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    Zangrillo: stiamo costruendo P.A. più competente ed innovativa

    (Teleborsa) – “Stiamo costruendo una Pubblica Amministrazione capace di attrarre energie, riconoscere il merito e accompagnare i talenti con percorsi di crescita e di carriera”. Lo ha affermato il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, alla settima edizione di “The Young Hope” a Palazzo Wedekind.”Abbiamo digitalizzato le procedure e ridotto i tempi dei concorsi, passando da una media di due anni a circa 180 giorni. In un mondo del lavoro che cambia a grande velocità è impensabile attendere anni per conoscere l’esito di un concorso” ha aggiunto il Ministro. “I giovani non cercano semplicemente un’occupazione, ma il lavoro giusto, che sappia conciliare formazione, crescita personale e qualità della vita. Per questo motivo stiamo puntando su contesti organizzativi sempre più innovativi, su una formazione continua e su percorsi capaci di valorizzare il merito. La Pubblica amministrazione ha bisogno di talenti e di nuove visioni per contribuire alla crescita del Paese”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Lo spettro dello shutdown frena Wall Street

    (Teleborsa) – Sessione debole per il listino USA, con gli investitori in attesa del rapporto cruciale sul mercato del lavoro e preoccupati per i possibili ritardi nella pubblicazione dovuti al potenziale blocco delle attività governative federali negli USA, noto come shutdown. Interruzione che dovrà essere evitata con un accordo entro la mezzanotte di oggi.I precedenti blocchi hanno avuto un impatto limitato sui mercati, ma alcuni analisti hanno avvertito che questa volta lo shutdown potrebbe essere più destabilizzante, a fronte del delicato contesto economico.”I blocchi tendono a rappresentare un’interruzione temporanea piuttosto che un freno permanente, in quanto gli impatti economici a breve termine vengono spesso recuperati nel tempo”, ha affermato Jack Janasiewicz, responsabile della strategia di portafoglio di Natixis Investment Managers. “Tuttavia, la durata di qualsiasi blocco può influire sulla raccolta e la pubblicazione di dati economici importanti, soprattutto in un momento in cui l’economia si trova in una fase cruciale per quanto riguarda crescita e inflazione”.Intanto, sono arrivati nuovi annunci della Casa Bianca sui dazi, che questa volta colpiscono mobili da bagno, legname e altri beni. Il presidente Trump ha chiamato in causa la “difesa nazionale” annunciando i dazi sui mobili stranieri che entreranno in vigore il 14 ottobre, seguendo quelli su camion e farmaci che saranno implementati già domani.Nel frattempo, gli addetti ai lavori guardano anche alla serie di interventi di vari funzionari Fed, per capire l’orientamento della banca centrale americana, tra cui il vicepresidente Philip Jefferson, Susan Collins della Fed di Boston, Austan Goolsbee della Fed di Chicago e Lorie Logan della Fed di Dallas.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones scambia con un calo dello 0,25%; mentre si muove intorno alla parità l’S&P-500 che continua la giornata a 6.651 punti. In frazionale calo il Nasdaq 100 (-0,25%); consolida i livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,1%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore sanitario. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori energia (-1,55%), finanziario (-1,15%) e beni di consumo secondari (-1,14%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Merck (+4,77%), Amgen (+2,71%), Nvidia (+2,49%) e Johnson & Johnson (+1,40%).I più forti ribassi, invece, si verificano su American Express, che continua la seduta con -3,10%.Spicca la prestazione negativa di Salesforce, che scende del 2,96%.Goldman Sachs scende dell’1,71%.Piccola perdita per Amazon, che scambia con un -1,42%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Amgen (+2,71%), Charter Communications (+2,64%), Astrazeneca (+2,54%) e Nvidia (+2,49%).Le peggiori performance, invece, si registrano su MercadoLibre, che ottiene -6,10%.Pessima performance per Baker Hughes Company, che registra un ribasso del 4,10%.Calo deciso per Atlassian, che segna un -3,65%.Sotto pressione Paypal, con un forte ribasso del 3,54%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Martedì 30/09/202515:00 USA: Indice FHFA prezzi case, mensile (atteso -0,2%; preced. -0,2%)15:00 USA: S&P Case-Shiller, annuale (atteso 1,7%; preced. 2,1%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 43,4 punti; preced. 41,5 punti)16:00 USA: Fiducia consumatori, mensile (atteso 96 punti; preced. 97,4 punti)Mercoledì 01/10/202514:15 USA: Occupati ADP (preced. 54K unità). LEGGI TUTTO

