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    Piazza Affari tonica, allineata alle altre Borse europee

    (Teleborsa) – Lieve aumento per Piazza Affari, al pari delle principali Borse Europee. A Wall Street, si muove vicino alla parità l’S&P-500,dopo la decisione di Moody’s di abbassare l’outlook sul rating della Cina a negativo e in attesa dei dati chiave sull’occupazione, in programma venerdì, per valutare le prossime mosse della Federal Reserve. Sempre sul fronte delle banche centrali, il mercato scommette sempre più su un taglio dei tassi da parte della BCE, a inizio 2024. Oggi Isabel Schnabel, membro esecutivo del board della Banca centrale europea, ha dichiarato che dopo gli ultimi incoraggianti dati sull’inflazione è improbabile un ulteriore aumento dei tassi. Sul mercato valutario, seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,45%. Perde terreno l’oro, che scambia a 2.013,7 dollari l’oncia, ritracciando dello 0,77%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un guadagno frazionale dello 0,58%. LEGGI TUTTO

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    Milano si conferma prudente con gli altri mercati europei

    (Teleborsa) – Piazza Affari si conferma cauta assieme agli altri Eurolistini, di riflesso alle incertezze sulle prossime mosse delle banche centrali ed alla possibilità che i tassi abbiano raggiunto il picco in USA. In vista della riunione di metà mese del FOMC, la prossima settimana, questo ha fatto impennare i beni rifugio come l’oro ed il Bitcoin.Sotto pressione gli energetici con il crollo delle quotazioni petrolifere, dopo che i tagli decisi dall’Opec+ che sono solo volontari e non hanno convinto il mercato sulla reale convinzione del cartello di razionare l’offerta.Seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,19%. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 2.068,3 dollari l’oncia. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 73,62 dollari per barile, con un calo dello 0,61%. LEGGI TUTTO

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    Brillante il listino americano, con tassi “ben in territorio restrittivo”

    (Teleborsa) – Wall Street ha ignorato il tentativo di Jerome Powell di frenare le scommesse sui tagli dei tassi di interesse e continuato a salire, iniziano dicembre con lo stesso sentiment positivo con cui aveva chiuso un novembre eccezionale, in cui il rendimento del 9% dell’indice S&P 500 ha rappresentato il settimo miglior mese di rendimenti degli ultimi 100 anni. Il presidente della Federal Reserve ha detto di ritenere “prematuro concludere con fiducia che abbiamo raggiunto un orientamento sufficientemente restrittivo, o speculare su quando la politica potrebbe allentarsi” e che la Fed è pronta “a inasprire ulteriormente la politica se ciò risulterà opportuno”. Il mercato sembra essersi concentrato però su questa frase: “Le forti azioni che abbiamo intrapreso hanno spostato il nostro tasso di riferimento ben in territorio restrittivo”.Guardando ai principali indici, il Dow Jones è in aumento dello 0,84%, proseguendo la serie di quattro rialzi consecutivi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 4.599 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,4%); sulla stessa tendenza, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,34%). LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole dopo il rally di novembre. Occhi a Powell

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in maniera incerta, con gli investitori che mostrano cautela dopo un novembre eccezionale, in cui il rendimento del 9% dell’indice S&P 500 ha rappresentato il settimo miglior mese di rendimenti degli ultimi 100 anni. Gli occhi sono puntati sulle parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, per indizi sul percorso dei tassi di interesse dopo le dichiarazioni di numerosi funzionari della banca centrale statunitense negli scorsi giorni.”Il rally dei mercati da allora ha completamente invertito la tendenza all’inasprimento delle condizioni finanziarie e, in questo contesto, si potrebbe pensare che Powell si opporrà a una narrazione eccessivamente “dovish” nella prossima riunione di dicembre”, ha commentato Mark Dowding, Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM.I recenti dati macroeconomici, compreso l’indice della spesa per consumi personali rilasciato ieri, hanno segnalato un allentamento dell’inflazione, alimentano le speranze che la banca centrale abbia finito il suo aggressivo ciclo di rialzi dei tassi di interesse. LEGGI TUTTO

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    Seduta contrastata a New York dopo dati inflazione PCE

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in maniera contrastata, dopo che quella che è definita “la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve” è aumentata a un ritmo più lento a ottobre, sostenendo la narrativa secondo cui l’aggressiva campagna di rialzi dei tassi di interesse attuata dalla banca centrale statunitense sta funzionando nel frenare la crescita dei prezzi.Scendendo nel dettaglio dei dati comunicati dal Bureau of Economic Analysis, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, è aumentato dello 0,2% su banse mensile e del 3,5% su base annuale, centrando le aspettative del mercato. Sempre sul fronte macroeconomico, le richieste ricorrenti di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono balzate al livello più alto in circa due anni, evidenziando un raffreddamento del mercato del lavoro.Guardando ai principali indici, il Dow Jones mostra una plusvalenza dello 0,73%, proseguendo la serie positiva iniziata martedì scorso, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 4.544 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Negativo il Nasdaq 100 (-0,75%); con analoga direzione, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,32%. Sanitario (+0,73%), finanziario (+0,53%) e materiali (+0,47%) in buona luce sul listino S&P 500. Nella parte bassa della classifica dell’S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti telecomunicazioni (-1,56%), informatica (-0,59%) e beni di consumo secondari (-0,52%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Salesforce (+6,54%), United Health (+2,61%), Boeing (+1,63%) e Johnson & Johnson (+1,51%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Walgreens Boots Alliance, che prosegue le contrattazioni a -0,98%. Piccola perdita per Wal-Mart, che scambia con un -0,75%. Tentenna Nike, che cede lo 0,62%.Sostanzialmente debole Chevron, che registra una flessione dello 0,61%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, PDD Holdings (+3,00%), Regeneron Pharmaceuticals (+1,29%), Dollar Tree (+1,23%) e Gilead Sciences (+1,18%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Advanced Micro Devices, che ottiene -3,00%. Nvidia scende del 2,99%. Calo deciso per Lucid, che segna un -2,98%. Sotto pressione Synopsys, con un forte ribasso del 2,70%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street contrastata, dati macro mostrano efficacia mosse Fed

