More stories

  • in

    Unipol sale a 24,6% di BPER tramite swap: “interessante opportunità di investimento”

    (Teleborsa) – Il big italiano delle assicurazioni Unipol ha aumentato la partecipazione aggregata in BPER Banca, istituto al centro delle speculazioni del risiko bancario, al 24,62% del capitale dal 19,85% precedentemente detenuto, dopo la sottoscrizione da parte della controllata UnipolSai di un contratto di tipo share swap, secondo quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB sulle partecipazioni rilevanti.Il contratto derivato di tipo share swap è stato sottoscritto con un primario operatore, prevede regolamento esclusivamente in contanti e avrà una scadenza massima il 25/02/2028.L’operazione è finanziata da UnipolSai mediante risorse di cassa disponibili. In particolare, nell’ambito della propria strategia di investimento, UnipolSai ha ritenuto che la sottoscrizione del contratto rappresenti “un’interessante opportunità di investimento, in considerazione delle prospettive di rendimento complessivo (Total Return) del titolo BPER”, viene sottolineato.Nei sei mesi successivi alla dichiarazione, Unipol Gruppo non intende acquisire ulteriori azioni di BPER, né esercitare il controllo, anche di fatto, sulla banca. Unipol Gruppo, anche per il tramite della propria controllata UnipolSai, eserciterà i diritti sociali e le prerogative societarie ad essa spettanti, in qualità di azionista diretto e indiretto di BPER, ai sensi di legge e di statuto. LEGGI TUTTO

  • in

    Generali cambia la denominazione del titolo in Borsa

    (Teleborsa) – Assicurazioni Generali ha comunicato la modifica nella denominazione dell’azione quotata su Euronext Milan, dall’attuale “GENERALI ASS” a “GENERALI”, con decorrenza 1° luglio 2024. Il cambio della denominazione del titolo segue l’evoluzione della società, che già da tempo opera come gruppo finanziario diversificato focalizzato sui due core business – assicurazione e asset management – e ha l’obiettivo di dare continuità all’utilizzo del marchio “Generali” in Italia e all’estero.Non verrà modificato il codice ISIN dell’azione (IT0000062072) e non ci sarà alcuna modifica dello statuto sociale.La stessa modifica riguarderà anche tutti gli strumenti non equity quotati sugli altri mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana. Contestualmente, sarà gestita analoga procedura con il Luxembourg Stock Exchange in relazione alle obbligazioni emesse dalla società. LEGGI TUTTO

  • in

    UnipolSai, delisting efficace dal 3 luglio

    (Teleborsa) – Borsa Italiana disporrà la revoca delle negoziazioni su Euronext Milan delle azioni di UnipolSai Assicurazioni a decorrere dal 3 luglio 2024, previa sospensione per le sedute dell’1 e 2 luglio 2024.Sulla basa dei risultati definitivi della Procedura di Sell-Out, Unipol Gruppo è arrivato a detenere complessive 2.742.980.110 Azioni, pari al 96,935% del capitale sociale. Avendo l’Offerente raggiunto una partecipazione pari al 96,935%, e quindi superiore al 95%, ricorrono i presupposti di legge per l’esercizio del Diritto di Acquisto nonché per l’adempimento dell’Obbligo di Acquisto con riferimento alle rimanenti azioni ancora in circolazione. LEGGI TUTTO

  • in

    UnipolSai, Unipol al 96,915% del capitale dopo procedura di Sell-Out

    (Teleborsa) – Sulla base dei risultati provvisori della Procedura di Sell-Out comunicati da Equita, in qualità di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni, alla chiusura della Procedura di Sell-Out di Unipol Gruppo su UnipolSai Assicurazioni, risultano presentate Richieste di Vendita relative a 56.544.196 Azioni Residue, pari al 39,308% delle Azioni Residue oggetto della Procedura di Sell-Out e all’1,998% del capitale sociale.Pertanto, l’Offerente verrà a detenere complessive 2.742.410.997 Azioni, pari al 96,915% del capitale sociale. Risulta quindi superata la soglia del 95% nel capitale di UnipolSai, che consentirà all’Offerente di procedere al Delisting a seguito dello svolgimento della Procedura Congiunta per l’esercizio del Diritto di Acquisto e l’adempimento dell’Obbligo di Acquisto. LEGGI TUTTO

