More stories

  • in

    Mimit: apre nuovo sportello “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”

    (Teleborsa) – Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con decreto direttoriale del 18 luglio, dà ufficialmente il via al nuovo sportello per l’accesso alle agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, in attuazione dell’investimento M2C2 – 5.1, sottoinvestimento 1 del Pnrr. Le domande – fa sapere il Mimit in una nota – potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 17 settembre alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025, tramite la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del ministero.Le risorse disponibili sono pari a 134.018.568,13 euro, somma residua non utilizzata nella precedente edizione del bando (decreto direttoriale 23 dicembre 2024), a valere sullo strumento agevolativo del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, che ha l’obiettivo di incentivare l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici. Tale importo – sottolinea il Mimit – potrà essere eventualmente incrementato con ulteriori risorse, anche di provenienza comunitaria.Gli investimenti oggetto di agevolazione devono prevedere costi ammissibili compresi tra 3 e 20 milioni di euro e riguardare interventi finalizzati a: efficientamento energetico, produzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione o di idrogeno rinnovabile per autoconsumo, riduzione del consumo di acqua, della quantità di materie prime e semilavorati utilizzati e/o dei rifiuti conferiti in discarica. L’intensità dell’aiuto sarà modulata in funzione della natura e della localizzazione dell’investimento, oltre che della tipologia dei costi.Sono previste due riserve specifiche in favore dei progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia (il 40% delle risorse stanziate) e delle imprese energivore (il 50% delle risorse stanziate).Ai fini dell’ammissibilità, – fa sapere il Mimit – è richiesta la presentazione di una relazione tecnica in forma di perizia asseverata, redatta secondo lo schema disponibile sul sito di Invitalia. Tale relazione potrà essere predisposta da: geologi, ingegneri e periti industriali, anche facenti parte dell’organico della società richiedente, iscritti all’ordine professionale di riferimento; esperti in gestione dell’energia (EGE) certificati secondo la norma UNI CEI 11339 da un Organismo accreditato per lo specifico scopo; società di servizi energetici (ESCO) certificate secondo la norma UNI CEI 11352 da un Organismo accreditato per lo specifico scopo; i legali rappresentanti dei soggetti richiedenti le agevolazioni, limitatamente ai propri programmi di investimento che si intendono porre in essere all’interno del perimetro del sistema di gestione dell’energia, per il quale è stata ottenuta la certificazione secondo la norma UNI CEI EN ISO50001 da un Organismo accreditato per lo specifico scopo.Al momento della presentazione della domanda, unitamente al possesso dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità, il richiedente dovrà dichiarare di essere in regola con gli obblighi previsti dal decreto legge 31 marzo 2025, n. 39, “Misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali”.Il ministero segnala, infine, che a differenza del precedente bando, non è più concessa la possibilità di richiedere l’attivazione nei limiti e alle condizioni del Quadro temporaneo Ucraina, regime ormai prossimo alla scadenza (31/12/2025).Conclusa l’attività istruttoria, e tenuto conto delle risorse disponibili, Invitalia redigerà una graduatoria entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello. La graduatoria indicherà le domande ammissibili e finanziabili, quelle ammissibili ma non finanziabili per insufficienza di fondi, nonché le domande non ammissibili. LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari si conferma la migliore in Europa a metà giornata

    (Teleborsa) – Piazza Affari si conferma in vetta alle Borse europee, evidenzia un buon vantaggio rispetto al resto d’Europa, in cui regna una maggiore cautela. A rendere prudenti gli investitori concorrono le incertezze relative alle politiche commerciali di Trump e le scelte relative alla successione alla Fed. Fra i fattori di pressione anche il warning la ciato dalcolosso riassicurativo tedesco Munich Re.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,164. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,37%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+0,78%), raggiunge 64,38 dollari per barile. LEGGI TUTTO