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    Lagarde: con tassi al 2% BCE ha margini per eventuali imprevisti

    (Teleborsa) – I dazi commerciali degli Stati Uniti hanno aumentato i rischi di indebolimento della crescita economica, che tuttavia per una serie di fattori ora risultano più bilanciati rispetto ai mesi scorsi, nel frattempo sull’inflazione i rischi sono bivalenti”. Lo ha affermato la presidente della BCE, Christine Lagarde nel suo intervento ad una conferenza a Helsinki sottolineando che “in questa situazione di incertezza con tassi di interesse al 2% “la Banca centrale europea dispone di margini per rispondere se i rischi sull’inflazione dovessero cambiare o se dovessero emergere nuovi shock”.”La linea monetaria della Bce resta in una buona posizione”, ha ribadito. “Avendo tagliato i tassi di 100 punti base dal dicembre del 2024, tamponando l’impatto delle tensioni geopolitiche mentre abbiamo mantenuto la stabilità dei prezzi, la Bce non si trova di fronte il classico dilemma monetario tra stallo e inflazione in aumento. I rischi sull’inflazione – ha detto – sono piuttosto contenuti in entrambi le direzioni”. Quanto alla crescita economica “le analisi preliminari della Bce suggeriscono che i dazi potrebbero ridurre il potenziale di crescita se le imprese li percepissero come un persistente shock sulla fiducia e come un fattore che sposta gli investimenti fuori dall’area euro. Un potenziale di crescita più basso – ha rilevato – potrebbe far abbassare i tassi reali e ridurre la i margini” di intervento”Un aumento di solo il 2% nel commercio intra area euro sarebbe sufficiente a compensare la perdita di esportazioni verso gli Stati Uniti causata dai dagli accresciuti dazi commerciali”, ha detto Lagarde, citando le analisi dei tecnici dell’istituzione. Se i governi agiranno in maniera risoluta, potranno dare a imprese e famiglie ragioni per essere fiduciosi. Devono attuare le riforme delineate dai rapporti Draghi e Letta, come la semplificazione delle regole – ha detto – il completamento del mercato unico e la costruzione di un autentico mercato dei capitali europeo”. “L’Europa ha superato con successo le crisi passate. Ma non tutte le ricadute dell’attuale contesto commerciale sono ancora visibili. E nuovi shock potrebbero sopraggiungere più avanti”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Mondo TV, ricavi primo semestre a 1,2 milioni

    (Teleborsa) – Mondo TV archivia il primo semestre 2025 con ricavi pari a circa Euro 1,2 milioni in diminuzione rispetto ai 3,9 milioni dello stesso periodo del 2024.Il Risultato consolidato negativo pari a circa 0,7 milioni di Euro si confronta con il risultato positivo nel primo semestre 2024 pari a circa 0,1 milioni.Il risultato operativo dopo ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti risulta essere negativo per circa 0,6 milioni di Euro, rispetto ad un ebit positivo di circa euro 0,3 milioni nel primo semestre 2024.La posizione finanziaria netta passa da un indebitamento netto di circa 6,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2024 ad un indebitamento netto di 5,3 milioni di Euro al 30 giugno 2025.Il Patrimonio netto del Gruppo torna positivo passando dal valore negativo di 0,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2024 ai 0,5 milioni circa di Euro al 30 giugno 2025 per effetto principalmente della conversione di obbligazioni CLG. LEGGI TUTTO

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    Inflazione italiana stabile all’1,6%, ING: “Conseguenza naturale di economia stagnante ed euro forte”

    (Teleborsa) – “Con tutti i fattori trainanti destinati a rimanere sostanzialmente invariati, prevediamo che l’inflazione in Italia continuerà a muoversi all’interno di una fascia ristretta inferiore al 2% nel quarto trimestre e confermiamo la nostra previsione di un’inflazione media dell’1,7% per il 2025″. È quanto afferma Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING, commentando i dati sull’inflazione italiana che – secondo i dati preliminari dell’Istat – è rimasta stabile all’1,6% a settembre.”L’accelerazione dei prezzi dei prodotti alimentari trasformati e dei beni energetici – spiega Pizzoli – ha compensato il rallentamento dei prezzi dei prodotti alimentari freschi, lasciando invariato il tasso di inflazione complessivo. L’indice armonizzato, che ha risentito dei saldi di fine estate, è salito leggermente all’1,8%. L’indice core, che esclude i prodotti alimentari freschi e l’energia, è rimasto stabile al 2,1% su base annua. Con il rallentamento dell’inflazione dei servizi e l’aumento dell’inflazione dei beni, il divario tra i due è leggermente diminuito all’1,9% (dal 2,1% di agosto)”.Per Pizzoli “la stabilità dell’inflazione sembra la conseguenza naturale di un’economia stagnante, di un euro relativamente forte e della scelta dell’UE di non ricorrere a dazi di ritorsione contro gli Stati Uniti. Poiché non prevediamo un’imminente accelerazione sostanziale dell’attività economica, questi fattori – prosegue l’analista di ING – sembrano destinati a rimanere in vigore, almeno nel breve termine. Inoltre, se si trovasse presto una soluzione al conflitto tra Israele e Gaza, il rischio di un aumento del prezzo del petrolio diminuirebbe ulteriormente. Nel frattempo, i prezzi del gas si sono stabilizzati intorno ai 31 euro/MWh e, con lo stoccaggio nazionale al 92% della sua capacità, i rischi di un aumento dei prezzi dell’elettricità dovuto a carenze di approvvigionamento sembrano bassi”.”Anche la crescita dei salari, potente motore dell’inflazione dei servizi, – conclude Pizzoli – si è raffreddata al 2,8% in luglio, nonostante il basso tasso di disoccupazione. Ciò sta rallentando il recupero del divario di potere d’acquisto, che si è notevolmente ampliato nel 2022 e nel 2023 e che deve ancora essere colmato. In un contesto che rimane incerto, sembra improbabile un’imminente accelerazione dei consumi privati che induca un’inflazione da eccesso di domanda. Anche le intenzioni di prezzo emerse dalle indagini sulle imprese segnalano un approccio prudente in materia di prezzi nei prossimi mesi, senza deviazioni rilevanti dalle attuali politiche in nessuna direzione”. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei positivi, inclusa Piazza Affari

