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    NewPrinces acquista per 120 milioni di euro asset di Kraft Heinz. Plasmon torna italiana

    (Teleborsa) – NewPrinces (ex Newlat Food), gruppo italiano multi-brand del settore agro-alimentare e quotato su Euronext STAR Milan, ha sottoscritto un accordo vincolante per l’acquisizione – da Heinz Italia – del 100% del capitale sociale di una nuova società di recente costituzione, nella quale saranno conferite le attività attualmente svolte dalla venditrice relative alla produzione, confezionamento, commercializzazione, vendita e distribuzione di prodotti alimentari per l’infanzia e alimenti a fini medici speciali e nutrizione specialistica. L’accordo prevede l’acquisizione dello storico stabilimento produttivo Plasmon di Latina, attivo nella produzione di alimenti per l’infanzia e prodotti nutrizionali specialistici e dei marchi Plasmon, Nipiol, BiAglut, Aproten e Dieterba.Lo stabilimento di Latina impiega circa 300 persone e produce ogni anno circa 1,8 miliardi di biscotti per il mercato italiano a marchio Plasmon. Le attività industriali e operative – inclusi lo stabilimento e il personale – proseguiranno regolarmente sotto la nuova proprietà, senza soluzione di continuità. Inoltre, il sito di Latina continuerà a produrre per Heinz Baby Food per il mercato UK in virtù di un accordo di co-packing.L’operazione rappresenta un’importante tappa strategica per NewPrinces, completando il processo avviato nel 2015 con l’acquisizione dello stabilimento di Ozzano Taro (PR) da Kraft Heinz.”Questa acquisizione è motivo di grande orgoglio ed emozione – ha commentato Angelo Mastrolia, presidente di NewPrinces – Riportare in Italia marchi iconici come Plasmon, Nipiol, BiAglut, Aproten e Dieterba concretizza una visione che perseguiamo da anni: costruire una multinazionale italiana capace di dare nuova vita a brand amati, profondamente radicati nell’identità del nostro Paese. Con questa operazione rinnoviamo il nostro impegno verso l’Italia e verso l’eccellenza della sua industria alimentare”.Al closing la società acquisirà il 100% del capitale sociale del Target. L’Enterprise Value (EV) dell’operazione è pari a 120 milioni di euro, su base cash free e debt free. L’operazione sarà corrisposta in denaro. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la seconda metà del 2025, subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste. Il target ha registrato un fatturato di circa 170 milioni di euro al 31 dicembre 2024, con un EBITDA di 17 milioni di euro e un NWC positivo pari a 25 milioni di euro, incluso nell’EV.(Foto: Newlat) LEGGI TUTTO

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    Barilla, Oddone Incisa (da CNH) nominato CFO

    (Teleborsa) – Oddone Incisa è il nuovo CFO del gruppo Barilla, con effetto dal 15 settembre 2025. Oddone, che prende il posto di Giangaddo Prati che dopo 25 anni lascia il gruppo, aveva rassegnato ad aprile le sue dimissioni da CFO di CNH Industrial dopo una carriera di 28 anni nella società e nell’ex Gruppo Fiat (ora Stellantis).”La nomina di Oddone riflette il nostro impegno a integrare strategia finanziaria, innovazione digitale e sostenibilità sotto un’unica leadership – ha dichiarato Gianluca Di Tondo, CEO di Barilla – La sua esperienza internazionale e la sua competenza nel portare avanti iniziative di trasformazione saranno fondamentali, nell’aiutarci a perseguire i nostri obiettivi di crescita a lungo termine”. “È un grande onore per me unirmi al gruppo Barilla, un’azienda che rappresenta un punto di riferimento nell’industria alimentare italiana e internazionale – ha commentato Oddone – Non vedo l’ora di contribuire alla crescita del gruppo e alla creazione di valore a lungo termine. Sono grato all’amministratore delegato e al consiglio di amministrazione per la loro fiducia e sono entusiasta di iniziare questo nuovo percorso”. LEGGI TUTTO

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    FAO, prezzi alimentari in leggero aumento a giugno a causa di carne, latticini e oli vegetali

