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    illimity, Intermonte: offerta Ifis è strada più chiara e sicura per creazione di valore

    (Teleborsa) – Il periodo dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis sulle azioni ordinarie di illimity Bank è iniziato il 19 maggio e durerà fino al 27 giugno. L’offerta presenta ancora un premio dell’1,6% rispetto al prezzo delle azioni di illimity, il che suggerisce che “probabilmente si concluderà senza intoppi”, dato il supporto dell’azionista di controllo di Ifis. Lo affermano gli analisti di Intermonte in una nota che fa il punto sull’offerta.Viene ricordato che il CdA di illimity ha concluso che l’offerta di Banca Ifis è congrua, da un punto di vista puramente finanziario, ma ha rilevato alcune incertezze, tra cui la mancanza di un piano industriale autonomo da parte di Ifis, il rischio che le sinergie possano essere più difficili da ottenere in caso di mancato raggiungimento del pieno controllo dell’assemblea straordinaria di illimity, possibili difficoltà di integrazione che potrebbero erodere le competenze, ostacoli alla migrazione IT e problemi occupazionali legati ai costi di integrazione e alle sinergie previste in ambito HR. L’analisi di Intermonte concorda sul fatto che il prezzo sia equo; la comprovata capacità di Ifis di raggiungere gli obiettivi e la prevista acquisizione di almeno due terzi delle azioni di illimity attenuano molte preoccupazioni. I costi di integrazione previsti di 110 milioni di euro appaiono ragionevoli rispetto al solido CET1 ratio di Ifis del 16,6%, che offre un ampio margine di capitale. Eventuali costi di uscita per i contratti IT dovrebbero essere assorbibili e i 20 milioni di euro di sinergie HR sono in linea con i piani di riduzione dei costi di illimity. Nel complesso, “il track record e la solidità finanziaria di Ifis la pongono in una buona posizione per gestire queste incertezze e realizzare i benefici attesi dall’operazione”, viene sottolineato.Intermonte non ha dubbi sull’opportunità di aderire. “Se gli azionisti di illimity accettano l’offerta e conferiscono le proprie azioni, riceveranno sia liquidità che azioni Ifis di nuova emissione, ottenendo così un’esposizione a un gruppo finanziario specializzato più ampio con un profilo di utili più resiliente, un sostanziale aumento dell’utile per azione (EPS) grazie alle sinergie e al contributo di illimity, una remunerazione interessante e il potenziale per un ulteriore rivalutazione – si legge nella ricerca – Gli azionisti che rifiutassero l’offerta deterrebbero un titolo sempre più illiquido in attesa di una futura fusione che Ifis probabilmente perseguirà una volta superate le soglie di acquisizione, lasciando gli investitori esposti all’incertezza sia sul prezzo che sulla liquidità. Riteniamo pertanto che l’offerta offra la strada più chiara e sicura per la creazione di valore”. LEGGI TUTTO

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    UniCredit, ricorso al TAR per valutare legittimità del Golden power. Rinuncia a condizione Anima

