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    Philogen, operatività sul buyback

    (Teleborsa) – Philogen, con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 22 al 26 settembre 2025 inclusi, complessivamente 1.547 azioni proprie, pari allo 0,0038% del capitale sociale, al prezzo medio unitario di 22,5250 euro per azione, per un controvalore di 34.846,10 euro.Dall’inizio del programma, Philogen ha acquistato 30.995 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo di 692.193,82 euro.Al 29 settembre, il Gruppo ha in portafoglio complessivamente 363.145 azioni ordinarie, pari allo 0,8942% del capitale sociale.Sul listino milanese, nel frattempo, l’Azienda biofarmaceutica che sviluppa farmaci per il trattamento del cancro e delle malattie infiammatorie croniche estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 23,9 euro. LEGGI TUTTO

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    Innovatec, ok a semestrale post-scissione: confermato focus sulle rinnovabili

    (Teleborsa) – Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2025, a seguito della scissione della business unit Ambiente ed Economia Circolare in favore di Haiki+, efficace dal 10 gennaio 2025.Il primo semestre post-scissione evidenzia un Valore della Produzione di 15,9 milioni di euro e un EBITDA Adjusted negativo di 0,2 milioni. Il risultato netto consolidato di gruppo è pari a -0,5 milioni, migliorando rispetto al dato dello stesso periodo 2024 (-1,4 milioni) grazie alla ridotta incidenza degli oneri finanziari e al riconoscimento di imposte anticipate. La Posizione Finanziaria Netta Adjusted registra un significativo miglioramento, attestandosi a -1,5 milioni rispetto a -68,7 milioni a fine 2024.Innovatec conferma la strategia di crescita nel settore Efficienza Energetica e Rinnovabili, con una pipeline di progetti pari a circa 240 MWp, di cui 190 MWp fotovoltaici e 50 MWp in BESS, e un backlog EPC di 24 milioni di euro. Nel semestre sono stati avviati impianti propri, ceduti progetti autorizzati a terzi e sottoscritti accordi commerciali con Altea Green Power per la compravendita e il co-sviluppo di impianti fotovoltaici.A fronte dei ritardi regolatori e delle aste FER X, Innovatec ha aggiornato la guidance 2025, posticipando gli obiettivi economici agli esercizi successivi. Il nuovo Piano di Sviluppo 2026-2028 sarà presentato a marzo 2026. Il gruppo mantiene una posizione patrimoniale solida e una strategia scalare orientata alla valorizzazione della pipeline e alla generazione di valore sostenibile per gli azionisti. LEGGI TUTTO

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    Usa, indice Fed Dallas settembre peggiora a -8,7 punti

    (Teleborsa) – L’attività manifatturiera in Texas ha continuato a crescere a settembre, seppur a un ritmo più lento, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, si è portato a -8,7 punti rispetto ai -1,8 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero e viceversa.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è sceso a 5,2, in calo di 10 punti rispetto ad agosto e indicativo di una crescita della produzione inferiore alla media. L’indice dei nuovi ordini è sceso di otto punti a -2,6, con un valore negativo che indica un leggero calo della domanda a settembre dopo la ripresa di agosto.L’indice di utilizzo della capacità produttiva è sceso a 3,9 da 13,7, mentre l’indice delle spedizioni è sceso di otto punti a 6,7.(Foto: Carlee Dittemore / Unsplash) LEGGI TUTTO

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    El.En., rilevate 15.000 azioni proprie

    (Teleborsa) – El.En., società attiva nel mercato dei laser quotata all’Euronext STAR Milan, ha reso noto che, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha acquistato, tra il 22 e il 26 settembre 2025, complessivamente 15.000 azioni ordinarie al prezzo unitario medio di 11,0221 euro, per un controvalore pari a 165.332,17 euro.Al 29 settembre, la società ha in portafoglio un totale di 217.530 azioni proprie pari allo 0,2711% del capitale sociale.Sul listino milanese, intanto, il Gruppo Industriale che produce sorgenti e sistemi laser per applicazioni medicali ed industriali estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 11,14 euro. LEGGI TUTTO

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    Extraprofitti, da contributo banche si punta a raccogliere 2,5-3 miliardi