  • in

    Yolo, accordo per acquisire la spagnola Kalibo Correduría de Seguros

    (Teleborsa) – Yolo Group, operatore insurtech italiano quotato su Euronext Growth Milan, dà seguito all’offerta non vincolante presentata nel novembre dello scorso anno alla società assicurativa spagnola Kalibo Correduria de Seguros (Kalibo) sottoscrivendo il contratto (signing) per acquisirne il 100% in due tranche: la prima per il 51% del capitale sociale di Kalibo, la seconda per il residuo 49%.Nell’esercizio 2023, Kalibo ha superato i 3 milioni di euro di ricavi con un EBITDA di c.ca il 15% e una posizione finanziaria netta positiva (cassa), risultati che ne hanno rafforzato il posizionamento di mercato e la solidità finanziaria.L’operazione prevede un prezzo di acquisto del primo 51% del capitale sociale pari a un importo massimo di euro 3,7 milioni, soggetto a riduzione sulla base della cassa distribuibile di Kalibo al 31 dicembre 2023. L’importo sarà pagato per cassa, al closing, attraverso le risorse generate dall’aumento di capitale, chiuso in maggio con la sottoscrizione di 3.899.363 azioni ordinarie di nuova emissione per un controvalore di 7.007.155,32 euro. L’acquisizione del residuo 49% è prevista, alternativamente, dopo l’approvazione del bilancio 2027 o del bilancio 2028 di Kalibo, in funzione dei risultati conseguiti dalla società. Il relativo prezzo sarà calcolato sulla base dei ricavi e dell’EBITDA del periodo.”Il mercato assicurativo spagnolo sta dimostrando grande vitalità. Kalibo, che ha saputo costruire negli anni un solido posizionamento, ha un modello di business che s’integra perfettamente con quello di YOLO – ha commentato l’AD Gianluca De Cobelli – Ci sono pertanto le condizioni per sviluppare importanti sinergie e dare impulso alla crescita di entrambe le società”. LEGGI TUTTO

  • in

    “Un Campione in Famiglia”, il tour di Cattolica fa tappa a Jesolo

    (Teleborsa) – La nuova tappa dell’edizione 2024 di “Un Campione in Famiglia” – tour itinerante di Cattolica, Business Unit di Generali Italia per promuovere stili di vita sani e sostenibili – sabato 22 giugno, a partire dalle ore 10, farà tappa a Jesolo in Piazza Aurora. Ad accogliere giovani e famiglie della città ci saranno tre atleti che hanno fatto la storia dello sport azzurro: Adriano Panatta, Ciccio Graziani e Andrea Lucchetta, insieme a Arianna Nardi, responsabile Marketing di Generali Italia e Cattolica e Marco Lamola, responsabile Distribution di Cattolica, presenti anche alcuni agenti della Rete. Il tour – che ad oggi ha coinvolto complessivamente più di un migliaio di famiglie italiane e innumerevoli società e associazioni sportive – toccherà, nei prossimi mesi, altre quattro città lungo tutta la Penisola. Obiettivo dell’iniziativa, in partnership con la società RG e con il patrocinio delle istituzioni locali, è favorire una socialità condivisa all’interno delle comunità locali, tra i giovani e le loro famiglie, attraverso la pratica sportiva, il gioco e altre attività di carattere ludicoA Jesolo, all’interno della Piazza, verrà allestito un vero e proprio Villaggio Cattolica dotato di un campo da tennis, un mini campo da calcio,e un campo da pallavolo, dove Adriano Panatta, Ciccio Graziani e Andrea Lucchetta coinvolgeranno per l’intera mattinata i presenti in gare e partite, una zona riservata a spettacoli di magia e truccabimbi e un’area con animazione dove i partecipanti, coinvolti anche dalla Rete agenziale di Cattolica, potranno cimentarsi in giochi di coordinazione e motricità, sfidarsi in vere e proprie gare e assistere a momenti di intrattenimento e di animazione.l tour, che ha come claim “Lo sport come scuola di vita”, è strutturato in otto tappe: dopo quella di Verona, Bari, Viterbo, Brescia e Jesolo saranno toccate le città di Asti, L’Aquila e Campobasso, con l’obiettivo di promuovere attraverso lo sport e il divertimento, socialità condivisa e uno stile di vita sano e partecipativo all’interno di ciascuna comunità. L’evento è stato pensato per rafforzare la storica presenza di Cattolica sul territorio, resa concreta da una rete agenziale attiva in tutta Italia, dalle grandi province ai centri minori del Paese. LEGGI TUTTO

