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    Vertice NATO, Rutte risponde a Sanchez: Spagna non ha deroghe, intesa è sul 5%

    (Teleborsa) – Il politico olandese Mark Rutte, incaricato di gestire le difficili relazioni della NATO con Donald Trump, sembra pronto a chiudere il suo primo vertice da Segretario Generale con un accordo sull’aumento della spesa per la difesa europea, come auspicato dal presidente degli Stati Uniti. Resta comunque la tensione con alcuni paesi come la Spagna, che ha messo in discussione il suo impegno per l’obiettivo di spesa del 5% del PIL.”Siamo in un’alleanza in cui combattiamo insieme e, se necessario, soffriamo e moriamo insieme per la nostra difesa collettiva, e anche la Spagna ha accettato gli obiettivi”, ha detto Rutte prima del vertice Nato di due giorni all’Aia in Olanda. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, pubblicando per esigenze politiche interne la lettera in cui Rutte accorda un trattamento speciale a Madrid, ha rischiato di far saltare il banco. “La Spagna non ha deroghe, l’intesa è sul 5%”, ha ribattuto l’ex premier olandese nel corso della conferenza stampa pre-summit. La complicata formulazione escogitata in extremis non smentisce nessuno, perchè prevede l’equiparazione degli obiettivi di capacità appena concordati alla ministeriale Difesa di giugno all’impegno sul 3,5%, ovvero la spesa militare classica, che più preoccupa i Paesi ad alto debito e a bassa propensione bellica. “Madrid ha concordato i target di capacità, crede di poter raggiungere gli obiettivi col 2% mentre noi reputiamo servirà il 3,5%: si vedrà nel quadro della revisione del 2029”, ha dichiarato Rutte, ricordando che ci saranno “rapporti annuali” sulla traiettoria di spesa effettiva di ogni singolo Paese (ma non saranno vincolanti).Le resistenze della Spagna sembrano però spingere anche altri paesi a mettere in discussione i nuovi target. Il primo ministro della Slovacchia, Robert Fico, ha scritto sui social che il suo paese deve “riservarsi il diritto sovrano di decidere a quale ritmo e in quale struttura è disposta ad aumentare il bilancio del ministero della Difesa” per “raggiungere il piano della Nato entro il 2035”, precisando che Bratislava “è in grado di soddisfare i requisiti anche senza un sostanziale aumento della spesa per la difesa al 5% del PIL”.Tra chi si è impegnato ad aumentare la spesa complessiva per la difesa e la sicurezza al 5% del PIL entro il 2035 c’è il primo ministro britannico Keir Starmer, sottolineando di voler rendere il paese più competitivo e resiliente in una nuova era di “radicale incertezza”. La Germania aumenterà invece la spesa per la difesa al 3,5% del PIL entro il 2029, finanziata attraverso un programma di prestiti di quasi 400 miliardi di euro, secondo quanto riportato da Reuters citando fonti, mentre il Cancelliere Friedrich Merz mira a inviare un segnale forte in vista del vertice NATO. LEGGI TUTTO

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    Regolamento titoli, accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento UE su “T+1”

    (Teleborsa) – Il Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su nuove norme per rendere più efficienti le transazioni in valori mobiliari. Le due istituzioni dovranno adottare formalmente le nuove norme, che entreranno in vigore a partire dall’11 ottobre 2027.L’obiettivo è quello di ridurre il ciclo di settlement delle negoziazioni in titoli, come le operazioni su azioni o obbligazioni, eseguite sulle sedi di negoziazione dell’UE, da non più di due giorni lavorativi (il cosiddetto “T+2”) a non più di un giorno lavorativo dopo la data di negoziazione (“T+1”).La nuova misura si concretizza in una modifica al central securities depositories regulation (CSDR), entrato in vigore dieci anni fa. Il regolamento ha armonizzato il ciclo di regolamento dei titoli nell’UE a un massimo di due giorni lavorativi dopo la data di negoziazione. Da allora, molti mercati extra-UE hanno ridotto il loro ciclo di regolamento o sono in procinto di farlo.L’accordo odierno per modificare il ciclo di settlement nel CSDR impedirà quindi un disallineamento tra i mercati finanziari dell’UE e quelli globali e manterrà la competitività dei mercati dei capitali dell’UE, evidenzia il Consiglio. Sia la relazione Draghi che quella Letta evidenziano l’attuale panorama del post-trading, incluso il regolamento delle operazioni, come un ostacolo significativo ai mercati dei capitali dell’UE.I colegislatori hanno tuttavia concordato di esentare alcune securities financing transactions (SFT) dal requisito del ciclo di regolamento. Le SFT sono transazioni finanziarie che consentono a investitori e imprese di utilizzare attività, come azioni o obbligazioni possedute, per finanziare le proprie attività. LEGGI TUTTO

