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    Mediobanca, consiglieri e dirigenti continuano a vendere azioni

    (Teleborsa) – I vertici di Mediobanca continuano a vendere azioni dopo il successo dell’offerta pubblica di Banca Monte dei Paschi di Siena.Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca, ha venduto 100 mila azioni di Piazzetta Cuccia il 18 settembre 2025, secondo quanto emerge da un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 21,378 euro, per un controvalore di circa 2,14 milioni di euro.Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, ha venduto 465.222 di azioni il 18 settembre 2025, secondo quanto emerge da un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 21,4107 euro, per un controvalore di circa 9,96 milioni.Francesco Saverio Vinci, direttore generale di Mediobanca, ha venduto 112.688 azioni di Piazzetta Cuccia il 18 settembre 2025, secondo quanto emerge da un internal dealing. Il prezzo medio ponderato è stato pari a 21,5776 euro, per un controvalore di circa 2,43 milioni.Ancora, tra i vertici delle società del gruppo Mediobanca, Antonio Domenico Santese, consigliere di SelmaBipiemme Leasing, nella giornata del 18 settembre, ha ceduto 2.000 azioni a 21,50 euro ciascuna per un controvalore complessivo di 43 mila euro. LEGGI TUTTO

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    Giappone, inflazione in frenata al +2,7% su anno ad agosto

    (Teleborsa) – Frena l’inflazione in Giappone nel mese di agosto 2025. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un aumento del 2,7% su anno, al di sotto del 3,1% di luglio.Il dato su base mensile (non destagionalizzato) mostra un incremento dello 0,1%, come il mese precedente.Il dato core, che esclude la componente alimentare e l’energia, si è attestato al 2,7% a livello tendenziale, rispetto al 3,1% precedente e risulta uguale alle attese. LEGGI TUTTO

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    Pattern debutta sul Nasdaq con una capitalizzazione di 2,5 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Pattern Group, società statunitense attiva nell’accelerazione dei marchi sui marketplace globali di e-commerce sfruttando tecnologie proprietarie e intelligenza artificiale, ha prezzato la sua offerta pubblica iniziale (IPO) a 14 dollari per azione (a metà della forchetta individuata in precedenza). L’offerta consiste in 10.714.286 azioni ordinarie di Serie A offerte da Pattern e 10.714.286 azioni ordinarie di Serie A offerte dagli azionisti esistenti. La raccolta totale è stata di circa 300 milioni di dollari e la valutazione ottenuta è stata di 2,5 miliardi di dollari.Inoltre, alcuni azionisti venditori hanno concesso ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per acquistare fino a un massimo di ulteriori 3.214.285 azioni ordinarie di Serie A di Pattern al prezzo di offerta pubblica iniziale, al netto di sconti e commissioni di sottoscrizione.Le azioni inizieranno a essere negoziate sul Nasdaq oggi, il 19 settembre 2025, con il simbolo “PTRN”. LEGGI TUTTO

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    UK, fiducia dei consumatori scende più delle attese a settembre

    (Teleborsa) – L’indice di fiducia dei consumatori britannici di GfK, a lungo termine, è sceso di due punti, attestandosi a -19 a settembre 2025, contro attese degli analisti per un -18 punti. Tutti i dati sono in calo rispetto all’annuncio del mese scorso. “Questo mese si respira un’aria autunnale, con tutti e cinque gli indicatori di fiducia dei consumatori in calo e il punteggio complessivo dell’indice di settembre in calo di due punti, da -17 a -19 – ha commentato Neil Bellamy, Consumer Insights Director di GfK – Il calo dei tassi di interesse del 7 agosto non sembra aver fornito alcun evidente impulso all’umore finanziario dei consumatori né distolto l’attenzione dalle questioni di costo quotidiane. Entrambi gli indicatori di finanza personale, passati e futuri, sono in calo, mentre il nostro indicatore sugli acquisti principali è sceso di tre punti, a -16”. “Ancora più sorprendente è il calo di otto punti nelle intenzioni di risparmio – ha aggiunto – Guardando all’economia, il sentiment sta calando bruscamente: a giugno 2024 il nostro indicatore prospettico si attestava a -11, ma appena 15 mesi dopo è crollato a -32. Anche le percezioni dell’anno passato rimangono deboli. in calo di tre punti rispetto al mese scorso, attestandosi a -45. Con gli aumenti delle tasse previsti nel bilancio di novembre, il rischio è che la fiducia inevitabilmente diminuisca, proprio come le foglie d’autunno”.(Foto: © Eros Erika / 123RF) LEGGI TUTTO

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    La Bank of Japan lascia i tassi invariati e decide di iniziare a vendere ETF

