More stories

  • in

    Leonardo, S&P migliora outlook a “positivo” e conferma rating “BBB-“

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha rivisto l’outlook su Leonardo, big italiano della difesa, a “positivo” da “stabile” e confermato il rating “BBB-” . Le prospettive positive riflettono l’aspettativa che la performance operativa di Leonardo rimarrà resiliente nei prossimi 12-24 mesi, con un solido flusso di cassa utilizzato per ridurre la leva finanziaria e migliorare le metriche di credito.”Riteniamo che i solidi risultati di Leonardo nel primo semestre del 2024, insieme alle prospettive di deleveraging e allo slancio del settore della difesa, sosterranno una performance resiliente nel 2025 e dovrebbero portare a un miglioramento delle metriche di credito”, si legge nel report.L’agenzia di rating indica anche che il management ha dato una chiara indicazione che intende ridurre il debito di Leonardo, rafforzando così le metriche di credito a livelli commisurati a un rating più elevato. Viene previsto che il funds from operations to debt potrebbe avvicinarsi al 45% nel 2024 e potenzialmente aumentare nel 2025, principalmente grazie alla riduzione del debito e supportato da un graduale miglioramento dei margini EBITDA a oltre l’11% e da un solido free operating cash flow. LEGGI TUTTO

  • in

    Leonardo conferma guidance 2024 dopo primo semestre in crescita

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi pari a 7.985 milioni di euro, in incremento rispetto al primo semestre del 2023 (+15,8%, +10,9% sul dato proforma) in quasi tutti i settori di business; di particolare rilievo l’apporto dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri. L’EBITA è pari a 503 milioni di euro e riflette la solida performance dei business del Gruppo, presentando una crescita rispetto ai primi sei mesi del 2023 (+17,0%, +13,3% sul dato Proforma) in quasi tutti i Settori; sul periodo incide particolarmente l’andamento dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza mentre lo Spazio risente delle previste difficoltà nel segmento manufatturiero.Il risultato netto ordinario è pari a 189 milioni di euro, (197 nel periodo a confronto, 202 nel dato proforma). Il risultato netto è pari a 555 milioni di euro (208 nel periodo a confronto, 213 nel dato proforma) include, oltre al Risultato Netto Ordinario, la plusvalenza – pari a 366 milioni di euro – rilevata a seguito della valutazione al fair value della partecipazione detenuta precedentemente nel gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale dello stesso.”I risultati del primo semestre mostrano una crescita a doppia cifra sulle principali metriche del Gruppo – ha dichiarato l’AD Roberto Cingolani – In questi mesi abbiamo anche raggiunto traguardi importanti nel rafforzamento delle alleanze internazionali assumendo un ruolo attivo nella promozione della Difesa Europea. L’accordo conRheinmetall rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo della nuova generazione di sistemi di difesa terrestre”.”Procede il consolidamento del core business della difesa grazie all’accelerazione del processo di digitalizzazione e alla razionalizzazione del portafoglio con la cessione di Underwater Armaments & Systems che dà ulteriore impulso alla collaborazione tra Leonardo e Fincantieri, e l’uscita da business non-core quali IIA e Skydweller – ha spiegato – La creazione della nuova Divisione Spazio posiziona Leonardo in segmenti di mercato in forte crescita, mentre acquisizioni mirate rafforzeranno il business della Cybersecurity. Il piano di efficientamento è pienamente operativo, con risultati superiori alle attese. Tutto questo conferma la nostra chiara direzione di marcia in linea con gli obiettivi del Piano industriale”.L’Indebitamento Netto di Gruppo, pari a 3.000 milioni di euro, si riduce (0,6 miliardi di euro) rispetto a giugno 2023 grazie al rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo e alla cessione della quota minoritaria di Leonardo DRS intervenuta nell’ultimo trimestre del 2023. Rispetto al 31 dicembre 2023 (2.323 milioni di euro) il dato si incrementa per effetto principalmente dell’andamento del FOCF, oltre che per il pagamento di dividendi per un importo pari a 175 milioni di euro (di cui 159 relativi a Leonardo S.p.a.).Il portafoglio ordini è pari a 43.346 milioni di euro e assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni. Il livello di ordini del semestre equivale ad un book to bill (rapporto fra gli Ordini ed i Ricavi del periodo) pari a circa 1,3.In considerazione dei risultati ottenuti nel primo semestre del 2024 e delle aspettative per i successivi, Leonardo conferma le Guidance per l’intero anno formulate in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2023. LEGGI TUTTO

  • in

    Intermarine (IMMSI) e Leonardo, contratto fino a 2,6 miliardi di euro per navi cacciamine

