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    Boeing, FAA propone multa da 3,1 milioni di dollari per violazioni della sicurezza

    (Teleborsa) – La Federal Aviation Administration (FAA) ha emesso una proposta di multa di circa 3,1 milioni di dollari contro Boeing, colosso statunitense che produce velivoli sia per utilizzo civile che militare, per violazioni della sicurezza che si sono verificate da settembre 2023 a febbraio 2024. Queste includono azioni relative alla rottura del tappo della porta del 4 gennaio 2024 e all’interferenza con l’indipendenza dei responsabili della sicurezza. La FAA ha utilizzato la sua massima autorità sanzionatoria civile prevista dalla legge, si legge in una nota.La FAA ha identificato centinaia di violazioni del sistema di qualità presso lo stabilimento Boeing 737 di Renton, Washington, e presso lo stabilimento del subappaltatore Boeing Spirit AeroSystems di Wichita, Kansas. Inoltre, Boeing ha presentato alla FAA due velivoli non idonei al volo per ottenere certificati di aeronavigabilità e non ha rispettato il suo sistema di qualità.La FAA ha scoperto che un dipendente della Boeing ha esercitato pressioni su un altro lavoratore della Boeing che svolgeva mansioni per conto della FAA affinché firmasse un aeroplano Boeing 737 MAX in modo che l’azienda potesse rispettare i tempi di consegna, nonostante il dipendente avesse stabilito che l’aeroplano non era conforme agli standard.Boeing ha 30 giorni di tempo dalla ricezione delle lettere di sanzione della FAA per rispondere all’agenzia. LEGGI TUTTO

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    Trasporto merci, nel 2024 aumenta quello attraverso vie navigabili interne (+4,5%)

    (Teleborsa) – Nel 2024 il trasporto merci sulle vie d’acqua interne dell’UE, misurato in tonnellate-chilometro, è aumentato del 4,5% rispetto al 2023. Questo segna il primo aumento dopo 2 cali consecutivi su base annua. Anche il trasporto di container sulle vie d’acqua interne dell’UE, misurato in unità-chilometro equivalenti a venti piedi, è rimbalzato nel 2024 rispetto al 2023, anche se di una cifra leggermente inferiore (3,7%). È quanto emerge dai dati pubblicati da Eurostat. Tra le categorie di merci trasportate, i minerali metallici rappresentavano la quota maggiore, rappresentando il 23,2% del trasporto totale misurato in tonnellate-chilometro. Questo è stato seguito da coke e prodotti petroliferi raffinati (16,3%), sostanze chimiche, gomma e plastica e combustibile nucleare (14,0%) e prodotti dell’agricoltura (13,6%).Rispetto al 2023, il trasporto per vie d’acqua nell’entroterra di materie prime e rifiuti secondari ha registrato il maggiore aumento relativo, con un aumento del 12,9%. Questo è stato seguito dalla categoria prodotti chimici, gomma e plastica e combustibili nucleari, che è aumentata del 12,4%. L’unico gruppo di prodotti a subire una diminuzione del trasporto per vie d’acqua interra è stato il carbone e il petrolio greggio (-26,5%).Il trasporto sulle vie d’acqua interne è notevolmente concentrato, con Germania e Paesi Bassi che insieme rappresentano il 70,5% del totale del trasporto per vie d’acqua interne dell’UE. Nel 2024, la Germania ha visto il più alto aumento del trasporto merci in termini assoluti rispetto al 2023, con un aumento di 1,9 miliardi di tonnellate-chilometro, o un aumento del 4,7%. LEGGI TUTTO

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    Lufthansa, da gennaio 2026 centralizzate le funzioni chiave delle compagnie aeree del gruppo

    (Teleborsa) – Deutsche Lufthansa sta centralizzando le funzioni chiave, tra cui la gestione della rete e l’informatica, mentre il più grande gruppo aereo europeo cerca di consolidare le diverse attività e migliorare la propria struttura dei costi.Dall’inizio del prossimo anno, la cosiddetta gestione dell’offerta commerciale sarà raggruppata sotto la responsabilità delle funzioni di compagnia aerea a livello di gruppo, ha affermato Lufthansa in una nota. I servizi rivolti al cliente, come il prodotto di bordo, il catering, le lounge e l’assistenza passeggeri, rimarranno di competenza di ciascuna compagnia aerea.L’obiettivo della ristrutturazione è che il gruppo e le sue compagnie aeree hub, tra cui Lufthansa, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Swiss, operino in modo “più integrato” al fine di aumentare l’efficienza e la redditività, ha aggiunto la società. LEGGI TUTTO

