fidi”. LEGGI TUTTO

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    Fondirigenti: 1,8 milioni di euro per la gestione delle “Generazioni digitali” nelle Pmi

    (Teleborsa) – Sostenere la crescita delle competenze manageriali necessarie a gestire le diverse generazioni in azienda attraverso il ruolo abilitante della digitalizzazione. È questo l’obiettivo dell’Avviso smart di Fondirigenti, il Fondo Interprofessionale per la formazione dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager. Sono 148 i piani formativi approvati che beneficeranno di un finanziamento complessivo di 1,8 milioni di euro, coinvolgendo 225 dirigenti in quasi 13mila ore di formazione. Significativa la partecipazione delle piccole imprese, con 46 piani approvati, a conferma della crescente consapevolezza del valore strategico della formazione digitale. A livello territoriale, il Veneto si distingue come regione leader per numero di piani approvati, seguita da Emilia-Romagna e Lombardia.”Il buon risultato di questo Avviso è lo specchio di un mondo in rapida evoluzione e di un tessuto imprenditoriale che, nella sua spina dorsale costituita da PMI, ha compreso la portata della sfida – commenta Massimo Sabatini, direttore generale di Fondirigenti –. Ai manager si chiede di essere sempre più efficaci gestori di persone, e la tecnologia digitale può svolgere un ruolo prezioso per amalgamare le diverse sensibilità dei più giovani e dei più maturi in una moderna cultura aziendale”.L’analisi dei piani formativi approvati – sottolinea Fondirigenti in una nota – evidenzia la consapevolezza del ruolo trasformativo delle tecnologie digitali nella gestione delle risorse umane. Emerge un approccio centrato sui dati che potenzia le politiche di attrazione e retention dei giovani talenti, valorizzando contemporaneamente le competenze dei lavoratori senior. I progetti si concentrano su strategie di smart working, knowledge networking e problem solving, configurando la “leadership digitale” come competenza fondamentale del manager contemporaneo.L’Avviso ha proposto tre aree di intervento: digital collaboration intergenerazionale, lifelong digital awareness e digital age management, quest’ultima prevalente tra i piani approvati. I contenuti mirano a sviluppare competenze per la gestione di piattaforme digitali collaborative, sistemi di knowledge sharing, azioni di mentoring e reverse mentoring. Particolare attenzione è dedicata al potenziamento del “digital mindset”, la capacità di ripensare gli assetti organizzativi attraverso la leva digitale considerando il fattore generazionale.”Per avere una forza lavoro motivata e in equilibrio con la sfera privata ci vogliono manager adeguatamente formati tanto nella capacità di padroneggiare gli strumenti digitali quanto nella guida delle persone – conclude il presidente di Fondirigenti, Marco Bodini –. Per molte aziende è la priorità assoluta, per Fondirigenti è la conferma del ruolo chiave che la formazione continua dei dirigenti può svolgere per accompagnare la trasformazione del tessuto produttivo del Paese”. LEGGI TUTTO