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    Deboli le Borse europee orfane di Wall Street

    (Teleborsa) – Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, in una seduta che vede scarsi volumi a causa della chiusura oggi dei mercati americani, per il Juneteenth National Independence Day, una festa federale degli Stati Uniti che commemora la liberazione degli schiavi afroamericani.L’attenzione degli investitori resta concentrato sulle banche centrali. Ieri sera, la Federal Reserve ha mantenuto invariata la politica monetaria al 4,25-4,5%, come ampiamente previsto. Il dot plot ha segnalato ancora due tagli di 25 punti base nel 2025 e le previsioni sul PIL sono state riviste al ribasso. Oggi, la Banca d’Inghilterra, senza sorprese, ha deciso di mantenere i tassi d’interesse fermi al 4,25%, a causa di un”inflazione ancora alta in Regno Unito. La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha abbassato il tasso di 0,25 punti percentuali allo 0%, ribadendo la propria disponibilità ad agire all’occorrenza sul mercato dei cambi. La Norges Bank, la banca centrale della Norvegia, ha ridotto il costo del denaro dal 4,5% al 4,25%, affermando che le prospettive economiche sono incerte, ma se l’economia evolverà in linea generale come attualmente previsto, il tasso di riferimento verrà ulteriormente ridotto nel corso del 2025. Nel frattempo, gli addetti ai lavori osservano attentamente il possibile coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto tra Israele e Iran.Sul mercato valutario, poco mosso l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,148. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,07%. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell’1,22%.Lieve calo dello spread, che scende a +91 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,41%.Nello scenario borsistico europeo soffre Francoforte, che evidenzia una perdita dello 0,71%, pensosa Londra, con un calo frazionale dello 0,26%, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dello 0,86%. A Piazza Affari, il FTSE MIB è in calo (-0,82%) e si attesta su 39.095 punti; sulla stessa linea, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 41.513 punti, ritracciando dello 0,81%.Maglia rosa tra i titoli del FTSE MIB a mostrare un buon guadagno, ENI ottiene un +0,61%.I più forti ribassi, invece, si verificano su Telecom Italia, che continua la seduta con -3,76%.Si concentrano le vendite su Nexi, che soffre un calo del 2,86%.Vendite su Moncler, che registra un ribasso del 2,75%.Seduta negativa per Banco BPM, che mostra una perdita del 2,26%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Garofalo Health Care (+1,57%), MFE A (+0,57%), GVS (+0,55%) e Juventus (+0,52%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Maire, che ottiene -2,61%.Sotto pressione Ferragamo, che accusa un calo del 2,52%.Scivola The Italian Sea Group, con un netto svantaggio del 2,27%. LEGGI TUTTO

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    Listini asiatici in rosso con escalation delle tensioni in Medio Oriente

    (Teleborsa) – Seduta in rosso per i mercati azionari asiatici, con gli investitori preoccupati dell’escalation delle tensioni geopolitiche dopo che la stampa statunitense ha scritto che gli Stati Uniti si stanno preparando per un potenziale attacco militare contro l’Iran. In particolare, un articolo di Bloomberg ha affermato che alti funzionari statunitensi si stanno preparando per un potenziale attacco contro l’Iran, probabilmente nel fine settimana. Ieri, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di avere delle “idee”, ma che avrebbe deciso “un secondo prima del dovuto”.Sul sentiment pesa anche la decisione della Federal Reserve di mantenere invariati i tassi di interesse, con il peggioramento delle stime sull’economia USA, e l’avvertimento del presidente Jerome Powell sulla possibilità che l’inflazione legata ai dazi commerciali aumentasse quest’estate.Sessione negativa per Tokyo, con il Nikkei 225 che sta lasciando sul parterre lo 0,95%, interrompendo la serie di tre rialzi consecutivi, iniziata lunedì scorso; sulla stessa linea, vendite diffuse su Shenzhen, che continua la giornata all’1,00%.In netto peggioramento Hong Kong (-1,79%); pressoché invariato Seul (-0,01%). Sui livelli della vigilia Mumbai (0%); come pure, consolida i livelli della vigilia Sydney (-0,12%).Giornata fiacca per l’Euro contro la valuta nipponica, che passa di mano con un trascurabile +0,02%. Sostanzialmente appiattita sui valori precedenti la seduta dell’Euro nei confronti della divisa cinese, che sta facendo un moderato -0,01%. Seduta trascurata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un timido 0%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,44%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,64%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati asiatici:Venerdì 20/06/202501:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 3,6%)Lunedì 23/06/202502:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 49,4 punti). LEGGI TUTTO

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    Wall Street continua in leggero rialzo: nessuna sorpresa dalla Fed

