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    Terna, investimenti complessivi per 16,5 miliardi di euro nel piano al 2028

    (Teleborsa) – Terna, gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica quotato su Euronext Milan, ha precisato che gli investimenti complessivi previsti dalla proposta di Piano Industriale 2024-2028 ammontano a 16,5 miliardi di euro.Lo si legge in una nota diffusa questa mattina, dopo che ieri il Corriere della Sera aveva scritto che gli investimenti sarebbero saliti dai 10 miliardi previsti nel piano presentato un anno fa dalla governance precedente a oltre 15 miliardi.La società renderà noti al mercato tutti i contenuti del Piano, nonché i risultati relativi al progetto di bilancio d’esercizio di Terna e del bilancio consolidato del Gruppo Terna al 31 dicembre 2023 e proposta di destinazione degli utili, il 19 marzo 2024, a valle delle relative deliberazioni del Consiglio di Amministrazione. LEGGI TUTTO

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    A2A, Moody’s conferma rating “Baa2” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha confermato il long term issuer rating di A2A, multi-utility italiana quotata su Euronext Milan, a “Baa2” con outlook “stabile”.L’azione di rating odierna riflette l’attuale aspettativa di Moody’s che A2A adotti misure adeguate per mitigare la pressione sul profilo finanziario del gruppo che deriverà dall’acquisizione di una rete elettrica regolamentata in Lombardia. Ciò dovrebbe consentire ad A2A di mantenere un profilo finanziario in linea con l’attuale rating Baa2, ovvero mantenendo un rapporto fondi operativi (FFO)/debito netto nel range “low 20s” in termini percentuali. L’azione di rating tiene conto anche dell’opinione di Moody’s secondo cui il profilo di rischio di A2A migliorerà marginalmente nel tempo, data la maggiore attenzione alle reti energetiche regolamentate in Italia, in particolare nel settore della distribuzione elettrica. Ciò sarà supportato da un aumento degli investimenti nella distribuzione di energia elettrica e da una riduzione di quelli relativi alla produzione di energia rinnovabile e alle attività relative ai rifiuti e all’acqua rispetto ai piani precedenti. Il rating di Moody’s riflette inoltre positivamente l’impegno di A2A per un solido rating investment grade, che Moody’s interpreta almeno come l’attuale livello di rating, ed è coerente con il track record di A2A nel fornire parametri finanziari superiori al livello minimo richiesto per il rating attuale. LEGGI TUTTO

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    Eni, Descalzi: “Sarà più profittevole e diversificata”

    (Teleborsa) – Una Eni più profittevole e più diversificata, con fondamentali più solidi ed una remunerazione attrattiva per gli azionisti. E’ il quadro tracciato dall’Ad di Eni Caudio Descalzi in occasione della presentazione del nuovo Piano industriale 2024-2027, che affronta le sfide poste dalla transizione energetica, definendo la strategia del Gruppo in un contesto in rapido cambiamento. “Questo penso che sia, dal punto di vista strutturale, uno dei migliori piani che ho fatto negli ultimi 10 anni”, ha affermato Descalzi, aggiungendo che un piano “deve essere spiegato” e il management inizierà ora un roadshow di 15 giorni per illustrare i punti salienti. “Riteniamo che la transizione energetica possa essere realizzabile se genera ritorni adeguati e sostenibili, e pone le basi per nuove e profittevoli forme di business. Ed è proprio quello che stiamo facendo”, ha affermato l’Ad di Eni, aggiungendo che la transizione non si può fare solo con gli incentivi, ma deve “vivere nel mercato”. “Se la transizione non diventa un fatto industriale, con qualcuno che vuole investire, non si riuscirà a realizzarla. – ha rimarcato il manager – Quindi deve produrre reddito e occupazione. Se pensiamo di fare la transizione solo sui sussidi allora ci siamo sbagliati perché è un ciclo che non si chiude e atrofizza il sistema industriale”.”La nostra crescita si fonda sulla disciplina finanziaria – ha detto l’Ad – che ci consente di ridurre di 2 miliardi l’impegno di spesa per investimenti nei prossimi quattro anni rispetto al piano precedente, mentre gli investimenti netti risultano inferiori del 20% grazie al maggiore contributo dell’attività di M&A pari a 8 miliardi. Il Piano di Eni quantifica gli investimenti in 27 miliardi per il periodo 2024-2027, con una riduzione del 20% rispetto al precedente piano. Nello stesso tempo, vengono liberate risorse per 8 miliardi dalla differenza appunto fra dismissioni ed acquisizioni (M&A). Rispondendo ad una domanda di dettaglio sulla provenienza di queste risorse, Descalzi ha detto che provengono in gran parte da dismissioni nel settore tradizionale dell’Oil&gas, relativa ad una diluizione in grandi successi esplorativi o a business marginali in coda di produzione.A proposito della possibile quotazione in Borsa di Plenitude, Descalzi ha affermato che “non c’è un mercato favorevole” a causa della guerra in Ucraina ed in Medio Oriente che determinano volatilità. “Io voglio valorizzare Plenitude ma ancora oggi la situazione non è tranquilla. Il mio intento è dare valore non voglio ridurlo facendo una mossa azzardata”, ha detto Descalzi, lasciando intendere che l’IPO è pressoché esclusa nel 2024, più probabile nel 2025, “quando il mercato sarà a posto”. A proposito di Versalis, il manager ha spiegato che sarà ristrutturata, in modo da recuperare redditività – da Piano è atteso il breakeven in termini di Ebitda nel 2025 ed un Ebit positivo nel 2026 – anche attraverso l”acquisizione del controllo di Novamont ed un riposizionamento del proprio business verso prodotti specializzati quali chimica bio-based e circolarità. Il manager non ha invece voluto fare commenti in merito ad una eventuale cessione di una quota da parte del Tesoro, affermando “cerco di non pensare a cose che non mi riguardano. Il nostro mestiere è quello di valorizzare al massimo le azioni e realizzare il piano industriale. E una cosa che vorrei dire è che per noi non cambia niente”. LEGGI TUTTO

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    Italgas, utile 2023 sale a 439,6 milioni. Dividendo di 0,352 euro

    (Teleborsa) – Italgas ha chiuso il 2023 con ricavi totali adjusted pari a 1.774,8 milioni di euro, in aumento di 237,5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+15,4%) e si riferiscono a ricavi regolati (1.451,2 milioni di euro) e a ricavi diversi (323,6 milioni di euro). L’EBITDA adjusted del 2023 ammonta a 1.183,7 milioni di euro (+9,3% rispetto al 31 dicembre 2022) e l’utile netto adjusted attribuibile al Gruppo è pari a 439,6 milioni di euro (+11,1% rispetto al 31 dicembre 2022). Ne deriva la proposta di distribuzione di un dividendo per azione di 0,352 euro, equivalente al 65% di payout, in crescita dell’11% rispetto al 2022, e maggiore del floor di 4% CAGR rispetto al 2022.Nel 2023 sono stati realizzati 906,5 milioni di euro di investimenti (in aumento dell’11,3% rispetto al 2022) che hanno reso possibile la posa di ulteriori 965 km di condotte (di cui 724 km in esercizio). Significativo il contributo delle attività in Grecia dove, a fronte di un investimento complessivo di circa 106,7 milioni di euro, sono stati posati anche circa 600 chilometri di condotte gas.”28 trimestri di crescita ininterrotta sono un risultato straordinario, a maggior ragione per una società come Italgas che opera prevalentemente in un settore che negli ultimi anni ha dovuto confrontarsi con un contesto internazionale particolarmente instabile”, ha commentato l’AD Paolo Gallo.L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023, escludendo gli effetti derivanti dai debiti finanziari ex IFRS 16 pari a 79,1 milioni di euro (72,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022), ammonta a 6.555,2 milioni di euro in aumento di 627,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022 (5.928,1 milioni di euro). LEGGI TUTTO

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    EQT ed Equitrans Midstream si uniranno per creare azienda da 35 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – EQT Corporation ed Equitrans Midstream Corporation hanno stipulato un accordo di fusione definitivo per creare un’importante attività di gas naturale integrata verticalmente, con un enterprise value iniziale superiore a 35 miliardi di dollari. La nuova società avrà un costo di fornitura leader nel settore, un free cash flow durevole in tutti gli ambienti di prezzo e un significativo potenziale di sinergia, si legge in una nota.Secondo i termini dell’accordo, approvato all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le società, EQT acquisirà Equitrans in un’operazione interamente azionaria. Ciascuna azione in circolazione delle azioni ordinarie Equitrans sarà scambiata con 0,3504 azioni ordinarie EQT, che rappresentano un valore implicito di 12,50 dollari per azione Equitrans sulla base del prezzo medio ponderato in base al volume delle azioni ordinarie EQT per i 30 giorni terminati l’8 marzo 2024. Come a seguito della transazione, si prevede che gli attuali azionisti di EQT deterranno circa il 74% della società combinata e gli azionisti di Equitrans dovrebbero possedere circa il 26%.”Equitrans è l’operazione più strategica e trasformativa che EQT abbia mai perseguito e la consideriamo un’opportunità unica nella vita per integrare verticalmente una delle basi di risorse di gas naturale della più alta qualità ovunque nel mondo – ha commentato il presidente e CEO di EQT, Toby Z. Rice – Mentre entriamo nell’era globale del gas naturale, è imperativo per le società statunitensi del gas naturale evolvere i propri modelli di business per competere sulla scena globale contro rivali integrati verticalmente. Abbiamo identificato molteplici sinergie a breve termine ad alta fiducia, con significativi vantaggi derivanti dai futuri progetti di ottimizzazione delle infrastrutture che riteniamo guideranno la creazione di valore materiale per gli azionisti nel tempo”. LEGGI TUTTO

