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    Diasorin e Interpump entrano nell’indice MIB ESG

    (Teleborsa) – DiaSorin, multinazionale italiana attiva nel campo della diagnostica, e Interpump, gruppo attivo nella produzione di pompe ad acqua e nel settore oleodinamico, saranno incluse nell’indice MIB ESG a partire dall’apertura dei mercati di lunedì 22 settembre 2025. Nessuno uscirà dall’indice.L’indice MIB ESG è primo indice ESG (Environmental, Social and Governance) dedicato alle blue-chip italiane, pensato per individuare i grandi emittenti italiani quotati che presentano le migliori pratiche ESG. L’indice MIB ESG, sviluppato da Euronext, combina la misurazione della performance economica con valutazioni ESG in linea con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite.L’indice MIB ESG viene sottoposto a revisione trimestrale (marzo, giugno, settembre, dicembre). La prossima revisione sarà annunciata venerdì 12 dicembre 2025. LEGGI TUTTO

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    Settimana europea della Mobilità, torna ECO: Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti

    (Teleborsa) – Il 16 e 17 settembre 2025, in coincidenza con l’inizio della “Settimana europea della Mobilità 2025”, si terrà a Roma (presso il Centro Congressi di Piazza di Spagna, in via Alibert 5A) la terza edizione di ECO Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti. L’evento farà il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci, focalizzandosi su tematiche strategiche per il nostro Paese: sviluppo delle infrastrutture e dei servizi, avanzata della mobilità elettrica, innovazione, logistica, intermodalità, economia circolare, governance, salute e sicurezza, educazione e cultura ambientale, riforestazione urbana. La due giorni di lavori coinvolgerà i principali attori pubblici e privati nel settore della mobilità sostenibile e vedrà susseguirsi incontri e interviste che metteranno a confronto i rappresentanti del mondo politico, istituzionale, accademico e imprenditoriale. Ad aprire la manifestazione, il 16 settembre, saranno i saluti istituzionali del vicepresidente ANCI Vito Parisi e di Eugenio Patané, assessore Mobilità del Comune di Roma, che precederanno le interviste, previste nella mattinata, sulle tematiche di più stretta attualità al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.Uno dei momenti clou della manifestazione riguarderà la presentazione dei risultati de “L’indagine sulla mobilità sostenibile in Italia”, realizzata dall’Istituto Piepoli. Lo studio, che ha coinvolto un campione rappresentativo di mille italiani, fornirà dati e trend interessanti sulle abitudini di spostamento, sulla consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie abitudini, sulla pluralità tecnologica, sull’economia circolare e sull’impatto dell’IA nel mondo della mobilità e dei trasporti. Assoluta novità proposta da questa ricerca sarà la definizione, sulla base delle risposte raccolte, di un indice di mobilità sostenibile dei cittadini italiani.Spazio poi agli interventi di Claudio Magliulo, Clean cities campaign e di Fabrizio Penna, capo Dipartimento PNRR MASE, sugli investimenti verdi alla luce del nuovo quadro europeo e di Francesco Naso, Direttore di Motus-E, che si soffermerà sulle tante fake news che circolano sulle batterie elettriche. La chiusura dei lavori del mattino è affidata ad Antonio Decaro, presidente Commissione Ambiente clima e sicurezza alimentare Parlamento Europeo. Nel pomeriggio della prima giornata, si terranno alcuni tavoli di lavoro che vedranno protagonisti esperti e istituzioni, cui saranno invitate le aziende che vogliono operare in modo sostenibile.L’apertura dei lavori del 17 settembre vedrà l’intervento di Edoardo Rixi, viceministro Infrastrutture e Trasporti. A fornire ulteriori spunti di dibattito saranno poi gli interventi di: Manuel Marsilio, Industry & Road Safety ambassador per WBIA all’ONU e OMS, sul ruolo chiave della bicicletta nella visione europea del trasporto Sostenibile; del docente Bruno