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    Gaza, veto degli Stati Uniti alla bozza di risoluzione ONU

    (Teleborsa) – Gli Stati Uniti hanno posto il veto sulla bozza di risoluzione presentata al Consiglio di sicurezza dell’ONU per Gaza, in cui si chiedeva ad Israele di “revocare immediatamente e senza condizioni” le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari e “l’immediato cessate il fuoco permanente”.La risoluzione ha ottenuto 14 voti a favore e l’unico veto degli Stati Uniti, che era ampiamente atteso in considerazione della posizione espressa dagli Stati Uniti a favore di Israele. Nel motivare il veto, la rappresentante USA all’ONU, Morgan Ortagus, ha spiegato che la bozza di risoluzione “non condanna Hamas e non riconosce il diritto di Israele a difendersi”.”La risoluzione chiede un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente che lascerebbe Hamas nella posizione di poter compiere futuri attacchi come quello del 7 ottobre, come ha minacciato più volte di fare”, ha proseguito Ortagus, aggiungendo “gli ostaggi in questa risoluzione sono poco più che un ripensamento marginale. Gli Stati Uniti non lo accetteranno mai. Il Presidente Trump non lo accetterà mai”.Nel suo intervento al Consiglio di sicurezza, l’ambasciatore palestinese all’ONU, Riyad Mansour, ha ringraziato tutti i Paesi che hanno appoggiato la bozza di risoluzione, criticando invece gli Stati Uniti per il veto. “Questa bozza di risoluzione rappresenta il minimo che l’umanità, la legalità e la moralità impongono. ha affermato Mansour – È profondamente deludente e penoso che sia stata bloccata, negando al Consiglio di sicurezza la possibilità di recitare il giusto ruolo davanti a queste atrocità”. LEGGI TUTTO

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    Capgemini, prezzato bond multi-tranche da 4 miliardi di euro per finanziare acquisizione

    (Teleborsa) – Capgemini, società francese attiva nel settore della consulenza per la trasformazione tecnologica e di business delle aziende, ha prezzato un totale di 4 miliardi di euro di obbligazioni, suddivise in 4 tranche: 1 miliardo di euro di obbligazioni a 2 anni con tasso variabile pari all’Euribor a 3 mesi più lo 0,30%; 0,5 miliardi di euro di obbligazioni a 3 anni con cedola del 2,50% (prezzo di emissione 99,806%); 1,25 miliardi di euro di obbligazioni a 6 anni con cedola del 3,125% (prezzo di emissione 99,409%); 1,25 miliardi di euro di obbligazioni a 9 anni con cedola del 3,50% (prezzo di emissione 99,077%).L’emissione obbligazionaria ha ricevuto una sottoscrizione superiore di circa 3,2 volte, si legge in una nota.”Questa emissione obbligazionaria ha suscitato un forte interesse da parte degli investitori, dimostrando la loro fiducia nel modello di business di Capgemini e nella qualità del suo profilo finanziario – ha commentato il CFO Nive Bhagat – Dimostra inoltre la loro fiducia nella nostra strategia, volta a creare un’azienda leader nelle Intelligent Operations per affrontare il mercato in rapida crescita della trasformazione dei processi aziendali dei clienti basata sull’intelligenza artificiale”.I proventi di questa emissione obbligazionaria saranno utilizzati per finanziare l’acquisizione di WNS, annunciata il 7 luglio 2025, e rifinanziare il suo debito finanziario, nonché per le finalità aziendali generali del gruppo. A seguito di questa emissione obbligazionaria, il prestito ponte sottoscritto nell’ambito dell’acquisizione verrà cancellato. LEGGI TUTTO

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    Regno Unito, vendite al dettaglio aumentano più delle attese ad agosto