    (Teleborsa) – Il consiglio direttivo della Bank of Japan (BoJ) ha deciso, con una maggioranza di 7 a 2, di lasciare i tassi di interesse invariati allo 0,50%, come da attese del mercato.Per quanto riguarda gli exchange-traded fund (ETF) e i fondi comuni di investimento immobiliare giapponesi (J-REIT) in suo possesso, la banca centrale ha deciso, all’unanimità, di vendere tali attività al mercato in conformità con i principi fondamentali per la loro cessione, tra cui il principio di evitare effetti destabilizzanti sui mercati finanziari. L’entità delle vendite sarà generalmente equivalente a quella delle “azioni acquistate da istituzioni finanziarie” (gli importi delle vendite di ETF e J-REIT rappresenteranno circa lo 0,05% dei valori di negoziazione sui mercati).A marzo 2024, la BoJ aveva deciso di interrompere gli acquisti di ETF e J-REIT. Ora venderà ETF sul mercato a un ritmo di circa 330 miliardi di yen all’anno, in base ai prezzi formati sul mercato valutario, e venderà J-REIT sul mercato a un ritmo di circa 5 miliardi di yen all’anno.La BoJ ritiene che l’economia giapponese si è ripresa moderatamente, sebbene si sia osservata una parziale debolezza. I consumi privati ??hanno mostrato una buona tenuta, nonostante il miglioramento della situazione occupazionale e dei redditi, nonostante la debolezza del sentiment dei consumatori dovuta all’impatto degli aumenti dei prezzi e di altri fattori.Sul fronte dei prezzi, con il proseguimento delle misure volte a trasferire gli aumenti salariali sui prezzi di vendita, il tasso di incremento annuo dell’indice dei prezzi al consumo (CPI, tutti i prodotti esclusi i prodotti alimentari freschi) si è attestato di recente tra il 2,5% e il 3,0%, a causa degli effetti dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, come quelli del riso, e di altri fattori. Le aspettative di inflazione sono aumentate moderatamente.In ogni caso, “rimane molto incerto come evolveranno le politiche commerciali e di altro tipo in ciascuna giurisdizione e come reagiranno l’attività economica e i prezzi esteri – si legge nel rapporto della BoJ – È pertanto necessario prestare la dovuta attenzione all’impatto di questi sviluppi sui mercati finanziari e valutari, nonché sull’attività economica e sui prezzi del Giappone”. LEGGI TUTTO

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    Fed, Hassett: taglio tassi di 25 bp prudente e “buon primo passo nella giusta direzione”

    (Teleborsa) – Il direttore del Consiglio Economico Nazionale della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha espresso il suo sostegno alla decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base mercoledì, nonostante le pressioni del presidente Donald Trump e dei suoi alleati per una mossa più incisiva.”Procedere lentamente e con costanza verso un obiettivo, osservando l’arrivo dei dati, è questa la politica prudente”, ha detto Hassett in un’intervista alla CNBC giovedì. Ha poi commentato che la decisione del nuovo governatore della Fed, l’ex presidente del Consiglio economico della Casa Bianca, Stephen Miran, che aveva spinto per una riduzione maggiore, pari a 50 punti base, ma è stato messo in minoranza con 11 voti a 1. Ad avviso di Hassett, infatti, il taglio più contenuto di 25 bp è stato “un buon primo passo nella giusta direzione, verso tassi molto più bassi”.Il consigliere economico di Trump ha anche valutato l’impatto di una forte crescita economica, con un trend superiore al 3% nel terzo trimestre, un fattore che normalmente non giustificherebbe una riduzione dei tassi di interesse, soprattutto con un’inflazione superiore all’obiettivo del 2% della Banca Centrale. Tuttavia, Trump sostiene che i tagli sono necessari per sostenere il mercato immobiliare statunitense e Hassett non si discosta dall’idea, ma loda la prudenza dei banchieri centrali.”È molto più prudente per la Fed valutare tutti i modelli, avere una diversità di opinioni e decidere cosa fare in questa economia che sembra davvero decollare, con un’inflazione in decelerazione ma superiore al target”, ha concluso Hassett.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

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    FactSet scivola a Wall Street dopo stime deludenti

    (Teleborsa) – Si muove in forte ribasso il titolo FactSet Research Systems che passa di mano in perdita dell’8,58%.Il fornitore di dati finanziari ha previsto un utile per azione rettificato per l’esercizio 2026 inferiore alle attese: l’EPS è visto tra 16,90 e 17,60 dollari contro i 18,27 dollari del consensus.FactSet ha chiuso il quarto trimestre con EPS (un utile per azione) di 4,05 dollari, al di sotto delle aspettative degli analisti di 4,13 dollari.I ricavi sono stati pari a 596,9 milioni, superiori alle previsioni del mercato (592,8 milioni). La tendenza ad una settimana della società che fornisce informazioni finanziarie integrate e applicazioni analitiche agli investitori è più fiacca rispetto all’andamento dell’S&P-500. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Il quadro tecnico di FactSet Research Systems suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 296,2 USD con tetto rappresentato dall’area 328,4. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 285,1. LEGGI TUTTO

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    Bonus edilizi,si valuta estensione al 50% nel 2026

    (Teleborsa) – Il governo sta lavorando per estendere i bonus edilizi al 50% nel 2026 e per valutare la possibilità di usufruirne in 5 anziché 10 anni. Lo ha confermato la viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Vannia Gava.”Insieme al ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, stiamo lavorando per cercare di portare al 50% le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni delle abitazioni anche nel 2026, oggi al 36% – ha spiegato in una nota – e valutiamo di rendere possibile usufruirne in 5 anni anziché 10, rendendo l’ecobonus più immediato e conveniente”. .”Con queste misure vogliamo aiutare le famiglie, sostenere l’edilizia – settore chiave per l’economia – e promuovere la riqualificazione delle città, nel rispetto delle risorse pubbliche”, ha concluso. LEGGI TUTTO