More stories

  • in

    Il Milleproroghe è legge, ANIEF: “Per la scuola un'altra occasione persa”

    (Teleborsa) – “Arriva il sì definitivo della Camera dei deputati al decreto Milleproroghe. Per la scuola sono state inserite in dirittura d’arrivo alcune novità, come il corso-concorso per dirigenti scolastici e lo scorrimento delle graduatorie del concorso straordinario bis, ma sostanzialmente abbiamo assistito ad un’altra occasione sfumata”. È quanto afferma l’ANIEF in una nota “Con il decreto Milleproroghe giunto al capolinea – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF – abbiamo raccolto poco rispetto a quello che serviva al settore dell’Istruzione: mancano all’appello soprattutto la conferma della deroga ai vincoli sulla mobilità e dell’organico aggiuntivo, come pure la modifica del reclutamento con fase transitoria per permettere di assumere i precari delle GPS, oltre che un ulteriore miglioramento delle graduatorie concorsuali. Comunque noi non ci rassegniamo – continua Pacifico – e riproponiamo tutto quello che è stata cassato perché entri nel decreto Pnrr: il nostro sindacato, in particolare, continua a fare da tramite con la Commissione europea perché in questa fase di predominanza delle esigenze legate al Pnrr si deroghi sia ai vincoli nella fase transitoria della mobilità sia al reclutamento con immissioni in ruolo da prima e seconda fascia GPS per il prossimo triennio su disciplina e sostegno sul 100% dei posti vacanti senza più limitazioni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Reclutamento, Anief: “Arriva la proposta di legge dal primo partito di Governo per stabilizzare i precari”

    (Teleborsa) – “A presentare il ddl sulla stabilizzazione dei supplenti è il primo partito di maggioranza relativa, Fratelli d’Italia, che in questo modo rompe gli indugi e invia un importante segnale al Governo: la proposta di reclutamento prevede le immissioni in ruolo dalla prima e seconda fascia delle GPS, le Graduatorie Provinciali per le Supplenze, con soluzioni sulla gestione delle attuali graduatorie concorsuali ordinarie e straordinarie nella fase transitoria di attuazione del PNRR. La proposta riguarda anche agli idonei di religione e la mobilità del personale, come suggerito da Anief durante l’ultima audizione in Senato sulle modifiche al decreto Milleproroghe”. È quanto fa sapere l’Anief in una nota. “La presentazione della proposta di legge a firma dei senatori Carmela Bucalo e Antonio Iannone, entrambi di Fratelli di Italia, – ha detto il presidente Anief, Marcello Pacifico, – è veramente importante, perché arriva mentre è in corso di discussione all’ufficio di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito la riforma del reclutamento previsto dal PNRR e dopo il voto alle proposte sul precariato avvenute in queste ore in Parlamento. Sulle possibili immissioni in ruolo da Gps, anche da seconda fascia e pure su materia e non solo su sostegno, come sollecitato da tempo dall’Anief, continuiamo a nutrire fondate speranze. Come pure sulle modifiche alla regolamentazione della mobilità, con la richiesta praticamente unanime di fare cadere gli attuali vincoli a spostarsi che il ministero dell’Istruzione vorrebbe attuare”.Il sindacato ricorda che per la fase transitoria del reclutamento, da adottare nell’anno in corso e nel 2024, in attesa dell’entrata in vigore della Legge di riforma 79/2022, chi amministra la scuola in Italia attende ancora la risposta della Commissione Europea sulla proposta del Ministero dell’Istruzione e del Merito che prevede l’assunzione da prima e seconda fascia Gps in un percorso comprendente la formazione universitaria, una prova concorsuale in uscita e l’anno di prova, parallelamente a un eventuale ulteriore concorso riservato al personale con 36 mesi di servizio. L’UE dovrà anche verificare la possibilità della messa a regime dei nuovi vincoli soltanto per i neoassunti a partire dai nuovi concorsi prevista dalla riforma sul PNRR.Anief, infine, ha rivendicato, anche all’interno del decreto Pnrr, prossimo all’approvazione, lo stanziamento di risorse aggiuntive per il personale amministrativo e DSGA, oltre che per armonizzare le questioni pendenti sulla gestione della fase transitoria, quali la validità delle graduatorie del concorso ordinario, l’integrazione del concorso straordinario, la conferma dei contratti stipulati con la clausola della riserva, il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero, il corso-concorso abilitante pendente per i ricorsisti, l’accesso al Tfa sostegno in deroga al numero programmato, i passaggi di qualifica cosiddetti “verticali”. LEGGI TUTTO

