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    Federal Reserve, Waller si afferma fra i favoriti alla successione di Powell

    (Teleborsa) – Il governatore della Federal Reserve Christopher Wallersi sta affermando come uno dei principali candidati alla carica di presidente della Federal Reserve. Lo rivela Bloomberg, citando fonti vicine alla questione. I consiglieri del presidente Donald Trump, in cerca di un sostituto di Jerome Powell, il cui mandato scadrà nel 2026, sarebbero “rimasti colpiti dalla volontà di Waller di adottare politiche basate su previsioni, piuttosto che su dati attuali, e dalla sua profonda conoscenza del sistema della Fed nel suo complesso”. “Penso che il Governatore Waller abbia davvero conquistato un curriculum impressionante negli ultimi due anni alla Fed con le sue previsioni sull’inflazione e su dove la politica della Fed avrebbe dovuto muoversi per rispondere a tale inflazione”, ha dichiarato uno Consulenti Economici della Casa Bianca.Waller avrebbe anche incontrato il team del Presidente Trump per discutere della sua eventuale nomina, ma non avrebbe ancora incontrato Trump in persona.”Il Presidente Trump nominerà le persone più competenti ed esperte”, ha precisato il portavoce della Casa Bianca Kush Desai in una nota, aggiungendo che “a meno che non provenga dallo stesso Presidente Trump”, qualsiasi discussione sulle nomine “andrebbe considerata pura speculazione”.Trump stesso però ha dichiarato mercoledì, in una intervista alla Cnbc, che l’amministrazione ha ridotto la rosa dei candidati alla presidenza della Fed a tre persone e che il Segretario al Tesoro Scott Bessent si è chiamato fuori dalla corsa. Bessent assieme al Vicepresidente JD Vance e al Segretario al Commercio Howard Lutnick fanno parte del comitato di ricerca del successore di Powell.Nella rosa dei candidati ci sarebbe anche l’economista Kevin Hassett, che attualmente è consigliere economico di Trump, e Kevin Warsh, ex membro del Consiglio dei governatori della Fed. Entrambi hanno fatto un’impressione molto positiva al Presidente Trump. Frattanto, la ricerca di un nuovo presidente della Fed sta procedendo in parallelo alla ricerca di un successore di Adriana Kugler, che ha annunciato di voler lasciare anticipatamente il Board della Fed. LEGGI TUTTO

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    Wall Strreet gira in rosso con voci possibile scelta di Waller per sostituire Powell

    (Teleborsa) – Wall Street gira in negativo a metà seduta, di riflesso alle indiscrezioni che parlano del possibile rimpiazzo del Presidente della Fed Jerome Powell con Christopher Waller, membro del Board più gradito al Presidente Trump. Secondo Bloomberg, che cita fonti vicine alla questione, il governatore Waller si sta affermando come principale candidato alla successione, essendo più incline ad una analisi previsionale dei dati macroeconomici piuttosto che a reagire all’uscita dei dati stessi. Inoltre, i consiglieri della Casa Bianca apprezzerebbero la sua profonda conoscenza del funzionamento interno della Fed che considererebbero un suo punto di forza.A compensare le preoccupazioni degli investitori per gli assalti di Trump all’indipendenza della Fed concorrerebbe la performance positiva dei titoli tecnologici.Alla borsa di New York, l’indice Dow Jones è in calo (-0,75%) e si attesta su 43.861 punti; sulla stessa linea l’S&P-500, che perde lo 0,31%, scambiando a 6.325 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (-0,01%); in lieve ribasso l’S&P 100 (-0,32%).Nell’S&P 500, buona la performance dei comparti utilities (+1,20%), beni di consumo per l’ufficio (+0,74%) e materiali (+0,41%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si manifestano nei comparti sanitario (-1,43%), finanziario (-1,19%) e telecomunicazioni (-0,55%). LEGGI TUTTO

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    BdM Banca: rafforzata partnership strategica con Nexi sui pagamenti digitali