    (Teleborsa) – Crescono più delle attese in tutte le letture le vendite al dettaglio in Regno Unito. Secondo l’Office for National Statistics, le vendite retail hanno segnato ad agosto 2025 un incremento dello 0,5% su base mensile, dopo il +0,5% registrato a luglio e contro il +0,4% stimato dal consensus.Su base annua si registra una variazione positiva dello 0,7%, sopra le aspettative (+0,6%), dopo il +0,8% di luglio.Le vendite al dettaglio core, che escludono i carburanti, sono salite dello 0,8% su mese, (+0,3% le attese) dopo il +0,4% del mese precedente. Su anno, il dato core ha segnato un +1,2% dopo il +1% precedente (+0,8% erano le attese).(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Germania, prezzi alla produzione scendono più delle attese ad agosto

    (Teleborsa) – Sorprendono al ribasso i prezzi alla produzione in Germania ad agosto 2025. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica tedesco, i prezzi all’industria hanno registrato un decremento mensile dello 0,5%, rispetto al -0,1% del mese precedente. Le stime degli analisti erano per una discesa dello 0,1%.Su base annuale, i prezzi hanno segnato una variazione negativa del 2,2%, dopo il -1,5% di luglio e rispetto al -1,8% atteso dagli analisti.I prezzi dell’energia sono scesi dell’8,5% su base annuale e dell’1% a livello mensile. LEGGI TUTTO

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    Tokyo in ribasso dopo piani della Bank of Japan per vendita di asset

    (Teleborsa) – Seduta mista per i mercati azionari asiatici, dove prevale il colore rosso, con i principali indici che non hanno seguito Wall Street, che invece ha segnato nuovi record dopo il primo taglio dei tassi dell’anno della Fed. Il Nikkei giapponese ha invertito i guadagni iniziali dopo che la Bank of Japan ha mantenuto invariati i tassi di interesse, come da attese, ma ha annunciato che venderà le sue partecipazioni in ETF e REIT (la BoJ si è dimostrata un affidabile acquirente di ETF su larga scala, fornendo di fatto un supporto alla domanda per i principali indici). Gli investitori hanno anche notato che due membri del board della BoJ hanno espresso dissenso dalla decisione di mantenere i tassi, un segnale di crescente orientamento aggressivo.I dati pubblicati questa mattina hanno mostrato che l’indice core dei prezzi al consumo giapponese è aumentato del 2,7% ad agosto rispetto all’anno precedente, rallentando dal 3,1% di luglio, ma rimanendo al di sopra dell’obiettivo del 2% della Banca del Giappone per il 30esimo mese consecutivo.A Tokyo, si muove sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto percentuale dello 0,64%, spezzando la catena positiva di dieci consecutivi rialzi, iniziata il 4 di questo mese; sulla stessa linea, perde terreno Shenzhen, che ritraccia dell’1,28%.In lieve ribasso Hong Kong (-0,29%); sulla stessa linea, in frazionale calo Seul (-0,69%). Poco sotto la parità Mumbai (-0,55%); leggermente positivo Sydney (+0,44%).Andamento annoiato per l’Euro contro la valuta nipponica, che scambia in ribasso dello 0,44%. Sostanziale invarianza per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che passa di mano con un trascurabile -0,17%. Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un moderato -0,19%.Il rendimento per l’obbligazione decennale giapponese è pari 1,64%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese tratta 1,86%. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 19 settembre 2025

    (Teleborsa) – Venerdì 19/09/202501:30 Giappone: Prezzi consumo, annuale (preced. 3,1%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,5%)08:00 Regno Unito: Vendite dettaglio, annuale (atteso 0,6%; preced. 0,8%)08:45 Francia: Fiducia imprese, mensile (atteso 96 punti; preced. 96 punti)09:00 Germania: Prezzi produzione, annuale (atteso -1,8%; preced. -1,5%)09:00 Germania: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,1%; preced. -0,1%)10:00 Italia: Produzione costruzioni, mensile10:00 Italia: Produzione costruzioni, mensile (preced. -1,4%)(Foto: Silkstock – stock.adobe.com (ex Fotolia.it)) LEGGI TUTTO

