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    ASTM, ricavi ed EBITDA in leggera crescita nel primo semestre

    (Teleborsa) – ASTM, colosso italiano del settore delle infrastrutture controllato dalla famiglia Gavio, ha chiuso il primo semestre 2025 con un volume d’affari di 2.197,8 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 (2.132 milioni di euro). A tale risultato contribuiscono i ricavi del settore autostradale in Italia e Brasile per 1.226,0 milioni di euro, i ricavi del settore EPC per 759,1 milioni di euro e i ricavi del settore tecnologico per 64,6 milioni di euro.L’EBITDA si attesta su 945,9 milioni di euro ed evidenzia una crescita dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 (935,3 milioni di euro). L’utile del periodo di pertinenza del Gruppo risulta pari a 98,8 milioni di euro; l risultato del primo semestre 2024 (121,4 milioni di euro) includeva il contributo operativo delle tratte A5 Torino-Aosta e A21 Torino-Piacenza.L’indebitamento finanziario netto è di 9.006,8 milioni di euro (8.241,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024), influenzato dal pagamento dell’upfront fee relativa alla nuova concessione brasiliana di Ecovias Raposo Castello pari a 360,5 milioni di euro. L’ulteriore variazione è collegata all’attività operativa del Gruppo e, in particolare, agli investimenti sul corpo autostradale in Italia e in Brasile. LEGGI TUTTO

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    Ue: dazi Usa al 15% su importazioni decorrono dall’8 agosto

    (Teleborsa) – L’ordine esecutivo emanato ieri dall’amministrazione Trump negli Usa, che riconduce al 15% i dazi sulla maggior parte delle importazioni dall’Unione europea, lascia ancora fuori – almeno per ora – il settore delle auto e delle componenti per l’auto, sottoposto attualmente a dazi del 27,5%, nonostante fosse inteso fare parte dell’accordo politico sui dazi al 15% raggiunto domenica scorsa. È quanto chiarisce Bruxelles.Come ha affermato stamattina dal commissario europeo al commercio, Maros Sefcovic, l’ordine Usa è “un primo passo” della attuazione degli accordi raggiunti. Nel frattempo la Commissione Ue assieme agli Usa continua a lavorare per finalizzare una dichiarazione congiunta, come era stato concordato domenica scorsa. Inoltre – fa sapere Bruxelles – essendo il nuovo ordine esecutivo sui dazi commerciali dell’amministrazione Trump datato il 31 luglio, e dato che prevede una entrata in vigore dopo 7 giorni dalla data dell’ordine stesso, i dazi livellati al 15% decorreranno a partire dall’8 agosto. LEGGI TUTTO

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    CONSOB autorizza Italfund come fornitore di servizi di crowdfunding

    (Teleborsa) – CONSOB ha autorizzato Italfund, con sede a Rovigo, come fornitore di servizi di crowdfunding. In particolare, la società è stata autorizzata a prestare i servizi di crowdfunding consistenti nell’intermediazione nella concessione di prestiti e nel collocamento senza impegno irrevocabile e nella ricezione e trasmissione degli ordini di clienti relativamente a valori mobiliari e strumenti ammessi a fini di crowdfunding emessi da titolari di progetti o società veicolo. LEGGI TUTTO

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    BAPS, operazione di cartolarizzazione 200 milioni di euro in partnership con JPMorgan

    (Teleborsa) – Banca Agricola Popolare di Sicilia (BAPS) ha perfezionato un’operazione, in partnership con JPMorgan, per la cartolarizzazione di un portafoglio di crediti alle piccole e medie imprese dal valore di 200 milioni di euro. La struttura dell’iniziativa consentirà alla banca di mantenere l’esposizione al rischio, senza quindi alcun effetto di derecognition contabile.L’operazione è accompagnata da un’ulteriore Advised Credit Line che permetterà a BAPS di realizzare eventuali nuove operazioni con JPMorgan, portando l’ammontare complessivo dell’operazione fino a un massimo di 400 milioni di euro. “Con grande soddisfazione annunciamo la conclusione di un’importante operazione di cartolarizzazione insieme a JPMorgan, tra i principali player finanziari a livello globale – ha commentato Saverio Continella, AD di BAPS – Si tratta di un risultato volto a rafforzare la solidità della banca, diversificarne le fonti di finanziamento e ampliarne le leve per sostenere il tessuto produttivo dei nostri territori. Questo traguardo rappresenta un’ulteriore tappa del percorso strategico avviato con il Piano di Impresa “FUTURA”, volto a rendere BAPS una banca sempre più agile, moderna e integrata con i migliori player del mercato”. LEGGI TUTTO

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    Amundi SGR, NRC Capital e Azimut acquisiscono Alimac (packaging sostenibile)

    (Teleborsa) – Un consorzio di investitori istituzionali, tra i quali Amundi SGR e NRC Capital Partners, con il supporto di preferred equity da parte del gruppo Azimut (YHOX II, di cui Electa è advisor strategico), ha acquisito una quota di maggioranza del Gruppo Alimac, azienda italiana attiva nelle soluzioni di packaging sostenibile. Contestualmente, Metrika ha reinvestito nell’operazione in qualità di azionista di minoranza, a sostegno della continuità strategica e operativa dell’azienda.Fondata nel 1990 a Gerenzano (VA), Alimac è leader nella produzione e commercializzazione di nastro maniglie adesive per imballaggi e si distingue per il proprio approccio integrato al packaging sostenibile. Presente in oltre 90 Paesi e attivo nei settori Food & Beverage, Tissues & Hygene e Detergents, il Gruppo serve le più prestigiose multinazionali tramite i due stabilimenti produttivi in Italia e in Germania e le sedi commerciali presenti in Spagna, Olanda e Dubai.”In nemmeno tre anni Metrika ha trasformato Alimac da azienda artigianale di nicchia a player industriale di primo piano, con performance economico-finanziarie e industriali di assoluto rilievo e una linea di management altamente professionale – ha commentato Marco Fantoni, AD del Gruppo Alimac – Questa operazione segna ora un passo deciso verso la costruzione di una piattaforma industriale integrata a livello mondiale. Con il supporto dei nuovi investitori, Alimac potrà accelerare sul fronte dell’M&A e dell’internazionalizzazione”.L’operazione è stata finanziata da Banco BPM, da illimity SGR attraverso il fondo illimity Selective Credit e da Amundi SGR per conto del fondo Amundi Eltif AgrItaly PIR III. LEGGI TUTTO

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    Le Borse europee accelerano al ribasso con nuovi dazi e dati occupazione USA

    (Teleborsa) – Le Borse europee ampliano i cali dopo l’apertura di Wall Street e inaugurano l’avvio del mese di agosto con prese di profitto, dopo aver registrato performance positive a doppia cifra da inizio anno ad eccezione del mercato francese. Al rosso della mattina, con dazi tra il 15% e il 50% che entreranno in vigore dal 7 agosto per decine di Paesi (l’UE ha visto la conferma dell’accordo per il 15%), si aggiungono le cattive notizie sull’economia statunitense nel pomeriggio: negli Stati Uniti il report sull’occupazione di luglio ha mostrato un brusco raffreddamento del processo di creazione di posti di lavoro, con i nuovi occupati non agricoli che si sono attestati a 73 mila (contro 104 mila attesi) e una significativa revisione al ribasso del dato di giugno (passato a 14 mila da 147 mila, in parte a causa di posti pubblici meno numerosi).Sempre sul fronte macroeconomico, a luglio nell’eurozona l’inflazione flash headline ha registrato, come a giugno (e rispetto a +1,9% previsto), una variazione annua di +2% (l’indice è risultato invece invariato su base mensile, contro attese di ribasso pari a -0,1%), mentre il dato flash core ha segnato un incremento annuo di +2,3% (come previsto e precedente).L’Euro / Dollaro USA continua gli scambi a 1,156 Euro / Dollaro USA, con un aumento dell’1,24%. Forte rialzo per l’oro, che segna un guadagno dell’1,76%. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-2,21%), che ha toccato 67,83 dollari per barile.Sensibile peggioramento dello spread, che raggiunge quota +108 punti base, aumentando di 27 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,66%.Tra gli indici di Eurolandia pessima performance per Francoforte, che registra un ribasso del 2,36%, seduta negativa per Londra, che mostra una perdita dello 0,81%, e sessione nera per Parigi, che lascia sul tappeto una perdita del 2,73%.Sessione da dimenticare per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che sta lasciando sul terreno il 2,38%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 42.493 punti, in forte calo del 2,34%. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-1,47%); come pure, in netto peggioramento il FTSE Italia Star (-1,59%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, su di giri Campari (+7,99%). Denaro su Inwit, che registra un rialzo dell’1,64%. Piccolo passo in avanti per DiaSorin, che mostra un progresso dell’1,42%. Composta Recordati, che cresce di un modesto +0,69%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Fineco, che ottiene -5,37%. Sotto pressione Intesa Sanpaolo, che accusa un calo del 4,95%. In perdita BPER, che scende del 3,94%. Pesante Saipem, che segna una discesa di ben -3,92 punti percentuali.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, ENAV (+4,05%), WIIT (+3,33%), IREN (+2,71%) e MFE B (+1,98%).Le peggiori performance, invece, si registrano su CIR, che ottiene -6,66%. Seduta negativa per Carel Industries, che scende del 6,29%. Sensibili perdite per Reply, in calo del 5,45%. In apnea Fincantieri, che arretra del 4,70%. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Geertman: nuovo piano nella prima metà del 2026, sinergie illimity confermate

