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    Optics Bidco (NetCo TIM), S&P assegna rating BB+ con outlook negativo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha assegnato a Optics Bidco, il veicolo che ha acquistato NetCo (ovvero l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale) da TIM, il rating “BB+”.Il 1° luglio 2024, KKR ha completato l’acquisizione. Il colosso statunitense del private equity ha finanziato l’accordo attraverso l’emissione di circa 4,7 miliardi di euro in prestiti a termine garantiti senior, un equivalente di 5,5 miliardi di euro di obbligazioni scambiate da TIM e una sostanziale iniezione di capitale.Optics sarà il principale operatore wholesale di linea fissa in Italia, beneficiando della sua significativa quota di mercato nel mercato fisso della banda larga e ultralarga con una limitata sovrapposizione di reti, elevate barriere patrimoniali e favorevoli opportunità di crescita.Tuttavia, S&P prevede che l’ampio programma di capex Fiber-to-the-home (FTTH) dell’azienda si tradurrà in una generazione di flussi di cassa operativi (FOCF) negativi, che, combinati con i pagamenti di dividendi attesi, aumenteranno la leva finanziaria prevista nel corso dei prossimi due anni.L’outlook negativo riflette l’aspettativa che Optics non abbia alcun margine di rating rispetto al trigger di leva finanziaria massimo di 6,25x nel periodo di previsione, rendendo più difficile per l’azienda assorbire una deviazione dalle previsioni. LEGGI TUTTO

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    TLC, operatori UE prolungano accordo per roaming a prezzi accessibili da e verso l’Ucraina

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha accolto con favore la quinta proroga per altri dodici mesi dell’accordo volontario tra 22 operatori di telecomunicazioni europei e sette operatori di telecomunicazioni ucraini per garantire che i rifugiati provenienti dall’Ucraina possano rimanere in contatto a condizioni vantaggiose con il proprio paese. La Commissione UE, insieme all’NCEC, l’autorità nazionale di regolamentazione ucraina, ha facilitato l’accordo. Le chiamate a prezzi accessibili consentono a chi cerca rifugio in Europa di raggiungere parenti e amici in Ucraina e viceversa. Ciò è stato possibile grazie ai firmatari, che si sono impegnati ad abbassare reciprocamente le tariffe per le chiamate transfrontaliere. Tra i firmatari ci sono l’italiana TIM, l’inglese Vodafone, la spagnola Telefonica e la francese Illiad.Oltre ai servizi di telecomunicazione, gli operatori europei forniscono smartphone, power bank e laptop ai rifugiati o sostengono organizzazioni di beneficenza. Nonostante la diminuzione del traffico in entrata, le difficoltà nel mantenere la base di abbonati, nonché la necessità di investire nel ripristino della rete oltre ad altre conseguenze negative della continua guerra illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina, gli operatori ucraini continuano a offrire roaming gratuito o notevolmente ridotto.”Stiamo compiendo sforzi continui per facilitare la connettività mobile a prezzi accessibili per le persone che sono fuggite dalla guerra e incoraggiare altri operatori di telecomunicazioni ad aderirvi – ha commentato Thierry Breton, commissario per il mercato interno – Questo quinto prolungamento dell’accordo, agevolato dalla Commissione, è un altro esempio di solidarietà europea e la dimostrazione di una collaborazione rapida ed efficiente in tempi di massima necessità. Saremo lieti di accogliere a tempo debito l’Ucraina nell’area roaming dell’UE”. LEGGI TUTTO