  • in

    Lavoro nel Turismo: più occupati ma anche più figure introvabili

    (Teleborsa) – Il lavoro nel turismo cresce, ma la mancanza di personale rischia di arrestare bruscamente la corsa di un settore che traina l’economia italiana da anni. Nel 2024 questo comparto ha continuato a creare occupazione, superando 1,5 milioni di addetti (+2,1% rispetto al 2023 e+21,5% rispetto al 2014). Ma dietro i numeri da record si nasconde un paradosso: mai così tanti lavoratori introvabili. Rispetto al 2019, quando i profili mancanti erano 210 mila (24,6%) il numero delle assunzioni di difficile reperimento si è triplicato, toccando quota 604 mila (51,8%). E a farne le spese sono soprattutto le aziende del Centro Nord. È quanto emerge dall’analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, “L’occupazione nel turismo, tra opportunità e limiti di crescita”, elaborata su dati Istat.Le imprese faticano soprattutto a trovare cuochi, pasticcieri, gelatai e camerieri. “Un’emergenza silenziosa che – si legge nel report – rischia di inceppare il motore di uno dei comparti chiave dell’economia nazionale”. Se, da un lato, il settore si consolida e vede aumentare soprattutto il lavoro dipendente (9% in cinque anni) nelle aree del Centro Italia così come nel Mezzogiorno, dall’altro continua a scontare difficoltà crescenti nell’intercettare i profili richiesti. A mancare sono soprattutto cuochi (irreperibili nel 61,7% dei casi), pasticcieri e gelatai (59,8%), camerieri (54,7%), baristi (50,6%) e, ancor di più, i tecnici della produzione e preparazione alimentare (76,4%). La difficoltà riguarda in modo particolare le regioni che negli ultimi anni hanno assistito a una crescita del fabbisogno di figure per il comparto ricettivo-ristorativo: è il caso, ad esempio, della Sicilia, Calabria e Sardegna. Ma le regioni dove si registra più affanno sono nel Centro Nord: dopo il Molise (66,6% dei profili giudicati irreperibili dalle aziende), spiccano Umbria (61,1%), Trentino Alto Adige (58,4%), Lazio (58,1%), Piemonte e Val D’Aosta (55,7%). A pesare sul comparto sono fattori strutturali significativi: l’assenza sistemica di percorsi formativi idonei che producano personale qualificato in misura adeguata alle richieste, stagionalità e intensità del lavoro. In questa situazione, tuttavia, si intravedono dei segnali positivi: negli ultimi anni è cresciuta, infatti, la domanda di lavoratori con qualifica di formazione professionale, la cui incidenza sul totale delle assunzioni previste è passata dal 43,2% del 2019 al 51,7% del 2024. Piccolo segnale di un’evoluzione in corso anche se ancora molto lenta.”Il turismo rappresenta un volano per l’economia del nostro Paese, ma non possiamo ignorare l’altra faccia della medaglia: la difficoltà crescente nel trovare lavoratori qualificati rischia di trasformarsi in un’emergenza strutturale che mette a rischio lo sviluppo futuro del comparto e l’andamento positivo dell’occupazione – ha dichiarato il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca –. Oggi più che mai è fondamentale vincere la sfida del reperimento delle competenze investendo nella formazione mirata, soprattutto aumentando gli Its”. LEGGI TUTTO

  • in

    Fisco, Leo: firmato decreto per Ires premiale

    (Teleborsa) – “È stato firmato oggi il decreto ministeriale che dà attuazione all’Ires premiale, misura sperimentale introdotta con l’ultima Legge di bilancio, che prevede una riduzione di 4 punti dell’aliquota Ires – dal 24 al 20 per cento – per le imprese che investono nella produzione e assumono nuovo personale”. Lo annuncia il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.”Fin dal suo insediamento, questo Governo ha stabilito una rotta ben chiara e precisa: premiare chi scommette sulla produttività e sulla crescita della nostra Nazione. Con questo provvedimento diamo concreta attuazione a un principio semplice e chiaro: chi più assume e investe, meno paga”, aggiunge il viceministro. Leo ricorda che “questo decreto è frutto di un lungo e costante confronto con il mondo produttivo” e “gestisce tutte le complesse casistiche utili per il calcolo e la concessione dell’agevolazione venendo incontro alle esigenze delle imprese. Ad esempio, sono concessi tempi più ampi per l’interconnessione dei beni strumentali, sono gestiti i casi relativi alle operazioni straordinarie e viene concessa la possibilità di utilizzare le perdite pregresse”.”Da questo punto di vista – continua Leo – ci tengo a ringraziare il dipartimento delle Finanze e la Ragioneria Generale dello Stato per l’importante e impegnativo lavoro svolto nel corso di questi mesi per rendere la misura fruibile a 360 gradi nonché coerente con il dettato normativo e con le risorse finanziarie stanziate.” “Si tratta di un intervento sperimentale, che verrà valutato attentamente al fine di renderlo strutturale. Puntiamo a dare alle imprese strumenti utili per crescere e innovare, creando nuova occupazione e rafforzando la competitività del sistema Italia”. LEGGI TUTTO

  • in

    Superbonus, ENEA: investimenti superbonus raggiungono 121,5 miliardi

    (Teleborsa) – Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 30 giugno 2025 era complessivamente pari a 500.295 (erano 500.061 a fine maggio). È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni.Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 121,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda invece le detrazioni che riguardano lavori già conclusi ammontano a poco più di 116,9 miliardi di euro.Complessivamente, al 30 giugno, si sono registrate 137.799 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 83,1 miliardi, pari al 67,7% del valore complessivo ammesso a detrazione, 245.097 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 28,7 miliardi di investimento, pari al 23% dell’investimento complessivo, e 117.394 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 11,5 miliardi pari al 9,3% del totale). LEGGI TUTTO