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    Francia in piazza contro la manovra: più giustizia sociale, ricchi nel mirino

    (Teleborsa) – Tassa sui ricchi, riforma delle pensioni, inflazione e carovita sono i temi dominanti nei circa 250 cortei che hanno percorso le strade di grandi città e piccoli centri della Francia che ha visto una partecipazione – secondo gli organizzatori – di oltre 1 milione di persone. Numerose le bandiere palestinesi e gli inviti per Macron a dimettersi. Sindacati in testa al corteo, riuniti per la prima volta dopo il 2023, quando si separarono sulla strategia da seguire nella battaglia contro la riforma delle pensioni. Si sono rallegrati per il successo della giornata, “oltre il doppio della gente in piazza rispetto alla manifestazione di 8 giorni fa”.La partecipazione allo sciopero c’è stata nei trasporti e nel settore pubblico, ma meno importante rispetto alle previsioni. Alla fine, i leader sindacali si sono riuniti ma non sono riusciti a mettersi d’accordo su una nuova data per tornare a sfilare in piazza, iniziativa che pure era stata annunciata. Per il governo invece sono stati “oltre 500.000 i manifestanti”, la metà rispetto alla fotografia dei sindacati. E il primo ministro, con un inatteso e inconsueto comunicato post cortei, ha assicurato di essere concentrato sui temi portati in piazza annunciando nuove consultazioni con i sindacati nei prossimi giorni. Bruno Retailleau, ministro dell’Interno, ha proclamato con soddisfazione: “La Francia non è stata bloccata” LEGGI TUTTO

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    Lennar, terzo trimestre negativo con calo del prezzo di vendita delle case

    (Teleborsa) – Lennar, una delle più grandi azienda di costruzioni edili negli Stati Uniti, ha chiuso il terzo trimestre (terminato il 31 agosto 2025) con un utile netto attribuibile alla società di 591 milioni di dollari, ovvero 2,29 dollari per azione, rispetto ai 1,2 miliardi di dollari, ovvero 4,26 dollari per azione, dello stesso periodo 2024. I ricavi derivanti dalle vendite di case sono diminuiti del 9% nel terzo trimestre del 2025, passando da 9,0 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024 a 8,2 miliardi di dollari. La flessione è dovuta principalmente a una diminuzione del 9% del prezzo medio di vendita delle case consegnate. Le consegne di nuove case sono state pari a 21.584 unità nel terzo trimestre del 2025, rispetto alle 21.516 unità del terzo trimestre del 2024.”I nostri risultati del terzo trimestre riflettono sia le continue pressioni del mercato immobiliare attuale sia la coerenza della strategia operativa di Lennar – ha detto il co-CEO Stuart Miller – In questo trimestre abbiamo consegnato 21.584 case e registrato 23.004 nuovi ordini. Il raggiungimento di questi risultati ha richiesto ulteriori incentivi, che hanno portato a una riduzione del prezzo medio di vendita di 383.000 dollari, e il nostro margine lordo è sceso al 17,5%, mentre le nostre spese generali e amministrative si sono attestate all’8,2%, riflettendo le deboli condizioni di mercato”.”I tassi di interesse sono rimasti elevati per tutto il terzo trimestre, per poi scendere verso la fine – ha aggiunto – Questa tendenza al ribasso, unita al recente taglio dei tassi da parte della Fed, ci rende ottimisti in vista del quarto trimestre. Pertanto, riteniamo che questo sia il momento giusto per moderare i nostri volumi e consentire al mercato di recuperare terreno. Di conseguenza, per il quarto trimestre del 2025, prevediamo nuovi ordini pari a 20.000-21.000 case, consegne pari a 22.000-23.000 case e un margine lordo di circa il 17,5%, in linea con il terzo trimestre, a seconda delle condizioni di mercato”.(Foto: Sebastian Wagner / Pixabay) LEGGI TUTTO