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    Guerra di missili fra Israele e Iran. Trump valuta intervento militare

    (Teleborsa) – E’ stata una notte di attacchi missilistici incrociati fra Israele ed Iran, che ha usato anche missili ipersonici durante l’ultimo attacco a Israele, mentre l’esercito dello Stato ebraico ha sollecitato i residenti di un distretto di Teheran ad evacuare immediatamente le loro abitazioni. “La battaglia ha inizio” ha scritto su X l’ayatollah Ali Khamenei, secondo quanto riferito dalla TV araba Al Jazeera, preparandosi evidentemente ad una guerra. “La Repubblica islamica trionferà sul regime sionista”, ha scritto in un post il leader iraniano, facendo appello all’aiuto di Dio. Ma i media americani negano che vi sia stato per ora un attacco imminente alle basi statunitensi che confermano il massimo stato di allerta. Teheran infatti è pronta ad attaccare le basi americane nel caso in cui gli Stati Uniti si unissero a Israele contro l’Iran.Nel frattempo il presidente americano Donald Trump, dopo un incontro nella Situation Room con il Consiglio per la sicurezza nazionale, sta ancora valutando il lancio di un attacco militare contro l’Iran e chiede a leader Khamenei di “arrendersi”. “La nostra pazienza si sta esaurendo”, ha scritto Trump sul social Truth, aggiungendo che l’obiettivo è la “resa incondizionata” dell’Iran e che gli USA non vogliono che “”i missili vengano lanciati contro i civili o i soldati americani”.Trump ha avvertito di sapere “esattamente” dove si sta “nascondendo” il leader iraniano. “È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro. Non lo elimineremo (non lo uccideremo), almeno non per ora”, ha scritto Trump sui social, dopo aver dichiarato il “controllo totale” dello spazio aereo iraniano. LEGGI TUTTO

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    Cresce la tensione fra Israele e l’Iran: volano petrolio e titoli difesa

    (Teleborsa) – Si aggrava la crisi fra Israele ed Iran mettendo in allarme tutto l’Occidente ed aprendo un terzo fronte di guerra (secondo in Medioriente) dopo il conflitto russo-ucraino e l’annosa disputa con Hamas. Un focolaio che appare ben più pericoloso dei precedenti, puntando dritto al cuore del nucleare iraniano. Una escalation che ha fatto decollare le quotazioni petroliere, che da qualche tempo erano state depresse dalle implicazioni della guerra dei dazi e dalla politica Opec. Ma gli effetti si sono visti anche in altri settori, come quello della difesa, anch’esso in battuta da qualche tempo grazie al programma di aumento della spesa sulla sicurezza dell’UE.Nuovi raid israeliani Israele questa mattina ha lanciato un’altra ondata di attacchi “preventivi” all’Iran, colpendo anche l’aeroporto di Tabriz. Tutto è iniziato la notte scorsa, giovedì 13 giugno 2025, quando Tel Aviv ha avviato l’operazione Rising Lion, che ha messo in campo oltre 200 caccia dell’Aviazione israeliana, che hanno colpito siti nucleari e militari, ed un numero imprecisato di 007. E proprio il servizio di intelligence è alla base dell’attacco israeliano, avendo messo in guardia il governo israeliano nei giorni scorsi sullo stato di avanzamento del programma nucleare iraniano.L’Iran considera l’attacco una “dichiarazione di guerra”L’Iran afferma che l’attacco israeliano è una “dichiarazione di guerra” ed ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intervenire. Per parte sua il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha condannato “qualsiasi escalation militare in Medio Oriente”, dicendosi “particolarmente preoccupato per gli attacchi israeliani contro installazioni nucleari in Iran”.Ma Teheran si prepara anche all’ipotesi di un lungo conflitto. “Siamo pienamente preparati e sosterremo le nostre forze operative in ogni modo possibile. Siamo pronti ad affrontare anni di combattimenti continui e le forze armate sono completamente equipaggiate”, ha affermato il ministro della Difesa iraniano, Aziz Nasirzadeh, dopo gli attacchi di Israele.Trump: Iran deve fare un accordo prima che sia tardi “L’Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l’Impero iraniano”, ha affermo il Presidente americano Donald Trump sui social, aggiungendo “c’è già stata grande morte e distruzione, ma c’è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali”. Von der Leyen fa appello a soluzione diplomatica “Le notizie che giungono dal Medio Oriente sono profondamente allarmanti. L’Europa esorta tutte le parti a dare prova della massima moderazione, a ridurre immediatamente l’escalation e ad astenersi da ritorsioni”, ha postato su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, aggiungendo che “una soluzione diplomatica è ora più urgente che mai, per il bene della stabilità della regione e della sicurezza globale”. Petrolio spicca il volo oltre i 70 dollari L’escalation in Medioriente non ha mancato di avere ripercussioni sul petrolio, che è volato sui mercati internazionali. Il WTI statunitense si è portato a 73,08 dollari al barile , con un rialzo del 7,44%, mentre il Brent è salito a 74,26 dollari al barile in aumento del 7,2%. In aumento anche le quotazioni del gas sulla piazza di Amsterdam, con il future Dutch TTF in rialzo del 5,5% a 38,29 euro per megawattora.In Borsa sale anche il comparto della difesa Non solo il petrolio ed il gas hanno beneficiato delle tensioni fra Israele ed Iran, ma anche il comparto della difesa, che continua a salire sui programmi di incremento della spesa europea. Fra le big europee, fa bene Bae System (+3%), mentre appaiono più composte la tedesca Rheinmetall (+0,92%) e l’italiana Leonardo (+0,3%) dopo uno sprint iniziale di giornata. LEGGI TUTTO