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    TIM, upgrade di S&P a “BB” dopo la cessione di Netco. Outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha alzato il rating su TIM a “BB” da “B+”, dopo che il 1° luglio 2024 la società ha perfezionato la cessione dei propri asset relativi alle infrastrutture di rete fissa (NetCo) a KKR. Allo stesso tempo, ha rimosso tutti i rating dal CreditWatch positivo, dove erano stati inseriti il ??9 novembre 2023.L’upgrade riflette il miglioramento del profilo creditizio di TIM, guidato dalla prevista significativa riduzione del debito attraverso i proventi della cessione di Netco e dall’impegno di TIM a mantenere una leva finanziaria moderata. La cessione di Netco ha ridotto sostanzialmente le dimensioni, gli utili, la base patrimoniale e le operazioni del gruppo, il che ci ha portato a rivedere al ribasso il suo profilo di rischio aziendale. Tuttavia, l’obiettivo del gruppo di una struttura di capitale moderata a seguito della transazione compensa questo risultato. Il gruppo prevede di ridurre il debito di circa 14 miliardi di euro (al netto dei leasing) a seguito della cessione di Netco. Ciò ridurrà sostanzialmente il debito rettificato rispetto all’EBITDA a meno di 4,0x nel 2024 e nel 2025 rispetto ai circa 5,0x precedenti.L’agenzia di rating scrive che le considerevoli dimensioni e la solida posizione del gruppo nel mercato interno e in Brasile continuano a sostenere il suo profilo di rischio. A seguito della cessione, il gruppo manterrà dimensioni considerevoli, con ricavi reported superiori a 14 miliardi di euro e un EBITDA reported di oltre 4 miliardi di euro. Ciò riflette le considerevoli attività di TIM nei settori consumer e enterprise a livello nazionale, nonché le grandi operazioni brasiliane, che si prevede contribuiranno per oltre il 50% dell’EBITDA reported. S&P ritiene che il gruppo manterrà la sua forte posizione come operatore storico di telecomunicazioni nel mercato nazionale italiano e anche la sua forte posizione in Brasile. Ritiene inoltre che abbia una solida diversità geografica e di business, con un’esposizione significativa al segmento enterprise e un forte contributo dalla sua filiale brasiliana in crescita.Detto questo, il contesto competitivo molto impegnativo in Italia, che ha portato a un grave deterioramento dei ricavi e dell’EBITDA per il gruppo consolidato preesistente dal 2017, continua a limitare il profilo di rischio aziendale. Sebbene si intravedano potenziali ulteriori operazioni di M&A di consolidamento nel mercato interno che potrebbero alleviare la pressione competitiva, i tempi rimangono incerti. Indipendentemente da ciò, i potenziali benefici derivanti dai previsti minori vincoli normativi sulle sue operazioni fisse dopo la cessione di Netco potrebbero migliorare le capacità di bundling del gruppo, supportando la crescita dell’ARPU, limitando le perdite di clienti in futuro e di conseguenza fornendo stabilizzazione del business nazionale.L’outlook stabile riflette l’aspettativa che TIM riorienterà il proprio business domestico in linea con le aspettative, dimostrato da una stabilizzazione della base clienti e dell’ARPU, pur mantenendo un solido trading in Brasile, tale da registrare una leva finanziaria di sotto del 4,0x nel 2024 e rafforzando ulteriormente i parametri del credito nel 2025 e nel 2026. LEGGI TUTTO

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    TIM, perfezionata cessione di NetCo a KKR. Confermata valorizzazione a 22 miliardi