  • in

    Scuola, Anief: “Stipendi fermi mentre l'inflazione vola”

    (Teleborsa) – “L’indice dell’attuale assegno una tantum prevista dall’ultima Legge di Bilancio è meno della metà della indennità di vacanza contrattuale spettante, al netto degli arretrati da recuperare. Mentre nel biennio 2022-23 il costo della vita è vicino ad un incremento senza precedenti, pari quasi al 11,4%”. È quanto evidenzia l’Anief avviando le adesioni alla campagna di recupero dell’indennità piena prevista per legge e che quindi va assegnata almeno per gli anni 2022 e 2023. L’ultimo aggiornamento, introdotto con la Legge 30 dicembre 2021,n.234 (Legge di Bilancio 2022) al comma 609 dell’articolo 1, – spiega il sindacato – prevede che, nelle more della definizione dei contratti collettivi nazionali di lavoro e dei provvedimenti negoziali relativi al personale in regime di diritto pubblico per il triennio 2022-2024, si dia luogo, in deroga alle procedure previste dalle disposizioni vigenti in materia, all’erogazione dell’anticipazione di cui all’articolo 47-bis, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e degli analoghi trattamenti previsti dai rispettivi ordinamenti, nella seguente misura mensile percentuale rispetto agli stipendi tabellari: dal 1° aprile al 30 giugno 2022 0,30%, dal 1° luglio 2022 0,50%. Tale indicizzazione, però, avvenuta in base alla NADEF del settembre 2021, quando si stimava un tasso dell’1,5%, doveva nell’ultima Legge di bilancio, essere allineata al tasso di inflazione programmata certificato per il 2022 nella NADEF stessa (nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) e previsionale per il 2023. Ciò – afferma l’Anief – non è avvenuto, perché il Governo pur non bloccando espressamente l’allineamento del tasso di indennità di vacanza contrattuale come aveva fatto per il 2013-2017 (Legge 133/2008, DPR122/2013, Legge 147/2013) ha stabilito di erogare soltanto un emolumento una tantum per il 2023, senza aggiornare l’indice di IVC.La Legge 29 dicembre 2022, n.197 (LeggediBilancio2023) all’articolo 1,comma 330, prevede infatti che “per l’anno 2023, gli oneri posti a carico del bilancio statale per la contrattazione collettiva nazionale in applicazione dell’articolo 48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165,e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 1, comma 609, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, sono incrementati di 1.000 milioni di euro da destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendi o con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza”.Anief ricorda che l’indennità di vacanza contrattuale è uno strumento, costituzionalmente protetto, introdotto a seguito dei patti sociali con la privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego, per tutelare la retribuzione del personale, in sede di definizione delle risorse contrattuali, attraverso una copertura economica immediata, mensile che costituisce un’anticipazione dei benefici economici complessivi che saranno attribuiti all’atto del rinnovo contrattuale. Tale copertura è pari al 30% della previsione ISTAT dell’inflazione, misurata dall’indice IPCA al netto della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati, applicata agli stipendi tabellari,e pari al 50% del predetto indice, dopo sei mesi di vacanza contrattuale.Attualmente, invece, il tasso di inflazione programmata (TIP) per il 2022 è del 7,1% e per il 2023 è del 4,3%, mentre per il 2021 è dello 0,50%. Pertanto, essendo assorbita l’indennità di vacanza contrattuale per il 2021, a seguito della sottoscrizione del CCNL 2019/2021, rimane da allineare nella misura del 30% dal 1° aprile 2022 e nella misura del 50% dal 1° luglio 2022 l’assegno relativo all’indennità di vacanza contrattuale nella misura di un ulteriore aumento, come da tabella, che fa da esempio, rapportata per un docente laureato di scuola secondaria e posto nella seconda fascia stipendiale. LEGGI TUTTO

  • in

    Milleproroghe, ANIEF: “Organico aggiuntivo docenti e Ata, da domani voto per approdo in Senato”

    (Teleborsa) – C’è anche la conferma dell’organico aggiuntivo per docenti e Ata fino al 30 giugno 2023 tra gli emendamenti che vanno avanti nel decreto legge Milleproroghe pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre scorso. L’emendamento, prodotto dal M5s, è incentrato sulla proroga dell’organico Covid (5.1, testo 2). La richiesta del partito pentastellato ha superato a Palazzo Madama la prima selezione e ora passa ora al voto. Le votazioni degli emendamenti dovrebbero iniziare da domani, 25 gennaio, mentre il via libera al testo modificato, da parte dellìAula del Senato, dovrebbe arrivare entro venerdì prossimo.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, si appella “alla sensibilità dei senatori perché riescano a reperire le risorse a finanziare l’organico aggiuntivo di docenti e Ata: ricordo che – ha detto Pacifico – privandoci di queste unità di personale sarà molto difficile fronteggiare tutto il lavoro che sta arrivando nelle segreterie per gestire il Pnrr. Proprio nel momento di bisogno massimo, come lo è stato nell’ultimo biennio con il Covid, sarebbe un errore clamoroso privarsi di oltre 40mila insegnanti, amministrativi e collaboratori scolastici”. LEGGI TUTTO