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    Referendum, quorum non raggiunto: affluenza intorno al 30%

    (Teleborsa) – Si aggira intorno al 30% l’affluenza per i cinque referendum in tema di lavoro e cittadinanza, con dati ancora parziali: decisamente lontano il quorum richiesto per la validità delle consultazioni, il 50%+1 degli aventi diritto. Tra i primi promotori a commentare l’esito, il segretario di +Europa Riccardo Magi per il quale “Ha vinto l’astensionismo organizzato. Il quorum è divenuto un ostacolo alla democrazia, proporremo di abolirlo”. Il leader della Lega Matteo Salvini parla di “una enorme sconfitta per una sinistra che non ha più idee e credibilità”.”Avete perso” è invece il messaggio a caratteri cubitali che sui social Fratelli d’Italia pubblica su una foto in cui sono schierati i leader dell’opposizione sostenitori dei referendum, Riccardo Magi, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Elly Schlein e Nicola Fratoianni.”L’unico vero obiettivo di questo referendum era far cadere il Governo Meloni. Alla fine, però – si legge nel post sui social del partito della premier Giorgia Meloni -, sono stati gli italiani a far cadere voi”.”Bisogna cambiare la legge sui referendum, servono probabilmente più firme, anche perché abbiamo speso tantissimi soldi per esempio per portare centinaia di migliaia, milioni di schede per gli italiani all’estero che sono tornate bianche”. Lo ha detto il vicepremier e il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1 sottolineando che ” il governo si è rafforzato, l’opposizione si è indebolita”.Intanto, il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha riunito la segreteria confederale prima dell’inizio della conferenza stampa per commentare i risultati dei referendum su lavoro e cittadinanza. Landini incontrerà i rappresentanti dei media intorno alle 16 nella sede del comitato elettorale nel centro congressi Frentani. LEGGI TUTTO

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    Negoziati Russia-Ucraina a Istanbul: dure le condizioni di Mosca

    (Teleborsa) – Nulla di fatto per i negoziati fra Russia ed Ucraina a Istanbul. E’ netta la posizione espressa dalla Russia nel Memorandum, presentato ieri in occasione delle trattative fra le due delegazioni, sia per l’accordo di pace, sia per il semplice al cessate il fuoco: Kiev dovrà ritirare tutte le sue truppe dalle quattro regioni occupate – Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson – e riconsegnarle a Mosca, o in alternativa, avviare la smobilitazione delle truppe, la revoca della legge marziale, la smobilitazione e la rinuncia agli aiuti militari stranieri da parte di Kiev, la tenuta di nuove elezioni entri cento giorni.Condizioni che, evidentemente, l’Ucraina non è disposta ad accettare. Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello al Presidente americano Donald Trump, chiedendo di imporre sanzioni contro la Russia, per costringerla ad accettare il cessate il fuoco. “Ci aspettiamo davvero che Trump adotti misure forti. Ci aspettiamo che sostenga le sanzioni per costringere la Russia a porre fine alla guerra, o almeno a passare alla prima fase, ovvero il cessate il fuoco”, ha affermato ZelenskyFra le richieste della Russia vi sono poi una serie di pretese, quali il riconoscimento internazionale dell’appartenenza delle quattro regioni e della Crimea alla Russia, la della neutralità dell’Ucraina, che rinuncerebbe quindi ad entrare nella Nato, il divieto di attività militari straniere nel Paese e l’imposizione di limiti alle forze armate ucraine.”Sembra che i russi stiano di nuovo tergiversando, cercando di creare un’immagine diplomatica per gli Stati Uniti, senza però agire concretamente”, ha affermato il ministro della Difesa ucraino Rustam Umerov, aggiungendo che il Memorandum presentato dai russi verrà comunque esaminato “nel corso delle prossime settimane”. Per parte Ucraina, resta ferma la richiesta di un cessate il fuoco di almeno 30 giorni.Dall’incontro è emersa anche la richiesta di un summit, che dovrebbe tenersi in Turchia, fra il presidente ucraino Zelensky, il Presidente russo Vladimir Putin ed, eventualmente, il Presidente americano Donald Trump quale terza parte neutrale. Un vertice auspicato anche dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan ed accolto con favore anche dalla Casa Bianca, anche se la Russia ha più volte ribadito l’utilità di un vertice solo dopo che le delegazioni avranno raggiunto un accordo di massima sulle condizioni di pace. LEGGI TUTTO