    (Teleborsa) – TIM ha perfezionato oggi la cessione di NetCo a KKR mediante il conferimento in FiberCop (società controllata al 58% da TIM) del ramo d’azienda di TIM che comprende l’infrastruttura di rete fissa e le attività wholesale, e la successiva acquisizione dell’intero capitale di FiberCop da parte di Optics BidCo, società controllata da KKR. L’operazione di cessione di NetCo, valorizzata fino a un massimo di 22 miliardi di euro comprensivi di earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni, permette a TIM una riduzione dell’indebitamento finanziario in linea con quanto già comunicato al mercato. In particolare, il deleverage previsto al closing, al lordo degli aggiustamenti usuali per questa tipologia di operazioni, è confermato in 14,2 miliardi di euro.Sono anche confermati gli aggiustamenti e i costi di separazione pari a complessivi 0,4 miliardi di euro, in linea con quanto indicato al mercato nell’Addendum al Capital Market Day lo scorso 11 marzo, determinando un netto effettivo pari a 13,8 miliardi di euro. TIM segnala inoltre che la componente di cassa corrispondente agli anticipi PNRR relativi a FiberCop, pari a 0,4 miliardi di euro, è stata deconsolidata nel contesto dell’operazione.Infine, a seguito della cessione, viene segnalato che i rapporti tra NetCo e TIM sono regolati attraverso un Master Service Agreement (MSA) che ha durata di 15 anni, rinnovabile per ulteriori 15 anni, e i servizi saranno resi a prezzi di mercato e senza impegni minimi di acquisto.L’operazione “consente a TIM di adottare un nuovo modello aziendale che permetterà al gruppo di competere in maniera più efficace sul mercato Consumer ed Enterprise in Italia, grazie a un maggior focus sulle componenti industriali e commerciali e a una solida struttura finanziaria”, si legge in una nota.”Il perfezionamento dell’operazione con KKR e MEF è frutto di due anni e mezzo di lavoro, che sono serviti a riallineare la gestione ordinaria di TIM e a individuare quelle soluzioni, industriali e finanziarie, che ci permetteranno di affrontare le prossime sfide abbiamo davanti”, ha dichiarato l’AD Pietro Labriola.”Raggiungiamo un traguardo che è anche un nuovo punto di partenza: lo abbiamo fatto centrando tutti gli obiettivi che avevamo annunciato e rispettando tutte le tempistiche promesse – ha aggiunto – Intendiamo continuare su questa strada per far crescere la fiducia dei dipendenti, dei clienti e degli azionisti. Primi in Europa, abbiamo scelto di separare l’infrastruttura dai servizi, per garantire lo sviluppo migliore, sostenibile e più rapido possibile. TIM resterà la Telco di riferimento in Italia, rimanendo l’operatore più infrastrutturato e offrendo servizi innovativi, sia sul fisso che sul mobile, a servizio di famiglie, Pubblica amministrazione e imprese”.A valle dell’operazione, l’organico totale di TIM scende da 37.065 a 17.281 persone, equivalenti a 16.135 full time equivalent. LEGGI TUTTO

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    GO internet, nominati Davide Rota presidente e Marco Di Gioacchino CEO

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di GO internet, società attiva nel campo delle telecomunicazioni e quotata su Euronext Growth Milan, ha approvato il Bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e nominato il Consiglio di Amministrazione sulla base dell’unica lista di candidati presentata dal socio BidGo, determinandone in 3 i componenti, nelle persone di: Davide Rota – Presidente; Marco Di Gioacchino – Consigliere Delegato; Cesare Veneziani – consigliere indipendente.Al termine dell’assemblea si è riunito il CdA che ha deliberato la nomina di Davide Rota quale presidente e ha provveduto a conferire le deleghe operative a Marco Di Gioacchino quale CEO. LEGGI TUTTO

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    Vodafone raccoglie 1,7 miliardi di euro da vendita quota in Indus Towers

    (Teleborsa) – Vodafone Group, colosso britannico delle telecomunicazioni, ha venduto 484,7 milioni di azioni di Indus Towers, che rappresentano il 18,0% del capitale azionario di Indus attraverso un accelerated book-build (ABB).Il collocamento ha raccolto 153 miliardi di INR (1,7 miliardi di euro) di proventi lordi che verranno utilizzati per rimborsare sostanzialmente gli attuali finanziatori di Vodafone in relazione ai prestiti bancari in essere di 1,8 miliardi di euro garantiti dalle attività indiane di Vodafone.A seguito del collocamento, Vodafone detiene 82,5 milioni di azioni di Indus, pari ad una quota del 3,1%. LEGGI TUTTO

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    “Open Fiber tour”: parte il viaggio in Abruzzo, Marche e Sicilia

    (Teleborsa) – È cominciato il viaggio dei camper Open Fiber tra i borghi di Abruzzo, Marche e Sicilia. Oggi è infatti partito “Open Fiber Tour”, l’iniziativa che punta alla promozione dello sviluppo tecnologico nelle aree un tempo colpite dal divario digitale e oggi raggiunte dalla fibra ottica ultraveloce. La prima duplice tappa del progetto che si snoderà fino ai primi di dicembre in 50 comuni delle tre regioni selezionate tocca Apecchio, in provincia di Pesaro Urbino, e Venetico, nel Messinese. In questi due centri ormai ex aree bianche – zone cioè sprovviste di connettività a banda ultralarga – i cittadini possono già ottenere informazioni utili e attivare velocemente il collegamento a Internet d’ultima generazione, supportati da personale qualificato degli operatori partner che partecipano al tour. Per i clienti che sottoscriveranno il contratto sul camper Open Fiber c’è anche una ulteriore opportunità: un voucher di 100 euro valido per acquisti attraverso importanti realtà della grande distribuzione o convertibile in buoni carburante. “Il nostro Open Fiber Tour ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione dei piccoli comuni – dichiara Mauro Accroglianò, direttore Mercato Residenziale di Open Fiber – la fibra ottica è infatti elemento fondamentale per la digitalizzazione e la promozione sociale della comunità. La rete FTTH, a differenza della rete mista in fibra e rame (FTTC), garantisce livelli di efficienza, stabilità che consentono connessioni ultraveloci, oltre 1 Gigabit al secondo: con più servizi e maggiori velocità, accessibilità e affidabilità. Questa iniziativa – sottolinea Accroglianò – assume ulteriore valore nell’ambito dell’alleanza sempre più stretta tra Open Fiber e gli operatori impegnati nel mercato della fibra ottica, un percorso di intensa collaborazione commerciale che ci vede uniti anche nell’implementazione di voucher rivolti direttamente ai clienti finali. Il punto di svolta per la digitalizzazione del Paese risiede del resto nel pieno e consapevole utilizzo delle tecnologie più performanti, prima fra tutte quella Fiber-to-the-home”. La rete ultraveloce disponibile nei comuni attraversati da “Open Fiber Tour” raggiunge oltre 130mila unità immobiliari attraverso la tecnologia FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici), unica soluzione in grado di garantire velocità di connessione oltre a 1 Gigabit al secondo. Si tratta – spiega Open Fiber in una nota – di un investimento strategico per la digitalizzazione del territorio che non grava sul bilancio delle municipalità interessate. L’infrastruttura tecnologica, infatti, è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento delle Regioni Abruzzo, Marche e Sicilia. La nuova rete è e resterà di proprietà pubblica. La connettività in fibra ottica realizzata da Open Fiber – evidenzia la nota – permette di ottenere numerosi vantaggi grazie all’accesso ad una vasta gamma di servizi in rete, oltre a semplificare le relazioni tra cittadini e pubbliche amministrazioni e migliorare la produttività e la competitività delle piccole e medie imprese. Le potenzialità della tecnologia FTTH sono inoltre di fondamentale importanza anche in termini di ecosostenibilità. Le reti completamente in fibra ottica come quella di Open Fiber riducono infatti l’emissione di anidride carbonica in atmosfera. LEGGI TUTTO

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    Go Internet, finanziamento di 700 mila euro da socio di controllo

    (Teleborsa) – BID-GO, socio di controllo di GO Internet con una partecipazione del 77,04% nel capitale sociale, e GO internet, società attiva nel campo delle telecomunicazioni e quotata su Euronext Growth Milan, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento soci per l’erogazione, da BID-GO a GO Internet, di un finanziamento soci fruttifero di 700 mila euro, diretto a soddisfare le esigenze economico-finanziarie della società a breve termine.BID-GO detiene 4.135.802 azioni ordinarie di Go Internet e in data 31 maggio 2024 ha promosso un’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria sulla totalità delle azioni in circolazione di GO Internet. Inoltre, BID-GO è interamente controllata da Tiscali che, a sua volta, è totalitariamente controllata da Tessellis, società quotata su Euronext Milan.Il finanziamento verrà erogato in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2024 mediante accredito sul conto corrente bancario della società. A decorrere dalla data di effettiva erogazione del finanziamento, matureranno interessi ad un tasso di interesse fisso annuo pari al 2%.Il finanziamento è concesso al solo scopo di provvedere alle esigenze finanziarie di GO Internet a breve termine relativamente al pagamento di stipendi del personale dipendente, nonché tasse e tributi in scadenza entro il 30 giugno 2024 e fornitori di servizi essenziali per la continuità del business. LEGGI TUTTO