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    Boeing, Fitch migliora outlook a Stabile. Confermato rating “BBB-“

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha rivisto l’outlook su Boeing, colosso statunitense che produce velivoli sia per utilizzo civile che militare, da “Negativo” a “Stabile” e ha confermato il rating a “BBB-“.La revisione dell’outlook riflette la visione di Fitch secondo cui l’aumento della produzione post-sciopero e la maggiore flessibilità finanziaria, inclusa l’annunciata vendita di Jeppesen, hanno ridotto i rischi di declassamento e supportano il rating “BBB-“. L’outlook Stabile incorpora anche le aspettative di Fitch di riduzione del debito lordo, incluso il rimborso di tutte le obbligazioni con scadenza 2026 (7,95 miliardi di dollari).I miglioramenti operativi sostenuti, in particolare il continuo progresso nella produzione del 737MAX, dovrebbero guidare la generazione di FCF e gli indicatori di leva finanziaria EBITDA in linea con le soglie “BBB-“. Fitch monitorerà la capacità di Boeing di mantenere lo slancio operativo e fornirà maggiore chiarezza sull’allocazione del capitale a lungo termine, il che potrebbe supportare un ulteriore miglioramento del rating entro 6-12 mesi. LEGGI TUTTO

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    S&P: difficile prevedere implicazioni dell’invecchiamento demografico sul credito

    (Teleborsa) – L’invecchiamento globale, tipicamente dovuto al calo dei tassi di natalità e all’aumento delle aspettative di vita, è una tendenza misurabile nella maggior parte delle aree geografiche. Nonostante ciò, è difficile prevedere i probabili impatti dell’invecchiamento della popolazione sul credito, quanto possano essere significativi e quando potrebbero manifestarsi. Lo afferma S&P Global Ratings in un report sul tema, sottolineando che alcuni impatti sul credito sono già emersi, mentre altri potrebbero manifestarsi solo dopo diversi anni.Le caratteristiche dell’invecchiamento demografico variano da una giurisdizione all’altra. I fattori che influenzano l’evoluzione demografica futura e il loro impatto sulla solidità creditizia sono legati anche ad altri megatrend, come il cambiamento climatico, i rischi geopolitici e l’avanzamento di tecnologie dirompenti come l’intelligenza artificiale. S&P ritiene che gli impatti potenziali sul credito per economie, settori e asset class siano destinati ad accelerare. Tali impatti si faranno sentire sia nei mercati sviluppati che in quelli emergenti, ma con modalità non omogenee a livello geografico e settoriale, generando sia rischi che opportunità. Le metodologie di rating di S&P, soggette a revisioni periodiche e aggiornamenti nel tempo, forniscono l’approccio analitico con cui l’agenzia di rating valuta i fattori legati ai megatrend che ritiene possano influenzare in modo significativo il merito creditizio di mercati, settori e emittenti. Prevedere la composizione demografica a lungo termine di specifiche popolazioni e i relativi effetti sul credito nei settori pubblico e privato richiede una serie di ipotesi. Inoltre, l’impatto aggregato complessivo difficilmente seguirà un andamento lineare, poiché le diverse fasi dell’invecchiamento demografico possono comportare implicazioni molto differenti.Secondo S&P, i principali fattori di impatto sul credito legati all’invecchiamento della popolazione sono: le fasce di età, la partecipazione alla forza lavoro, la produttività, la migrazione e le politiche pubbliche. L’interazione tra questi elementi può generare canali di trasmissione del rischio creditizio diversi e spesso complessi, che si manifestano a livello macroeconomico, settoriale e legati al singolo emittente. Gli effetti dell’invecchiamento demografico si rifletteranno su componenti creditizie tradizionali quali ricavi, costi, leva finanziaria e finanziamento. LEGGI TUTTO

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    Standard Ethics assegna rating “E+” a Ibl Banca e Banca Popolare Pugliese