Dalla Chiara del Politecnico Torino sull’opzione idrogeno come alternativa al petrolio per una mobilità più sostenibile; di Francesco Ferrini, docente di Arboricoltura e coltivazioni arboree presso l’Università di Firenze sull’importanza di riforestare le nostre città; di Carla Ancona, Dipartimento Epidemiologia SSR Lazio Salute e Ambiente sull’impatto della mobilità sull’inquinamento atmosferico; di Damiano Meola, direttore Marketing The Data Appeal Company. Grazie anche al patrocinio di ANCI, ECO ospiterà in questa seconda giornata un dibattito tra sindaci di diverse città distribuite sul territorio nazionale, con la presentazione di buone pratiche ed esperienze virtuose che gli enti locali stanno mettendo in campo per favorire una transizione ecologica efficace. Chiuderà la manifestazione l’intervento del presidente dei Senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri.ECO è un evento aperto a tutti, istituzioni, cittadini, studenti, aziende, e si svolge con il patrocino di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Comune di Roma, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Bikeconomy Osservatorio e in collaborazione con ENEL, Regionale, brand di Trenitalia (Gruppo FS), Intesa Sanpaolo, ALIS, Conai, Amazon, che porteranno i loro ultimi progetti su temi quali le infrastrutture energetiche, la riforestazione urbana, l’economia circolare, la logistica sostenibile. Durante il Festival ogni partner premierà una realtà che si è distinta nei diversi ambiti della mobilità e della sostenibilità. LEGGI TUTTO

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    PwC, JTI Italia e Arel: “L’evoluzione della sostenibilità tra cultura, percezione e pratiche”

    (Teleborsa) – La sostenibilità è ormai parte integrante del vocabolario quotidiano degli italiani, essendo diventata un principio guida per cittadini, imprese e istituzioni. Ma tra il dire e il fare resta ancora un divario significativo. A raccontarlo è il nuovo studio “L’evoluzione della sostenibilità tra cultura, percezione e pratiche”, realizzato da Fondazione PwC Italia in collaborazione con JTI Italia e Arel, presentato oggi a Milano. Lo studio analizza come la sostenibilità sia oggi compresa, percepita e vissuta dalla popolazione italiana, mettendo in luce l’evoluzione del concetto nel corso degli anni. Attraverso un’indagine condotta su un campione rappresentativo di oltre mille italiani, infatti, il report esplora le pratiche quotidiane, le opinioni e le aspettative dei cittadini, evidenziando un divario significativo tra consapevolezza e azione. All’evento di presentazione dello studio sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle imprese e della ricerca. Ad aprire i lavori sono stati Giovanni Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia, Didier Ellena, Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia. La ricerca è stata illustrata da Sara Zanellini, Senior Research Analyst dell’Ufficio Studi di PwC Italia, Andrea Lamberti, Policy Analyst di Arel e Luca Brigada Villa, Ricercatore dell’Università degli Studi di Pavia. A seguire, una tavola rotonda ha visto intervenire Adriana Valle, Corporate Affairs & Communication Director di JTI Italia, Irene Tinagli, Membro del Parlamento europeo, Alice Lazioli, Head of European Affairs di Confartigianato, e Alessandro Colucci, Membro della Camera dei Deputati. Le conclusioni sono state affidate a Enrico Letta, Presidente di Arel. L’evento ha rappresentato un’occasione di confronto sul ruolo della sostenibilità nella società italiana, tra cultura, pratiche e responsabilità condivise.”Per JTI Italia, la sostenibilità non è un obiettivo da raggiungere, ma un principio da vivere e condividere – ha dichiarato Ellena –. Crediamo che le imprese debbano interpretare un ruolo attivo nel cambiamento, contribuendo a costruire una cultura della sostenibilità accessibile, comprensibile e praticabile. Per questo siamo orgogliosi di aver collaborato alla realizzazione di questo studio, uno strumento prezioso che ci aiuta a leggere il presente e a guardare al futuro con più consapevolezza. La sostenibilità è un impegno che ci guida ogni giorno nel modo in cui operiamo e ci relazioniamo con la società”.”La sostenibilità – ha commentato Toselli – è certamente in prima battuta una responsabilità collettiva che coinvolge cittadini, imprese e istituzioni. È quindi fondamentale che la consapevolezza si traduca in comportamenti concreti, coerenti e misurabili. I risultati dello studio raccontano come solo attraverso azioni significative si può costruire un approccio collettivo che sia catalizzatore di inclusione sociale, crescita economica e rigenerazione ambientale. PwC vuole contribuire a creare le condizioni necessarie affinché le buone idee si trasformino ogni giorno in iniziative condivise e ad alto impatto”.”Il report – ha concluso Letta – mostra che la sostenibilità ha conquistato una posizione di rilievo nel discorso pubblico e una diffusa adesione valoriale, ma la sua efficacia trasformativa rimane fortemente condizionata dalla capacità di essere declinata in pratiche concrete, semplici da comprendere e percepite come di impatto. Per questo, la sfida che abbiamo di fronte non è più soltanto culturale, ma soprattutto progettuale. Occorre creare le condizioni affinché la sostenibilità possa essere vissuta, praticata e riconosciuta come parte integrante della quotidianità, ripensando spazi, processi e strumenti affinché la sostenibilità diventi un criterio reale di decisione, capace di incidere sulle scelte individuali, collettive e aziendali”.SOSTENIBILITÀ TRA PERCEZIONE E REALTÀ: GLI ITALIANI LA CONOSCONO, MA FATICANO A METTERLA IN PRATICAL’indagine demoscopica rivela che, sebbene l’82% degli italiani affermi di sapere cosa significhi il termine “sostenibilità”, solo il 36% di essi è in grado di fornirne una definizione corretta. Il 55% ne riduce il significato alla sola dimensione ambientale, mentre il 9% – nell’inquadrare la tematica – fornisce risposte del tutto non pertinenti. Il 51% degli italiani considera la sostenibilità molto importante nella propria vita quotidiana, ma solo una parte minoritaria di essi mette in pratica comportamenti sostenibili dal punto di vista ambientale (44%), economico (41%) e sociale (14%). Il 78% del campione, guardando al futuro, dichiara di voler ridurre l’uso della plastica monouso e il 75% di esso intende diminuire il consumo di beni non essenziali. Ma solo il 44% si dice disposto a partecipare ad attività di volontariato. Il 40% degli intervistati, infine, dichiara di non avere tempo sufficiente per compiere scelte sostenibili, il 41% lamenta la mancanza di opzioni accessibili nel proprio territorio, mentre il 39% esprime sfiducia nell’effettiva sostenibilità dei prodotti dichiarata sulle etichette. GENERAZIONI A CONFRONTO: QUATTRO SGUARDI DIVERSI SULLA SOSTENIBILITÀLo studio offre anche una lettura generazionale della sostenibilità, rivelando come esperienze formative e contesti culturali differenti possano influenzare comportamenti e priorità. La Generazione Z – 18–28 anni – si dichiara intenzionata a ridurre l’uso di plastica monouso (83%) e il consumo di beni non essenziali (79%), e si impegna nella raccolta differenziata e nella riduzione dello spreco alimentare. È inoltre la più disposta a pagare un premium price per prodotti sostenibili (86%) e mostra forte sensibilità verso le tematiche sociali: è la generazione che più si batte per l’inclusione e la lotta alle discriminazioni.I Millennials (29–44 anni) si mostrano propensi ad adottare pratiche come la riduzione dei consumi energetici (79%), l’acquisto da produttori locali (66%) e da filiere etiche (65%). Emerge anche l’intenzione di partecipare attivamente ad iniziative sociali ?quali attività di volontariato (39%) e programmi di formazione per persone vulnerabili (60%). Per loro, sostenibilità significa sobrietà ed equità.La Generazione X (45–60 anni) privilegia comportamenti razionali orientati alla parsimonia e legati alla sfera domestica: riduzione degli sprechi, acquisti stagionali e ricorso a prodotti