  • in

    PMI, Generali e Confindustria a Catania per diffondere cultura gestione Cyber Risk

    (Teleborsa) – Ha avuto luogo oggi a Catania, la quinta tappa del 2024 del roadshow dedicato al territorio per diffondere e promuovere la cultura della gestione dei cyber risk tra le aziende di piccole e medie dimensioni, con la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI Sud e Isole. Cyber Index PMI realizzato da Generali e Confindustria, con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e con la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, evidenzia e monitora nel tempo il livello di conoscenza dei rischi cyber all’interno delle organizzazioni aziendali e le modalità di approccio adottate dalle stesse per la gestione di tali rischi. L’evento è il quinto focus territoriale dell’anno in corso, dopo le tappe dedicate alle regioni Toscana, Umbria, Emilia-Romagna e Piemonte che precede la presentazione del secondo Rapporto Cyber Index PMI nazionale il prossimo novembre.”In linea con Il nono obiettivo di sviluppo sostenibile definito dall’ONU dedicato a Imprese, Innovazione e Infrastrutture, e coerentemente con la nostra visione di sostenibilità, pilastro strategico del piano industriale ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, vogliamo dare il nostro contributo per costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione – ha dichiarato Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia –. Oggi siamo in Confindustria Catania per mettere a disposizione delle imprese associate il nostro know-how e la consulenza di valore, distintiva ed efficiente della nostra Rete, impegnandoci a diffondere tra le PMI la cultura del cyber risk, e sensibilizzando circa l’importanza dell’adozione di adeguati sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi”. “Confindustria è fortemente sensibile a queste problematiche – ha dichiarato il vice presidente di Confindustria Catania, Mario indovina – e si impegna a supportare le PMI fornendo loro gli strumenti necessari per proteggersi dalle minacce informatiche, adottando misure efficaci per salvaguardare i propri dati e asset. La sicurezza informatica, del resto, non è solo una questione tecnologica, ma una componente fondamentale della strategia aziendale. Nel contesto economico attuale, le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate e pervasive. Iniziative come questa, che hanno fatto tappa in altre città d’Italia, dimostrano quanto sia fondamentale la formazione continua e l’adozione di tecnologie avanzate per proteggere le nostre imprese. Ladigitalizzazione offre immense opportunità, ma porta con sé anche nuove sfide che dobbiamo essere pronti afronteggiare. La nostra missione è quella di supportare le imprese nellatransizione digitale, garantendo che possano operare in un ambiente sicuro e resiliente. L’adozione di misure di cyber security non è più un’opzione, ma una necessità per mantenere la competitività e la sostenibilità del business. Sono convinto che, lavorandoinsieme, possiamo creare un ecosistema digitale sicuro, capace di affrontare le sfide del futuro con fiducia e determinazione”.”Un tessuto industriale cyber-sicuro è più performante e competitivo. Per quanto riguarda le PMI nazionali, e soprattutto quelle collocate nel Sud Italia, dal punto di vista di ACN, ci sono margini di miglioramento della postura cibernetica aziendale, e tuttavia i processi di ammodernamento in corso indicano che si è intrapresa la strada giusta – ha detto Luca Nicoletti, direttore del servizio programmi e progetti industriali dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale –. Ed è questo processo che come ACN vogliamo assistere, fornendo informazioni e indicando le fonti di finanziamento europee per ammodernare e rendere più resilienti imprese piccole e medie che faticano