    (Teleborsa) – L’indice dei prezzi alimentari della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha registrato una media di 128 punti a giugno 2025, in aumento di 0,7 punti (0,5%) rispetto a maggio. Sebbene gli indici dei prezzi di cereali e zucchero siano diminuiti, sono stati controbilanciati dagli aumenti degli indici di prodotti lattiero-caseari, carne e oli vegetali. Nel complesso, l’indice è risultato superiore di 7,0 punti (5,8%) rispetto al livello di giugno 2024, ma è rimasto inferiore di 32,2 punti (20,1%) rispetto al picco raggiunto a marzo 2022.L’Indice dei prezzi dei cereali ha registrato un calo dell’1,5% rispetto a maggio e del 6,8% rispetto al valore di un anno fa. I prezzi del mais sono diminuiti drasticamente per il secondo mese consecutivo, poiché l’aumento delle forniture stagionali in Argentina e Brasile ha intensificato la concorrenza tra le principali fonti di esportazione. Anche i prezzi di sorgo e orzo sono diminuiti a giugno. Al contrario, nonostante la pressione sui raccolti nell’emisfero settentrionale, i prezzi del grano sono aumentati su base mensile, riflettendo principalmente le preoccupazioni meteorologiche in alcune aree di produzione chiave, tra cui la Federazione Russa, alcune parti dell’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America. L’Indice dei prezzi del riso è sceso dello 0,8%, trainato dalla minore domanda di varietà Indica.L’Indice dei prezzi degli oli vegetali ha registrato un aumento del 2,3% rispetto al mese precedente e del 18,2% rispetto al livello di giugno 2024. L’aumento ha riflesso principalmente i prezzi più elevati di olio di palma, colza e soia, più che compensando un leggero calo dei prezzi dell’olio di girasole. L’Indice dei prezzi della carne ha registrato un aumento del 2,1% rispetto a maggio e del 6,7% rispetto al valore dell’anno precedente, segnando un nuovo massimo storico. L’aumento è stato trainato dall’aumento dei prezzi in tutte le categorie di carne, ad eccezione del pollame. I prezzi della carne bovina hanno raggiunto un nuovo picco, riflettendo la riduzione delle scorte per l’esportazione dal Brasile e la forte domanda dagli Stati Uniti d’America, che ha esercitato una pressione al rialzo sui prezzi all’esportazione australiani. Le quotazioni della carne suina sono aumentate grazie alla solida domanda globale di importazioni in un contesto di scorte stabili, mentre i prezzi della carne ovina sono aumentati notevolmente per il terzo mese consecutivo, sostenuti dalla costante domanda internazionale e dalla minore disponibilità per l’esportazione dall’Oceania. Al contrario, i prezzi della carne di pollame hanno continuato a scendere, sotto la pressione dell’abbondante offerta interna in Brasile, in seguito all’introduzione di restrizioni all’esportazione in seguito al rilevamento di influenza aviaria a metà maggio. LEGGI TUTTO

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    Agea: erogati oltre 96 milioni di euro tra aiuti diretti e sviluppo rurale

    (Teleborsa) – Agea ha emanato decreti di pagamento che ammontano ad un importo totale di 96.490.957,57 euro. “È questa la rappresentazione operativa di come e quanto l’Agenzia – fa sapere Agea in una nota – sta rivoluzionando strategia, tempistiche e operatività delle erogazioni in agricoltura”.In dettaglio l’ammontare è così suddiviso: 5.434.465,91 euro per 3502 domande nell’ambito del PSR (Programma di sviluppo rurale) della programmazione 2014-2022. Le regioni interessate sono: Abruzzo ha ricevuto un importo di 103.927,84 verso 60 beneficiari; Basilicata ha ricevuto un importo di 16.738,61 euro a favore di 9 beneficiari; Campania ha ricevuto un importo di 1.138.196,23 euro per 1.083 beneficiari; Friuli-Venezia Giulia ha ricevuto un importo di 412.742,08 euro per 77 beneficiari; Lazio ha ricevuto un importo di 183.509,06 euro verso 152 beneficiari; Liguria ha ricevuto un importo di 259.092,88 euro a favore di 179 beneficiari; Marche ha ricevuto un importo di 434.274,41 euro verso 205 beneficiari; Puglia ha ricevuto un importo di 51.699,21 euro per 55 beneficiari; Sicilia ha ricevuto un importo di 753.502,55 euro per 121 beneficiari; Umbria ha ricevuto un importo di 2.069.778,92 euro per 1.536 beneficiari; Valle d’Aosta ha ricevuto un importo di 11.004,12 euro per 25 beneficiari; 90.050.581 euro, 79 comprensivi del 3% destinato ad AgriCat, per circa 80mila beneficiari a valere sulla Domanda Unica della Campagna 2024; 1.005.909,87 euro per 434 domande a valere sul PSR della programmazione 2014-2022.In particolare, Agea sottolinea come quest’ultima decretazione sia il risultato del grandissimo sforzo che l’Agenzia, di concerto con le Regioni, sta facendo per massimizzare la spesa in vista della scadenza del 30 giugno. Si prevede di effettuare un’ultima decretazione domani, 27 giugno 2025.Per comunicare l’evoluzione del sistema delle erogazioni in agricoltura, l’Agenzia ha scelto da tempo un’unica metrica: i dati, riportando i risultati più importanti e costruendo analisi contestualizzate. L’impegno – si legge nella nota – è quello di creare un sistema di pagamenti più efficiente e integrato per contribuire allo sviluppo economico e sociale. L’obiettivo è quello di avere la disponibilità di dati più granulari per tener conto anche delle diverse “velocità” delle aree geografiche – così come delle giurisdizioni – e consentire in questo modo di affinare il monitoraggio dei dati attraverso una metodologia più articolata. LEGGI TUTTO

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    Kellanova e Mars rimangono ottimiste sull’ottenimento dell’approvazione antitrust UE

    (Teleborsa) – Kellanova e Mars rimangono ottimiste sulla conclusione positiva dell’indagine approfondita avviata dalla Commissione europea e sull’ottenimento dell’approvazione antitrust. Lo si legge in filing alla SEC Kellanova dopo l’avvio del procedimento comunicato dall’esecutivo UE oggi pomeriggio.Sulla base della tempistica dell’indagine di Fase II della Commissione europea, Kellanova prevede ora che la fusione si concluda verso la fine del 2025. In precedenza, avevano affermato che la transazione da 36 miliardi di dollari si sarebbe conclusa nella prima metà di quest’anno.”Non è possibile prevedere con certezza la tempistica esatta del completamento della fusione”, si legge comunque nella nota. LEGGI TUTTO

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    UE avvia indagine approfondita sull’acquisto di Kellanova da parte di Mars

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare, ai sensi del Regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta da 36 miliardi di dollari di acquisizione di Kellanova da parte di Mars. La Commissione nutre preoccupazioni preliminari sul fatto che l’operazione possa comportare un aumento dei prezzi per i consumatori a causa del maggiore potere negoziale di Mars nei confronti dei rivenditori nello Spazio Economico Europeo (SEE).Mars è un fornitore globale di una vasta gamma di marchi alimentari popolari, tra cui gomme da masticare, cioccolatini, dolciumi, riso e alimenti per animali domestici. Kellanova (ex Kellogg Company) è nota principalmente nel SEE per le sue patatine impilate vendute con il marchio Pringles e per i suoi cereali pronti al consumo, venduti con il marchio Kellogg’s.L’indagine preliminare della Commissione indica che, ampliando il proprio portafoglio prodotti con l’aggiunta dei marchi molto popolari di Kellanova, Mars potrebbe aumentare il proprio potere contrattuale nei confronti dei rivenditori. Di conseguenza, Mars potrebbe essere in grado di utilizzare questa maggiore leva finanziaria, ad esempio per ottenere prezzi più elevati durante le negoziazioni, il che a sua volta si tradurrebbe in prezzi più elevati per i consumatori.L’operazione proposta è stata notificata alla Commissione il 16 maggio 2025. La Commissione ha ora 90 giorni lavorativi, fino al 31 ottobre 2025, per prendere una decisione. L’avvio di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito dell’indagine stessa.”Con l’acquisizione di Kellanova, Mars aggiungerà diverse marche molto popolari di patatine e cereali al suo già ampio e solido portafoglio prodotti – ha commentato Teresa Ribera, Vicepresidente Esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva – Poiché i prezzi dei prodotti alimentari, colpiti dall’inflazione, rimangono elevati in tutta Europa, è essenziale garantire che questa acquisizione non aumenti ulteriormente il costo del carrello della spesa. La nostra indagine approfondita valuterà l’impatto dell’operazione sul prezzo dei prodotti di queste aziende per i consumatori nel SEE”. LEGGI TUTTO

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    Otan, Mongiello: “Con avvocati per migliorare norma ristorazione collettiva”