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in maniera contrastata, dopo che quella che è definita “la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve” è aumentata a un ritmo più lento a ottobre, sostenendo la narrativa secondo cui l’aggressiva campagna di rialzi dei tassi di interesse attuata dalla banca centrale statunitense sta funzionando nel frenare la crescita dei prezzi.Scendendo nel dettaglio dei dati comunicati dal Bureau of Economic Analysis, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, escludendo le componenti volatili di cibo ed energia, è aumentato dello 0,2% su banse mensile e del 3,5% su base annuale, centrando le aspettative del mercato. Sempre sul fronte macroeconomico, le richieste ricorrenti di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono balzate al livello più alto in circa due anni, evidenziando un raffreddamento del mercato del lavoro.I produttori di petrolio dell’OPEC+ dovrebbero concordare un taglio della produzione da almeno 1 milione di barili al giorno a partire dall’inizio del prossimo anno, secondo quanto riferito a Reuters da due delegati prima della riunione virtuale del gruppo allargato, nel tentativo di superare i disaccordi interni e sostenere i prezzi del greggio in calo. Tra gli annunci societari più importanti, Ford Motor ha ripristinato la guidance 2023, affermando che i profitti sarebbero stati inferiori rispetto alle proiezioni precedenti a causa dell’aumento del costo del lavoro derivante dal suo nuovo contratto con il sindacato United Auto Workers; AbbVie ha annunciato che acquisirà ImmunoGen in una transazione da 10,1 miliardi di dollari; Kroger ha abbassato le previsioni di vendita annuali, citando un ambiente operativo ancora difficile.Guardando ai principali indici, il Dow Jones sale dello 0,55% a 35.626 punti, proseguendo la serie positiva iniziata martedì scorso, mentre, al contrario, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 4.549 punti, in prossimità dei livelli precedenti. Consolida i livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,18%); sulla stessa tendenza, sulla parità l’S&P 100 (-0,06%). LEGGI TUTTO

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    Tonica Wall Street dopo dati PIL terzo trimestre

    (Teleborsa) – Wall Street taglia il traguardo di metà seduta all’insegna del rialzo dopo i dati sul PIL americano, rivisto al rialzo (+5,2%) nel terzo trimestre. Le spese dei consumatori, che rappresentano il 69% dell’economia statunitense, sono aumentate del 3,6%, inferiori al +4% in prima lettura. I mercati ora guardano ai verbali della banca centrale americana, in uscita stasera, e all’inflazione statunitense di domani.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones mostra un guadagno frazionale sul dello 0,36%; sulla stessa linea, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,26%, portandosi a 4.567 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,23%); sui livelli della vigilia l’S&P 100 (+0,08%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti finanziario (+1,20%), beni industriali (+0,59%) e materiali (+0,56%). Tra i peggiori della lista dell’S&P 500, in maggior calo i comparti telecomunicazioni (-0,76%) e beni di consumo per l’ufficio (-0,73%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce (+2,82%), Intel (+2,16%), Nike (+2,10%) e Goldman Sachs (+1,82%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Wal-Mart, che prosegue le contrattazioni a -1,73%.Discesa modesta per Microsoft, che cede un piccolo -0,95%.Pensosa McDonald’s, con un calo frazionale dello 0,63%.Tentenna Coca Cola, con un modesto ribasso dello 0,60%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Workday (+12,48%), CrowdStrike Holdings (+9,60%), Palo Alto Networks (+5,07%) e Atlassian (+5,03%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Constellation Energy, che continua la seduta con -3,50%.Vendite su Sirius XM Radio, che registra un ribasso del 2,32%.Seduta negativa per JD.com, che mostra una perdita del 2,13%.Sotto pressione Meta Platforms, che accusa un calo dell’1,50%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street positiva. PIL sopra le attese

    (Teleborsa) – Partenza al rialzo per la borsa di Wall Street dopo i dati sul PIL americano, rivisto al rialzo (+5,2%) nel terzo trimestre. Le spese dei consumatori, che rappresentano il 69% dell’economia statunitense, sono aumentate del 3,6%, inferiori al +4% in prima lettura.I mercati ora guardano ai verbali della banca centrale americana, in uscita stasera, e all’inflazione statunitense di domani. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones sale dello 0,23% a 35.500 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,66%, portandosi a 4.585 punti. Buona la prestazione del Nasdaq 100 (+0,93%); con analoga direzione, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,58%). LEGGI TUTTO