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha assegnato un Corporate Standard Ethics Rating (SER) al livello “E+” ad altri due istituti bancari italiani non quotati – Ibl Banca e Banca Popolare Pugliese – costituenti del nuovo SE Unlisted Italian Banks Benchmark, annunciato lo scorso 5 giugno. Si tratta del quarto notch su nove (nella fascia “Low”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.I primi sei rating ESG erano stati: Cassa di Bolzano EE-, Banca Agricola Popolare di Sicilia E+, Banca Popolare Alto Adige (Volksbank) E+, Banca Popolare Valsabbina E+, Banca Popolare Puglia e Basilicata E+, Banca Passadore E.Il Benchmark è composto dai maggiori 25 istituti bancari non quotati per mezzi amministrati incluse le due banche pubbliche (Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e il Mediocredito Centrale). È prevista l’emissione dei rimanenti rating entro la fine dell’anno. LEGGI TUTTO

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    BFF Bank, Morningstar DBRS conferma rating “BB (high)” con outlook Stabile

    (Teleborsa) – Morningstar DBRS ha confermato i rating di BFF Bank, società attiva nella finanza specializzata e quotata su Euronext Milan, con il Long-Term Issuer Rating a BB (high) e il Rating sui Depositi a Lungo Termine nella categoria Investment Grade a BBB (low), entrambi con Outlook Stabile.La conferma riflette le dimensioni ridotte della banca e la sua posizione di leadership nel settore di nicchia della gestione e del factoring pro-soluto dei crediti commerciali verso la Pubblica Amministrazione (PA) e il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), nonché il suo grado di diversificazione geografica e di attività. La redditività di BFF rimane adeguata, supportata principalmente da costi del credito costantemente bassi, nonostante i tassi di interesse più bassi e un’efficienza operativa leggermente inferiore.I rating creditizi incorporano anche la natura prevalentemente wholesale, seppur operativa, della struttura di finanziamento di BFF e l’elevato, seppur ridotto, rischio di concentrazione derivante dalla considerevole esposizione della banca ai titoli di Stato italiani. Questi fattori sono tuttavia controbilanciati da una solida posizione di liquidità.A maggio 2024, BFF ha ricevuto dalla Banca d’Italia alcune conclusioni in merito alla sua classificazione creditizia, nonché alle sue pratiche di governance e di remunerazione aziendale. Il trend stabile considera che, nonostante l’incertezza accentuata dalle conclusioni della Banca d’Italia, che rimangono soggette a una decisione definitiva, il franchise di BFF e la sua posizione di finanziamento e liquidità non hanno subito finora stress significativi. I parametri di capitalizzazione e qualità degli attivi di BFF sono stati influenzati negativamente dalla riclassificazione prudenziale di alcune esposizioni creditizie del settore pubblico come scadute a seguito delle conclusioni; tuttavia, secondo Morningstar DBRS, i profili di capitalizzazione e qualità degli attivi della banca rimangono commisurati al suo modello di business, che riflette principalmente la concentrazione delle sue operazioni nel settore pubblico, tipicamente a basso rischio. Secondo Morningstar DBRS, il divieto temporaneo imposto dalla Banca d’Italia, riguardante principalmente la distribuzione dei dividendi, il pagamento della remunerazione variabile e l’espansione aziendale all’estero tramite l’apertura di nuove filiali o l’espansione in nuovi paesi in base alle regole della libera prestazione dei servizi, continua a garantire la protezione del capitale fino a quando non verrà presa una decisione definitiva. LEGGI TUTTO

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    Fitch conferma Credemvita a “BBB+” con outlook positivo

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il rating Insurer Financial Strength (IFS) di Credemvita a “BBB+” con outlook positivo. La conferma e l’outlook positivo riflettono il controllo di Credem sulla società e tengono conto della solida capitalizzazione di Credemvita, in parte compensata dall’elevato rischio patrimoniale e dalla concentrata esposizione al debito sovrano italiano.Viene fatto notare che l’utile netto di Credemvita è migliorato, passando da 2 milioni di euro nel 2023 a 5 milioni di euro nel 2024. Il rendimento medio del capitale proprio a cinque anni è stato del 5%. La redditività ancora bassa è dovuta principalmente alle minusvalenze non realizzate sul portafoglio obbligazionario, che si ridurranno gradualmente con l’avvicinarsi della scadenza e il calo dei tassi di interesse. Fitch prevede che questo contribuirà ad aumentare la redditività di Credemvita nel 2025. Secondo i principi contabili IFRS, che applicano la contabilizzazione al fair value sia alle attività che alle passività, l’utile netto è stato di 47 milioni di euro nel 2024 (2023: 48 milioni di euro). LEGGI TUTTO

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    Wizz Air, Moody’s declassa rating a Ba2 con outlook negativo

    (Teleborsa) – Moody’s ha declassato il rating di Wizz Air, compagnia aerea low-cost ungherese, a “Ba2” da “Ba1”. L’outlook rimane “negativo”.”L’azione di rating odierna riflette i deboli indicatori di credito attuali della compagnia, con una ripresa più lenta del previsto, dovuta all’elevato numero di fermi a terra dovuti al problema al motore GTF, che ha portato a costi superiori ai livelli di risarcimento concordati – afferma Dirk Goedde, lead analyst di Moody’s per Wizz Air – Il fermo degli aeromobili ha ostacolato significativamente i piani di crescita di Wizz Air, essenziali per migliorare la redditività. La compagnia aerea fa affidamento sulla crescita per compensare l’aumento dei costi operativi e legati all’inflazione, ma questa strategia è compromessa dall’incapacità di utilizzare appieno la propria flotta”.Nonostante Wizz Air abbia ampliato la sua flotta complessiva, l’effetto annuale dei fermi causati dal problema al motore GTF ha ridotto l’espansione pianificata della sua flotta operativa, con la capacità della compagnia, misurata in posti disponibili per chilometro (ASK), rimasta invariata nell’anno fiscale 2025. Sebbene un miglioramento del load factor di 1 punto percentuale al 91,2% e l’aumento dei rendimenti abbiano contribuito a una crescita del fatturato del 4%, gli aumenti dei costi strutturali hanno avuto un impatto sulla sua redditività, con il margine EBIT rettificato in calo dal 5,8% al 2,8%. Gli aumenti hanno incluso maggiori costi del personale e relativi alla rete, ma anche maggiori costi indiretti derivanti dai fermi, come maggiori costi di manutenzione e un maggiore ammortamento della flotta in crescita, sebbene circa il 20% non fosse operativo.Sebbene Moody’s ritenga che la compagnia possa tornare al suo precedente modello di crescita grazie alle nuove consegne e alla graduale riduzione della parte della flotta messa a terra, gli indicatori di credito rimarranno deboli nei prossimi 12-18 mesi. Sulla base del recente programma di consegne e presupponendo che l’azienda migliorerà ulteriormente i fattori di carico a fronte di yield leggermente inferiori per stimolare la domanda, mentre il RASK (ricavo per chilometro medio di posto) continua a crescere, viene prevista una crescita del fatturato del 12% e del 10% rispettivamente negli anni fiscali 2026 e 2027. Sebbene i recenti ribassi dei prezzi del carburante favoriranno una ripresa del margine, gli aumenti dei costi per il personale e la rete persisteranno, portando a un aumento del margine EBIT rettificato verso il 5% nel 2026, con un certo upside in seguito. Questo aumento porta a un miglioramento del rapporto debito/EBITDA rettificato di Wizz Air verso 5,0x e 4,8x rispettivamente nel 2026 e nel 2027, rispetto al 5,9x dell’anno fiscale 2025. Considerata la continua espansione della flotta, viene prevista una generazione di free cash flow rettificati negativa, che sarà compensata da plusvalenze derivanti da operazioni di vendita e leaseback (a seconda delle decisioni di finanziamento della società) e rimborsi PDP contrattuali. LEGGI TUTTO

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    Ion Markets, S&P migliora rating a “B” con fusione di tre entità del gruppo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha alzato il rating su Ion Markets da “B-” a “B” e rimosso la precedente posizione di CreditWatch con implicazioni positive. Si tratta di una controllata del gruppo ION, fondato dall’italiano Andrea Pignataro e leader globale nel software di trading e automazione dei flussi di lavoro, analisi e insight di alto valore e consulenza strategica per istituzioni finanziarie, banche centrali, governi e aziende.L’agenzia di rating spiega che Ion Group, la società madre di Ion Markets, Ion Corporates e Ion Analytics, ha firmato un accordo per la fusione delle tre entità. Valuta Ion Platform, la società madre intermedia delle tre entità sopra menzionate, “B+”, supportata dall’aspettativa che la fusione consentirà un migliore allineamento della sua suite di prodotti e della strategia di commercializzazione per i clienti esistenti, il che potrebbe portare a migliori opportunità di cross-selling e supportare una maggiore crescita organica.Dato il suo significativo contributo a Ion Group, S&P ritiene che l’affidabilità creditizia del gruppo nel suo complesso sarà strettamente allineata a quella di Ion Platform e, pertanto, ha alzato la valutazione del profilo creditizio del gruppo a “b+”. Il miglioramento del profilo creditizio del gruppo consente un aumento di un livello del supporto di gruppo ai rating su Ion Markets, data la valutazione dell’importanza della controllata nel complesso di Ion Group (sotto la società madre Ion Investment Corporation), che rimane la società madre di riferimento per l’analisi del potenziale supporto di gruppo.L’outlook stabile riflette la previsione che il profilo creditizio stand-alone di ION Markets rimarrà “b-“, riflettendo l’elevato leverage della società con un rapporto debito/EBITDA superiore a 8,0x e un solido rapporto FOCF/debito di circa il 3%. Riflette inoltre la previsione che il profilo creditizio di gruppo su Ion Investment Corp. rimarrà “b+”, supportato dal suo maggiore potenziale di integrazione e sinergia, che consentirà un rapido deleveraging del profilo a circa 7,0x nei prossimi due anni. LEGGI TUTTO

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    Edison, S&P conferma rating: ampio margine a fronte del calo dei prezzi dell’energia

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha confermato il rating “BBB/A-2” per Edison, società energetica italiana controllata dalla big francese Electricite de France (EDF). Dato che Edison è altamente strategica per la sua controllante EDF, viene fissato il rating su Edison a “BBB” e il suo profilo di credito stand-alone (SACP) a “bbb+”. L’outlook positivo rispecchia quello di EDF e indica che Edison manterrà un rapporto FFO/debito superiore al 55% nel 2025-2027.”Edison manterrà solidi parametri di credito, con un rapporto tra funds from operations (FFO) e debito in graduale indebolimento, pur rimanendo ben al di sopra del 100% nel 2025 – si legge in una nota – Questo in considerazione del fatto che i prezzi dell’elettricità rimangono elevati in Italia e le condizioni idrologiche nel Nord Italia continuano a essere favorevoli, insieme alla solida attività downstream del gas”.Viene previsto che l’FFO si indebolirà costantemente verso il 70% entro la fine del 2027, a causa del calo dei prezzi dell’energia elettrica. S&P stima che gli utili rimarranno relativamente stabili, con un EBITDA rettificato annuo compreso tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro nel periodo 2025-2027, grazie al rapido aumento degli investimenti che raggiungeranno circa 1 miliardo di euro all’anno entro il 2027, con una forte attenzione alle energie rinnovabili. Ciò grava sul bilancio e viene previsto che il debito rettificato aumenterà a 1,5 miliardi di euro da circa 1,1 miliardi di euro nel 2024. LEGGI TUTTO