    (Teleborsa) – I risultati del primo semestre 2025 di Banca Ifis sono “pienamente in linea con la guidance stand-alone per il 2025”. Lo ha detto il CEO Frederik Geertman in conference call con gli analisti, ricordando che nel triennio 2022-2024 l’utile netto cumulato è stato di 463 milioni di euro, “superiore dell’11% rispetto agli obiettivi del piano, con profitti netti superiori ai target in ogni anno del piano”.Banca Ifis ha chiuso i primi sei mesi con un utile netto in linea con lo stesso periodo dell’anno prima a 93,7 milioni di euro, al netto dei costi non ricorrenti legati all’acquisizione di illimity Bank. Riguardo all’acquisizione di illimity, è stata avviata la due diligence e la valutazione per lo spin off degli asset non core.Geertman ha spiegato che illimity verrà consolidata nei conti di Ifis a partire dal terzo trimestre, i cui risultati saranno annunciati a novembre, mentre entro la fine dell’anno si concluderà la due diligence chiesta dalla BCE. “Confermiamo le sinergie di costo e di ricavo generate dalla transazione, con un dettagliato progetto di esecuzione che è già partito”, ha detto.Per quanto riguarda la vendita degli asset non core di Illimity al momento “non siamo nella posizione di dire quale il perimetro della vendita”. “Saremo più precisi nei prossimi trimestri”, ma certamente “non ci affretteremo a fare vendite forzate”.Il CEO ha spiegato che “nella prima metà del 2026 saremo pronti a condividere con il mercato un nuovo piano industriale” che terrà conto dell’acquisizione di illimity.Sempre con riferimento all’outlook, Geertman ha detto che il dividendo 2025 sarà “sostanzialmente in linea con quello del 2024 in termini di esborso di cassa”, ma sui numeri “saremo più precisi nel terzo trimestre” in quanto “dipenderà da molte cose, dai risultati operativi di illimity e Banca Ifis, dai risultati della due diligence e dall’evoluzione del quadro macro”. In ogni caso, “la politica dei dividendi non cambia” e mantiene “un approccio molto market friendly e attraente”, ha detto Geertman, ricordando che la banca distribuisce ai soci il 50% dell’utile fino a 100 milioni e il 100% di quello che supera questa soglia. Confermato anche l’acconto sul dividendo a novembre.Banca Ifis ha anche comunicato che lunedì 28 luglio 2025 ha firmato un accordo per rilevare il 100% delle azioni di Euclidea SIM. L’operazione rappresenta il primo passo di un più ampio progetto che prevede l’espansione dell’offerta alla sfera dei servizi di gestione del risparmio on il brand Furstenberg. LEGGI TUTTO

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    USA, spese costruzioni ancora in discesa a giugno

    (Teleborsa) – Scende, contro attese per un dato invariato, la spesa per costruzioni in USA a giugno 2025. Il dato, comunicato dal Dipartimento del Commercio americano, si attesta a 2.136,2 miliardi di dollari, registrando una discesa dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0% delle stime degli analisti e dopo il -0,4% (rivisto) di maggio. Su base annua si è visto invece un decremento del 2,9%.Tra le costruzioni private, le cui spese sono scese dello 0,5% a 1.621,9 miliardi di dollari, quelle di tipo residenziale sono diminuite dello 0,7% a 883,1 miliardi di dollari. La spesa in ambito pubblico ha segnato un incremento dello 0,1% a 514,3 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO