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    “Chi rompe, paga”, Valditara: bene, la scuola è patrimonio innanzitutto degli stessi studenti

    (Teleborsa) – “Accolgo con soddisfazione il fatto che gli studenti del collettivo del Virgilio di Milano si siano dati delle regole per la loro occupazione, partendo dal presupposto che la scuola è patrimonio innanzitutto degli stessi studenti, che deve essere rispettata e tutelata contro i vandali, riaffermando il principio che ‘chi rompe paga’. Parlare chiaro con i ragazzi è giusto, il mio duro intervento dopo la devastazione al liceo Severi di Milano è evidentemente servito. Spiace che alcuni adulti invece abbiano confuso il diritto di protestare con quello di devastare. Due cose molto diverse per ogni persona di buon senso”. Lo ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. LEGGI TUTTO

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    Piano Welfare: rinnovo ed estensione agevolazioni personale scuola e Ministero Istruzione

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi la manifestazione di interesse per estendere il Piano Welfare rivolto al personale della scuola e del MIM, includendo nuovi settori e operatori e prevedendo ulteriori agevolazioni e servizi. A essere coinvolti saranno in particolare le banche, gli intermediari finanziari e altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia, con l’obiettivo di acquisire, tra le altre cose, prestazioni e servizi a condizioni agevolate per l’erogazione di mutui per l’acquisto dell’abitazione, prestiti personali e altri servizi bancari. LEGGI TUTTO

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    Scuola, concorsi docenti in arrivo: le contestazioni dell’Anief

    (Teleborsa) – È in dirittura di arrivo l’avvio dei concorsi ordinari e straordinari, che porteranno decine di migliaia di insegnanti in cattedra con contratti a tempo indeterminato, a partire dai 70 mila da stabilizzare in due anni in chiave Pnrr. Il problema è che chi vince il concorso ordinario per diventare docente non è detto che venga assunto: potrebbe tornare fare il disoccupato o il precario. Questo lo scenario che – avverte l’Anief – si verrà a creare nel 2024 per migliaia di candidati al ruolo come insegnante nella scuola pubblica: “tanti dimostreranno di essere all’altezza, di mettersi dietro la cattedra con cognizione di causa, di avere le conoscenze e competenze giuste, ma non basterà perché il loro destino professionale dipenderà tutto dal numero di posti vacanti in quel momento disponibili. La graduatoria di merito del concorso ordinario 2023 – infanzia, primaria e secondaria – sarà formata esclusivamente dai vincitori. Non ci saranno idonei”. LEGGI TUTTO

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    Scuola, doppio canale di reclutamento: si passa alla via legislativa ordinaria

    (Teleborsa) – “Dopo il ritiro dell’emendamento al Decreto legge Anticipi dove tutto l’arco parlamentare aveva presentato emendamenti per risolvere la piaga del precariato, nel nuovo anno, inizierà l’esame presso la VII Commissione del Senato della proposta di legge (Atto Senato n. 545, XIX Legislatura) a firma della senatrice Bucalo, recante ‘Disposizioni in materia di formazione e reclutamento degli insegnanti’. “Sulla proposta si auspica – sottolinea l’Anief in un nota – un Iter accelerato, visto la comune volontà politica espressa dal Ministero, dal Sindacato e dal Parlamento”. LEGGI TUTTO

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    Effetto Covid (e non solo), OCSE: crolla preparazione studenti nel mondo

    (Teleborsa) – Una notizia decisamente preoccupante: crolla in modo verticale la preparazione degli studenti nel mondo. Secondo il rapporto OCSE PISA (un’indagine triennale condotta su studenti quindicenni di tutto il mondo che rileva in che misura abbiano acquisito conoscenze e competenze fondamentali per partecipare pienamente alla vita sociale ed economica) infatti, il rendimento medio nei Paesi Ocse è sceso di 16 punti in matematica e di 11 punti in lettura. Ciò equivale all’incirca a mezzo anno scolastico in lettura e a tre quarti di anno scolastico in matematica. Unica nota positiva, il rendimento medio in scienze non ha subito variazioni significative. La motivazione potrebbe non essere solo il Covid: l’analisi dei trend prima del 2018 rivela che i risultati in lettura e scienze hanno iniziato a diminuire ben prima della pandemia; ciò indica che sono in gioco anche problemi di più lungo periodo. LEGGI TUTTO

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    Scuola: ENEA con gli studenti delle superiori per la divulgazione scientifica