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    Toscana Aeroporti, EBITDA record a 19 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – Toscana Aeroporti, società quotata su Euronext Milan che gestisce gli aeroporti di Firenze e di Pisa, ha comunicato che i ricavi totali consolidati hanno raggiunto i 66,1 milioni di euro nel primo semestre 2025, con una crescita del 23,3% rispetto ai 53,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2024.L’EBITDA (Margine Operativo Lordo) segna il miglior risultato di sempre nel primo semestre dell’anno con 19,1 milioni di euro e una crescita del +11,3% in confronto ai 17,1 milioni di euro del 2024. Gli ammortamenti e accantonamenti del primo semestre dell’anno ammontano complessivamente a 6 milioni di euro in diminuzione rispetto ai 6,5 milioni di euro del 2024 principalmente per effetto del rilascio dei fondi rischi a seguito del rinnovo del CCNL di categoria e per la vendita della partecipazione detenuta in Toscana Aeroporti Handling. L’EBIT (Risultato Operativo) è in crescita del 22,8% passando dai 10,6 milioni di euro del 2024 ai 13 milioni di euro del 30 giugno 2025. La gestione finanziaria è passata da un valore negativo di 2,5 milioni di euro a un valore anch’esso negativo di 4,1 milioni di euro del primo semestre dell’anno. Il risultato netto raggiunge i 5,8 milioni di euro, con un incremento del +2,4% rispetto ai 5,6 milioni di euro del primo semestre 2024.”Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dal Sistema Aeroportuale Toscano nel primo semestre del 2025 – ha commentato Marco Carrai, Presidente di Toscana Aeroporti – Miglior risultato di sempre in termini di traffico con oltre 4,5 milioni di passeggeri transitati e una crescita superiore alla media nazionale. Ciò si riflette anche nei solidi risultati finanziari, con ricavi totali in aumento del +23,3% e il miglior EBITDA di sempre che ha superato i 19 milioni di euro. Gli investimenti strategici quali l’ampliamento del terminal di Pisa e l’avanzamento dell’iter per il Master Plan di Firenze sono la testimonianza del nostro impegno a potenziare le infrastrutture e a garantire una crescita sostenibile e duratura, a beneficio di tutti i nostri azionisti e passeggeri. I dati del traffico passeggeri estivo ci permettono di guardare al resto dell’anno con fiducia, pur monitorando con attenzione le dinamiche del contesto globale”.L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno 2025 è pari a 80,8 milioni di euro, in incremento rispetto ai 72,0 milioni di euro del 31 dicembre 2024 ed ai 73,2 milioni di euro del 30 giugno 2024. L’aumento è riconducibile principalmente al tiraggio del finanziamento in essere volto a finanziare gli investimenti pregressi. Il rapporto Debt/Equity (quoziente di indebitamento finanziario) al 30 giugno 2025 si attesta a 0,72, mantenendo la struttura patrimoniale del Gruppo su livelli di piena solidità. LEGGI TUTTO

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    Aeroporto di Francoforte, ad agosto traffico passeggeri in aumento del 4,1%

    (Teleborsa) – Ad agosto l’aeroporto di Francoforte ha registrato un aumento del traffico passeggeri del 4,1% su base annua a 6,3 milioni di passeggeri, in linea con la crescita della capacità del 4,1% registrata nello stesso periodo. Lo riferisce il gestore aeroportuale Fraport.La performance di agosto ha segnato un miglioramento rispetto alla crescita del traffico dell’1,6% di luglio, trainata dalla forte domanda per le vacanze in Europa. I load factor sono diminuiti di 70 punti base ad agosto, sebbene ciò rappresenti un miglioramento rispetto ai dati di luglio.Il traffico internazionale ha mostrato particolare vigore in tutti gli aeroporti del portafoglio Fraport. L’aeroporto di Lubiana ha registrato un aumento dell’11,7%, mentre gli aeroporti greci hanno visto un aumento del numero di passeggeri del 4,0%. Tra gli altri risultati degni di nota figurano gli aeroporti bulgari con un aumento del 6,9% e l’aeroporto di Antalya in Turchia con una crescita del 3,2%.Gli aeroporti brasiliani hanno registrato un notevole aumento del traffico del 99%, sebbene questa crescita sostanziale sia stata confrontata con un periodo comparabile colpito da inondazioni. L’aeroporto di Lima in Perù ha registrato un aumento del numero di passeggeri del 2,4%.(Foto: Mr_Worker / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Allianz Trade: nel 2025 la crescita del settore aereo rallenterà (+1,5%)

