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    2i Rete Gas, dividendo 2023 da 125 milioni di euro. Francesco Forleo confermato AD

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di 2i Rete Gas, secondo operatore italiano nel settore della distribuzione del gas che ha avviato un processo propedeutico alla quotazione su Euronext Milan, ha approvato il bilancio d’esercizio 2023 e deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 125 milioni di euro.I soci hanno anche nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2024-2026, confermando Ugo De Carolis (Presidente), Carlo Michelini (Vicepresidente), Francesco Forleo, Rosaria Calabrese, Carlo Maddalena, Stefano Gatti, Alessandra Polerà, Federica Rita Vasquez.Il CdA ha confermato Francesco Forleo Amministratore delegato e Direttore generale.2i Rete Gas – controllata da F2i SGR e partecipata da APG Asset Management e da Ardian – gestisce circa 72 mila Km di rete in oltre 2.200 comuni italiani, con il lavoro di quasi 2.200 persone. Come alternativa alla quotazione in Borsa, nelle scorse settimane si è parlato anche di un interesse da parte del big del settore Italgas. LEGGI TUTTO

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    Eni, Gattei: vediamo uno slancio positivo continuo per il resto del 2024

    (Teleborsa) – “Stiamo aumentando il buyback del 2024 del 45%, da 1,1 miliardi a 1,6 miliardi di euro, con il continuo impegno a rivisitare in ciascuno dei restanti trimestri per aggiornare sulla performance finanziaria prevista e sulla relativa distribuzione. Il nostro obiettivo è fornire come minimo la performance aziendale sottostante che abbiamo come target e garantire di catturare il rialzo disponibile dallo scenario”. Lo ha affermato Francesco Gattei, CFO di Eni, durante la conference call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024.”La nostra assemblea degli azionisti del 15 maggio esaminerà la proposta di autorizzare il nostro nuovo programma di riacquisto fino a un massimo di 3,5 miliardi di euro – ha spiegato – La nostra pratica normale sarebbe quella di iniziare i riacquisti subito dopo tale autorizzazione. Se autorizzato, il nostro dividendo 2024 su 1 euro per azione, pagato trimestralmente, inizierà a settembre”.Rivedendo le guidance rispetto a marzo, Gattei ha detto che Eni ha “aumentato la fiducia nella produzione upstream; confermata la redditività sottostante di GGP, Enilive e Plenitude; quindi, con uno scenario più positivo, abbiamo alzato la guidance per il 2024 sia per l’EBIT pro-forma di gruppo che per il CFFO a oltre 14 miliardi di euro”.Guardando al secondo trimestre, “ci aspettiamo che la produzione diminuisca in modo sequenziale riflettendo gli impatti della manutenzione stagionale e gli eventuali disinvestimenti che concludiamo – ha spiegato il CFO – In linea con il tipico andamento stagionale e riflettendo l’attuale contesto commerciale, ci aspettiamo che i risultati del secondo trimestre di GGP siano inferiori a quelli del primo trimestre. Per Plenitude ci aspettiamo una solida performance nel secondo trimestre nel settore Retail, anche se con volumi stagionali inferiori, nonché un contributo delle energie rinnovabili che continua a riflettere la recente crescita della capacità. Prevediamo che i tassi di utilizzo nelle nostre raffinerie convenzionali diminuiranno sequenzialmente a causa della manutenzione programmata, mentre si prevede che la disponibilità della bioraffineria rimarrà stabile intorno al 90%, con la possibilità di catturare una maggiore domanda stagionale nel Marketing”.In generale, “siamo molto soddisfatti dei nostri progressi all’inizio del 2024, che hanno dimostrato di aver raggiunto tutti i nostri obiettivi chiave e possiamo vedere uno slancio positivo continuo per il resto del 2024 – ha sottolineato Gattei – Siamo inoltre lieti di essere in grado di aumentare materialmente la distribuzione degli azionisti per l’anno continuando a far crescere un’Eni più grande e redditizia”. LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi: risultati eccellenti, abbiamo accelerato trasformazione del portafoglio