    (Teleborsa) – UniCredit ha confermato che la Consob ha notificato la sospensione per 30 giorni del periodo dell’offerta pubblica di scambio (OPS) promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM, con la data ultima che sarà quindi il 23 luglio 2025. La sospensione è finalizzata a lasciare il tempo necessario per fornire agli investitori di UniCredit e di BPM informazioni chiare e adeguate, che consentano loro di valutare con cognizione di causa l’offerta, tenendo conto dell’esercizio del Golden power e delle relative prescrizioni di cui al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18 aprile.UniCredit rimarrà “impegnata nelle discussioni con gli organi governativi competenti per ottenere un riscontro conclusivo sulla portata e sull’interpretazione delle prescrizioni e, ove possibile, per trovare un percorso reciprocamente condiviso che soddisfi tutti i requisiti legali e normativi applicabili”. Parallelamente, per sciogliere le riserve esistenti sulla legittimità del Golden power così come applicato in questo caso ai sensi del diritto italiano e dell’UE, UniCredit presenterà a breve un ricorso al TAR del Lazio e supporterà l’UE nel suo esame della situazione. Indipendentemente dal suo esito, tale ricorso è una linea d’azione prudente per ottenere chiarezza e una valutazione formale indipendente sulla corretta applicazione del golden power al caso specifico.Inoltre, in relazione alla condizione relativa all’acquisizione di Anima Holding da parte di BPM nel contesto dell’offerta, UniCredit conferma di aver concluso un’approfondita valutazione dell’operazione, che si è basata in larga misura su analisi interne a causa della mancanza di una tempestiva e adeguata informativa trasparente da parte di BPM. “È ora evidente che l’operazione Anima è stata realizzata a condizioni considerevolmente meno favorevoli di quanto precedentemente ipotizzato, in particolare: i) a un prezzo di acquisizione più elevato (da 6,2 a 7,0 euro per azione, pari a un aumento del 13%); ii) senza i previsti benefici sul capitale regolamentare associati al Danish Compromise”, si legge nella nota di UniCredit.Viene fatto notare che la mancanza di un’informativa trasparente su questi punti durante la presentazione dei risultati trimestrali di BPM ha generato ulteriori preoccupazioni e un’assenza di chiarezza, affrontata solo attraverso l’analisi interna di UniCredit, che ha successivamente stimato, sulla base delle informazioni disponibili, che l’operazione ha comportato una riduzione sostanziale del capitale equivalente CET1 di BPM di circa 1,7 miliardi di euro, o 240 punti base, portando il rapporto CET1 dal 15,1% al 4° trimestre 2024 al 12,9% su base proforma al 1° trimestre 2025, come confermato da BPM solo dopo una specifica richiesta da parte di un investitore durante la sessione di Q&A sui risultati. Questo depauperamento del capitale riduce il rendimento dell’investimento per BPM, dal livello inizialmente previsto superiore al 50% a circa l’11%, con il rischio di ulteriore riduzione.Di conseguenza, il premio del 15% calcolato sul prezzo undisturbed di BPM è ora implicitamente aumentato, dato che Anima è stata successivamente eseguita a condizioni sostanzialmente peggiori di quelle inizialmente annunciate, “distruggendo valore”. Sebbene queste azioni significhino che per UniCredit il ritorno sull’investimento relativo all’operazione è ora diminuito, l’offerta soddisfa ancora i parametri finanziari di UniCredit.Pertanto, con l’intento di fornire chiarezza e certezza sia agli azionisti di UniCredit che a quelli di BPM, il CdA di UniCredit ha approvato la rinuncia alla condizione relativa all’operazione Anima. L’offerta, tuttavia, rimane soggetta all’esito delle verifiche in corso in relazione al procedimento Golden power (incluse tutte le iniziative e le azioni in corso o imminenti) e all’esame antitrust. Pertanto UniCredit “non è ancora in grado di prendere alcuna decisione definitiva in merito al completamento dell’operazione”.UniCredit, infine, “respinge in toto” le accuse mosse da BPM nel suo comunicato stampa del 22 maggio 2025 e sottolinea che l’obiettivo principale del team manageriale di UniCredit continua a essere l’esecuzione del piano UniCredit Unlocked e il conseguimento di una crescita proficua e di distribuzioni superiori e sostenibili agli azionisti. LEGGI TUTTO

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    OPS su Pop Sondrio, ok BCE ad aumento di capitale BPER per offerta

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio da BPER Banca, l’offerente ha reso noto che la Banca centrale europea ha rilasciato l’autorizzazione in merito alla computabilità quale capitale primario di classe 1 (CET 1) delle nuove azioni da emettere nel contesto dell’aumento di capitale al servizio dell’offerta, nonché il provvedimento di accertamento che le modifiche statutarie di BPER derivanti dall’aumento del capitale sociale al servizio dell’offerta non contrastano con la sana e prudente gestione di BPER stessa.BPER segnala che i procedimenti istruttori presso la Banca centrale europea connessi alle altre autorizzazioni regolamentari previste dalla normativa vigente stanno proseguendo nei termini di legge. LEGGI TUTTO

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    Banca Profilo, Michele Centonze nominato presidente. Matteo Arpe torna in CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea ordinaria degli azionisti di Banca Profilo, specializzata nel Private Banking, nell’Investment Banking e nel Capital Market, ha determinato in 9 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione che resteranno in carica per due esercizi. Il nuovo CdA risulta composto da: Michele Centonze, Gimede Gigante, Salvatore Tedesco, Maria Rita Scolaro, Francesca Colaiacovo, Paola Santarelli, Matteo Arpe, Giorgio Gabrielli, Ezilda Mariconda.I componenti del CdA sono stati tratti dall’unica lista pervenuta, presentata dal socio di controllo Arepo BP, titolare di 423.088.505 azioni ordinarie della banca con diritto di voto, pari a circa il 62,403% del capitale sociale.Il board ha nominato presidente Michele Centonze e vicepresidente Gimede Gigante.La banca ha quindi “completato la piena e tempestiva ricomposizione dell’organo consiliare, in linea con le indicazioni della capogruppo e nel segno della continuità gestionale”, sottolinea una nota. LEGGI TUTTO

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    Banco BPM, collocato bond perpetuo AT1 da 400 milioni di euro. Ordini per 3,2 miliardi