    (Teleborsa) – L’obiettivo cui si guarda, nell’ambito della trattativa tra il governo e le banche per un ipotetico contributo in vista della prossima legge di bilancio, è di arrivare a raccogliere 2,5-3 miliardi. È quanto riporta l’Ansa citando “fonti qualificate della maggioranza”, che spiegano che tutto verrà comunque deciso insieme agli istituti di credito, “con molta calma”, nelle interlocuzioni che sono in corso e che continueranno nelle prossime settimane. Sul tema la maggioranza torna a dividersi. “In vista della prossima manovra, le grandi banche potranno generare un contributo di 5 miliardi di euro per sostenere famiglie, artigiani, commercianti e imprese” ha calcolato dal gruppo economico della Lega, che Matteo Salvini ha consultato per formalizzare una proposta ispirata a quanto sperimentato con successo, da anni, in alcuni Paesi europei. “Nei tre anni di nostro governo – afferma la Lega in una nota – le banche hanno registrato utili per circa 130 miliardi di euro, quadruplicando (!!!) il proprio valore in borsa. In questi anni i grandi istituti hanno deciso una politica di taglio dei costi, con chiusura di migliaia di sportelli e sforbiciate al personale, mentre non sono aumentati significativamente né gli interessi corrisposti ai risparmiatori che hanno soldi fermi sui conti correnti, né i prestiti erogati a famiglie e imprese. La situazione del Paese fa registrare dati positivi di cui siamo orgogliosi, dal record di nuovi posti di lavoro alla disoccupazione ai minimi, ma milioni di italiani sono ancora in difficoltà. Per questo riteniamo ragionevole chiedere un contributo alle grandi banche, a partire dagli enormi guadagni derivanti da interessi e commissioni. L’obiettivo – prosegue il Carroccio – è di utilizzare quei miliardi, come stanno già facendo altri Paesi in Europa, per immetterli nell’economia reale: aumento di stipendi e pensioni, investimenti in sanità, rottamazione pluriennale di 170 milioni di cartelle esattoriali che rendono difficile la vita a 20 milioni di italiani in difficoltà. Chi ha di più, dia di più”.”Io sono assolutamente contrario alle tasse sugli extraprofitti, è roba da Unione Sovietica. Le banche possono dare un contributo ma non esiste il concetto di extraprofitti, non esiste alcuna base giuridica. Le banche possono e devono fare il loro dovere, ma l’extraprofitto è una cosa che non esiste, mi si deve spiegare che cos’è l’extra profitto – ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani –. Tassare gli extraprofitti e continuare a fare minacce alle banche significa mettere in difficoltà tutto il nostro sistema finanziario. Significa spaventare i mercati, significa far fuggire gli investitori, quindi serve sempre buonsenso e senso di responsabilità quando si parla di queste cose. Con le banche dobbiamo parlare. Noi abbiamo già parlato con le banche e vediamo cosa si può fare, ma le minacce alle banche e l’idea di mettere nuove tasse significano soltanto avere effetti negativi, e noi siamo per difendere il mercato e le imprese, comprese le banche. Ognuno deve fare la sua parte, è giusto che le banche facciano la loro parte e parliamo con loro, vediamo cosa possono fare. Ma minacciare extraprofitti non serve a niente”.In passato “siamo stati invitati a un confronto e rispettosi delle istituzioni ci siamo andati e abbiamo fatto un accordo biennale di anticipazione di liquidità con rinvio di crediti fiscali. Siamo interlocutori disponibili al confronto se qualcuno ci chiama e siamo disponibili all’approfondimento dell’accordo biennale e al prosieguo” ha commentato il presidente dell’Abi, Antonio Patuell in merito alla richiesta, da parte della politica, a banche e assicurazioni di un contributo straordinario. LEGGI TUTTO

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    Regionali, Marche e Val d’Aosta inaugurano la tornata d’autunno

    (Teleborsa) – Affluenza in calo alle prime Regionali d’autunno. Nel weekend sono stati chiamati a votare per il rinnovo dei consigli regionali gli abitanti di Marche (circa 1,3 milioni di elettori) e Val d’Aosta (appena 103 mila cittadini). Le urne si sono chiuse alle 23 in entrambe le regioni, ma nelle Marche si potrà votare anche oggi sino alle ore 15.In Val d’Aosta, alla chiusura dei seggi alle ore 23, l’affluenza risultava in calo al 62,98% dal 70,5% delle precedenti elezioni del 2020, con 65.104 votanti sui 103.223 aventi diritto. Questa mattina alle 8 è partito lo spoglio. Per l’elezione del sindaco ed il rinnovo del Consiglio comunale di Aosta ha votato il 57,64% degli aventi diritto, ma l’affluenza più bassa si è registrata a Courmayeur con il 50,57% degli aventi diritto. Nelle Marche, la prima giornata di voto si è chiusa con un’affluenza in calo di cinque punti al 37,71%, rispetto al 42,72 delle precedenti regionali nel 2020. L’affluenza più alta si è registrata a Pesaro Urbino (al 40,07%), mentre la più bassa è quella della provincia di Macerata al 35,82%. Il dato finale dell’affluenza arriverà oggi alle 15, alla chiusura dei seggi.Le elezioni nelle Marche sono un passaggio chiave per verificare la tenuta della maggioranza di centrodestra o per prendere atto di un sorpasso del centrosinistra. Gli sfidanti sono il presidente uscente di centrodestra Francesco Acquaroli e l’avversario di centrosinistra Matteo Ricci. I sondaggi davano il primo in vantaggio e la maggioranza al governo appare abbastanza sicura di poter centrare un bis, mentre una sconfitta avrebbe ripercussioni pesantissime anche a livello nazionale. Non a caso fra gli ultimi provvedimenti del governo ci sono l’estensione alle Marche e all’Umbria della Zona economica speciale (Zes) ed i fondi per le Infrastrutture (circa 5 miliardi di euro per ammodernare i collegamenti con la regione). L’esito delle elezioni nelle Marche sarà cruciale anche per decidere i rapporti di forza all’interno della maggioranza e spartire le candidature delle regioni in bilico, come Puglia e Campania e per quelle sicure come il Veneto, roccaforte del centrodestra da ormai 15 anni cn Luca Zaia al timone. LEGGI TUTTO