    (Teleborsa) – “Nel primo trimestre 2024 abbiamo accelerato il processo di trasformazione del nostro portafoglio facendo leva sulle diverse piattaforme di crescita del valore, sia nei business tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica. Grazie al perfezionamento dell’acquisizione di Neptune Energy e all’annunciata operazione di fusione delle attività UK con Ithaca Energy, rafforzeremo l’Upstream con una maggiore presenza nei paesi OCSE e crescente incidenza della produzione gas; inoltre, l’investimento del fondo EIP in Plenitude, ad un valore implicito di oltre 10 miliardi di euro, conferma l’elevato potenziale del nostro segmento rinnovabili e retail”. Lo ha affermato Claudio Descalzi, AD di Eni, commentando i risultati del primo trimestre pubblicati dal Cane a sei zampe.”Continuiamo a realizzare ottimi risultati operativi grazie alle nostre competenze distintive nell’esplorazione e nello sviluppo: la rilevante scoperta esplorativa in Costa d’Avorio aumenterà le opzioni di creazione di valore nel lungo termine in termini sia di risorse addizionali sia di possibile anticipata monetizzazione – ha spiegato – il modello di sviluppo “accelerato” ha consentito di effettuare il primo carico di gas liquefatto dal progetto Congo LNG a distanza di appena un anno dalla decisione d’investimento”. “I risultati finanziari del trimestre sono stati eccellenti, con un forte contributo della E&P grazie all’incremento della produzione del 5% rispetto all’anno precedente e la continua crescita di Plenitude ed Enilive – ha sottolineato Descalzi – I 4,1 miliardi di euro di Ebit proforma adjusted del trimestre si traducono in 1,6 miliardi di euro di profitti netti. Il flusso di cassa operativo al netto delle variazioni del circolante è stato di 3,9 miliardi di euro, il doppio della spesa per investimenti organici, consentendoci di mantenere il leverage di 0,23 ben all’interno del nostro intervallo obiettivo, nonostante l’esborso per l’acquisizione di Neptune Energy”.”Questi risultati, insieme all’esecuzione efficiente dei nostri programmi di crescita nell’upstream e di sviluppo profittevole dei business legati alla transizione energetica, nonché alla cattura delle fasi favorevoli dello scenario, segnano una traiettoria di superamento delle previsioni economico-finanziarie di budget – ha aggiunto – Sulla base del nostro scenario aggiornato, le nostre aspettative sono di un flusso di cassa operativo di oltre 14 miliardi di euro e, in linea con la nostra politica di distribuzione, prevediamo di incrementare il piano 2024 di buy-back del 45% a 1,6 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    Eni migliora guidance su EBIT e remunerazione dopo primo trimestre in calo