  • in

    Decreto Aiuti Quater, Anief: “Supplenze di pochi giorni pagate con soldi risparmiati dall'organico Covid non attivato”

    (Teleborsa) – “Sulla forte esigenza di implementare risorse umane nelle scuole tutti si dicono d’accordo, ma quando c’è decidere si procede sempre al contrario. L’attuale Governo conferma la regola: anziché confermare l’organico aggiuntivo degli ultimi due anni, approvando l’emendamento Anief al decreto Milleproroghe ed in precedenza allo stesso DL 176 Aiuti Quatar, con decreto legge a Palazzo Madama le Commissioni decidono di utilizzare i risparmi del ‘cosiddetto organico covid’ per finanziare i contratti di supplenza breve e saltuaria del personale scolastico, dove è autorizzata per il 2022 la spesa di 150 milioni di euro”. È quanto scrive oggi Orizzonte Scuola specificando che “in base a quanto previsto dall’Accordo politico sottoscritto il 10 novembre 2022 tra il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, l’art. 14 comma 3 stanzia ulteriori 100 milioni di euro per il solo anno 2022 ad integrazione delle risorse contrattuali per il triennio 2019 2021”. La misura potrebbe “entrare nel testo definitivo” assieme ad altre in quanto approvate “come emendamenti al Senato.”Riteniamo questo modo di procedere – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – del tutto inappropriato: siamo all’antilogica dei sofisti greci, perché oltre a minare il servizio scolastico ordinario, avere privato le nostre scuole di almeno 40 mila docenti e Ata, si va a realizzare un’operazione incoerente che andrà a ricadere pure sulla gestione degli importanti finanziamenti che ogni istituto scolastico sta ricevendo dall’Unione europea, in chiave Pnrr, per digitalizzare l’offerta formativa, combattere l’abbandono scolastico e restaurare gli edifici dove ogni giorno fanno lezione quasi nove milioni di alunni, più un milione di insegnanti, Ata e dirigenti quasi sempre in condizioni di non sicurezza. L’unica logica che può essere prevalsa – continua il sindacalista – è quella di risparmiare ancora una volta sottraendo soldi alla scuola, senza pensare alla funzionalità del servizio e al pericolo incombente cui si sta andando incontro mettendo a rischio i progetti del Pnrr. Come si fa a far venire meno delle risorse umane così importanti proprio nel momento del massimo bisogno? Invece di seguire quanto chiesto da Anief con una modifica al decreto Milleproroghe e dare seguito all’appello pubblico di reintegrare i 55mila docenti e ATA assunti per due anni e oggi abbandonati al loro destino, si procede all’opposto. Così non va”. LEGGI TUTTO

  • in

    Scuola, Anief: un mese per sentenza Consulta su risarcimenti a docenti sospesi

    (Teleborsa) – Il prossimo 30 novembre la Consulta si esprimerà sulle migliaia di richieste di risarcimento presentate dai dipendenti pubblici per la sospensione dal servizio, a causa della mancata soddisfazione dell’obbligo di vaccinazione Covid-19 imposto dal precedente Governo, e per l’assegno alimentare conseguentemente negato ed il demansionamento del corpo docente. Lo ricorda il sindacato della scuola Anief, segnalando che le 14 ordinanze rimesse dai Tribunali amministrativi e del lavoro hanno violato ben undici articoli della Costituzione. L’ufficio legale del giovane sindacato ha presentato, in particolare, ricorsi per più di 4 mila tra amministrativi e insegnanti, mentre con diverse ordinanze si sono rivolti alla Consulta il Consiglio giustizia amministrativa Sicilia, il Tar Lombardia, lo stesso Tar Lazio e i Tribunali del lavoro di Brescia, Catania e Padova.”L’udienza sarà discussa dopo che, probabilmente, con il nuovo Governo, dal 1° novembre, sarà eliminato l’ultimo obbligo ancora vigente per i lavoratori che operano in ambito sanitario e potrebbe essere già insediata una commissione d’inchiesta sulla gestione della crisi pandemica”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricordando che “in ballo, oltre alle importanti questioni in punto di diritto, dibattute in sede sfavorevole all’obbligo vaccinale in alte Corti di giustizia di altri Paesi europei e del mondo (Usa, Slovenia, Austria), ci sono migliaia di richieste di risarcimento in favore dei lavoratori pubblici sospesi anche per l’assegno alimentare negato durante il periodo di sospensione e una specifica per il demansionamento del personale docente, rientrato fuori dalle aule ad aprile”. LEGGI TUTTO

