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    Popolare di Sondrio, SGR e istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – SGR e investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Sondrio previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato la lista sono titolari di circa il 4,6% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Maria Chiara Malaguti; Piercarlo Giuseppe Italo Gera.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conti di: Algebris UCITS Funds, Amber Capital Italia SGR, Amundi Asset Management SGR, Anima SGR, BancoPosta Fondi SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Interfund Sicav, Mediobanca SGR e Mediolanum Gestione Fondi SGR. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, soci approvano nuova remunerazione. Padoan: risultato significativo

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di UniCredit ha approvato, con il 98,72% del capitale sociale presente e avente diritto al voto, il bilancio al 31 dicembre 2022 e, con il 99,97% del capitale sociale presente e avente diritto al voto, la destinazione dell’utile di esercizio. Il dividendo unitario di 0,9872 euro per ogni azione sarà messo in pagamento il 26 aprile 2023, con data di “stacco” (cedola n. 7) il giorno 24 aprile 2023.L’assemblea, con il 97,23% del capitale sociale presente e avente diritto al voto, ha autorizzato l’acquisto di azioni proprie per massimi 3.343.438.000 euro (operazione già autorizzata dalla BCE).Dopo numerose polemiche e il parere contrario di alcuni proxy advisor, è arrivato un convinto via libera sulla revisione della remunerazione per l’AD e i dipendenti. L’assemblea ha approvato, con il 69,10% del capitale sociale presente e avente diritto al voto, la Relazione sulla Politica 2023 in materia di remunerazione, con il 71,08% l’adozione del Sistema Incentivante di Gruppo 2023.”Desideriamo esprimere la nostra soddisfazione per il supporto degli azionisti per tutte le proposte sottoposte al loro voto – ha commentato il presidente Pier Carlo Padoan – e in particolare per la nuova politica sulla remunerazione che è stata concepita per raggiungere fondamentalmente due obbiettivi: in primo luogo, rafforzare la nostra cultura della performance e incentivare l’eccellenza, in secondo luogo, garantire un totale allineamento di interessi di lungo periodo tra management e azionisti. Riteniamo che questi principi siano i migliori possibili e che riflettano la nostra ambizione a essere un punto di riferimento per il nostro settore”.”Desideriamo anche manifestare la nostra gratitudine per gli azionisti che hanno approfondito e compreso le proposte e che hanno attivamente partecipato alle attività di engagement – ha proseguito Padoan – Ci fa particolarmente piacere notare che abbiamo avuto la più alta partecipazione assembleare da molti anni a questa parte e che la stragrande maggioranza dei voti positivi provenga da azionisti attivi di UniCredit che condividono la nostra visione di lungo termine”.”Riteniamo particolarmente significativo aver raggiunto questo risultato nonostante diverse speculazioni mediatiche sul tema della remunerazione. Questo è la prova dell’impegno dei nostri azionisti a riconoscere e apprezzare le nuove politiche per quello che sono, dimostrando che il successo di UniCredit sarà davvero collettivo – ha aggiunto – Desideriamo infine ringraziare il presidente del comitato remunerazione, Jeffrey Alan Hedberg, per la sua disponibilità e professionalità nell’impegno richiesto per ottenere questo importante risultato”. LEGGI TUTTO

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    Banca Passadore, utile 2022 a nuovo record di 35 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Passadore, banca privata indipendente con sede a Genova e 25 filiali in Italia, ha chiuso il 2022 con un utile netto pari a 35 milioni di euro, in crescita del 14,4% rispetto all’anno precedente, che rappresenta il migliore della storia della banca e la colloca ai vertici in Italia in termini di profittabilità (il ROE è al 15,2%). Il dividendo proposto all’assemblea viene confermato in 0,50 euro per azione.L’istituto registra un incremento di tutti gli aggregati patrimoniali: i depositi ammontano a 4,198 miliardi (+13,2%), i mezzi amministrati totali a 9,644 miliardi (+3,3%) e gli impieghi a 2,082 miliardi (+1,1%). Il rapporto tra crediti deteriorati netti e totale degli impieghi si attesta al 1,4% con un coverage ratio di oltre il 55%, mentre il coefficiente patrimoniale CET 1 ratio è pari al 13,4%. LEGGI TUTTO

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    Schnabel (BCE): banche dell'Eurozona non hanno registrato deflussi generali di depositi

    (Teleborsa) – “Abbiamo visto un certo passaggio dai depositi overnight ai depositi vincolati, ma non abbiamo visto un deflusso generale dei depositi delle banche”. Lo ha affermato Isabel Schnabel, che fa parte dell’Executive Board della Banca centrale europea (BCE), durante un evento a Washington. “Per ora il settore bancario sembra piuttosto resiliente”, ha aggiunto.Schnabel ha spiegato che, sebbene l’Eurozona risentirà probabilmente meno degli Stati Uniti in quanto a effetti sull’economia reale delle recenti turbolenze dei mercati finanziari, la regione potrebbe ancora vedere un certo inasprimento delle condizioni del credito. “Dal punto di vista direzionale è molto chiaro che ciò avrebbe un effetto disinflazionistico di cui dovremmo tenere conto – ha affermato – Penso che per ora sia completamente aperto quanto sarà grande questo effetto”.Nel corso dell’evento, l’economista ha toccato anche il tema dell’inflazione, spiegando che il picco dei prezzi dell’energia dello scorso anno è penetrato rapidamente nell’economia in generale, ma l’inversione potrebbe richiedere più tempo. “Il mio sospetto è che non sia così, che potrebbe non abbandonare così rapidamente come è arrivata – ha detto Schnabel – E non è nemmeno chiaro se sarà completamente simmetrico, nel senso che tutto cadrà del tutto”. LEGGI TUTTO

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    Banche commerciali separate da quelle d'investimento: la proposta di Fratelli d'Italia

    (Teleborsa) – Fratelli d’Italia ha presentato un disegno di legge, che vede come primo firmatario il capogruppo alla Camera Tommaso Foti, per separare le banche commerciali e d’affari. La proposta non è nuova per il partito, in quanto a marzo 2018 era stata presentata un’analoga proposta che vedeva come prima firmataria Giorgia Meloni, allora leader dell’opposizione e oggi invece presidente del Consiglio.La proposta, datata 17 marzo ma il cui testo definitivo non è stato ancora pubblicato, arriva dopo il fallimento di Silicon Valley Bank negli Stati Uniti e l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS in Europa, eventi che hanno innescato il timore di ulteriori fallimenti bancari tra gli investitori.”Abbiamo riproposto il disegno di legge perché riteniamo che il tema rientri tra quelli sensibili e quindi meritori di attenzione”, ha detto Foti a Reuters, specificando che “non ci sono stati contatti con Palazzo Chigi dal momento che le iniziative parlamentari sono distinte da quelle del governo”.Secondo la proposta del marzo 2018, la possibilità di svolgere, contemporaneamente, “le due antitetiche tipologie di attività consente alle banche sistemiche di avere una parte di attività tradizionale relativamente stabile e meno rischiosa che si occupa di concessione di crediti, mentre quella dedita al trading proprietario e speculativo, fortemente instabile e più rischiosa, è suscettibile di far fallire l’intero conglomerato”.Secondo Fratelli d’Italia, i risparmiatori che effettuano i propri depositi nelle banche che mischiano attività tradizionale con trading speculativo proprietario sono “due volte vittime”: rima perché del loro denaro viene fatto un uso improprio e, di nuovo, nel momento in cui le banche devono essere “salvate” perché altrimenti i risparmiatori perderebbero i propri depositi.Il testo presentato nella passata legislatura prevedeva che “le banche che svolgono attività di commercio in proprio di strumenti finanziari non possono svolgere anche le altre attività previste” per quelle commerciali e che gli istituti “entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore devono dichiarare quale tipo di attività intendono svolgere e procedere, ove necessario, alla riorganizzazione del proprio assetto societario”. LEGGI TUTTO

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    Sergio Ermotti torna a guidare UBS. Sostituisce Hamers

    (Teleborsa) – Sergio Ermotti tornerà alla guida del colosso bancario UBS per condurre l’acquisizione di Credit Suisse. Lo ha annunciato il consiglio di amministrazione della banca svizzera “alla luce delle nuove sfide e delle nuove priorità che emergono dalla prevista acquisizione di Credit Suisse”.”Il consiglio di amministrazione di UBS ha nominato Sergio Ermotti Chief Executive Officer e Presidente del CdA del gruppo, con effetto dal 5 aprile 2023″, si legge nella nota. Ermotti succederà a Ralph Hamers “che ha accettato di dimettersi per servire gli interessi del nuovo gruppo post fusione, del settore finanziario svizzero e del Paese”. Hamers rimarrà comunque in UBS e “lavorerà al fianco di Sergio Ermotti come consulente durante un periodo di transizione per garantire una chiusura positiva della transizione e un corretto passaggio di consegne”. Ermotti, attualmente presidente di Swiss RE, è già stato CEO di UBS per 9 anni – ricorda l’Istituto bancario svizzero – “ed ha riposizionato con successo UBS a seguito delle gravi sfide derivanti dalla crisi finanziaria globale”. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio perfeziona cessione del merchant acquiring a Worldline

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha finalizzato l’operazione strategica con Worldline Merchant Services Italia, società controllata dal gruppo francese Worldline, che prevede il trasferimento dell’attività di merchant acquiring di Banco Desio per un controvalore complessivo di 100 milioni di euro e la sottoscrizione di un accordo commerciale per la distribuzione dei servizi di acquiring di Worldline tramite la rete di Banco Desio. L’operazione era stata annunciata a novembre 2022.L’accordo prevede il trasferimento a Worldline Italia dell’attività di merchant acquiring di Banco Desio a cui fanno riferimento circa 15.000 esercenti per un totale di circa 19.000 POS (point of sales) per un volume di circa 2 miliardi di euro in transazioni. Banco Desio e Worldline Italia hanno inoltre sottoscritto un accordo commerciale di 5+5 anni per la distribuzione tramite la rete di Banco Desio dei prodotti e dei servizi di pagamento di Worldline agli esercenti. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, BCE approva programma di riacquisto azioni proprie per 2022

    (Teleborsa) – UniCredit ha ricevuto l’autorizzazione della BCE per l’esecuzione del programma di riacquisto di azioni proprie per il 2022 per un importo massimo di 3,343 miliardi di euro. Insieme al dividendo proposto, questo comporta una distribuzione totale agli azionisti per il 2022 di 5,25 miliardi di euro: un aumento del 40% rispetto al 2021.L’approvazione, si legge in una nota, è basata sulle informazioni finanziarie fornite dalla società, che hanno evidenziato “una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore”. Insieme alla consistenza della posizione di liquidità, questi elementi “garantiscono che l’azienda possa affrontare scenari di stress da una posizione di forza”.La valutazione ha preso in considerazione una traiettoria di capitale con ipotesi conservative e scenari macroeconomici aggiornati. Inoltre, è stata valutata la performance storica della banca, che sta operando a un nuovo livello di redditività; un nuovo run-rate di utile netto e distribuzione agli azionisti da cui l’azienda può crescere ulteriormente e continuare a fornire risultati solidi per tutti gli stakeholder.Il CET1 ratio di UniCredit, pro-forma per la distribuzione, è pari al 14,9% alla fine dell’anno 2022 e si prevede un ulteriore aumento nel primo trimestre 2023, ha sottolineato la banca guidata da Andrea Orcel.L’avvio del programma di riacquisto di azioni proprie, così come il dividendo per un massimo di 1.906.562.000 euro, dipendono dall’approvazione da parte degli azionisti della società in occasione dell’Assemblea degli azionisti convocata per il 31 marzo 2023. LEGGI TUTTO