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    TIM, Labriola: puntiamo a tornare in arco di piano a remunerare gli azionisti

    (Teleborsa) – “L’Assemblea degli Azionisti di oggi segna un importante continuità nel piano che stiamo portando avanti per proseguire sul percorso di crescita e sviluppo intrapreso con 22 mesi di performance in miglioramento e di rispetto dei target finanziari. Si tratta di una nuova tappa di un cammino che continuerà con l’obiettivo di cogliere tutte le occasioni che nasceranno dall’evoluzione del mercato”. Lo ha affermato Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM, al termine dell’assemblea che lo ha confermato alla guida della società di telecomunicazioni.”Siamo convinti infatti della necessità di dotarci di una struttura finanziaria e di opzioni strategiche industriali più solide con una struttura più snella e focalizzata sulle aree di business – ha proseguito – Nei prossimi tre anni lavoreremo per garantire una crescita duratura del Gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder e con l’obiettivo di valorizzarne i punti di forza. Presteremo quindi grande attenzione all’efficienza nei costi e soprattutto al ritorno alla generazione di valore sul mercato italiano”. “Con questi cardini puntiamo a tornare possibilmente in arco di piano a remunerare gli azionisti, che con l’assemblea di oggi ci hanno dato la fiducia ad andare avanti – ha sottolineato Labriola – Come già negli ultimi due anni, dopo la giornata di oggi lavoreremo con ancora maggior determinazione, a vantaggio di tutti i soci che con grande senso di responsabilità direttamente o indirettamente hanno permesso di garantire la continuità”.”È necessario quindi che istituzioni, soci, dipendenti, sindacati e management collaborino, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative reciproche, per assicurare il miglior futuro possibile ad una società strategica come la nostra”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    TIM, Vivendi si astiene sul rinnovo del CdA. Avanti con ricorso a vendita NetCo

    (Teleborsa) – Vivendi, una delle principali media company europee, ha deciso di astenersi dal voto sul rinnovo del consiglio di Telecom Italia all’assemblea del 23 aprile 2024, di cui è il principale azionista con il 23,75% del capitale.Vivendi, si legge in una nota, desidera ricordare che da maggio 2015 ha sostenuto TIM in qualità di azionista. Tuttavia, a seguito dell’arrivo del Fondo Elliott all’assemblea degli azionisti TIM nel 2018, Vivendi ha perso influenza su TIM che ha, a sua volta, subito il fallimento del piano Elliott. Inoltre, in ragione delle dimissioni dei suoi due rappresentanti del CdA di TIM, a partire dal 31 dicembre 2022 Vivendi ha cessato di contabilizzare la sua partecipazione in questa società secondo il metodo del patrimonio netto, agendo in qualità di investitore finanziario.Di conseguenza, Vivendi non sostiene la lista presentata dal CdA uscente, data la continuità con un consiglio durante il cui mandato il titolo ha perso metà del suo valore e che è responsabile di aver approvato la vendita della rete fissa di TIM nel novembre 2023 ad un prezzo che, a giudizio Vivendi, non riflette il pieno valore dell’asset, senza coinvolgere l’assemblea degli azionisti e il comitato parti correlate e senza fornire, ad oggi, informazioni complete e affidabili al mercato sull’operazione e sui suoi effetti sulla sostenibilità di TIM.Vivendi non desidera essere associata alle decisioni relative alle nomine del CdA, in quanto ritiene che spetti al management in carica e ai suoi sostenitori risolvere la delicata situazione in cui si trova TIM. Di conseguenza, Vivendi ha deciso di astenersi dal voto sul rinnovo del consiglio all’assemblea di aprile 2024, nonostante il lodevole impegno dei proponenti di liste alternative di maggioranza. Coerentemente con la sua posizione generale, Vivendi porterà avanti con decisione il ricorso contro la delibera del CdA del novembre 2023 presso il tribunale di Milano e ogni altro strumento giuridico a sua disposizione per tutelare i propri diritti. LEGGI TUTTO

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    TIM, esposto di Bluebell a CONSOB su lista CdA. La società: affermazioni infondate

    (Teleborsa) – TIM “non può che contestare le gravi e infondate affermazioni circa l’esistenza di patti occulti tra TIM e propri soci in ordine alla lista del consiglio uscente e procederà da subito ad avviare le opportune iniziative, incluse quelle a tutela del corretto andamento dei corsi azionari, anche di fronte all’autorità giudiziaria”. Lo si legge in una nota della società di telecomunicazioni dopo che Bluebell Capital Partners ha chiesto alla CONSOB di accertare se la lista del consiglio di TIM per il rinnovo del CdA “nasconda un patto occulto tra taluni soci ed il consiglio d’amministrazione uscente tale per cui i fondi e la CDP non hanno presentato liste autonome in cambio di vedere i propri rappresentanti inclusi nella Lista del Consiglio (Gorno Tempini per la CDP; Camagni, Ferro-Luzzi e Carli per i fondi)”.”È quantomeno singolare la circostanza che tre consiglieri designati dai fondi nel 2021 con l’1,2% del capitale vedano la loro riconferma nella lista del consiglio e che allo stesso tempo i fondi/Assogestioni non abbiano presentato nel 2024 una lista autonoma”, osserva il fondo che fa capo a Giuseppe Bivona, con considerazioni analoghe per CDP.”È del tutto normale che il consiglio uscente raccolga valutazioni quanto-qualitative da parte dei soci sulla formazione del nuovo consiglio”, aggiunge Bivona “ma cosa ben diversa è concludere patti occulti volti a convogliare i voti in modo preferenziale su una lista invece che su un’altra in danno a tutti gli altri soci, alle altre liste ed all’integrità del mercato”.”La formazione della lista del Consiglio e le relative interlocuzioni con i soci o con associazioni rappresentative degli stessi, sono stati debitamente documentati e ne è e stata data ampia e puntuale informativa al mercato – ribatte TIM – Quanto alla richiesta alla CONSOB di “annullare la lista del Consiglio” e “congelare i diritti di voto” degli azionisti asseritamente coinvolti nel patto occulto, TIM invita il socio a rettificare le proprie dichiarazioni in modo che risultino fedeli e non fuorvianti rispetto al quadro normativo di riferimento”.TIM, nel confermare la legittimità del proprio operato, invita Blubell Capital Partners a “non diffondere informazioni ingannevoli e a non intraprendere nel proprio esclusivo interesse iniziative palesemente prive di fondamento che possano turbare il corretto svolgimento della seduta assembleare”. LEGGI TUTTO

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    Vodafone Group nomina Marika Auramo CEO di Vodafone Business

    (Teleborsa) – Vodafone Group, colosso britannico delle telecomunicazioni, ha annunciato che Marika Auramo è stata nominata CEO di Vodafone Business, con effetto dal 1° luglio 2024. Dalla stessa data diventerà anche membro del Comitato Esecutivo di Vodafone.Auramo vanta oltre 25 anni di esperienza nel settore IT globale. Proviene da SAP, dove è stata Chief Business Officer per la regione EMEA. In questo ruolo, era responsabile della guida della strategia go-to-market per il portafoglio di prodotti SAP in 89 paesi e della gestione di 14.000 dipendenti.”Sono lieta che Marika si unisca a Vodafone per guidare la nostra divisione Business, un fattore chiave di crescita – ha commentato Margherita Della Valle, CEO di Vodafone Group – Porta una vasta esperienza B2B nel settore IT e non vedo l’ora di accoglierla come membro del nostro Comitato Esecutivo”.Auramo succederà a Giorgio Migliarina, che ha guidato Vodafone Business come CEO ad interim. LEGGI TUTTO

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    TIM: Asati ritira lista per rinnovo CdA, voterà quella del management

    (Teleborsa) – Asati, l’associazione dei piccoli azionisti di TIM, ha ritirato la sua lista ed annunciato che voterà per la lista del management. Il presidente di Asati, Franco Lombardi, in una lettera ai soci, ha spiegato che “le ultime valutazioni sulle percentuali di azioni, che sosterranno le liste per il rinnovo del CdA, indicano che le liste di TIM e di TValue avranno certamente valori molto maggiori di quello della lista di Asati”. In considerazione di questo scenario “ormai definito” – si legge – Asati è intenzionata a “ritirare la lista, presentata grazie alla delega di tutti i soci, e a votare la lista di TIM”. LEGGI TUTTO

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    TIM, ratificato al ministero del Lavoro l’accordo coi sindacati per la solidarietà

    (Teleborsa) – TIM e le Organizzazioni Sindacali di Categoria, Slc Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-UIL, UGL Telecomunicazioni hanno siglato un accordo per l’applicazione del contratto di Solidarietà Difensiva fino al 30 giugno 2025.L’intesa raggiunta fra il Gruppo e i rappresentanti dei lavoratori lo scorso 29 marzo è stata ratificata oggi presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e prevede la riduzione verticale dell’orario di lavoro per una percentuale pari al 13,84% per circa 23mila dipendenti del Gruppo e per i dipendenti delle controllate Noovle, Olivetti, Sparkle e Telecontact. Per circa 8.500 persone, occupate come tecnici on field e progettisti, la riduzione dell’orario del lavoro sarà invece del 5%. L’azienda conferma la salvaguardia di tutte le posizioni occupazionali per la durata del contratto di solidarietà e si è impegnata inoltre a non effettuare azioni unilaterali sull’intero perimetro occupazionale al netto dello scorporo del ramo d’azienda NetCo e delle determinazioni riguardanti Sparkle. LEGGI TUTTO

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    TIM, Merlyn: 6,6 miliardi di euro di liquidità con vendita di NetCo, Brasile e Consumer

    (Teleborsa) – L’investitore attivista Merlyn Partners afferma che il proprio piano “TValue” per il futuro di TIM offre opzionalità e propone un percorso alternativo, oltre ad affrontare qualsiasi scenario contingente per garantire che il tanto necessario deleveraging di TIM avvenga il prima possibile. La visione di TValue è quella di trasformare TIM in TechCo, una società Tech & Infra in forte crescita dedicata a fornire soluzioni all’avanguardia a clienti aziendali e della Pubblica Amministrazione sfruttando il suo “pervasive network”.Questa trasformazione sarà attuata disinvestendo immediatamente da operazioni non core come TIM Brasil già nel 2024 e da aziende prive di vantaggi competitivi come TIM Consumer entro la metà del 2025.La vendita immediata di TIM Brasil, già nel 2024, genererà il cuscinetto di liquidità per iniziare a servire il debito esistente ed eseguire il piano di trasformazione. Già entro l’estate 2024 sarebbero avviate trattative con i potenziali acquirenti per accelerare la vendita di TIM Consumer ed eseguirla positivamente nel più breve tempo possibile e comunque entro la metà del 2025.A questo punto, TechCo agirà come aggregatore di mercato, assumendo il ruolo di predatore piuttosto che quello di potenziale preda nello spazio edge delle telecomunicazioni a valore aggiunto, nell’intelligenza artificiale e nella relativa rivoluzione informatica, nel cloud, nell’ICT, nella sicurezza informatica e nell’IoT. TechCo raggiungerà la giusta dimensione e diventerà un leader europeo in questo ambito, anche attraverso la promozione e lo sfruttamento di connessioni forti e di nuova concezione con le principali potenze globali, si legge nel piano pubblicato da Merlyn Partners.TValue presenta 6 diversi scenari, i quali – sostiene Merlyn Partners – garantiscono un valore superiore. In ogni scenario verrà eseguita la trasformazione di TechCo, Brasile e Consumer verranno venduti.Prendendo ad esempio lo scenario 1, con la vendita di NetCo nel terzo trimestre (come prevede anche il piano Labriola), il Brasile nel quarto trimestre 2024 e il Consumer nel primo trimestre 2025, TIM si ritroverebbe con 6,6 miliardi di euro di liquidità, invece dei 20,3 miliardi di euro di debito in partenza. Nello scenario 5, con la vendita del Brasile nel quarto trimestre 2024, quella di Consumer nel primo trimestre 2025 e mantenendo dentro il gruppo NetCo, TIM si ritroverebbe con un debito di 8,2 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    TIM, Bluebell designa Laurence Lafont come CEO. Vendita Brasile non è priorità

    (Teleborsa) – L’investitore attivista Bluebell Capital Partners, guidato da Giuseppe Bivona, ha svelato l’intenzione di proporre Laurence Lafont come CEO di TIM nel caso la sua campagna vada a buon fine alla prossima assemblea degli azionisti.Il 29 marzo 2024 Bluebell ha presentato per il board di TIM una lista di maggioranza composta interamente da amministratori indipendenti. La lista è stata redatta tenendo presente un solo criterio: la competenza dei candidati. “Obiettivo unico e condiviso dai nostri candidati è massimizzare il valore di TIM, lavorando insieme agli amministratori di minoranza senza alcuna ambizione personale”, si legge nel piano annunciato oggi. TIM “ha bisogno di ritrovare quella sintonia tra amministratori, azionisti e management che è andata perduta negli ultimi anni”, viene sottolineato.Laurence Lafont, manager con una lunga carriera nel settore della tecnologia e delle telecomunicazioni (Google, Microsoft, Oracle, Nokia, Orange) è il CEO designato. L’annuncio è arrivato solo oggi, e non al momento della presentazione della nostra lista, perché Lafont si è dimessa solo la settimana scorsa dal ruolo di Head of Strategic Industries and Executive Board Member presso Google Cloud EMEA.La separazione della NetCoBluebell ritiene che la decisione strategica di vendere NetCo (l’asset più prezioso di TIM) sia stata errata fin dall’inizio (evidenziata anche dall’estrema rarità di una simile mossa tra gli operatori di telecomunicazioni). L’accordo “è stato negoziato nel totale disprezzo degli azionisti (non solo del maggiore azionista Vivendi), ai quali è stato impedito di votare su una transazione così trasformativa” e l’unico mandato fornito da Bluebell ai suoi candidati al board è quello di esaminare lo stato della transazione e di agire nel migliore interesse di TIM e di tutti i suoi azionisti”.Il break-up di ServiceCoBluebell è contraria a un break-up di ServiceCo e si aspetta che il nuovo board e il management valutino la migliore linea d’azione per massimizzare il valore di ciascuna componente (TIM Brasil, Enterprise, Consumer). “Riteniamo che esista un enorme potenziale nel settore Enterprise, data l’opportunità di trasformazione digitale e la posizione di leadership di TIM nel mercato italiano – si legge nel documento – Il Consumer è senza dubbio un business più impegnativo e competitivo. Tuttavia, il marchio, le infrastrutture e il posizionamento competitivo di TIM dovrebbero consentirle di uscire vittoriosa dalla riduzione della guerra dei prezzi scatenata in particolare dall’ingresso di Iliad”. La vendita di TIM Brasil “non dovrebbe essere una priorità dato il valore dell’opzione considerando il suo tasso di crescita più elevato, una redditività quasi doppia e una leva finanziaria inferiore rispetto a TIM”. Infine, il nuovo management dovrebbe condurre una revisione approfondita della base costi di TIM, anche attraverso il benchmarking con i peer, e riqualificare le risorse nelle aree di maggiore crescita.Le criticheBluebell non risparmia critiche al management attuale, affermando che il mercato ha perso la fiducia in esso e che il Capital Market Day del 7 marzo 2024 è stato “ampiamente considerato una debacle”, e alla lista concorrente presentata da Merlyn, che ha mandato “messaggi incoerenti, ambigui e imprecisi su NetCo” e la cui campagna su TIM “appare come un investimento opportunistico a breve termine”.Il valore inespressoLa società guidata da Giuseppe Bivona vede un potenziale di rialzo di TIM nell’ordine del 100% rispetto al livello attuale. “Se la strategia viene attuata correttamente e viene ristabilito un ambiente armonioso tra management, membri del consiglio di amministrazione e azionisti, non dovrebbe esserci alcun motivo per cui TIM dovrebbe operare a sconto rispetto ai peer (attualmente stimato a circa il 60% su EV/EBITDA AL e a circa 50 % su EV/EBITDA AL – Capex vs peers)”, si legge nel piano. “Ma tutto si riduce a esecuzione, esecuzione, esecuzione”, è la conclusione. LEGGI TUTTO