    (Teleborsa) – Eni ha chiuso il primo trimestre del 2024 con un EBIT proforma adjusted di 4,12 miliardi di euro (-30%), un utile nettoadjusted di 1,58 miliardi di euro (-46%) e un flusso di cassa a costi di rimpiazzo adjusted (prima delle variazioni del circolante) di 3,9 miliardi di euro, “indice di una robusta gestione industriale che poggia sulle capacità esecutive, la crescita, il valore degli attivi e la disciplina finanziaria”, sottolinea la società nella nota sui conti.Nel primo trimestre 2024, E&P ha conseguito 3,32 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted grazie alla crescita della produzione (1,74 mln boe/g, +5% rispetto al primo trimestre 2023), trainata dall’entrata a regime di nuovi giacimenti e dall’acquisizione di Neptune Energy. Tale crescita e la costante attenzione all’efficienza, hanno consentito di conseguire risultati resilienti (in riduzione di appena il 13% rispetto al primo trimestre 2023), nonostante l’indebolimento dei prezzi di realizzo del gas naturaleNel primo trimestre 2024, GGP ha conseguito 0,33 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, in linea con le aspettative del management che scontavano minori opportunità di trading a causa della riduzione sia dei prezzi sia della volatilità rispetto all’anno precedente.Nel primo trimestre 2024, il nuovo settore di attività Enilive e Plenitude ha contribuito in maniera sostanziale ai risultati di Gruppo con 0,42 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted (circa +60% rispetto al primo trimestre 2023). Enilive ha conseguito 0,18 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted (+30%) grazie alle maggiori lavorazioni delle bioraffinerie e alla positiva performance dell’attività di commercializzazione. Plenitude ha registrato 0,24 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted, l’80% in più rispetto all’anno precedente, trainato dai maggiori margini delle commodity che hanno beneficiato di un favorevole scenario prezzi e dalla migliore performance del retail nei mercati internazionali nonché dall’entrata in esercizio di nuova capacità rinnovabile e relative produzioniNel primo trimestre 2024, l’EBITDA proforma adjusted di Enilive di 0,25 miliardi di euro (+27%) e l’EBITDA proforma adjusted di Plenitude di 0,35 miliardi di euro (circa +50%) sono risultati entrambi in linea con le previsioni del management.Nel primo trimestre 2024, il business Refining ha registrato solidi risultati, con 0,2 miliardi di euro di EBIT proforma adjusted sostenuto da remunerativi margini di raffinazione e dall’affidabilità degli impianti in Europa. Il business della Chimica gestito da Versalis ha conseguito una perdita operativa proforma adjusted di 0,17 miliardi di euro a causa delle avverse condizioni macroeconomiche e degli svantaggi di costo degli impianti europei rispetto ad altre geografie. Tuttavia, la costante attenzione a ottimizzare i costi ha consentito di migliorare il risultato di circa 70 milioni di euro su base sequenziale.Le previsioni annuali di EBIT proforma adjusted e di flusso di cassa adjusted prima della variazione del circolante sono riviste al rialzo a oltre 14 miliardi di euro. Lo scenario aggiornato 2024 è: Brent 86 $/barile (precedentemente 80 $/barile); margine SERM 6,8 $/barile da 6,6 $/barile; prezzo spot del gas PSV 33 €/MWh (da 31 €/MWh); tasso di cambio medio EUR/USD 1,075 (da 1,08).Gli investimenti organici sono attesi a circa 9 miliardi di euro in linea con la previsione originaria. Includendo gli attesi sviluppi del piano di dismissioni, gli investimenti al netto degli incassi sono attesi nell’intervallo 7-8 miliardi di euro, confermando la previsione originaria.Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, il piano di acquisto di azioni proprie è adesso previsto in rialzo a 1,6 miliardi di euro con un incremento del 45% rispetto a 1,1 miliardi di euro comunicato nel Capital Market Update di marzo. Questa variazione è in linea con la politica di remunerazione che attribuisce il 30-35% del flusso di cassa da attività operativa attraverso dividendi e buyback e che prevede di destinare all’acquisto di azioni proprie fino al 60% dei flussi di cassa incrementali rispetto alle previsioni del management, e soggetta all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti il prossimo 15 maggio 2024 di un piano di acquisto fino a 3,5 miliardi di euro. L’Assemblea degli Azionisti è attesa approvare anche il dividendo 2024 di 1 euro per azione, che rappresenta un aumento del 6% rispetto al 2023, con pagamento in quattro tranche a partire da settembre 2024. LEGGI TUTTO

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    ENEL, istruttoria Antitrust su modalità comunicazione rinnovi. La replica: “Agito in pieno rispetto norme”

    (Teleborsa) – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Enel Energia per accertare l’eventuale pratica commerciale scorretta sulle modalità di comunicazione rinnovi. L’informativa di avvio istruttoria è pubblicata sul bollettino dell’Authority, che evidenzia il “numero elevato di istanze di intervento pervenute”. “In particolare, i segnalanti rappresentano, “oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato, di non aver ricevuto alcuna informazione preventiva” sul rinnovo contrattuale e “di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso”.Dopo la decisione dell’Antitrust di avviare un procedimento per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti di Enel Energia sulle modalità di comunicazione dei rinnovi delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas, “la società ritiene di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e di settore, nonchè della disciplina contrattuale”. E’ quanto si legge in una nota Enel. “Enel Energia confida di poter dimostrare la piena correttezza del proprio operato nel prosieguo del procedimento” conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, prezzi girano in calo su scenario Medio Oriente

    (Teleborsa) – Girano in negativo i prezzi del petrolio, dopo la recente corsa in scia all’attacco di Israele nei confronti dell’Iran come rappresaglia per quanto accaduto nello scorso fine settimana. La convinzione sembra essere che l’attacco odierno, così come quello di Teheran nello scorso sabato notte, siano stati orchestrati prevalentemente come azioni dimostrative. Sembra così scampata un’ulteriore escalation dei conflitti in Medio Oriente: le quotazioni di greggio hanno preso la via del ribasso. Il Greggio WTI viaggia a 82,5 dollari al barile (-0,32%) mentre il Brent scivola a 86,60 dollari (-0,57%).(Foto: skeeze / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    SLB, utile in aumento del 14% nel primo trimestre grazie a domanda internazionale