    (Teleborsa) – Dopo il “rimbalzo” record registrato nel 2024, il settore aereo globale entra in una fase di rallentamento. Secondo l’ultima analisi di Allianz Trade, la domanda passeggeri sta frenando nel 2025, mentre, i costi operativi restano elevati e le tensioni geopolitiche continuano a pesare sulla mobilità internazionale. Nel 2024, il traffico passeggeri aereo globale è cresciuto del +10,6% su base annua, spinto dalla forte domanda in Asia-Pacifico ed Europa che insieme hanno contribuito per il 74% dell’aumento complessivo. La capacità di posti disponibili, nelle varie tratte aeree, è cresciuta del +8,8% ma la domanda è andata oltre, arrivando al massimo storico del +83,5% del tasso di occupazione dei posti in aereo, per singola tratta. Il 2025 registra, invece, un rallentamento: l’inflazione persistente, le incertezze economiche, il calo della fiducia dei consumatori e le tensioni commerciali internazionali stanno rallentando la crescita, in particolare per i viaggi a lungo raggio.Cargo in crescita, ma più moderataIl trasporto aereo cargo ha toccato un picco storico nel 2024 (+11,3% in termini di CTK), con l’APAC in testa (+14,6%), seguita da Medio Oriente (+13%) e America Latina (+12,8%). Tuttavia, anche in questo comparto nel 2025 il ritmo sarà più contenuto, con tassi di crescita mensili ridotti a valori da singola cifra.Margini sotto pressioneAllianz Trade individua quattro fattori chiave che continuano a erodere i margini delle compagnie aeree. Aumento del costo del lavoro: piloti, controllori di volo e personale di terra hanno maggiore potere negoziale e gli scioperi. Prezzo elevato del carburante: il jet fuel resta sopra i livelli pre-pandemici e rappresenta circa il 30% dei costi operativi. Inoltre, i carburanti sostenibili (SAF), sempre più richiesti dalle normative, sono fino a tre volte più costosi del cherosene tradizionale. Aumenti delle tariffe aeroportuali, in particolare in Europa, che gravano sui bilanci delle compagnie. Costi di manutenzione in crescita: l’età media della flotta aumenta e la carenza di nuovi aeromobili – solo 1.266 consegnati nel 2024, in calo dell’8,1% rispetto al 2023 – spinge la domanda di servizi aftermarket. Per il 2025 sono attese 1.692 consegne, il massimo dal 2019, ma ancora il 26% in meno rispetto alle stime iniziali.Redditività: crescita modesta all’orizzonteNel 2024 i ricavi del settore hanno raggiunto circa 970 miliardi di dollari (+6,2% a/a), con profitti netti pari a 32,4 miliardi e margini EBIT medi del 6,4%. Per il 2025, Allianz Trade stima che i ricavi cresceranno solo dell’+1,5% su base annua, riflettendo la decelerazione della domanda, in un contesto di crescita economica globale più debole (+2,5% contro il +2,8% del 2024). “Il settore ha dimostrato una straordinaria resilienza dopo la pandemia ma il 2025 sarà un anno di consolidamento più che di espansione – commenta Maria Latorre, sector advisor Allianz Trade –. Le compagnie dovranno bilanciare investimenti in sostenibilità e contenimento dei costi, mantenendo la capacità di adattarsi a un contesto geopolitico ed economico incerto”.L’Italia vola alto: quarta in Europa per connettività aereaNel 2025 l’Italia si conferma tra i protagonisti dei cieli europei, piazzandosi al quarto posto per livelli di connettività aerea, subito dietro Regno Unito, Germania e Spagna. È un risultato che fotografa un settore in crescita: rispetto al 2024 la connettività italiana è aumentata del 9%, superando anche i livelli pre-pandemia del 2019 con un +1%. “Secondo i dati pubblici, – afferma Maddalena Martini, senior economist Allianz – il settore genera circa 70 miliardi di euro per il Paese, equivalenti al 3,8% del PIL nazionale e crea occupazione per circa 640mila posti di lavoro. Includendo anche il settore turistico, il trasporto aereo ha un impatto indiretto ancora maggiore, poiché si stima che dia occupazione a 3 milioni di persone, circa il 5% della popolazione italiana”.Oggi il sistema aeroportuale nazionale conta 41 scali con voli commerciali, 510 nuove rotte internazionali inaugurate negli ultimi cinque anni e collegamenti diretti con 82 Paesi. Ogni giorno dall’Italia decollano in media 1.150 voli internazionali, a conferma di un ruolo chiave per il commercio, il turismo e gli investimenti.Nel 2024-2025, le città più trafficate per traffico passeggeri sono state Roma, Milano, Bergamo, Napoli e Catania, con una media complessiva di 11,5 milioni di passeggeri al mese. A guidare la classifica restano Fiumicino e Malpensa, che da sole rappresentano il 32% dei voli mensili italiani.Nonostante il quadro positivo, la crescita non è uniforme. Fiumicino, infatti, mostra segnali di stallo: ad agosto 2025 lo scalo romano ha registrato circa 32.300 voli, un dato pressoché identico a quello dello stesso mese del 2024. I ritardi nei progetti di ampliamento hanno frenato la possibilità di gestire picchi di domanda, limitando di fatto l’espansione dello scalo. Il dato però è anche determinato dal cambiamento nel comportamento dei passeggeri. Sempre più viaggiatori scelgono periodi di bassa stagione e destinazioni alternative per contenere i costi e sfuggire sia alle ondate di calore estive sia alle folle dei grandi poli turistici. Una tendenza che ridisegna la stagionalità del traffico aereo, imponendo nuove sfide al settore.L’Italia, dunque, vola alto sullo scenario europeo, ma per continuare a crescere – conclude l’analisi – dovrà affrontare nodi strutturali e intercettare le trasformazioni in atto nel turismo globale. LEGGI TUTTO