    (Teleborsa) – Nessuno scossone a Wall Street dalla riunione della Fed, che non riserva sorprese. La banca centrale statunitense ha mantenuto invariati i tassi di interesse per la quarta riunione consecutiva, in previsione di un’inflazione più elevata e di una crescita economica più debole. Oltre alla decisione sui tassi, il comitato ha indicato, attraverso il suo “dot plot”, che sono ancora sul tavolo due tagli entro la fine del 2025.Gli operatori monitorano anche gli ultimi sviluppi in Medio Oriente. Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che il governo iraniano ha contattato gli Stati Uniti in merito al conflitto e ha persino proposto un incontro alla Casa Bianca per risolvere la questione, ma ha aggiunto che la sua pazienza con la Repubblica Islamica è “già finita”. “Potrei farlo. Potrei anche non farlo. Voglio dire, nessuno sa cosa farò”, ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca, quando gli è stato chiesto se si stesse avvicinando a un attacco agli impianti nucleari iraniani.Sempre sul fronte delle banche centrali, domani tocca a Banca d’Inghilterra (BoE), Banca Nazionale Svizzera (SNB) e Norges Bank, dopo che oggi la banca centrale svedese ha tagliato il tasso di interesse di riferimento dal 2,25% al 2,00%.Sul fronte macroeconomico, sono tornate a diminuire le domande di mutuo negli Stati Uniti, nonostante una moderazione dei tassi sui mutui trentennali; sono arrivati dati negativi a maggio dal mercato edilizio americano (permessi edilizi maggio -2%, apertura cantieri -9,8%); sono scese leggermente più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nella settimana al 14 giugno 2025 (245 mila unità).Tra le notizie nel mondo dell’M&A, Nippon Steel ha completato l’acquisizione di US Steel grazie ad un accordo con il governo USA che prevede – tra le altre cose – la conservazione del nome e della sede centrale a Pittsburgh; Bayview Asset Management ha annunciato l’acquisizione di Guild per 1,3 miliardi di dollari.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sale dello 0,30% a 42.342 punti; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 6.000 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,27%); con analoga direzione, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,28%).Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti beni di consumo secondari (+0,51%) e finanziario (+0,45%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Intel (+3,41%), Goldman Sachs (+2,23%), JP Morgan (+2,04%) e Merck (+1,55%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Visa, che continua la seduta con -3,06%. Seduta negativa per Dow, che mostra una perdita del 2,07%. Deludente Salesforce, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Boeing, che mostra un piccolo decremento dello 0,89%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Marvell Technology (+6,82%), Datadog (+3,91%), Intel (+3,41%) e Tesla Motors (+2,51%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Paypal, che ottiene -2,88%. Sotto pressione Fortinet, che accusa un calo dell’1,95%. Scivola Diamondback Energy, con un netto svantaggio dell’1,80%. In rosso CrowdStrike Holdings, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,72%. LEGGI TUTTO

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    Mercato americano positivo in attesa della Fed e delle parole di Powell

    (Teleborsa) – Wall Street è in leggero rialzo, mentre gli operatori monitorano gli ultimi sviluppi in Medio Oriente e si preparano alla decisione della Federal Reserve. Sul primo fronte, il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che il governo iraniano ha contattato gli Stati Uniti in merito al conflitto e ha persino proposto un incontro alla Casa Bianca per risolvere la questione, ma ha aggiunto che la sua pazienza con la Repubblica Islamica è “già finita”. “Potrei farlo. Potrei anche non farlo. Voglio dire, nessuno sa cosa farò”, ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca, quando gli è stato chiesto se si stesse avvicinando a un attacco agli impianti nucleari iraniani.Per quanto riguarda la Fed, analisti e mercato non prevedono modifiche al tasso di riferimento e l’attenzione si concentrerà, come di consueto, sia sulle nuove previsioni che sul discorso del presidente Jerome Powell. Sempre sul fronte delle banche centrali, domani tocca a Banca d’Inghilterra (BoE), Banca Nazionale Svizzera (SNB) e Norges Bank, dopo che oggi la banca centrale svedese ha tagliato il tasso di interesse di riferimento dal 2,25% al 2,00%.Sul fronte macroeconomico, sono tornate a diminuire le domande di mutuo negli Stati Uniti, nonostante una moderazione dei tassi sui mutui trentennali; sono arrivati dati negativi a maggio dal mercato edilizio americano (permessi edilizi maggio -2%, apertura cantieri -9,8%); sono scese leggermente più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nella settimana al 14 giugno 2025 (245 mila unità).Tra le notizie nel mondo dell’M&A, Nippon Steel ha completato l’acquisizione di US Steel grazie ad un accordo con il governo USA che prevede – tra le altre cose – la conservazione del nome e della sede centrale a Pittsburgh; Bayview Asset Management ha annunciato l’acquisizione di Guild per 1,3 miliardi di dollari.Guardando ai principali indici di Wall Street, il Dow Jones sta mettendo a segno un +0,28%; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 6.004 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,4%); sulla stessa tendenza, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,33%).Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti beni di consumo secondari (+0,68%) e informatica (+0,47%).Al top tra i giganti di Wall Street, Intel (+3,70%), JP Morgan (+2,26%), Goldman Sachs (+2,03%) e American Express (+1,88%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Visa, che continua la seduta con -2,85%. Si concentrano le vendite su Dow, che soffre un calo dell’1,76%. Sottotono Salesforce che mostra una limatura dello 0,87%. Deludente Johnson & Johnson, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Marvell Technology (+6,64%), Datadog (+3,78%), Intel (+3,70%) e Tesla Motors (+3,01%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Fortinet, che prosegue le contrattazioni a -1,64%. Fiacca Diamondback Energy, che mostra un piccolo decremento dell’1,48%. Discesa modesta per MongoDB, che cede un piccolo -1,3%. Pensosa Intuit, con un calo frazionale dell’1,26%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee deboli con occhi sul Medio Oriente. Milano tiene la posizione

    (Teleborsa) – Chiusura debole per le Borse europee, che comunque recuperano dai minimi della seduta, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che il governo iraniano ha contattato gli Stati Uniti in merito al conflitto e ha persino proposto un incontro alla Casa Bianca per risolvere la questione, ma ha aggiunto che la sua pazienza con la Repubblica Islamica è “già finita”. “Potrei farlo. Potrei anche non farlo. Voglio dire, nessuno sa cosa farò”, ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca, quando gli è stato chiesto se si stesse avvicinando a un attacco agli impianti nucleari iraniani.La seduta è stata priva di grandi spunti anche per l’attesa della fine della riunione della Fed, che non modificherà il tasso di riferimento ma renderà note le nuove previsioni. L’attenzione, come al solito, sarà sul discorso del presidente Jerome Powell. Sempre sul fronte delle banche centrali, domani tocca a Banca d’Inghilterra (BoE), Banca Nazionale Svizzera (SNB) e Norges Bank, dopo che oggi la banca centrale svedese ha tagliato il tasso di interesse di riferimento dal 2,25% al 2,00%.Sul fronte macroeconomico, nell’Eurozona a maggio la lettura finale del CPI ha confermato l’inflazione complessiva a +1,9% a/a e quella core a +2,3% a/a. Negli Stati Uniti, durante la settimana fino al 14 giugno, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 245 mila, in lieve calo rispetto a 250 mila del periodo antecedente. A maggio i nuovi cantieri residenziali USA hanno sorpreso nettamente al ribasso, segnando una flessione di -9,8% m/m, così come le licenze edilizie, che sono diminuite di -2% m/m.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,28%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,02%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 73,79 dollari per barile, in calo dell’1,40%.Lieve peggioramento dello spread, che sale a +92 punti base, con un aumento di 1 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,38%.Tra le principali Borse europee giornata fiacca per Francoforte, che segna un calo dello 0,50%, sostanzialmente invariato Londra, che riporta un moderato +0,11%, e piccola perdita per Parigi, che scambia con un -0,36%.Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,08% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 41.854 punti, sui livelli della vigilia. Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (-0,09%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,44%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, decolla Telecom Italia, con un importante progresso del 4,73%. Amplifon avanza dell’1,46%. Si muove in modesto rialzo Banca Popolare di Sondrio, evidenziando un incremento dell’1,34%. Bilancio positivo per Brunello Cucinelli, che vanta un progresso dell’1,18%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Iveco, che ha archiviato la seduta a -2,10%. Si concentrano le vendite su Moncler, che soffre un calo dell’1,75%. Tentenna Recordati, che cede l’1,38%. Sostanzialmente debole Campari, che registra una flessione dell’1,06%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, OVS (+3,72%), Anima Holding (+2,05%), BFF Bank (+1,94%) e LU-VE Group (+1,74%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Alerion Clean Power, che ha archiviato la seduta a -2,30%. Vendite su RCS, che registra un ribasso dell’1,54%. Si muove sotto la parità MFE A, evidenziando un decremento dell’1,44%. Contrazione moderata per TXT E-solutions, che soffre un calo dell’1,31%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street in calo alla vigilia della Fed