    (Teleborsa) – BdM Banca (Gruppo Mediocredito Centrale) e Nexi hanno sottoscritto una importante partnership strategica di lungo periodo finalizzata a potenziare l’offerta di servizi di pagamento digitale in ambito merchant acquiring, gestione POS e issuing attraverso la rete commerciale della banca. Al business della monetica di BdM Banca fanno riferimento circa 340 mila carte di pagamento e 10 mila esercenti per un totale di circa 15 mila terminali POS (point of sales) che nel 2024 hanno generato transazioni per un volume maggiore di 3 miliardi di euro. L’accordo, che consolida l’attuale rapporto tra BdM Banca e Nexi, permetterà alla banca di implementare e valorizzare le proprie prestazioni offrendo ai clienti prodotti e servizi innovativi nei sistemi di incasso e pagamenti sviluppati da Nexi, da sempre player italiano di riferimento nel settore dei pagamenti digitali e operatore di primario standing in Europa.”Attraverso la partnership con Nexi abbiamo voluto migliorare l’offerta di servizi digitali, offrendo uno strumento oggi fondamentale per tutte le categorie, dalle famiglie alle imprese, passando per gli artigiani e i professionisti – ha dichiarato Cristiano Carrus, AD di BdM Banca –. Quello della monetica, infatti, è una tema particolarmente strategico per la competitività del Mezzogiorno e noi, come banca di territorio, abbiamo l’obiettivo di sostenere lo sviluppo e l’innovazione delle nostre aree di riferimento”.”Siamo orgogliosi che BdM Banca abbia scelto le soluzioni Nexi da mettere a disposizione di cittadini e imprese del territorio per favorire la competitività del Mezzogiorno – afferma Marco Ferrero, Chief Regional Officer Italy di Nexi –. Il rafforzamento di questa Partnership è un’ulteriore testimonianza di come Nexi combini scala, competenze e presenza territoriale fondamentali per supportare le banche del nostro Paese nell’offerta di prodotti e servizi altamente innovativi, capaci di soddisfare le esigenze dei loro clienti e di favorirne l’inclusione finanziaria”. LEGGI TUTTO

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    OPAS Banca Ifis su illimity, sell-out allo 0,61%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) volontaria totalitaria promossa da Banca Ifis su azioni ordinarie illimity Bank, risulta che oggi 7 agosto 2025 sono state presentate 10.320 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio della proceduta di obbligo d’acquisto sono state presentate complessivamente 38.540 adesioni, pari allo 0,610264% dell’offerta. La procedura di sell-out, iniziata il 28 luglio, terminerà il 29 agosto. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie illimity acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 agosto 2025 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    OPS MPS su Mediobanca, adesioni sfiorano lo 0,06%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da Banca Monte dei Paschi di Siena sulle azioni ordinarie di Mediobanca, risulta che oggi 7 agosto 2025 sono state presentate 3.537 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 498.185, pari allo 0,0598% delle azioni oggetto dell’offerta (o allo 0,0586% sulle eventuali massime 849.458.551 azioni oggetto di offerta emesse a favore dei beneficiari dei Piani di Incentivazione). L’offerta è iniziata il 14 luglio 2025 e terminerà l’8 settembre 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Mediobanca acquistate sul mercato nei giorni 5 e 8 settembre 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Nuovi vertice Sace, Zoppas (Ice): “Continueremo a collaborare con efficacia”

    (Teleborsa) – “Le mie congratulazioni a Michele Pignotti per la nomina ad amministratore delegato di SACE e a Guglielmo Picchi che ricoprirà la carica di presidente, insieme a tutti i componenti del rinnovato Consiglio di amministrazione. Due profili di grande esperienza e visione internazionale, che porteranno valore aggiunto al Sistema Paese e rafforzeranno l’infrastruttura italiana per l’internazionalizzazione delle imprese”. È quanto ha affermato il presidente di ICE, Matteo Zoppas commentando la nomina dei nuovi vertici SACE. “Ringrazio Filippo Giansante e Alessandra Ricci per il prezioso lavoro svolto insieme in questi anni. Sotto la loro guida, SACE ha consolidato il proprio ruolo nel sostegno all’export italiano, contribuendo in modo determinante – ha proseguito Zoppas – alla crescita delle nostre imprese sui mercati internazionali e supportando la loro capacità di innovazione e adattamento alle sfide globali. Anche nel solco della diplomazia della crescita, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la sinergia tra ICE, SACE, Simest e CDP rappresenta un modello virtuoso che continueremo a sviluppare con impegno e visione comune per accompagnare le imprese italiane verso nuovi traguardi sui mercati esteri. Ai nuovi vertici di SACE rivolgo i migliori auguri di buon lavoro e sono certo che continueremo a collaborare con efficacia nel raggiungimento dell’obiettivo, sfidante ma realistico, di portare l’export italiano a 700 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    REVO Insurance, crescita a doppia cifra premi e redditività nel 1° semestre

    (Teleborsa) – REVO Insurance chiude il primo semestre con un utile netto consolidato pari a 11,3 milioni (15,0 milioni adjusted), in aumento rispetto al medesimo periodo 2024.I premi lordi contabilizzati pari a 200,5 milioni, sono in aumento del 31% rispetto al medesimo periodo 2024 (pari a 153,1 milioni). Il risultato operativo adjusted di 25,8 milioni evidenzia una progressione consistente rispetto al medesimo periodo 2024 (+53,8%), a conferma della traiettoria di crescita operativa delineata nel Piano Industriale. Profittabilità tecnica elevata, con loss ratio pari al 32,3%, in aumento rispetto al primo semestre 2024 (pari al 29,4%), ma pienamente in linea con gli obiettivi di medio termine, incoerenza con lo sviluppo e la diversificazione del business.Contributo positivo degli investimenti per 3,8 milioni (2,4 milioni nel 2024). Piano investimenti IT (circa 5 milioni nel semestre) ed evoluzione dei costi operativi in linea con le traiettorie di Piano.Solidità patrimoniale confermata a livelli elevati, con un Solvency II ratio di Gruppo al 245,2%. LEGGI TUTTO

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    Ex ilva, Mimit: “Aggiornato bando gara, decarbonizzazione Taranto obbligatoria”

    (Teleborsa) – “La decarbonizzazione del sito di Taranto non è più un’opzione, ma diventa un obbligo vincolante: i soggetti interessati dovranno impegnarsi allo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone nel più breve tempo possibile, alla realizzazione fino a un massimo di tre forni elettrici per coprire l’intera capacità produttiva autorizzata e al pieno rispetto delle prescrizioni contenute nella nuova AIA”. È quanto prevede l’aggiornamento del bando di gara per la vendita degli asset aziendali di Ilva e Acciaierie d’Italia autorizzato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con la pubblicazione della nuova Lettera di Procedura II. L’obbligo di decarbonizzazione è il frutto dell’intesa raggiunta il 31 luglio al Mimit dal ministro Adolfo Urso con le istituzioni nazionali, la Regione Puglia e gli Enti locali, che hanno espresso un accordo unanime e deciso a favore della piena decarbonizzazione, secondo la progettualità più rapida e sfidante dal punto di vista tecnologico. “Le nuove condizioni corrispondono a quanto condiviso con enti locali e sindacati. È questa la grande sfida industriale dell’Italia. Serve la massima responsabilità da parte di tutti. È possibile coniugare ambiente e impresa, salute e lavoro. È doveroso farlo a Taranto. Così da conseguire la leadership nella siderurgia green in Europa. Noi ci siamo”, ha dichiarato Urso. “L’aggiornamento del bando – fa sapere il Mimit in una nota – recepisce i più recenti sviluppi in ambito ambientale e industriale, a partire dalla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata per il sito di Taranto il 25 luglio scorso, con validità di 12 anni e una capacità produttiva autorizzata fino a 6 milioni di tonnellate annue. In linea con la strategia nazionale per la transizione ecologica, il Governo assicura, inoltre, il proprio supporto, anche attraverso la società pubblica DRI d’Italia S.p.A., per la costruzione di impianti di preriduzione destinati ad alimentare i futuri forni elettrici”.”La tutela occupazionale – sottolinea il Mimit – rimane un principio inderogabile, pienamente condiviso e rafforzato dal costante confronto con le organizzazioni sindacali”. Diverse, invece, le novità introdotte dal nuovo testo rispetto alla precedente versione del bando pubblicata nel luglio 2024. Una novità riguarda lo stabilimento di Genova (Cornigliano): potrà essere prevista la realizzazione di un forno elettrico e di impianti di prima lavorazione funzionali all’attività del sito. Rispetto al precedente bando, la nuova offerta vincolante dovrà anche prevedere l’acquisto dell’intero magazzino e includere una nuova versione del piano industriale. Quest’ultima dovrà specificare il numero dei dipendenti che l’offerente intende mantenere nel perimetro aziendale, nonché la durata dell’impegno in termini occupazionali e di continuità aziendale. Il nuovo bando consente l’acquisto dell’intero complesso aziendale, del compendio Aziendale Nord, del compendio Aziendale Sud o di singoli rami d’azienda. Tuttavia, a parità di condizioni, saranno privilegiate le soluzioni che meglio garantiscono la continuità produttiva e la tutela occupazionale.I Commissari straordinari – fa sapere il Mimit – valuteranno le proposte secondo criteri di sostenibilità industriale, ambientale e sociale, riservandosi la facoltà di attivare eventuali fasi di rilancio e negoziazione. A parità di condizioni, saranno preferite le nuove offerte vincolanti che prevedano, pur nel rispetto del limite massimo previsto, la costruzione di un numero maggiore di forni elettrici, il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione entro il termine più breve possibile e, una volta a regime, il conseguimento del livello di produzione più elevato rispetto alla capacità produttiva massima autorizzata dalla nuova AIA. Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro il 15 settembre 2025. La bozza del nuovo contratto di compravendita sarà disponibile in Data Room entro il 31 agosto.Nel frattempo Urso ha convocato per martedì 12 agosto alle ore 15.30 un incontro con le associazioni d’impresa nazionali e locali, nonché con le rappresentanze datoriali dell’indotto ex Ilva, per informarli sulle conclusioni del Tavolo sull’Accordo di programma interistituzionale per la piena decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto, previsto nella stessa mattinata. La riunione si svolgerà al termine dell’incontro convocato dal ministro Urso alle ore 14.00 con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali. LEGGI TUTTO