    (Teleborsa) – Intermarine (Gruppo IMMSI) e Leonardo hanno sottoscritto, nella forma di un Raggruppamento Temporaneo d’Impresa, con NAVARM – Direzione degli Armamenti Navali del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti, un contratto per la fornitura di unità navali per la ricerca e la bonifica delle mine – Cacciamine Nuova Generazione Costieri (CNG/C) e relativo supporto logistico integrato, del valore di 1,6 miliardi per la realizzazione di 5 Unità e di circa 1 miliardo in opzioni per il completamento del programma.Con riferimento alla tranche base, la quota di Intermarine è di 1,165 miliardi di euro, corrispondente a circa il 73% e quella di Leonardo è di 0,430 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 27%. Una ripartizione analoga vale anche per le tranches opzionali. Intermarine ha il ruolo di mandataria, sarà la design authority delle Unità Navali e fornirà il sistema di piattaforma; Leonardo ha il ruolo di mandante, design autority e fornitore del sistema di combattimento.Il programma – si legge in una nota – risponde all’esigenza di rinnovamento della Componente Nazionale di Contromisure Mine in un momento storico caratterizzato da crescenti tensioni internazionali e dalle crescenti minacce poste nella dimensione marittima, sopra e sotto la superficie, come testimoniano i recenti conflitti in corso nelle aree di interesse strategico nazionale (Mar Mediterraneo, Mar Nero, Mar Rosso, Golfo Persico e Mar Baltico). I Cacciamine di Nuova Generazione Costieri saranno in grado di assolvere un ampio spettro di missioni. Tra queste, la bonifica di aree minate e le operazioni cosiddette di seabed surveillance per il controllo e protezione delle infrastrutture critiche subacquee (condotti oil & gas e reti marittime di dati) e la tutela dei beni culturali e dell’ambiente marino. LEGGI TUTTO

  • in

    Lockheed Martin alza la guidance annuale. Focus su F-35

    (Teleborsa) – Lockheed Martin, il più grande contractor militare al mondo, ha riportato un fatturato netto del secondo trimestre 2024 pari a 18,1 miliardi di dollari, rispetto ai 16,7 miliardi di dollari del secondo trimestre del 2023. Gli utili netti sono stati di 1,6 miliardi di dollari, o 6,85 dollari per azione, rispetto a 1,7 miliardi di dollari, o 6,63 dollari per azione, nel secondo trimestre del 2023. La liquidità derivante dalle operazioni è stata di 1,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024, rispetto a 1,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2023. Il free cash flow è stato di 1,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2024, rispetto ai 771 milioni di dollari del secondo trimestre del 2023.”Abbiamo ottenuto ottimi risultati finanziari nel secondo trimestre, con una crescita anno su anno del 9% nelle vendite e del 10% nell’utile operativo del segmento, e una generazione di free cash flow superiore a 1,5 miliardi di dollari – ha detto il CEO Jim Taiclet – La performance da inizio anno ci dà fiducia per aumentare le nostre prospettive per l’intero anno 2024 in termini di vendite, utile operativo e utile per azione. Dal punto di vista operativo, l’F-35 rimane una priorità assoluta e recentemente abbiamo consegnato al cliente il primo aereo configurato con Technology Refresh 3 e anticipiamo le consegne 2024 per soddisfare la nostra gamma prevista di 75-110 F-35″.L’azienda prevede per il 2024 un ricavi compreso tra 70,5 e 71,5 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 68,5-70 miliardi di dollari. L’utile per azione è visto ora a 26,10-26,60 dollari, verso la stima di aprile di 25,65-26,35 dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Leonardo crea JV paritetica con Rheinmetall per carri armati e veicoli corazzati

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, e Rheinmetall, azienda tedesca produttrice di armi, hanno siglato un MoU (Memorandum of Understanding) per la creazione di una nuova Joint Venture paritetica che ha l’obiettivo di sviluppare un approccio industriale e tecnologico di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre.L’accordo – si legge in una nota – è finalizzato allo sviluppo industriale e alla successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armoured Infantry Combat System (AICS) in seno ai programmi dei sistemi terrestri dell’Esercito italiano.In particolare, la joint venture, con sede in Italia, sarà il Lead System Integrator, prime-contractor e system integrator, in entrambi i programmi italiani MBT e AICS e definirà anche la roadmap per la partecipazione nel futuro Main Ground Combat System (MGCS) europeo.”Le sinergie industriali e tecnologiche tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare carri armati e veicoli di fanteria all’avanguardia – ha commentato Roberto Cingolani, AD di Leonardo – Consideriamo questo accordo un contributo fondamentale verso la creazione di uno spazio della difesa europeo”.Nei programmi MBT e AICS, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione dei sistemi di armamento saranno sviluppati e prodotti da Leonardo in base ai requisiti richiesti dal committente italiano. Le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione dei mezzi, le attività di consegna e il supporto logistico saranno realizzati in Italia con una quota italiana del 60%. LEGGI TUTTO