    (Teleborsa) – Prevale la cautela a Wall Street, con il Dow Jones che continua la seduta con un leggero calo dello 0,27%; sulla stessa linea, l’S&P-500, continua la giornata sotto la parità a 6.006 punti. Debole il Nasdaq 100 (-0,64%); sulla stessa tendenza, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,49%.A pesare sui mercati azionari americani insieme a quelli statunitensi risentono dei continui scontri tra Israele e l’Iran. Nel frattempo gli investitori guardano alla Federal Reserve che terrà oggi il primo giorno della sua riunione di politica monetaria, la cui decisione è prevista per domani sera. Stamattina la Bank of Japan ha deciso, all’unanimità, di lasciare il tasso di riferimento allo 0,50%. L’unica novità è il cambio di atteggiamento rispetto agli acquisti delle obbligazioni sovrane giapponesi (JGB), il cui ritmo di riduzione verrà rallentato rispetto a quanto deciso a marzo. Sempre domani, saranno rese note anche le decisioni di Riksbank e Norges Bank, mentre giovedì tocca a Bank of England e Banca Nazionale Svizzera. Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore energia. Tra i più negativi della lista del paniere S&P 500, troviamo i comparti beni di consumo secondari (-1,02%), sanitario (-0,95%) e utilities (-0,59%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Chevron (+2,22%), Intel (+2,05%), Visa (+1,00%) e IBM (+0,71%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Dow, che prosegue le contrattazioni a -2,16%.In rosso Merck, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,98%.Spicca la prestazione negativa di Nike, che scende dell’1,83%.Tentenna Verizon Communication, che cede l’1,09%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Datadog (+2,60%), Fortinet (+2,27%), CrowdStrike Holdings (+2,09%) e Intel (+2,05%).Le peggiori performance, invece, si registrano su T-Mobile US, che ottiene -4,01%.Lettera su Adobe Systems, che registra un importante calo del 3,91%. LEGGI TUTTO

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    Pioggia di vendite a Milano e sulle Borse europee

    (Teleborsa) – Seduta in calo per Piazza Affari, così come per le principali Borse europee. Gli investitori sono tornati ad essere preoccupati dal conflitto mediorientale tra Iran e Israele, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha chiesto l’evacuazione di Teheran. Bilancio negativo anche per la borsa americana, dove l’S&P-500 segna un calo dello 0,34%. La Federal Reserve terrà oggi il primo giorno della sua riunione di politica monetaria, la cui decisione è prevista per mercoledì sera. Domani saranno rese note anche le decisioni di Riksbank e Norges Bank, mentre giovedì tocca a Bank of England e Banca Nazionale Svizzera.Seduta in frazionale ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,28%. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,25%. Sessione euforica per il greggio, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che mostra un balzo del 2,03%.Lo Spread peggiora, toccando i +91 punti base, con un aumento di 2 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,41%.Tra gli indici di Eurolandia in rosso Francoforte, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,12%, discesa modesta per Londra, che cede un piccolo -0,46%, e spicca la prestazione negativa di Parigi, che scende dello 0,76%.Sessione negativa per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre l’1,36%; sulla stessa linea, chiude in retromarcia il FTSE Italia All-Share, che scivola a 41.825 punti.In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,64%); come pure, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,67%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, tonica Brunello Cucinelli che evidenzia un bel vantaggio del 2,33%.In luce Saipem, con un ampio progresso del 2,09%.Andamento positivo per Tenaris, che avanza di un discreto +1,66%.Piccolo passo in avanti per ENI, che mostra un progresso dell’1,13%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Unicredit, che ha archiviato la seduta a -3,62%.Amplifon scende del 2,70%.Calo deciso per Intesa Sanpaolo, che segna un -2,7%.Sotto pressione BPER, con un forte ribasso del 2,08%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, D’Amico (+3,06%), Technoprobe (+1,43%), Rai Way (+1,36%) e Sesa (+0,95%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Ariston Holding, che ha chiuso a -2,54%.Soffre Intercos, che evidenzia una perdita del 2,37%. LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole. Sale l’attesa per la Federal Reserve

    (Teleborsa) – Partenza all’insegna della debolezza per la borsa di Wall Street con gli investitori preoccupati per il conflitto tra Israele e Iran mentre sembrano affievolirsi le speranze di de-escalation in Medio Oriente.Gli addetti ai lavori guardano anche alle banche centrali, dopo che stamattina la Bank of Japan ha deciso, all’unanimità, di lasciare il tasso di riferimento allo 0,50%. L’unica novità è il cambio di atteggiamento rispetto agli acquisti delle obbligazioni sovrane giapponesi (JGB), il cui ritmo di riduzione verrà rallentato rispetto a quanto deciso a marzo. L’attesa sale, ora, per la Federal Reserve che terrà oggi il primo giorno della sua riunione di politica monetaria, la cui decisione è prevista per domani sera. Domani saranno rese note anche le decisioni di Riksbank e Norges Bank, mentre giovedì tocca a Bank of England e Banca Nazionale Svizzera. Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones scambia con un calo dello 0,37%; sulla stessa linea, in lieve calo l’S&P-500, che continua la giornata sotto la parità a 6.009 punti. In lieve ribasso il Nasdaq 100 (-0,49%); con analoga direzione, in frazionale calo l’S&P 100 (-0,46%). LEGGI TUTTO