riutilizzabili. Inoltre, 4 su 5 dichiarano di voler ridurre il consumo energetico, in linea con una cultura della responsabilità maturata negli anni ’80 e ’90.I Baby Boomers (oltre i 60 anni) praticano invece una sostenibilità silenziosa e radicata nel non-spreco. Pur essendo meno familiari con il concetto (solo il 32%conosce la definizione corretta di sostenibilità, vs. 44% della Generazione Z), sono tra i più coerenti nei comportamenti. Solo il 63% di essi, tuttavia, è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili, preferendo soluzioni durature e parsimoniose.IL RUOLO DELLE IMPRESE NELLA TRANSIZIONE SOSTENIBILE: IL CASO JTI ITALIAL’indagine si sofferma anche sulla percezione della responsabilità nel promuovere comportamenti sostenibili, evidenziando come gli italiani la attribuiscano principalmente alle istituzioni pubbliche (42%), seguite da singoli individui (28%) e solo in misura minore alle imprese (22%). I dati ISTAT, tuttavia, mostrano come le aziende italiane stiano già assumendo un ruolo centrale sulla tematica: a giugno 2023, il 69% delle imprese manifatturiere e il 62,4% di quelle nei servizi hanno adottato pratiche sostenibili. Tra le grandi imprese dei servizi con oltre mille addetti, la percentuale sale all’85,9%; segno di una crescente consapevolezza del valore strategico della sostenibilità.In questo scenario, il report analizza il percorso intrapreso da JTI Italia nello sviluppo di un approccio integrato alla sostenibilità, attraverso collaborazioni con enti del terzo settore e istituzioni per realizzare iniziative concrete sotto il profilo ambientale, sociale ed economico. Sul piano della sensibilizzazione all’ambiente, ad esempio, l’azienda ha promosso insieme a Save the Planet la campagna anti-littering #IoLaButtoLì, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, e il programma Sustainable Cities, con interventi di riqualificazione sostenibile nelle città italiane. In ambito sociale, ha sostenuto progetti contro la povertà alimentare e per contrastare la povertà energetica. Mentre sul fronte economico, la società ha investito circa 300 milioni di euro negli ultimi dieci anni nella filiera tabacchicola italiana, siglando nel 2023 un accordo triennale con il Ministero dell’Agricoltura per l’acquisto annuale di 8.000 tonnellate di tabacco.TRADURRE I VALORI IN AZIONI: LA SOSTENIBILITÀ COME SFIDA PROGETTUALELo studio si chiude con una riflessione chiara: la sostenibilità ha conquistato una centralità valoriale nel discorso pubblico italiano, ma la sua efficacia trasformativa dipende dalla capacità di essere tradotta in pratiche concrete, comprensibili e dal beneficio percepito come reale. Il successo di azioni come la raccolta differenziata o la riduzione della plastica monouso dimostra che la sostenibilità attecchisce quando si intreccia con gesti quotidiani e riferimenti culturali preesistenti. Tuttavia, la dimensione ambientale ha finora dominato il campo. La sostenibilità sociale ed economica, pur riconosciuta, fatica a trovare ancoraggi pratici altrettanto forti. Per superare questo squilibrio, servono strumenti chiari, accessibili e adatti ai contesti di vita quotidiana. Trasparenza e concretezza sono requisiti fondamentali per costruire fiducia e credibilità. Comunicare in modo sobrio, verificabile e coerente con le azioni intraprese è la chiave per un impegno autentico e duraturo. La sfida, quindi, non è più solo culturale, ma progettuale: è necessario costruire le condizioni operative affinché la sostenibilità possa essere vissuta, praticata e riconosciuta come utile. Per le istituzioni, significa disegnare politiche pubbliche capaci di semplificare l’adozione di comportamenti sostenibili, riducendo gli ostacoli e aumentando la fiducia. Per le imprese, significa adottare strategie di prossimità, trasparenza e coerenza narrativa con i valori dei consumatori. Per il terzo settore, significa rafforzare i ponti tra idealità e concretezza, facilitando l’accesso a esperienze di cittadinanza attiva, economia solidale, educazione inclusiva e sviluppo locale. LEGGI TUTTO