    (Teleborsa) – Finale rialzista per i listini azionari europei, con l’attenzione degli investitori concentrata soprattutto sulle rilevazioni del mercato del lavoro negli Stati Uniti, in uscita venerdì. Restando sul fronte macroeconomico, l’inflazione continua ad alzare la testa in Germania: la crescita dei prezzi al consumo è risalita al 2,4% a settembre dopo il 2,2% di agosto. Nel frattempo sui mercati USA si muove in territorio negativo l’S&P-500, che registra una flessione dello 0,21%. Gli investitori guardano anche alle evoluzioni riguardo all’interruzione dell’attività governativa federale negli USA (shutdown), che dovrà essere evitata con un accordo entro la mezzanotte di oggi. L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,173. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,09%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,07%) si attesta su 62,77 dollari per barile.Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +90 punti base, con un calo di 1 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,53%.Tra i mercati del Vecchio Continente si muove in modesto rialzo Francoforte, evidenziando un incremento dello 0,57%, bilancio positivo per Londra, che vanta un progresso dello 0,54%, e senza spunti Parigi, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 42.725 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 45.321 punti.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, su di giri Azimut (+4,04%).A2A avanza del 2,16%.Si muove in territorio positivo Brunello Cucinelli, mostrando un incremento del 2,04%.Denaro su Italgas, che registra un rialzo dell’1,56%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Mediobanca, che ha chiuso a -6,86%.In rosso Saipem, che evidenzia un deciso ribasso del 3,57%.Spicca la prestazione negativa di Amplifon, che scende del 2,02%.Stellantis scende dell’1,56%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Acea (+3,22%), OVS (+2,95%), Ariston Holding (+2,14%) e Avio (+2,10%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Juventus, che ha chiuso a -2,29%.Calo deciso per Danieli, che segna un -2,25%.Sotto pressione Ferretti, con un forte ribasso del 2,11%.Soffre Piaggio, che evidenzia una perdita dell’1,81%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso:Martedì 30/09/202501:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 1%; preced. 0,4%)01:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -0,7%; preced. -1,2%)03:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (atteso 50,3 punti; preced. 50,5 punti)08:00 Germania: Vendite dettaglio, annuale (preced. 2,9%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,6%; preced. -0,5%). LEGGI TUTTO

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    Bankitalia: “Sale volume trading sui cambi in Italia”

    (Teleborsa) – In Italia, ad aprile 2025 il volume delle transazioni in cambi e in derivati OTC su valute è pari a circa 480 miliardi, un controvalore superiore rispetto a quello registrato nell’indagine precedente condotta nello stesso mese del 2022 (380 miliardi). Per i mesi di aprile del 2022 e del 2025, si osserva un aumento del volume delle negoziazioni in derivati su tassi d’interesse da 417 a 513 miliardi. È quanto emerge dall’indagine triennale sui mercati dei cambi e dei derivati OTC (Over-The-Counter) su valute e tassi di interesse condotta lo scorso aprile dalla Banca d’Italia. L’indagine, coordinata dalla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), è stata effettuata da 52 banche centrali e autorità monetarie nelle rispettive giurisdizioni e, nell’aggiornamento di oggi, si arricchisce dei risultati nazionali sul volume delle transazioni in cambi e in derivati OTC su valute e tassi di interesse, controvalutati in dollari USA.Nel mercato dei cambi e dei derivati su valute – evidenzia Bankitalia – il dollaro rimane la valuta di riferimento, con transazioni per un controvalore pari a 385 miliardi.Per quanto riguarda gli strumenti contrattuali, in Italia lo swap in valuta estera rimane lo strumento più diffuso sul mercato dei cambi e dei derivati su valute (289 miliardi). Con riferimento ai derivati sui tassi di interesse, i forward rate agreements continuano ad essere gli strumenti più utilizzati per un controvalore di 173 miliardi; al contempo si osserva un significativo aumento della contrattazione in overnight indexed swaps che si attesta su un controvalore di 166 miliardi (109 miliardi ad aprile 2022).I risultati per tipologia di controparte evidenziano che la maggior parte delle transazioni sono effettuate con banche non residenti (per un controvalore pari a circa 315 e 202 miliardi, rispettivamente, nel mercato dei cambi e derivati su valute e in quello dei derivati su tassi di interesse). Infine, le negoziazioni con altre istituzioni finanziarie ad aprile 2025 registrano un controvalore di 397 miliardi, in aumento rispetto ai 106 miliardi rilevati nello stesso mese del 2022. LEGGI TUTTO

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    Ferrari rinnova partnership con Ceva Logistics

    (Teleborsa) – Ferrari ha rinnovato la partnership pluriennale con Ceva Logistics, leader mondiale nella logistica conto terzi.In base ai termini dell’accordo, spiega una nota, firmato oggi ed effettivo dal 1° gennaio 2026, Ceva Logistics continuerà a supportare le attività racing e logistiche di Ferrari. LEGGI TUTTO