  • in

    Anief sempre vittorioso in tribunale. Pacifico: “Per noi importante tutelare diritti”

    (Teleborsa) – Il sindacato autonomo Anief continua a registrare sempre più successi nelle aule di tribunale, l’ultimo grazie ad uno studio a cura del legale del sindacato – Piemonte – Giovanni Rinaldi che è riuscito a far ottenere giustizia per i tanti ricorrenti ed un risarcimento. Il presidente del sindacato rappresentativo, Marcello Pacifico, ha ricordato che “sempre più docenti e amministrativi si affidano all’esperienza del sindacato”.”Il diritto finalmente è stato ripristinato. È sotto gli occhi di tutti che i benefici che si possono ottenere dai ricorsi Anief sono tantissimi, perché per noi il docente precario o di ruolo deve essere sempre al centro dell’interesse del sindacato”, sottolinea il sindacalista, ricordando alcuni cavalli di battaglia: “Sono innumerevoli le sentenze favorevoli, come per esempio per la sentenza con petitum ferie, che ha portato nelle tasche del ricorrente più di 3000 euro, o una sentenza del tribunale di Biella su Rpd, che ha riportato al ricorrente 2000 euro. E ancora, 8 mensilità per un risarcimento e molte migliaia di euro per il ricorso carta del docente anche ai precari, che riscuote molte adesioni. Si registrano vittorie anche per scatti, bonus, ricostruzione carriera, tutte sentenze che hanno fatto assegnare ai ricorrenti migliaia di euro”. LEGGI TUTTO

  • in

    Rinnovo del contratto scuola, Pacifico (Anief): “Finiamola di giocare con la pelle di docenti e Ata”

    (Teleborsa) – Con la costituzione del nuovo Governo e ministro dell’Istruzione, torna in primo piano il rinnovo del contratto scuola, scaduto da 46 mesi: si tratta dell’unico contratto del pubblico impiego non ancora rinnovato. Un rinnovo che – come evidenzia il Sole 24 Ore – vale oltre 2 miliardi ai quali vanno aggiunti anche i 5 miliardi di arretrati. Uno degli ultimi atti del ministro Bianchi – ricorda il quotidiano economico – è stato quello di spostare i 340 milioni destinati alla valorizzazione della professione insegnante sul rinnovo contrattuale. Quindi, si domanda cosa farà, adesso, il ministro dell’Istruzione e del Merito: girerà le risorse nel contratto nazionale o andrà allo scontro con i sindacati?. Intanto, i 340 milioni sono al momento bloccati, fermi sul parere del ministero dell’Economica che tarda ad arrivare. Sempre secondo quanto segnala il Sole 24 Ore, le perplessità tecniche e politiche sul cambio di destinazione del fondo da 340 milioni sono parecchie. Spunta una terza via – scrive sempre oggi Orizzonte Scuola – cioè quella di far passare l’attribuzione dei fondi del contratto da un vincolo di destinazione al salario accessorio, in base ai criteri di distribuzione che la stessa intesa tra Governo e sindacati dovrebbe disciplinare.In tale scenario Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, non vuole nemmeno prendere in considerazione che il nuovo Governo possa spostare la destinazione dei 340 milioni destinati al rinnovo del contratto. Si tratterebbe di un esordio davvero infausto. “Finiamola di giocare con la pelle dei lavoratori della scuola – dichiara il sindacalista autonomo – perché di fronte a una inflazione superiore al 10% soltanto nell’ultimo anno, è vergognoso il solo pensare che i 340 milioni debbano essere assegnati al merito, un oltraggio visto che la copertura per gli aumenti contrattuali è ferma al 4,22%. Invece di cambiare il destino di un contratto già definito e da chiudere in fretta, è bene che il nuovo ministro ci convochi il prima possibile: abbiamo tanti dossier da affrontare e dei primi provvedimenti da prendere: oltre al contratto scaduto da 46 mesi, con l’inflazione 10 punti sopra e le regole da rivedere, c’è il problema dell’organico aggiuntivo, del precariato, della mobilità e molto altro”. LEGGI TUTTO