a trovare nel budget i fondi necessari alla sfida della cybersecurity”.La cultura della cyber sicurezza nel Sud e nelle Isole Delle PMI del sud d’Italia che hanno partecipato alla survey per monitorare lo stato di consapevolezza delle loro organizzazioni aziendali sui rischi cyber, il 23% è fornitore di multinazionali e imprese sopra i mille dipendenti, il 21% ha Relazioni con la Pubblica Amministrazione e il 2% ha sede o impianti all’estero. L’84% (vs. 84% della media nazionale) delle imprese coinvolte ha dichiarato di utilizzare gli strumenti digitali per supportare la propria attività produttiva e il 14% ha subito violazioni negli ultimi 4 anni (vs. 13% della media nazionale). Inoltre, dal Rapporto emerge come le PMI meridionali siano maggiormente esposte a rischi legati alle terze parti (ovvero gli attacchi informatici che prendono di mira la catena di fornitura dell’impresa per compromettere la sicurezza di un sistema o di un’organizzazione) rispetto alla media nazionale.Il Rapporto evidenzia come le PMI del sud Italia e delle Isole dimostrino un discreto livello di consapevolezza e preparazione con un punteggio medio di 51 su 100, perfettamente in linea con la media nazionale. In termini di approccio strategico, ovvero la definizione di investimenti e la formalizzazione di responsabilità da parte della popolazione aziendale, le PMI meridionali ottengono un punteggio medio di 54 su 100 (vs. 54% media nazionale); rispetto alla capacità di comprendere il dominio aziendale e la filiera, monitorando le risorse e gli asset aziendali, ovvero l’identificazione, il punteggio medio è di 42 su 100, leggermente inferiore alla media nazionale di 43 su 100; per quanto riguarda le leve di attuazione, ovvero la selezione del corretto mix di competenze e modelli organizzativi e di implementazione di iniziative concrete in termini di persone, processi e tecnologie, le PMI del sud e delle isole ottengono un punteggio uguale alla media nazionale, ovvero 56 su 100.I rispondenti, rappresentativi dell’intera popolazione di PMI meridionali, possono essere raggruppati in 4 livelli di maturità:il 9% (vs. 14% nazionale) è considerato maturo: ha un approccio strategico alla materia, è pienamente consapevole dei rischi ed è in grado di mettere in campo le corrette leve di attuazione con iniziative che riguardano persone, processi e tecnologie; il 38% (vs. 31% nazionale) può essere definito come consapevole: è in grado di comprendere le implicazioni dei rischi cyber, ma con una capacità operativa spesso ridotta per poter mettere in campo le corrette azioni; il 32% (vs. 35% nazionale) è informato: non pienamente consapevole del rischio cyber e degli strumenti da mettere in atto, si approccia al rischio cyber in modo artigianale; il 21% (vs. 20% nazionale) può essere definito principiante: poco consapevole dei rischi cyber e con una quasi nulla implementazione delle misure di protezione. LEGGI TUTTO

  • in

    Chubb corre dopo acquisto pacchetto da parte di Buffett

    (Teleborsa) – Corre la compagnia di assicurazioni Chubb al Nyse, passando di mano in aumento del 4,27%, dopo la notizia che la Berkshire Hathaway, veicolo fina nziario di Warren Buffett, ha hha rilevato una partecipazione dle valore di 6,72 miliardi di dollari. Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’S&P-500. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla più grande compagnia assicurativa danni al mondo rispetto all’indice di riferimento.L’analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva di Chubb, mentre se si analizza il grafico a breve, viene evidenziato un indebolimento delle quotazioni al test della resistenza 269,1 USD. Primo supporto visto a 259,5. Tecnicamente, si attende nel breve periodo, un’evoluzione in senso negativo della curva verso il bottom visto a 255,1. LEGGI TUTTO