  • in

    Thales aumenta la produzione di missili da 70 mm in Belgio

    (Teleborsa) – Thales, gruppo francese che è leader europeo nei sistemi missilistici da 70 mm, ha inaugurato una nuova linea di produzione nel suo sito di Herstal (Belgio) per far fronte ad un aumento di cinque volte della produzione dei razzi a guida laser.I ritmi di produzione più elevati consentiranno di rispondere più rapidamente al fabbisogno di munizioni delle forze armate, si legge in una nota. Il razzo è del calibro NATO standard da 70 mm (2,75 pollici) attualmente utilizzato in Ucraina.Thales Belgium è l’unico produttore di queste munizioni in Europa. Per incrementare la produzione, il gruppo ha assunto più di 50 nuovi dipendenti, ha rafforzato la catena di fornitura e si è mosso verso l’integrazione verticale di una serie di attività aggiuntive. La capacità di produzione aumenterà da 1.000 razzi guidati a 5.000 entro il 2025.La nuova capacità rappresenta un passo importante in un piano di investimenti da 20 milioni di euro lanciato nel 2023 e rafforzato dal sostegno del governo belga e dal piano Act in Support of Ammunition Production (ASAP) dell’Unione europea.(Foto: © LCVA | Dreamstime.com) LEGGI TUTTO

  • in

    Civitanavi, Lockheed Martin investe 10 milioni di dollari nella partecipata canadese PV-Labs

    (Teleborsa) – Civitanavi Systems, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nel campo dei sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali, ha annunciato che Lockheed Martin, colosso statunitense della difesa e dell’aerospazio, ha investito 10 milioni di dollari in PV-Labs, società canadese specializzata in soluzioni avanzate di imaging aereo, per accelerare lo sviluppo e la produzione della tecnologia FAST (Fifth-generation Advanced Stabilization Turret) di PV-Labs.Si tratta di uno dei maggiori investimenti effettuati da Lockheed Martin nell’ambito della politica canadese dei benefici industriali e tecnologici (ITB), in associazione al contratto di assistenza in servizio (ISS) per il CC-130J; quindi, non si tratta di un investimento in capitale sociale, si legge in una nota.L’anno scorso, Civitanavi Systems ha acquisito una partecipazione del 30% in PV-Labs con un’opzione per l’acquisto del restante 70% entro cinque anni. PV-Labs, con sede a Burlington, Ontario, è attiva nella progettazione e nello sviluppo di sistemi di imaging aereo utilizzati in applicazioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) per i governi e i settori dell’aerospazio e della difesa. In particolare, l’investimento consentirà a PV-Labs di sviluppare completamente la produzione delle prime quattro dimensioni di prodotto includendo la tecnologia FAST, che rappresenta una svolta in termini di dimensioni, peso, potenza e vantaggi di costo per i mercati dell’elettro-ottica e dell’infrarosso aviotrasportati. Questo investimento sosterrà la piena commercializzazione della tecnologia FAST, con vendite previste che genereranno ricavi annuali tra i 70 e i 100 milioni di dollari entro cinque anni.”Apprendere che Lockheed Martin, un punto di riferimento nel settore, abbia investito in PV-Labs, mostra la valenza strategica del nostro investimento – commenta Andrea Pizzarulli, AD di Civitanavi Systems – Investire in tecnologia, è, da sempre, al centro della strategia di crescita di Civitanavi e crediamo che in futuro potremo sfruttare il sistema FAST per consolidare ulteriormente la nostra offerta con soluzioni ISR ad alte prestazioni, scalabili ed economiche”. LEGGI TUTTO

  • in

    Leonardo, a Grottaglie assemblaggio del convertiplano AW609 dopo crisi Boeing

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha incontrato le Organizzazioni Sindacali per annunciare una ulteriore tappa del percorso di diversificazione del sito produttivo di Grottaglie, stabilimento costruito a suo tempo per il programma Boeing 787 Dreamliner e oggi colpito dalla crisi della committente Boeing.Leonardo, nel corso dell’incontro sindacale odierno, ha annunciato di aver selezionato il sito di Grottaglie, per le sue caratteristiche peculiari, come sede dove realizzare l’assemblaggio finale del convertiplano AW609 di Leonardo in Italia.Leonardo – si legge in una nota – ha da tempo avviato un percorso di diversificazione presso l’impianto tarantino grazie alle attività industriali relative a programmi di ultima generazione come l’ala dell’Eurodrone, la fusoliera del velivolo elettrico VX4 di Vertical Aerospace, e della fusoliera del prototipo dell’elicottero a pilotaggio remoto Proteus di Leonardo. Questi programmi, in fase embrionale, già oggi assorbono una forza lavoro di oltre 100 risorse.Sempre a Grottaglie, ha preso forma il nuovo MaTeRIA Lab (Materials Technology Research and InnovAtion Lab), laboratorio di ricerca congiunto tra Leonardo e il gruppo Solvay dedicato allo sviluppo di nuovi materiali compositi e nuovi processi di produzione, fondamentali per il futuro dell’industria aerospaziale.Inoltre, sono in via di allestimento i locali destinati ad ospitare l’Aerotech Campus, corso di alta formazione per laureati in ingegneria, la cui prima edizione a Grottaglie è prevista per l’anno accademico 2024/2025.Il rallentamento della crescita del rateo produttivo e delle consegne del Boeing 787 impone comunque una fermata dello stabilimento di quattro mesi per allineare i volumi produttivi alle ridotte esigenze nel breve periodo. LEGGI TUTTO