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    Amministrative 2025, centrosinistra trionfa a Genova con Salis e Ravenna con Barattoni

    (Teleborsa) – Il centrosinistra si conferma indiscusso vincitore delle Elezioni amministrative 2025, che hanno interessato 117 comuni appartenenti a regioni a statuto ordinario, di cui quattro capoluoghi di Regione (Genova, Ravenna, Matera e Taranto) più9 comuni della Sicilia. “Il Pd che cresce di 8 punti rispetto alle ultime elezioni ed è primo partito”, esulta la segretaria del Pd Elly Schlein, aggiungendo, “il Partito Democratico conferma la sua crescita, dopo le regionali dello scorso anno e le europee. Essere testardamente unitari, è necessario ripeterlo oggi più che mai, non è una tesi o un dibattito politologico, ma un dato oggettivo: uniti si vince, congratulazioni a tutte le forze che hanno contribuito a queste belle vittorie!”.L’affluenza finale si attesta al 56,29% più o meno in linea con il 56,32% della tornata precedente, mentre alla chiusura delle urne ieri alle 23 risultava ancora in calo.Fra i risultati più eclatanti Ravenna, dove i candidato di centrosinistra Alessandro Barattoni passa al primo turno con il 58,35% delle preferenze, mentre a Genova si conferma salda la sindaca Silvia Salis con il 51,57% dei voti, senza necessità di ballottaggio. Il ballottaggio si terrà invece a Matera, dove è in netto vantaggio la coalizione riformista che fa capo a Roberto Cifarelli, con il 44,32% delle preferenze contro il candidato sindaco di centrodestra Antonio Nicoletti che si ferma al 37,69%.A Taranto passano al secondo turno il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti, con adesioni al 37,17%, con un certo distacco rispetto al candidato del centrodestra Luca Lazzaro al 20,79%. LEGGI TUTTO

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    Elezioni amministrative 2025, Ravenna e Genova al centrosinistra al primo turno

    (Teleborsa) – Si sono chiusi alle 15.30 i seggi delle Elezioni amministrative 2025, che hanno interessato 117 comuni appartenenti a regioni a statuto ordinario, di cui quattro capoluoghi di Regione (Genova, Ravenna, Matera e Taranto) e 9 comuni della Sicilia. L’affluenza finale si attesta al 56,29% più o meno in linea con il 56,32% della tornata precedente, mentre alla chiusura delle urne ieri alle 23 risultava ancora in calo.Dagli exit poll realizzati dal Consorzio Opinio per la Rai emerge che Ravenna si conferma roccaforte del centrosinistra, senza neanche bisogno del ballottaggio, con preferenze comprese in un intervallo del 61%-65% per il candidato Alessandro Barattoni. Anche Genova resta alla candidata sindaca Silvia Salis, che conta di passare al primo turno con una percentuale compresa fra il 53% ed il 57%, mentre l’avversario del centrodestra Pietro Piciocchi avrebbe preso tra il 38% e il 42%. Ballottaggio per Matera, dove è in vantaggio la coalizione riformista che fa capo a Roberto Cifarelli, con preferenze fra il 44,5% ed il 48,5%, mentre il candidato sindaco di centrodestra Antonio Nicoletti si ferma al 31,5-35,5%.A Taranto passano al secondo turno il candidato del centrosinistra Pietro Bitetti, con adesioni fra il 37% ed il 41%, ed il candidato del centrodestra Luca Lazzaro, che prende fra il 20% ed il 24%.I ballottaggi per i Comuni in bilico si terranno l’8-9 giugno, data in cui cade anche la tornata referendaria sul lavoro e l’immigrazione, promossa dalla Cgil di Maurizio Landini. E proprio per questo motivo i risultati di queste elezioni sono molto seguiti, per testare il polso dell’affluenza e dell’interesse alla partecipazione attiva. LEGGI TUTTO