    (Teleborsa) – La scienza non solo come studio, ma soprattutto come capacità di divulgare i risultati dei propri studi. Partendo da questo obiettivo, un gruppo di ricercatori ENEA del Centro Ricerche di Frascati ha lavorato insieme a studenti degli ultimi anni di liceo, coinvolti nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), conosciuti in passato come alternanza scuola-lavoro. Gli studenti, affiancati dai ricercatori ENEA, hanno indossato gli abiti dei divulgatori scientifici nel corso di eventi pubblici, nei quali hanno dimostrato di essere in grado di trasferire al pubblico le conoscenze apprese nella prima fase del PCTO. Questo nuovo approccio didattico ha suscitato l’interesse della comunità scientifica, tanto che “Il Nuovo Saggiatore”, rivista ufficiale della Società italiana di fisica, ha invitato i ricercatori ENEA a raccontare questa esperienza sull’ultimo numero nella rubrica “Fisica in erba”.”Abbiamo cercato di trasmettere agli studenti coinvolti che uno dei punti di forza della scienza è la più ampia possibile condivisione dell’informazione e che uno degli obiettivi della divulgazione scientifica è suscitare curiosità e passione”, sottolinea il ricercatore ENEA Daniele Murra del Laboratorio di Applicazioni dei plasmi ed esperimenti interdisciplinari, uno dei tre autori dell’articolo, insieme ai colleghi Emilio Giovenale e Sarah Bollanti. Raccontando gli eventi di apertura al pubblico dei Centri di ricerca, come gli Open Day e la Notte europea dei ricercatori, l’articolo sottolinea come decine di studenti delle superiori siano stati capaci di parlare di scienza e di condurre esperimenti in prima persona, supportati dagli stessi ricercatori che li avevano formati. In alcuni casi, nel corso del PCTO, gli studenti hanno anche realizzato, con la guida dei ricercatori, dei dimostratori didattici progettati appositamente per illustrare al pubblico i principi di fisica che sono alla base di una serie di fenomeni.Anche il pubblico ha tratto vantaggio da questo ribaltamento dei ruoli: secondo gli autori dell’articolo, avere degli studenti come interlocutori ha contribuito a mettere a proprio agio i visitatori. “In questi percorsi gli studenti hanno imparato come nelle tecniche della divulgazione scientifica sia opportuno mantenere alta l’attenzione degli spettatori, utilizzando argomenti che possano interessare e stupire, suscitando curiosità ed interesse”, spiega Sarah Bollanti.Ad esempio, nella trattazione classica dell’ottica sono state mostrate curiose “illusioni ottiche”, associate alle leggi fisiche su cui si basano. Quando si è trattato di spiegare i principi fisici che regolano la percezione del suono e i fondamenti della fisiologia umana che ci induce ad apprezzare la musica, sono state mostrate una serie di “illusioni acustiche”, raramente reperibili nei vari Festival della Scienza. Un fenomeno complesso come la polarizzazione della luce è stato reso più comprensibile tramite lo sviluppo di un particolare dispositivo che sfrutta questo fenomeno fisico per mostrare uno spettacolare risultato scenico.”I visitatori sono rimasti soddisfatti, e gli studenti anche. Chissà che ‘insegnando a insegnare’ non si sia riusciti ad accendere, in qualcuno dei protagonisti di questa esperienza, quella scintilla che serve a indirizzare sulla giusta strada futuri scienziati”, conclude Giovenale. LEGGI TUTTO

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    Istruzione, Valditara: “Lavoriamo per far avere anticipo su rinnovo contratto”

    (Teleborsa) – “Stiamo lavorando per far avere ai lavoratori della scuola, tra fine novembre e gli inizi di dicembre, un anticipo di risorse legate al rinnovo del contratto 2022/2024”. Lo ha ricordato il MInistro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Lo stesso impegno lo dedicheremo alla assegnazione delle importanti risorse destinate al rinnovo contrattuale dalla legge di bilancio”, ha aggiunto il Ministro, precisando che “a queste significative risorse si deve, poi, aggiungere il positivo impatto della riduzione del cuneo fiscale”. LEGGI TUTTO

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    Scuola, aumenti docenti: Anief soddisfatta ma somme vanno triplicate

    (Teleborsa) – Sta prendendo forma il meccanismo del decreto “Anticipi” approvato lunedì insieme all’indice della legge di bilancio 2024, con due miliardi di euro destinati agli statali, da considerare come anticipo rispetto al rinnovo del Ccnl, l’indennità di vacanza contrattuale, che arriverà con lo stipendio di dicembre come annunciato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I calcoli della stampa specializzata nazionale riguardano anche gli aumenti lordi in arrivo per 1,2 milioni di dipendenti della scuola: “le cifre dipendono dall’anzianità oltre che dal ruolo. Un professore delle superiori riceverà 829,2 euro se è in cattedra da meno di otto anni, mentre ne avrà 1.228,1 se la sua prima lezione si è tenuta fra 28 e 34 anni fa. Analoga, anche se con valori inferiori, la dinamica alle medie inferiori (le secondarie di primo grado, dove si va da 829,2 a 1.168 euro) e alle scuole dell’infanzia e primarie (da 765,6 a 1.056,2)”. È quanto si legge in una nota di Anief.Secondo Il Sole 24 Ore “si tratta certamente di cifre non trascurabili”, che però “andranno scontate da un contratto chiamato a gestire i picchi inflattivi del 2022 e 2023, che per essere coperti integralmente avrebbero richiesto oltre 30 miliardi, cifre ingestibili anche per manovre di tempi più facili degli attuali. Il Governo ha intenzione di avviare in fretta le trattative, con l’obiettivo di arrivare alle prime chiusure l’anno prossimo, quando infatti non sarà replicata l’una tantum che quest’anno ha puntellato gli stipendi pubblici in attesa dei fondi contrattuali”.Secondo Anief, però, “l’impennata del costo della vita dell’ultimo biennio non può essere compensato dai soli incrementi previsti dal Governo a partire da dicembre”. “Rimane una boccata di ossigeno ma nulla più – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché i soldi persi nel 2022 e 2023 non si riprendono più. E noi non lo possiamo accettare. Per questo abbiamo deciso di rilanciare il modello per recuperare il riallineamento dell’ultimo biennio: ci sono altri due stipendi da recuperare e noi vogliamo farli avere a chi crede in questa battaglia. La verità è che va riallineata l’indennità di vacanza contemporanea, come prevede la legge: l’adeguamento automatico degli stipendi deve essere del 50% dell’inflazione e va fatto dal primo giorno di assenza contrattuale, non solo per l’ultimo anno”. LEGGI TUTTO