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    ESMA, memorandum d’intesa con Agenzia europea dell’ambiente su finanza sostenibile

    (Teleborsa) – L’Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) e l’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) hanno firmato un Memorandum d’Intesa (MoU) il cui scopo è rafforzare la cooperazione nell’ambito della finanza sostenibile. Il MoU si concentra sui fattori ambientali e sulla loro integrazione nel quadro normativo dell’UE in materia di finanza sostenibile, inclusa la supervisione di tale quadro.Il MoU delinea le modalità con cui l’ESMA e l’EEA si scambieranno competenze, informazioni e dati e sosterranno le reciproche attività di rafforzamento delle capacità. L’ESMA e l’EEA collaboreranno inoltre per facilitare la collaborazione tra le autorità nazionali di regolamentazione dei valori mobiliari e le autorità o agenzie nazionali responsabili della tutela ambientale. Inoltre, collaboreranno congiuntamente per migliorare il dialogo politico su diversi ambiti dell’agenda della finanza sostenibile.Entrambe le istituzioni “riconoscono che la loro stretta cooperazione in questi compiti e attività porterà reciproci benefici e sinergie, evitando la duplicazione degli sforzi e contribuendo, in ultima analisi, ad affrontare le importanti sfide legate alla biodiversità, ai cambiamenti climatici e all’inquinamento”, si legge in una nota.(Foto: toppercussion | 123RF) LEGGI TUTTO

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    PNRR, Mase: “Al via nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a zero emissioni”

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto attuativo che regola gli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici. L’intervento – fa sapere il Mase in una nota – è destinato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50mila abitanti e area di pendolarismo). L’iniziativa, finanziata con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione 597 milioni di euro.L’obiettivo – spiega la nota – è favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria. Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a euro 5. “Con questo nuovo schema di incentivi – ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin – vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento. Grazie al PNRR, mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili. Il sostegno è calibrato per chi ha redditi più bassi e per le microimprese, perché la transizione deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale”.L’incentivo sarà riconosciuto alle persone fisiche per l’acquisto di un’auto elettrica (categoria M1), con un contributo di 9mila o 11mila euro in base al valore ISEE; alle microimprese, per l’acquisto di veicoli elettrici commerciali (categorie N1 e N2), fino a un massimo di 20mila euro per veicolo, nel limite del 30% del prezzo di acquisto e nel rispetto della normativa “de minimis”.Le richieste saranno gestite tramite una piattaforma informatica dedicata, sviluppata da Sogei, che consentirà la registrazione dei beneficiari, dei venditori aderenti all’iniziativa e la generazione dei bonus. Il contributo sarà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto.Le modalità operative e la data di apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi saranno comunicate con apposito avviso sul sito istituzionale del Ministero. LEGGI TUTTO

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    L’energia di Plenitude illumina la città di Agrigento

    (Teleborsa) – Plenitude rinnova la collaborazione con Festivalle diventando Main Partner del festival internazionale di musica e arti digitali che si terràdal 7 al 10 agosto nella Valle dei Templi di Agrigento (Patrimonio UNESCO). Nell’anno di Agrigento Capitale della Cultura, Plenitude – fa sapere la società in una nota – contribuisce a una serie di iniziative volte sia a migliorare l’efficienza energetica del festival e di alcune strutture della città, sia a valorizzare cultura e bellezze del territorio locale.Festivalle, giunto alla sua nona edizione, ospiterà anche quest’anno una lineup di artisti della scena italiana ed internazionale come Vinicio Capossela, The Cinematic Orchestra, Carl Craig e The Fearless Flyer (side project dei Vulfpeck), che si esibiranno in alcuni dei luoghi più suggestivi della città, come la splendida Cava di Tufo che diede i natali ad alcune meraviglie che arricchiscono la Valle dei Templi adiacente. Al tramonto, nel Giardino della Kolymbethra, le note di Festivalle suoneranno sul Plenitude Stage, palco alimentato al 100% da batterie caricate con energia solare prodotta da pannelli fotovoltaici. Oltre al palco, le batterie contribuiranno anche ad alimentare parte dell’area food limitrofa, con l’obiettivo di contribuire a ridurre l’impatto ambientale della manifestazione.Plenitude si è impegnata anche in altri progetti sul territorio agrigentino. Provvederà ad esempio alla sostituzione dei proiettori della storica Cattedrale di San Gerlando con nuovi fari LED a basso consumo, permettendo l’illuminazione della scalinata. L’obiettivo – spiega la nota – è quello di valorizzare un simbolo della città dall’importante valore architettonico, il Duomo, esaltandone la portata artistica e migliorandone al contempo l’efficienza energetica. Nel mese di settembre, questo rinnovato luogo iconico della città, verrà inaugurato con un evento che vedrà protagonisti Whitemary, cantautrice e producer abruzzese di formazione jazz e contaminazioni elettroniche e Carlo Amleto, poliedrico pianista siciliano, che si esibirà in una performance cantautoriale.Il percorso avviato dalla Società e dagli organizzatori di Festivalle nel 2024 con l’installazione di pannelli solari sul tetto dell’Oratorio Santa Rosa, continua anche con altri progetti di efficientamento energetico. Verrà installato un ulteriore impianto solare sul tetto del MUDIA, il Museo Diocesano di Agrigento che sorge nell’area circostante il Duomo, contribuendo così ad alimentare ilmuseo e il suo giardino, luoghi in cui vengono periodicamente ospitati eventi culturali, con energia proveniente da fonti rinnovabili. È stato inoltre eseguito uno studio di fattibilità per l’installazione di altri due impianti solari. L’obiettivo che la Società si è posta è quello di realizzare nei prossimi mesi il primo impianto presso l’ex carcere di San Vito – nuovo centro culturale della città gestito da FarmCultural Park, hub per l’arte contemporanea, la creatività e l’innovazione sociale che ha costruito il primo parco turistico culturale in Sicilia – e posizionare il secondo impianto sui tetti della sede dell’associazione, a Favara, nella provincia agrigentina. Gli edifici interessati dalle attività di efficientamento di Plenitude ospiteranno anche la prossima Italian Jazz Conference, una due giorni di talk ed eventi musicali a tema jazzistico che si terrà questo autunno. LEGGI TUTTO

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    Rinnovabili, solare principale fonte elettrica in Europa

    (Teleborsa) – A giugno 2025 l’energia solare ha segnato un traguardo storico, diventando per la prima volta la principale fonte di produzione elettrica nell’Unione europea. Secondo il report pubblicato da Ember, il fotovoltaico ha generato il 22,1% dell’elettricità totale prodotta nei 27 Paesi membri, superando sia il gas (14,4%) che il carbone (6,1%). Per l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia si tratta di un segnale chiaro di come la transizione energetica sia in pieno corso, e l’energia solare ne è ormai la protagonista.Secondo i dati del report, sono almeno 13 i Paesi dell’Unione che hanno raggiunto un record mensile di energia solare. Risultati importanti si sono avuti, ad esempio, nei Paesi Bassi, dove il 40,5% dell’elettricità è arrivato dal sole, e in Grecia dove la quota ha raggiunto il 35,1%. In generale, queste prestazioni si sono rivelate fondamentali per rispondere a picchi di domanda durante le ondate di calore.Anche in Italia il fotovoltaico sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, come confermato dai dati più recenti forniti da Terna. A maggio 2025, le fonti rinnovabili hanno registrato un record storico, coprendo il 55,9% della domanda elettrica, il valore più alto mai raggiunto. Di questa quota, il fotovoltaico ha prodotto il 37,2%, trainato dall’entrata in esercizio di nuovi impianti utility scale. Mentre il mese di giugno ha sancito un nuovo massimo per la produzione elettrica da fotovoltaico (42,6%), che ha superato quella da idrolettrico (37,3%), da sempre la principale fonte rinnovabile nel Paese.”L’Italia è tra i Paesi dove l’abbondanza di energia solare è in grado di offrire benefici su tre assi strategici decisivi – ha dichiarato l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia –. Innanzitutto, può contribuire a rafforzare la sicurezza energetica nazionale: una produzione solare ampia, distribuita e prevedibile consente di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili importate e dalle dinamiche geopolitiche, garantendo maggiore stabilità e resilienza. In secondo luogo, l’energia solare può giocare un ruolo essenziale nel contenimento del costo dell’elettricità. L’elevata disponibilità di produzione nelle ore di picco contribuisce a diminuire i prezzi all’ingrosso, con benefici diretti per tutto il sistema economico. Infine, l’espansione della capacità solare consente una progressiva sostituzione delle fonti fossili, accelerando il processo di decarbonizzazione del sistema elettrico, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC)”.L’Alleanza per il Fotovoltaico richiama l’attenzione delle istituzioni “sull’urgenza di accompagnare questa crescita con scelte coerenti e lungimiranti. Servono – sottolinea l’Alleanza – regole stabili, iter autorizzativi più rapidi e trasparenti e aste FER pienamente accessibili ai progetti utility scale. È necessario non rallentare un percorso che sta già portando benefici concreti al Paese in termini di sicurezza, competitività ed emissioni evitate”.”Il sorpasso storico del fotovoltaico in Europa – conclude l’Alleanza – va ben oltre il suo aspetto immediato: è la chiara dimostrazione della maturità, efficienza e importanza cruciale di questa tecnologia per il nostro futuro energetico. L’Italia possiede tutte le condizioni per giocare un ruolo da protagonista, ma sono necessarie decisioni chiare per non mancare questa opportunità”.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità: Mundys abbatte di oltre un terzo le sue emissioni globali

    (Teleborsa) – Dal 2019 Mundys ha ridotto del 35% le proprie emissioni dirette di CO2, avvicinandosi all’obiettivo Net Zero fissato per il 2040. Tra le direttrici strategiche del business condotto dalla società, leader globale nel settore della mobilità, l’ESG è stata infatti codificata in un framework che stabilisce obiettivi chiari, trasparenti e misurabili. Tra le iniziative più tangibili – sottolinea la società in una nota – l’ampliamento della rete di ricarica per veicoli elettrici, che oggi conta già oltre 1.350 punti attivi e che raggiungerà quota 6mila entro il 2031. Il piano di Gruppo prevede oltre 5mila installazioni nelle aree di parcheggio aeroportuali e oltre 900 punti di ricarica in ambito autostradale. L’impegno si estende all’economia circolare con il 75% dei rifiuti prodotti già recuperato, percentuale che sale all’82% per le pavimentazioni aeroportuali e stradali. In ambito energetico, entro il 2030, il 90% dell’elettricità acquistata dovrà provenire da fonti rinnovabili. A conferma della centralità della sostenibilità del proprio modello di sviluppo a giugno AdR ha siglato un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per avviare campagne di sensibilizzazione ambientale rivolte a passeggeri e operatori aeroportuali.Un impegno che si affianca a soluzioni già operative nello scalo romano, come l’impianto idrico duale, che permette il riutilizzo dell’acqua in aeroporto riducendo a solo il 25% il consumo reale di acqua potabile. Il Gruppo ha già ridotto di circa il 21% le emissioni da acquisto di