  • in

    Trenitalia, tecnologia e investimenti per un servizio sempre più efficiente

    (Teleborsa) – Con oltre 24mila dipendenti e collegamenti nazionali e internazionali, Trenitalia trasporta ogni giorno più di un milione e mezzo di viaggiatori. Lo ha spiegato l’ad di Trenitalia Gianpiero Strisciuglio intervistato da Italpress Economy. “Attraverso un’offerta capillare che conta 270 Frecce, 6mila treni regionali, insieme agli oltre 120 Intercity, più di 30 collegamenti internazionali e 200 collegamenti intermodali che si agganciano al servizio ferroviario, l’impegno di Trenitalia – ha proseguito l’ad – si intensifica per garantire il diritto alla mobilità in un periodo, come quello estivo, che richiede uno sforzo notevole”.Grande attenzione anche all’attività predittiva e alla digitalizzazione dei servizi. “Abbiamo installato – ha detto Strisciuglio – oltre 250mila QR Code sui treni, per fornire accesso immediato ai servizi informativi e in tempo reale”. A questo si aggiunge l’uso sperimentale di una chatbot su WhatsApp che supporta i passeggeri nella pianificazione del viaggio. L’obiettivo è ridurre al minimo i disagi, soprattutto in una fase in cui la rete ferroviaria è nel pieno di una trasformazione infrastrutturale, con 1.200 cantieri attivi al giorno. “Si potrà viaggiare da Roma a Bari in circa tre ore. Da Bari a Napoli in due. Importanti novità – ha annunciato l’ad – anche sulla trasversale Padana dove sarà possibile specializzare le infrastrutture e i servizi attraverso la creazione di una rete AV dedicata, per generare nuova capacità ferroviaria a servizio delle aree metropolitane”.Sul fronte del rinnovo della flotta, Trenitalia ha previsto investimenti significativi in tutte le aree di servizio. “L’alta velocità continuerà a crescere, con un investimento di oltre 1,3 miliardi di euro – ha detto Strisciuglio – per l’acquisto di 46 nuovi Frecciarossa. A questi si aggiunge il continuo rinnovo della flotta regionale, che porterà al rinnovo quasi totaledella flotta entro il 2027. Nel segmento Intercity stiamo investendo oltre 500 milioni di euro per introdurre 20 nuovi treni ibridi, 12 elettrotreni e 6 treni a batteria. L’obiettivo è puntare su soluzioni tecnologicamente avanzate, sostenibili e orientate alla qualità del servizio”.Importante anche il focus sull’internazionalizzazione dell’alta velocità. Strisciuglio ha sottolineato che “il Frecciarossa tra Milano e Parigi, riattivato ad aprile scorso, ha avuto un grande successo e stiamo lavorando ad un nuovo collegamento tra Roma e Milano con Monaco di Baviera. Il servizio partirà dalla fine del 2026 e si espanderà progressivamente verso Berlino e Napoli. Un progetto concreto che vedrà impegnate Trenitalia e i partner tedeschi in un altro collegamento prestigioso a livello transfrontaliero”. LEGGI TUTTO

  • in

    Munich Re cola a picco dopo taglio guidance 2025

    (Teleborsa) – Munich Re taglia la guidance 2025 e fa colare a picco tutto il comparto delle riassicurazioni, che evidenzia oggi pesanti ribassi. Il titolo MUnich Re perde circa il 7% a Francoforte, mentre la connazionale Hannover Re cede circa il 4%, Swiss Re il 2,3% ed Allianz l’1,5%.La compagnia di riassicurazione tedesca Munich Re ha tagliato le stime sui ricavi di riassicurazione 2025 a circa 40 miliardi dai 42 miliardi precedenti, facendo cenno alla debolezza dell’attività ed allo sfavorevole andamento del cambio, mentre la stima sui ricavi complessivi scende a 62 miliardi dai 64 miliardi precedenti. La compagnia ha invece mantenuto il suo target di utile per l’intero anno di 6 miliardi.Il secondo trimestre si è chiuso con un utile di Gruppo di 2,1 miliardi, ma i ricavi sono scesi leggermente a 14,8 miliardi. Il Business riassicurativo ha contribuito con 1,8 miliardi al risultato netto di Gruppo. I rinnovi al 1° luglio hanno registrato una diminuzione dei volumi de 3,2% a fronte di un calo dei prezzi del 2,5%. LEGGI TUTTO

  • in

    PNRR, Mase: “Al via nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a zero emissioni”

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto attuativo che regola gli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici. L’intervento – fa sapere il Mase in una nota – è destinato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50mila abitanti e area di pendolarismo). L’iniziativa, finanziata con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione 597 milioni di euro.L’obiettivo – spiega la nota – è favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria. Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a euro 5. “Con questo nuovo schema di incentivi – ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin – vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento. Grazie al PNRR, mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili. Il sostegno è calibrato per chi ha redditi più bassi e per le microimprese, perché la transizione deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale”.L’incentivo sarà riconosciuto alle persone fisiche per l’acquisto di un’auto elettrica (categoria M1), con un contributo di 9mila o 11mila euro in base al valore ISEE; alle microimprese, per l’acquisto di veicoli elettrici commerciali (categorie N1 e N2), fino a un massimo di 20mila euro per veicolo, nel limite del 30% del prezzo di acquisto e nel rispetto della normativa “de minimis”.Le richieste saranno gestite tramite una piattaforma informatica dedicata, sviluppata da Sogei, che consentirà la registrazione dei beneficiari, dei venditori aderenti all’iniziativa e la generazione dei bonus. Il contributo sarà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto.Le modalità operative e la data di apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi saranno comunicate con apposito avviso sul sito istituzionale del Ministero. LEGGI TUTTO