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    Giappone, leading indicator luglio rivisto al rialzo

    (Teleborsa) – Si confermano in miglioramento le condizioni economiche del Giappone nel mese di luglio. Il leading indicator è stato rivisto al rialzo a 106,1 punti dai 105,9 preliminari, e rispetto ai 105 punti del mese precedente. Lo rende noto il Cabinet Office del Giappone nella sua lettura definitiva.L’indicatore segna così una variazione pari a +1,1%, superiore al +0,8% preliminare e registrato nel mese precedente. Nello stesso periodo l’indice coincidente sulle condizioni attuali viene indicato a 114,1 punti dai 115,9 di luglio, mentre l’indice differito (lagging index) sulle condizioni future sale a 113,6 punti dai 113,2 punti precedenti. LEGGI TUTTO

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    ELSA Solutions, ricavi e redditività in calo a doppia cifra nel semestre

    (Teleborsa) – ELSA Solutions, società attiva nel settore del motion control e delle batterie special purpose, ha chiuso il primo semestre del 2025 con Ricavi delle vendite pari a 8,8 milioni di euro, rispetto a 11,3 milioni al 30 giugno 2024 (-22,6%), EBITDA pari a 0,8 milioni di euro, rispetto ad 1,4 milioni al 30 giugno 2024 (-42,4%), EBITDA margin al 30 giugno 2025 al 9,2% (12,4% al 30 giugno 2024), Risultato Netto positivo per 0,36 milioni di euro, rispetto 0,75 milioni al 30 giugno 2024 (-51,3%).L’Indebitamento Finanziario Netto è pari a 4,7 milioni di euro al 30 giugno 2025 (debito netto), rispetto a 4,4 milioni (debito netto) al 31 dicembre 2024.Il Backlog al 30 giugno 2025 ( valore complessivo del portafoglio ordini sottoscritti da clienti per prodotti ancora da consegnare) è pari a 6 milioni di euro (10,9 milioni al 30 giugno 2024). “Ad inizio 2025 i mercati hanno subito una forte battuta d’arresto a causa dell’introduzione di dazi sull’importazione ed esportazione dei beni industriali da parte degli Stati Uniti verso i suoi principali partner commerciali, fra cui anche l’UE – ha detto l’AD Davide Dal Pozzo – Sapevamo che sarebbe stato un anno sfidante e che le ricadute sugli investimenti industriali sarebbero state critiche, avendo già notato nel corso del 2024 che alcuni settori industriali stavano subendo un forte rallentamento. Questo contesto ha influenzato anche i risultati da noi conseguiti, con una flessione dei ricavi aggregati”. “Ad oggi le prospettive sull’intero 2025 restano sostanzialmente instabili, soprattutto perché permane un forte clima di incertezza a livello globale – ha aggiunto – Vorrei dare comunque risalto al fatto che, nonostante il calo dei ricavi, l’azienda sta continuando nel percorso di sviluppo del proprio piano di crescita organica attuando le strategie previste, come testimoniato dalla partecipazione alle principali fiere internazionali e dagli investimenti in R&D. Nel solo primo semestre 2025 la società ha acquisito un numero di progetti di elettrificazione sensibilmente superiore al medesimo periodo dell’anno precedente: un indicatore importante sulla qualità e quantità delle nostre attività di Business Development. Confidiamo quindi che una auspicabile risoluzione dei conflitti geopolitici mondiali e una distensione dei rapporti possa fare riprendere quel clima di fiducia necessaria per l’economia e per la produzione industriale”. LEGGI TUTTO