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    Fitch: uscita di banche francesi dall’Africa stimola concorrenza tra banche locali

    (Teleborsa) – L’uscita delle banche francesi dall’Africa, che si avvicina alla fine, offre ai gruppi bancari panafricani emergenti uno spazio significativo per crescere, sia organicamente che attraverso fusioni e acquisizioni. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo report sul tema. Ciò dovrebbe stimolare la concorrenza e avvantaggiare i settori bancari locali nonostante alcune sfide a breve termine, viene sottolineato.Société Générale ha annunciato il 12 aprile la vendita di Société Générale Marocaine de Banques (SGMB) e delle sue filiali al conglomerato marocchino Saham Group. Ciò fa seguito a diverse cessioni africane da parte delle banche francesi negli ultimi anni. Negli ultimi sei mesi Société Générale ha anche concordato la vendita di alcune altre filiali africane più piccole e ha avviato una revisione strategica per cedere la sua partecipazione del 52,34% nella Union Internationale de Banques con sede in Tunisia. Anche la presenza africana di BNP Paribas, BPCE e Credit Agricole è diminuita negli ultimi 10 anni ed è ormai molto limitata. Fitch si aspetta ulteriori disinvestimenti nei prossimi 12-24 mesi, soprattutto se le valutazioni saranno interessanti per le banche venditrici.Le controllate cedute si trovano ad affrontare diverse sfide poiché la propensione al rischio delle loro società madri è stata inferiore a quella dei concorrenti locali. Inoltre, l’uscita di azionisti esteri di alto livello è spesso negativa per il credito delle filiali.Un rating più basso, o l’uscita di un azionista straniero, potrebbero rendere più difficile l’accesso al sistema finanziario globale e alle banche corrispondenti, perturbando potenzialmente le rimesse, i pagamenti e le attività di finanziamento commerciale transfrontaliere.Fitch Ratings ha spiegato che l’uscita delle banche francesi dal settore bancario al dettaglio e commerciale africano è leggermente positiva per il credito. Si stanno rifocalizzando sui mercati bancari al dettaglio più maturi in Europa e su attività quali assicurazioni, leasing, corporate e investment banking, dove possono realizzare maggiori sinergie. LEGGI TUTTO

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    Fondazione Manodori, plusvalenza di 4 milioni con riduzione della quota UniCredit

    (Teleborsa) – Il consiglio generale di Fondazione Manodori (Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia) ha approvato il bilancio 2023 in utile con un avanzo di circa 3,5 milioni di euro. Il risultato della gestione finanziaria è di quasi 6,7 milioni di euro, in aumento rispetto al 2022. Un andamento positivo che deriva da ricavi stabili e ricorrenti, legati in gran parte alla ripresa della distribuzione dei dividendi, dopo il blocco attuato dalla Bce nel 2020, e ad un contenimento dei costi ottimizzato negli ultimi anni.La Fondazione Manodori ha chiuso il 2023 con un attivo patrimoniale di 176 milioni di euro, 2 milioni di euro in più rispetto all’anno precedente. Un risultato favorito dal percorso di diversificazione del patrimonio che prevede la variazione degli asset azionari con ulteriori dismissioni e una progressiva riduzione della partecipazione in UniCredit. A partire dallo scorso anno, l’aumento di valore del titolo ha creato le condizioni favorevoli per la Fondazione Manodori per procedere ad una parziale cessione di azioni, proseguita anche nel 2024, e che ha permesso di realizzare oltre 4 milioni di euro di plusvalenze.Sono stati riconfermati gli investimenti in Cassa Depositi e Prestiti, Banca d’Italia, obbligazioni a lungo termine e in realtà locali, come Iren, Studio Alfa, Crpa, Ifoa.Il bilancio dà conto inoltre dei 2,9 milioni di euro erogati a progetti per il territorio, al fondo nazionale per la povertà educativa e a quello per lo sviluppo digitale.”Chiudiamo un bilancio di buona gestione – ha detto il presidente Leonello Guidetti – con un esito positivo e trend di crescita. Lo sviluppo di un sistema di monitoraggio del portafoglio, istituito in questi anni con il supporto dell’advisor Prometeia, ci ha permesso di consolidare il processo di diversificazione iniziato nel 2018 e oggi incrementato dalle performance dei mercati azionari”.”Il buon andamento della redditività e il solido accantonamento al fondo per le erogazioni – prosegue Guidetti – consentono alla Fondazione Manodori di garantire anche per il 2024 il sostegno ai bisogni più urgenti e di valutare nuove progettualità e strumenti per promuovere iniziative e favore delle situazioni di maggiore fragilità”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, assemblea approva bilancio 2023 e cedola

    (Teleborsa) – L’Assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo, riunitasi in data odierna, alla quale ha partecipato il 61,57038% del capitale sociale, ha approvato il bilancio d’esercizio 2023 con un utile netto consolidato del gruppo pari a 7.724 milioni di euro ed un utile individuale della capogruppo pari a 7.292 milioni di euro. Via libera anche alla distribuzione del dividendo per complessivi 5,41 miliardi di euro, pari a 29,60 centesimi di euro, e corrispondente a un payout ratio del 70% dell’utile netto consolidato. In particolare a novembre scorso è stato pagato un acconto dividendi pari a 2,63 miliardi (14,40 centesimi di euro per azione) al quale si aggiunge la distribuzione di 2,78 miliardi a saldo (15,20 centesimi di euro per azione). La distribuzione avrà luogo a partire dal giorno 22 maggio 2024. Rapportando l’importo unitario complessivo proposto di 29,60 centesimi di euro al prezzo di riferimento dell’azione registrato mediamente nel 2023, risulta un rendimento (dividend yield) pari a 12,1%. L’assemblea ha deliberato di autorizzare il consiglio di amministrazione ad effettuare un piano di acquisto di azioni proprie. L’autorizzazione è concessa a un esborso complessivo massimo di 1,7 miliardi di euro con esecuzione entro il 25 ottobre 2024. I soci hanno approvato anche tutti gli altri punti all’ordine del giorno. LEGGI TUTTO

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    Banca Sistema, CdA conferma Garbi amministratore delegato

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Sistema, rinnovato in seguito a quanto deliberato oggi dall’assemblea degli azionisti, ha nominato Gianluca Garbi quale Amministratore Delegato, conferendogli le necessarie deleghe. Garbi mantiene la posizione di Direttore Generale della Banca. Con la predetta delibera, si legge in una nota della banca, “viene assicurata la continuità della funzione esecutiva di Banca Sistema”.Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato la nomina di Signor Giovanni Puglisi, alla carica di Vice Presidente, e dei componenti del Comitato per le Nomine nelle persone di Francesca Granata (Amministratore indipendente e non esecutivo), Daniele Bonvicini(Amministratore indipendente e non esecutivo) e Maria Leddi (Amministratore indipendente e non esecutivo). LEGGI TUTTO

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    Fineco, assemblea approva bilancio 2023 e dividendo di 0,69 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di FinecoBank ha approvato il Bilancio dell’esercizio 2023 e la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,69 euro per azione, che sarà messo in pagamento il giorno 22 maggio 2024 con data di stacco della cedola il giorno 20 maggio 2024. Saranno, pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risulteranno azionisti in base alle evidenze dei conti relative al termine della giornata contabile del 21 maggio 2024.I soci hanno anche: approvato la Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024; espresso voto favorevole sulla Relazione sui compensi corrisposti nell’esercizio 2023; approvato il Sistema Incentivante 2024 per i Dipendenti appartenenti al Personale più rilevante; ha approvato il Piano di incentivazione di Lungo Termine 2024 – 2026 per Dipendenti; ha approvato il Sistema Incentivante 2024 per i Consulenti Finanziari identificati come Personale più rilevante; autorizzato l’acquisto di azioni proprie al servizio del Sistema Incentivante 2024 dedicato ai Consulenti Finanziari; delegato il Consiglio di Amministrazione a deliberare aumenti gratuiti del capitale a servizio dei sistemi incentivanti per i Dipendenti. LEGGI TUTTO

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    MPS, Norges Bank ha una partecipazione del 2,973%

    (Teleborsa) – Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha una partecipazione pari al 2,973% in Banca Monte dei Paschi di Siena.È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 17 aprile 2024. In precedenza, al 17/04/2024, la quota era al 3,035%. LEGGI TUTTO

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    Banca Finint, Izzi nuovo AD. Innocenzi diventa vicepresidente esecutivo

    (Teleborsa) – L’Assemblea di Banca Finint ha approvato il bilancio dell’esercizio 2023 e stabilito di distribuire agli azionisti un dividendo unitario nella misura di 0,14 euro per ogni azione ordinaria. I soci hanno anche eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica per tre esercizi fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026, confermando Enrico Marchi nel ruolo di Presidente.Il nuovo CdA è così composto da: Enrico Marchi Presidente; Fabio Innocenzi Vicepresidente esecutivo con delega a iniziative strategiche e operazioni straordinarie; Giovanni Perissinotto Vicepresidente; Lucio Izzi Amministratore Delegato; Luciano Colombini Consigliere Esecutivo con delega allo sviluppo commerciale, acquisizione clientela e gestione bankers; Giovanni Marchi Consigliere Esecutivo con delega su IT&Operations, HR e Innovazione; Massimo Mazzega Consigliere; Laura Chiaramonte Consigliere Indipendente; Vittoria Giustiniani Consigliere Indipendente; Simonetta Bono Consigliere Indipendente.Le principali novità vedono Fabio Innocenzi (che ricopriva la figura di AD) assumere la carica di Vicepresidente Esecutivo con delega alle attività strategiche e alle operazioni straordinarie. Lucio Izzi assume la carica di Amministratore Delegato con il mandato di sviluppare e realizzare il nuovo piano strategico 2024-2026 che verrà approvato dal Consiglio di Amministrazione a inizio estate. Izzi vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore bancario ed ha ricoperto nel corso della sua carriera numerose posizioni manageriali in Unicredit di cui è stato Head of Corporate Italy.A seguito del compimento dei tre mandati da parte dei consiglieri uscenti Giorgio Stefano Bertinetti, Fabrizio Pagani e Giuliana Scognamiglio, entrano in Cda tre nuove consigliere indipendenti: Laura Chiaramonte (Ordinario di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Verona), Vittoria Giustiniani (Avvocato, esperta del settore bancario ed in particolare delle practice Corporate governance, Mercato dei capitali e Operazioni straordinarie), Simonetta Bono (esperta di sostenibilità e risk management legato agli indicatori ESG).”Negli ultimi anni il nostro Gruppo è cresciuto in maniera importante ed in quelli a venire abbiamo intenzione di proseguire lungo lo stesso percorso – ha dichiarato il Presidente Enrico Marchi – Quanto abbiamo realizzato è stato possibile grazie ad una squadra di manager di profonda esperienza nel nostro settore ed a professionisti ed esperti che al loro fianco ci hanno permesso di diventare la “banca dei banchieri”. Giovanni Perissinotto, Luciano Colombini e Massimo Mazzega con la loro presenza in Consiglio confermano questa vocazione”. “La storia continua e le sfide che vogliamo affrontare richiedono ora un ulteriore salto in avanti per tutte le figure di vertice e un ampliamento del team manageriale – ha aggiunto – Sono quindi orgoglioso che Fabio Innocenzi prosegua il suo lavoro nel gruppo come Vicepresidente esecutivo, assumendo così un ruolo centrale volto a modellare ulteriormente il nostro business, e sono molto felice di dare il benvenuto ad un professionista come Lucio Izzi nel ruolo di Amministratore Delegato”. LEGGI TUTTO

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    Fondazione CRT, Annapaola Venezia nominata segretario generale ad interim

    (Teleborsa) – Il CdA di Fondazione CRT ha deliberato all’unanimità dei presenti che l’avvocato Annapaola Venezia, già Vicesegretario Generale, ricopra ad interim la funzione di Segretario Generale, dopo l’uscita del Segretario Generale Andrea Varese.L’addio di Varese è il culmine di contrasti che sono maturati negli ultimi mesi fra gli organi collegiali e Palenzona, ricostruisce il Corriere della Sera. L’ultimo atto, la sfiducia a Varese, trae origine dalla scelta del segretario generale di comunicare al ministero dell’Economia e delle Finanze – cui spetta la vigilanza sulle fondazioni di origine bancaria – l’esistenza di un presunto patto occulto fra alcuni membri del consiglio d’indirizzo. L’accordo avrebbe avuto per scopo orientare le nomine all’interno dell’organo di 22 membri che è espressione delle varie anime territoriali e istituzionali della fondazione. Quattro membri del CdA non avrebbero però gradito la decisione di Varese di rivolgersi al MEF senza prima consultare il board. Da qui la mozione contro il segretario che, preso atto della sfiducia, ha fatto un passo indietro. LEGGI TUTTO