    (Teleborsa) – SLB, che prima si chiamava Schlumberger ed è il più grande fornitore al mondo di servizi per giacimenti petroliferi, ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi di 8,71 miliardi di dollari, aumentati del 13% su base annua, e un utile netto attribuibile a SLB di 1,07 miliardi di dollari, aumentato del 14% su base annua. L’EPS, esclusi alcuni elementi, è stato pari a 0,75 dollari ed è aumentato del 19% su base annua.”Abbiamo avuto un inizio d’anno entusiasmante con il nostro accordo annunciato per l’acquisizione di ChampionX Corporation (ChampionX), che rafforzerà il nostro portafoglio di produzione e recupero – ha commentato Olivier Le Peuch, CEO di SLB – Abbiamo inoltre continuato il nostro slancio di crescita, con una forte performance del primo trimestre derivante da robusti ricavi su base annua e da una crescita dell’EBITDA coerente con le nostre linee guida per il primo trimestre e l’intero anno”.”Rimaniamo fiduciosi nelle nostre prospettive di crescita dei ricavi globali per il 2024, con la debolezza in Nord America che sarà compensata dal rialzo nei mercati internazionali – ha aggiunto – Le dinamiche di questo ciclo rimangono intatte, con una crescita internazionale e offshore che avviene in tutte le aree geografiche, a beneficio di tutte le nostre Divisioni mentre continuiamo a ricevere nuovi contratti, migliorando la qualità e la longevità del nostro portafoglio di entrate”.”Il nostro percorso di espansione dei margini continua a essere guidato da una ridotta capacità di servizi e attrezzature a livello internazionale, da una maggiore adozione della tecnologia e da una maggiore efficienza operativa – ha sottolineato Le Peuch – Di conseguenza, confermiamo la nostra precedente guidance sulla crescita dell’EBITDA mid-teens per l’intero anno”. LEGGI TUTTO

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    Farina (Snam): Sud Italia centrale nella sicurezza energetica del Paese

    (Teleborsa) – “A partire dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, il tema della sicurezza energetica è tornato al centro dell’attenzione, complice il crollo delle importazioni di gas dalla Russia, scese in due anni dal 40 a meno del 10%, una fase che abbiamo superato anche grazie all’impegno di Snam, alla flessibilità e alla ridondanza garantite dalle sue infrastrutture, alla diversificazione degli approvvigionamenti di metano e al nuovo ruolo giocato dal sud Italia, divenuto strategico per sicurezza, economicità e sostenibilità delle forniture energetiche del Paese”. Lo ha affermato Claudio Farina, Chief Strategy And Technology Officer di Snam, intervenuto oggi a Napoli alla giornata di apertura di Feuromed, Festival Euromediterraneo dell’Economia. Secondo Farina, che ha ricordato il piano strategico con cui Snam sta dispiegando 11,5 miliardi di euro di investimenti nell’arco 2024-2027, sono quattro le categorie di interventi chiave per la sicurezza energetica: “(i) l’aumentata capacità di stoccaggio, (ii) l’acquisto delle due nuove unità di rigassificazione galleggianti e il conseguente maggior accesso del Paese al mercato globale del Gnl (salito dal 15% degli approvvigionamenti nel 2021 a più del 25% nel 2023), passando per (iii) una gestione efficiente dell’inversione dei flussi prevalenti via tubo, con (iv) il progetto della Linea Adriatica che sbottiglierà la direttrice sud-nord incrementando la capacità giornaliera di trasporto fino a 150 milioni di metri cubi di gas”.Spazio anche al tema della transizione energetica: “una sfida senza precedenti per tempi e profondità – ha spiegato ancora Farina – che si congiunge a quella della sicurezza attraverso infrastrutture del gas pensate e realizzate da Snam in ottica future proof, per abilitare un sistema multi-molecola aperto al biometano e all’idrogeno, anche grazie a progetti transfrontalieri come il SoutH2 Corridor (a regime dal 2030 per portare in Italia e in Europa l’idrogeno rinnovabile prodotto nel sud del Mediterraneo). Senza dimenticare il trasporto della CO2 nell’ambito dei progetti di carbon capture and storage, leva imprescindibile per accelerare la decarbonizzazione dei comparti industriali hard to abate evitando fenomeni di deindustrializzazione”.Il riferimento, qui, è al progetto Ravenna CCS, joint venture Eni-Snam, che partirà nei prossimi mesi. “Tenendo presente – ha precisato il manager di Snam – che nella traiettoria da qui al 2050 tutte le tecnologie saranno necessarie”, con elettroni rinnovabili e molecole decarbonizzate che dovranno rispondere in quote sostanzialmente uguali alla futura domanda di energia. “Lungimiranza e tempismo negli investimenti, e innovazione – ha concluso Farina – faranno la differenza”. LEGGI TUTTO