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    UE vende all’asta 3,1 milioni di quote di emissione a 56,94 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 3,1 milioni di quote di emissione (EUA) sull’European Energy Exchange (EEX) a 56,94 euro per tonnellata nella giornata odierna, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente. LEGGI TUTTO

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    Equita rivede rating su utilities italiane con scenario più conservativo su prezzi

    (Teleborsa) – Gli analisti di Equita hanno rivisto le stime e le raccomandazioni sulle utilities italiane, con l’introduzione di uno scenario più conservativo sui prezzi elettrici elettrici (-17 €/MWh avg. nel periodo 2024-30).Su A2A hanno ridotto le stime a causa del peggioramento dello scenario energetico, con la stima di EBITDA 2026 rivista in ribasso del 4% e un target price ridotto dell’8% a 1,97 euro per azione. La raccomandazione è stata tagliata a Hold. “Anche se ci piace l’esposizione bilanciata di a2a alle attività di mercato/semi-regolate (Energia e Waste) e quelle regolate (smart grids), che consente alla società di generare una buona cash generation nell’attuale scenario di debolezza dei prezzi dell’energia elettrica, preferiamo sovrappesare titoli con una maggiore esposizione ai clienti retail come Enel (minore sensitivity ai prezzi della powergen di breve termine) e con dividend yields più elevati”, si legge nella nota.Per Acea, su cui c’è un rating Hold e un target price di 16,6 euro per azine, gli analisti miglioreranno le stime visti i target di crescita dell’EBITDA (cagr del 5% vs +3%) e di utile netto (cagr 5% attesa -4%) e soprattutto l’impegno della società a distribuire un DPS in crescita del 4% annuo (nostra stima flat), che assicura un dividend yield attraente del 6,1% che sale al 6,9% nel 2026 per una società esposta ad assets regolati nella Water ed electricity distribution.Equita ha confermato la view positiva (Buy) su Enel, con un nuovo target price di 7,3 euro per azione (-4% principalmente a causa della riduzione delle stime) che offre un upside del 24% sul prezzo attuale e che implica un PE di 10,7x e un Ev/Ebitda di 6,4x sul 2026. Enel: è molto ben posizionata per trarre vantaggio dal processo di decarbonizzazione in corso, offre tassi di crescita interessanti, ha un approccio più equilibrato all’allocazione del capitale, tratta a multipli interessanti.Nonostante le incertezze di breve (sia per la volatilità nei prezzi energetici che per l’attesa di revisione al ribasso del consensus per i minori prezzi elettricità) Equita ha deciso di confermare il Buy su Erg con un nuovo target di 31 euro per azione (-4% alla luce di una riduzione del -7% dell’EBITDA nel periodo 2025-26). Erg: offre una crescita interessante, ha un profilo bilanciato, ha una valutazione ragionevole .Inoltre, conferma la view positiva su Iren (Buy) con un nuovo target price di 2,5 euro per azione (-3% principalmente a causa delle minori stime P&L). Iren ha un ottimo mix di asset, ha tassi di crescita interessanti nei prossimi anni e tratta a multipli interessanti.(Foto: Anton Dmitriev on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Acinque comunica risultati dell’offerta in opzione e prelazione

    (Teleborsa) – Acinque, utility quotata su Euronext Milan, ha comunicato che in data 29 febbraio 2024 si è concluso il periodo di offerta in opzione e prelazione delle azioni Acinque rivenienti dal recesso esercitato da alcuni soci di Azienda Energetica Valtellina Valchiavenna.A esito del periodo di adesione sono stati esercitati complessivi 45.980 diritti di opzione e sottoscritte 220 azioni. Sono state richieste in prelazione 13 azioni. A seguito di quanto sopra, il numero complessivo di azioni sottoscritte in opzione e prelazione è pari a 233 azioni e pertanto residuano 939.802 azioni. LEGGI TUTTO