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    Le auto ibride inquinano cinque volte di più di quanto dichiarato, l’analisti di T&E

    (Teleborsa) – Secondo i nuovi dati pubblicati dall’UE le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle auto ibride plug-in (PHEV) sono in media quasi cinque volte superiori a quelle indicate dai test ufficiali di immatricolazione. Il divario tra l’inquinamento reale delle PHEV, in termini di CO2, e i risultati dei test continua ad aumentare, nonostante le affermazioni delle case automobilistiche secondo cui la tecnologia è diventata più pulita. All’inizio di questo mese, la lobby delle case automobilistiche europee ha chiesto all’UE di azzerare le sue attività volte a rilevare con maggiore precisione le emissioni delle auto ibride, nel quadro del calcolo dei progressi compiuti verso gli obiettivi climatici. Le PHEV – che alternano un motore elettrico alimentato da una batteria, ricaricata tramite collegamento alla rete elettrica, e un motore a benzina o diesel – quest’anno rappresentano l’8,6% delle vendite di auto nell’UE, e le case automobilistiche vogliono continuare a venderle anche dopo la scadenza del 2035, anno a partire dal quale è prevista la commercializzazione di soli veicoli a zero emissioni. Tuttavia, l’analisi effettuata da T&E sui dati dell’Agenzia europea dell’ambiente rivela che le PHEV emettono in media 139 g di CO2 per km, rispetto ai 28 g per km rilevati nei test ufficiali.In virtù di queste discrepanze, l’UE ha fissato dei fattori di correzione (utility factor) per rettificare la scala emissiva di queste auto. Gli utility factor fissati per il 2025 e il 2027 riducono gradualmente il divario tra emissioni ufficiali e reali, il che significa che le case automobilistiche, per rispettare gli obiettivi dell’UE in materia di CO2, dovrebbero ridurre le vendite di veicoli ibridi plug-in, o aumentare ulteriormente, a compensazione, le vendite di auto elettriche a batteria.Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha dichiarato: “Le reali emissioni delle ibride plug-in sono un mistero alla luce del sole. Chiunque sia minimamente addentro al settore automotive sa benissimo, e non da oggi, che i valori sui libretti di immatricolazione differiscono radicalmente dalla CO2 emessa in condizioni reali di guida. Oggi abbiamo solo la certezza che il divario tra emissioni ufficiali e reali è ancora peggiore di quanto sin qui stimato. L’industria automobilistica chiede all’UE di chiudere un occhio, in modo da poter ritardare gli investimenti nella vera transizione. La Commissione deve mantenere la propria posizione e attenersi ai fattori di utilità già concordati per il 2025 e il 2027”.(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Trasporto aereo, quotazione Jet Fuel in calo ad agosto

    (Teleborsa) – Quotazioni del jet fuel al ribasso nel mese di agosto, secondo i dati pubblicati da IATA, è di nuovo sotto la soglia dei 700 dollari. La media mensile per tonnellata metrica è stata di 698,10 dollari, -30,10 dollari rispetto al mese di luglio che corrisponde a un calo del 4,13%. Rispetto ad agosto 2024 la quotazione è stata inferiore di 43,81 dollari, pari al -5,91%.(Foto: Herry Sutanto su Unsplash) LEGGI TUTTO