beni e servizi per km percorso sulle autostrade e in ambito aeroportuale è stato fissato un target di riduzione per passeggero del 19% al 2030 e del 29% al 2035 delle emissioni degli aerei in atterraggio e decollo dallo scalo di Fiumicino per passeggero. Un obiettivo da raggiungere con azioni concrete quale l’adozione di SAF – Sustainable Aviation FuelSul piano sociale, la parità di genere è un pilastro fondamentale: nel 2024, le donne rappresentano il 36% della forza lavoro e circa il 33% dei ruoli manageriali. L’obiettivo è raggiungere almeno il 35% entro il 2030.Il percorso di Mundys è stato riconosciuto da tutti i principali indici ESG: “A list” da CDP, “negligible ESG Risk” da Sustainalytics, 95/100 da GRESB e rating A da MSCI. Nel 2023, la SBTi ha certificato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni del Gruppo sono coerenti con una traiettoria di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C.La sostenibilità – prosegue la nota – è diventata anche un pilastro strategico in ambito finanziario: Mundys ha integrato criteri ESG nella propria strategia finanziaria, attivando strumenti per un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro, tra cui green bond, sustainability-linked bond e loan legati alle performance di sostenibilità. “Mundys prosegue il suo percorso di crescita sostenibile contribuendo concretamente a un impatto positivo sull’ambiente, la società e l’economia dei territori in cui opera mentre continua la focalizzazione sulla crescita e sugli investimenti. I progressi compiuti lungo la roadmap ESG al 2030 testimoniano un impegno solido per uno sviluppo sostenibile del settore infrastrutturale nel quale opera a livello globale” ha dichiarato Katia Riva, Chief Sustainability & Transformation Officer di Mundys.L’impegno di Mundys per la sostenibilitàTra i progetti più innovativi, spiccano quelli di Aeroporti di Roma. Nel gennaio 2025, AdR ha inaugurato presso l’aeroporto di Fiumicino la Solar Farm, un impianto fotovoltaico da 22 MWp. L’infrastruttura – la più grande in Europa per autoconsumo in ambito aeroportuale e la seconda a livello mondiale – si estende per quasi 2,5 km lungo la pista 3 ed è composta da circa 55mila pannelli solari. L’impianto, che contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 dello scalo di oltre 11mila tonnellate all’anno, è parte di un progetto più ampio che prevede il raggiungimento di una potenza complessiva di circa 60 MWp, sufficiente a coprire il fabbisogno energetico annuo di 30mila famiglie italiane. Con queste soluzioni, Fiumicino si conferma oggi come un modello unico in Europa per l’adozione di tecnologie sostenibili e l’integrazione di sistemi avanzati di efficienza energetica.Un’altra iniziativa innovativa è il progetto Pioneer, un sistema di storage energetico basato su batterie ibride second life. Il progetto, sviluppato con Enel e l’Istituto Fraunhofer e cofinanziato dall’Innovation Fund UE, riutilizza 762 pacchi batteria da Nissan, Mercedes e Stellantis, trasformati in un sistema BESS da 10 MWh e 2,5 MW di potenza. Integrato con la Solar Farm, consente di immagazzinare l’energia solare prodotta in eccesso e di renderla disponibile nelle ore serali, con un risparmio ulteriore di 1.500 tonnellate di CO2all’anno.Osservatorio Telepass, con il telepedaggio oltre 71mila tonnellate di CO2risparmiateUn contributo concreto alla riduzione delle emissioni climalteranti arriva dai sistemi di pagamento automatico del pedaggio. Secondo lo studio “Il fattore Telepass”, condotto dall’omonimo Osservatorio in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, nel 2024 l’utilizzo dell’obu sulla rete autostradale italiana ha permesso di evitare l’emissione di oltre 71mila tonnellate di CO2, equivalenti a più di 10mila viaggi intorno alla Terra o oltre 1.100 viaggi Terra-Luna. I benefici non si fermano all’ambiente: grazie all’eliminazione delle soste ai caselli, sono stati risparmiati oltre 59mila giorni complessivi di attesa e un consumo di carburante pari a più di 8 milioni di euro. LEGGI TUTTO