    (Teleborsa) – “Dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa del giugno scorso fra Otan e Cnf, l’evento di oggi dedicato al settore della ristorazione collettiva – scolastica, sociosanitaria, ospedaliera e aziendale – regolato dal Codice degli Appalti, rappresenta un’ulteriore occasione di approfondimento e di confronto fra tecnologi alimentari e avvocati”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari (Otan), Laura Mongiello, in occasione del convegno “Le implicazioni del correttivo del Codice dei Contratti Pubblici in materia di ristorazione”, presentato al Consiglio Nazionale Forense.”Il settore della ristorazione collettiva – prosegue Mongiello – è regolamentato da alcune norme disomogenee che creano difficoltà interpretative sia alle stazioni appaltanti che alle commissioni di gara che ai direttori dell’esecuzione dei contratti. Come tecnologi alimentari – continua Mongiello – il nostro compito è quello di garantire la massima efficienza ed efficacia del sistema produttivo e di distribuzione degli alimenti e le interlocuzioni con gli avvocati e gli stakeholder del settore sono fondamentali proprio per trovare soluzioni che armonizzino e chiariscano alcuni punti della normativa vigente”.”Inclusione sociale, salute pubblica, sicurezza alimentare e qualità della vita sono elementi interconnessi che devono essere garantiti e che nella ristorazione collettiva rappresentano un servizio essenziale. Rendere perciò più snella la disciplina – aggiunge la presidente di Otan – diventa prioritario per offrire un supporto concreto alla Pubblica Amministrazione e alle Imprese a tutela dei consumatori che chiedono garanzie di qualità, di sicurezza e sostenibilità”.”Il cibo, declinato in tutti gli aspetti della società, riveste dunque un carattere di centralità. Condividere strategie pratiche e giuridiche indirizzate ad una gestione più efficiente e trasparente dei servizi di ristorazione pubblica, diventa essenziale. Con il convegno di oggi – conclude Mongiello – come tecnologi alimentari abbiamo voluto dare il nostro contributo di conoscenza e di sapere per offrire strumenti che siano utili alla collettività e al miglioramento della norma stessa”. LEGGI TUTTO

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    Otan, Mongiello: “Con avvocati per migliorare norma ristorazione collettiva”

    (Teleborsa) – “Dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa del giugno scorso fra Otan e Cnf, l’evento di oggi dedicato al settore della ristorazione collettiva – scolastica, sociosanitaria, ospedaliera e aziendale – regolato dal Codice degli Appalti, rappresenta un’ulteriore occasione di approfondimento e di confronto fra tecnologi alimentari e avvocati”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Nazionale dei Tecnologi Alimentari (Otan), Laura Mongiello, in occasione del convegno “Le implicazioni del correttivo del Codice dei Contratti Pubblici in materia di ristorazione”, presentato al Consiglio Nazionale Forense.”Il settore della ristorazione collettiva – prosegue Mongiello – è regolamentato da alcune norme disomogenee che creano difficoltà interpretative sia alle stazioni appaltanti che alle commissioni di gara che ai direttori dell’esecuzione dei contratti. Come tecnologi alimentari – continua Mongiello – il nostro compito è quello di garantire la massima efficienza ed efficacia del sistema produttivo e di distribuzione degli alimenti e le interlocuzioni con gli avvocati e gli stakeholder del settore sono fondamentali proprio per trovare soluzioni che armonizzino e chiariscano alcuni punti della normativa vigente”.”Inclusione sociale, salute pubblica, sicurezza alimentare e qualità della vita sono elementi interconnessi che devono essere garantiti e che nella ristorazione collettiva rappresentano un servizio essenziale. Rendere perciò più snella la disciplina – aggiunge la presidente di Otan – diventa prioritario per offrire un supporto concreto alla Pubblica Amministrazione e alle Imprese a tutela dei consumatori che chiedono garanzie di qualità, di sicurezza e sostenibilità”.”Il cibo, declinato in tutti gli aspetti della società, riveste dunque un carattere di centralità. Condividere strategie pratiche e giuridiche indirizzate ad una gestione più efficiente e trasparente dei servizi di ristorazione pubblica, diventa essenziale. Con il convegno di oggi – conclude Mongiello – come tecnologi alimentari abbiamo voluto dare il nostro contributo di conoscenza e di sapere per offrire strumenti che siano utili alla collettività e al miglioramento della norma stessa”. LEGGI TUTTO