    (Teleborsa) – Banco BPM ha portato a termine con successo una nuova emissione di uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile callable a partire dal quinto anno, per un ammontare pari a 400 milioni di euro. La transazione ha visto la partecipazione di oltre 200 investitori, con ordini che hanno raggiunto al picco i 3,2 miliardi di euro e che hanno consentito l’emissione dell’Additional Tier 1 con lo spread più contenuto dalla nascita del Gruppo.Il titolo, destinato a investitori istituzionali, è stato emesso alla pari con cedola fissa al 6,25% fino al 27 novembre 2030, pagabile semestralmente; qualora l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap in euro a 5 anni al momento della data di ricalcolo, aumentato di uno spread pari a 406,6 bps e resterà fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo). Il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni. Il titolo prevede inoltre la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 a livello consolidato o individuale scendesse al di sotto del 5,125%.Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente fund managers (69%) e banche (17%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui Francia con il 25% e Regno Unito con il 14%) e dell’Italia (30%).Morgan Stanley e Barclays hanno agito in qualità di Global Coordinators; Banca Akros e Crédit Agricole (parti correlate dell’emittente), Barclays, BNP Paribas, BofA, Citi e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Bookrunners. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Carmelo Reale vende azioni per 106 mila euro

    (Teleborsa) – Carmelo Reale, General Counsel e Group Sustainability di Banca Generali, ha venduto 1.961 azioni dell’istituto sul mercato nella giornata odierna. Considerando il prezzo di vendita di 53,95 euro per azione, il controvalore totale è stato di poco inferiore a 106 mila euro. La cessione è stata resa nota dalla stessa Banca Generali per gli obblighi di comunicazione derivanti dall’offerta di Mediobanca. LEGGI TUTTO

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    Italia, banche ben posizionate per venti contrari dell’economia. Incognita M&A

    (Teleborsa) – Il numero senza precedenti di annunci di M&A bancarie negli ultimi mesi rimodellerà il panorama bancario italiano se le offerte andranno a buon fine. Questo consolidamento, secondo Scope Ratings, è credit positive, in quanto porta a maggiori economie di scala, maggiore potere di mercato e migliori performance finanziarie a medio termine.”Tuttavia, le dinamiche competitive e puramente strategiche potrebbero comportare un rischio di esecuzione più elevato, come il pagamento di somme eccessive per le operazioni target o la stipula di combinazioni non ottimali – ha avvertito Alessandro Boratti, analista capo per le banche italiane – Questi rischi stanno diventando più evidenti, soprattutto perché le difese contro le acquisizioni, il posizionamento competitivo e le considerazioni relative alla quota di mercato influenzano sempre di più le strategie”.L’agenzia di rating tedesca evidenzia che il coinvolgimento politico sta aggiungendo ulteriore peso ad alcune operazioni. Il governo italiano ha da tempo espresso il desiderio di creare un terzo grande gruppo bancario in grado di competere con Intesa e UniCredit, quindi il suo sostegno all’integrazione tra MPS e Mediobanca non è stato una sorpresa. Tuttavia, ha imposto diverse condizioni all’offerta di UniCredit per Banco BPM, aggiungendosi alle decisioni sfavorevoli dell’EBA e della BCE in merito all’applicazione del compromesso danese all’acquisizione di Anima da parte della controllata assicurativa di BPM.”Non prevediamo che le condizioni del governo siano definitive, poiché probabilmente saranno soggette a negoziazione – ha affermato Boratti – Il governo potrebbe anche dover ottenere l’approvazione della Commissione europea, che valuterà se la logica di “interesse pubblico” dell’operazione sia in linea con i principi generali del diritto dell’UE”.Dato l'”approccio disciplinato” di UniCredit all’M&A, focalizzato sul valore risk-adjusted per gli azionisti, questi ostacoli potrebbero indurla a ritirare la sua offerta per BPM. Il CEO di UniCredit ha tuttavia minimizzato l’importanza dell’M&Ai, sottolineando che i driver di crescita organica sosterranno la performance nei prossimi tre o quattro anni.Dall’analisi di Scope Ratings emerge anche che le banche italiane sono tra le più redditizie in Europa grazie agli elevati margini di interesse e ai miglioramenti di efficienza e qualità degli attivi negli ultimi anni. Il campione di otto banche italiane – Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER Banca, Mediobanca, Credito Emiliano e Banca Popolare di Sondrio – ha registrato risultati record nel primo trimestre, con un ritorno sul capitale proprio medio del 15,7%, rispetto al 14,5% del primo trimestre 2024 e all’11,2% del quarto trimestre 2024.”Prevediamo una performance più debole in futuro, con il margine di interesse in calo a fronte di margini in calo e perdite su crediti in fase di normalizzazione – ha ammonito Boratti – L’aggravarsi delle tensioni geopolitiche, inclusa una guerra commerciale con gli Stati Uniti, avrebbe diverse ripercussioni per le banche italiane, tra cui una minore crescita economica, un aumento delle insolvenze e la volatilità dei mercati finanziari”. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, adesioni allo 0,32% nel secondo giorno

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis sulle azioni ordinarie di illimity Bank, risulta che oggi 20 maggio 2025 sono state presentate 53.843 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 269.299, pari allo 0,320335% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 19 maggio 2025 e terminerà il 27 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity Bank acquistate sul mercato nei giorni 26 e 27 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO