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    OPS su Banco BPM, adesioni a quota 180 mila azioni al 9 maggio

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio (OPS) volontaria totalitaria promossa da UniCredit sulle azioni ordinarie di Banco BPM, risulta che oggi 9 maggio 2025 sono state presentate 12.016 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesione sono a quota 180.100, pari al 0,011886% delle azioni oggetto dell’offerta.L’offerta è iniziata il 28 aprile 2025 e terminerà il 23 giugno 2025. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 20 e 23 giugno 2025 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in rialzo con occhi a colloqui dazi. A Milano vola Mediobanca

    (Teleborsa) – Le Borse europee hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in rialzo, mentre si attendono sviluppi dai colloqui tra USA e Cina sui dazi previsti nel week end, dopo l’accordo raggiunto dall’amministrazione statunitense con il Regno Unito. Oggi pomeriggio il presidente statunitense Donald Trump ha detto che “tanti accordi commerciali in preparazione, tutti buoni (OTTIMI!)!”, dopo aver suggerito in precedenza che “un dazio dell’80% sulla Cina sembra appropriato”.Anche oggi l’attenzione è stata sulle trimestrali e in Italia sul comparto bancario. Banca Monte dei Paschi di Siena ha superato le previsioni di utile nel primo trimestre, affermando che “prosegue in linea con la tempistica prevista nell’esecuzione del percorso verso l’OPS su Mediobanca , il cui razionale industriale è potenzialmente anche coerente con l’operazione annunciata su Banca Generali”. Mediobanca, che ha battuto le aspettative con i risultati del terzo trimestre, ha sottolineato come i rischi individuati nell’offerta lanciata da MPS siano ulteriormente amplificati con la combinazione con Banca Generali.Sul fronte macroeconomico, in Italia a marzo la produzione industriale ha registrato un recupero pari a +0,1% m/m, contro +0,4% atteso e -0,9% precedente (più pronunciato, +0,3% m/m, il rialzo dell’output manifatturiero in senso stretto).Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,123. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 3.314,9 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 60,67 dollari per barile.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +105 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,53%.Tra le principali Borse europee bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,63%, sostanzialmente tonico Londra, che registra una plusvalenza dello 0,27%, e guadagno moderato per Parigi, che avanza dello 0,64%.Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dell’1,02%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share termina la giornata in aumento dell’1,03%. Sale il FTSE Italia Mid Cap (+1,2%); come pure, guadagni frazionali per il FTSE Italia Star (+0,37%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente Mediobanca, con un progresso del 5,40%. Incandescente Saipem, che vanta un incisivo incremento del 3,81%. Denaro su STMicroelectronics, che registra un rialzo del 3,34%. Bilancio decisamente positivo per BPER, che vanta un progresso del 3,24%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Leonardo, che ha archiviato la seduta a -3,31%. Preda dei venditori Campari, con un decremento del 2,71%. Si concentrano le vendite su Amplifon, che soffre un calo del 2,27%. Tentenna DiaSorin, che cede l’1,47%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, BFF Bank (+7,54%), Lottomatica (+7,00%), Ascopiave (+3,90%) e Moltiply Group (+2,93%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Piaggio, che ha archiviato la seduta a -7,10%. Sensibili perdite per Cementir, in calo del 6,02%. Vendite su D’Amico, che registra un ribasso del 3,21%. Seduta negativa per Banco di Desio e della Brianza, che mostra una perdita del 3,12%. LEGGI TUTTO

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    Russia-Cina, Putin: nostro legame rappresenta fattore di stabilizzazione più importante su scena internazionale

    (Teleborsa) – Il presidente russo, VladimirPutin, ha dichiarato che i legami tra Russia e Cina rappresentano il fattore di stabilizzazione più importante sulla scena internazionale. Nell’accogliere il presidente cinese Xi Jinping, ospite a Mosca in occasione dell’80° anniversario della sconfitta della Germania nazista, Putin ha esaltato i rapporti con Pechino affermando che la cooperazione tra le due nazioni continuerà a svilupparsi a beneficio dei popoli cinese e russo. La Russia ha celebrato l’anniversario della vittoria dell’Unione Sovietica nella Seconda guerra mondiale con una parata militare a cui hanno partecipato decine di leader mondiali, tra cui il cinese Xi Jinping. Secondo il presidente Xi Jinping, Cina e Russia devono lavorare insieme contro il “bullismo egemonico”. “Di fronte alla controcorrente internazionale dell’unilateralismo e del bullismo egemonico, la Cina lavorerà con la Russia per assumersi le responsabilità speciali delle principali potenze mondiali”, ha detto Xi a Putin.Nella giornata di ieri durante i colloqui al Cremlino Putin aveva affermato che la cooperazione tra Cina e Russia ha raggiunto “il più alto livello nella Storia”. La riunione, aveva aggiunto Putin, si era svolti in una atmosfera “calorosa e costruttiva”. Il Cremlino aveva poi fatto sapere che i due leader avevano firmato “una dichiarazione congiunta sull’ulteriore approfondimento delle relazioni di partenariato globale e di interazione strategica”.Intanto, l’agenzia di stampa statale russa TASS, citando l’assistente del Cremlino Yuri Ushakov, ha reso noto che il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si sono congratulati reciprocamente per l’anniversario della sconfitta della Germania nazista tramite i loro assistenti. La TASS ha fatto però sapere che Lynne Tracy, ambasciatrice degli Stati Uniti in Russia, non ha assistito alla parata di Mosca. LEGGI TUTTO

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    “Uniti per la Legalità”: professionisti e istituzioni insieme per la gestione dei beni confiscati

    (Teleborsa) – Si è conclusa oggi la quinta edizione del Convegno “Uniti per la Legalità”, organizzato dall’Ungdcec, presiduto da Francesco Cataldi, in collaborazione con la Commissione Diritto Penale dell’Economia e Consulenze Tecniche. L’evento, ospitato dall’Uliveto Principessa, bene confiscato alla criminalità organizzata, ha affrontato il tema della restituzione dei beni confiscati alla collettività e del ruolo strategico del professionista nel percorso per la destinazione dei beni.I lavori del convegno, introdotti da Enrico Lombardo, delegato di Giunta, e Francesco Savio, presidente della Fondazione Centro Studi UNGDCEC, hanno visto la partecipazione di diverse istituzioni e professionisti. Le due tavole rotonde del convegno sono state moderate da Carolina Rumboldt, delegato di Giunta, e Rosanna Dispenza, presidente di commissione.I partecipanti hanno discusso delle criticità del sistema e della necessità di intensificare i momenti di studio e riflessione tra le parti in causa. Il Presidente dell’associazione, Francesco Cataldi, ha confermato la disponibilità a partecipare ai necessari tavoli tecnici che potranno essere istituiti.Il Vice Presidente della Giunta Regione Calabria, Filippo Pietropaolo, ha proposto di aggiornare l’odierno confronto con i professionisti per rendere più efficiente la gestione delle aziende in sequestro o confisca, prevedendo strumenti dell’amministrazione regionale per favorire la sostenibilità finanziaria delle imprese finanziate.Alla luce dei numerosi spunti emersi, Lombardo e Rumboldt lavoreranno con la propria commissione di studio ad elaborare proposte di aggiornamento del Dlgs 159/11 da presentare nei prossimi incontri con la politica e le istituzioni.La conclusione del convegno ha visto la consegna del premio istituito dall’Ungdcec a personalità ed enti che si sono contraddistinte nel campo della difesa dei valori della legalità. I premiati della V edizione sono stati: Francesca Crotone (gestore Uliveto Principessa), Antonino Bartuccio (Dottore Commercialista), Andrea Lo Gullo (imprenditore edile), Nuccio Iovene (presidente Fondazione Trame) e Emanuele Ionà (amministratore Audi Zentrum Calabria). L’evento, a cui ha partecipato anche il consigliere nazionale dei giovani commercialisti, Alfredi Iannitelli, ha rappresentato un importante momento di riflessione e confronto tra le istituzioni e i professionisti, con l’obiettivo di migliorare la gestione dei beni confiscati e di promuovere la legalità e la trasparenza. LEGGI TUTTO

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    TMP Group passa in utile nel 2024. Valore della produzione +15%

    (Teleborsa) – TMP Group, tech-media company italiana quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella progettazione e sviluppo di strategie di comunicazione, ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati pari a 5 milioni di euro (-10,3% rispetto al 31 dicembre 2023). I ricavi del Gruppo derivano principalmente dal segmento Experience, per il 46%; a seguire l’area Technology per il 33% ed area Content Strategy per il 21%. Il valore della produzione, pari a 6,7 milioni di euro al 31 dicembre 2024, registra un incremento del 15% rispetto al 2023 (5,8 milioni di euro).L’EBITDA si è attestato a 1,03 milioni di euro, con una crescita del 368% rispetto al 2023, grazie anche all’ottimizzazione dei costi operativi. Questo risultato è stato particolarmente influenzato dalle iniziative di razionalizzazione dei costi e dal miglioramento dell’efficienza operativa. L’utile netto è stato di 49.621 euro, con una variazione positiva di 1,23 milioni di euro (+104%) rispetto alla perdita di 1,18 milioni di euro nel 2023.L’Indebitamento Finanziario Netto consolidato al 31 dicembre 2024 risulta pari a 403 mila euro (debito), con disponibilità liquide per 678 mila euro. Al 31 dicembre 2023 l’Indebitamento Finanziario Netto consolidato era pari a -1,039 milioni di euro (cassa).”Il 2024 è stato un anno determinante per TMP Group – ha commentato l’AD Roberto Rosati – L’incremento del 368% dell’EBITDA e gli investimenti in tecnologia sono solo alcuni dei segni di un business sempre più solido. L’anno ha visto anche il successo delle nostre strategie di internazionalizzazione, in particolare Spagna e Giappone, in occasione di Expo Osaka 2025. Il nostro continuo impegno nell’innovazione, ha messo il Gruppo in una posizione importante per il futuro. Guardiamo con fiducia al 2025, con un piano di crescita che percorre i punti di forza del nostro modello, con misurata e rinnovata ambizione”. LEGGI TUTTO

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    MPS, Barclays incrementa target price e conferma Equal Weight

    (Teleborsa) – Barclays ha incrementato a 7,70 euro per azione (+8% dai precedenti 7,10 euro) il target price su MPS, banca italiana al centro del risiko bancario, confermando la raccomandazione “Equal Weight” sul titolo.Gli analisti scrivono che l’offerta di Mediobanca su Banca Generali potrebbe supportare la potenziale combinazione MPS + Mediobanca (poiché, per Mediobanca, Banca Generali potrebbe essere più strategica della partecipazione di Mediobanca in Generali) e anche il più solido CET1 ratio del primo trimestre (migliore impatto da B4) contribuisce. Tuttavia, vedono domande in sospeso sulle sinergie e, ancora, sulla generazione di capitale (rispetto al caso MPS stand-alone). Le prime dipenderanno principalmente dalla capacità di preservare le persone chiave nel CIB e nel WM di MB; la seconda dipenderà da diversi fattori, tra cui un potenziale aumento dell’offerta in contanti, il tasso di accettazione da parte degli azionisti di Mediobanca e l’assorbimento di capitale derivante dalla potenziale offerta di Mediobanca su Banca Generali.Barclays ha aumentato la stima sull’utile rettificato del 5% in media per il periodo 2025-27, riflettendo la revisione al rialzo della guidance sull’utile ante imposte. Inoltre, ha aumentato le commissioni e i proventi da negoziazione e ridotto i costi (ammortamenti), riducendo inoltre le rettifiche su crediti (solo per il periodo 2025). Infine, ha aumentato leggermente il rapporto CET1 per l’anno fiscale 2025 (per un beneficio maggiore da Basilea 4), ma ipotizza ancora un calo trimestrale nel secondo trimestre, sulla base della gestione della traiettoria RWA. LEGGI TUTTO

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    Mediobanca, Barclays incrementa target price e conferma Equal Weight

    (Teleborsa) – Barclays ha incrementato a 18,00 euro per azione (+10% dai precedenti 16,40 euro) il target price su Mediobanca, banca d’investimento leader in Italia, confermando la raccomandazione “Equal Weight” sul titolo.Gli analisti fanno notare che il management di Mediobanca ritiene che l’offerta di MPS presenti problematiche finanziarie e industriali che impediscono la creazione di valore per gli azionisti, con conseguenti sinergie negative in particolare per CIB e WM. Il management ha segnalato che acquisire di Mediobanca con Banca Generali comporterebbe un ulteriore rischio di esecuzione per MPS (ovvero la gestione simultanea di due operazioni).Mediobanca ha ribadito tutti i messaggi chiave relativi alle motivazioni dell’offerta su Banca Generali, sottolineando l’adattamento culturale, i rischi di esecuzione limitati, la maggiore redditività e il potenziale di generazione di capitale dell’entità combinata.Barclays ha aumentato le stime sull’EPS rettificato per quest’anno del 3%, lasciando invariati i prossimi due anni. Ha ridotto leggermente il margine di interesse (NII) per l’esercizio 2024/2025 e aumentato le commissioni. Inoltre, ha ridotto anche il CoR per l’esercizio 2024/2025 (a 50 punti base ora, rispetto ai 55 punti base precedenti), poiché il management ha indicato che anche il Q4 dovrebbe essere migliore rispetto alle precedenti previsioni per l’esercizio 2024 (55 punti base). Infine, ha aumentato il coefficiente CET1 per quest’anno, grazie a RWA inferiori rispetto alle previsioni. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, Moody’s declassa rating a Baa2. Outlook da negativo a stabile

    (Teleborsa) – Moody’s ha declassato i rating di Stellantis, colosso italo-francese dell’automotive, da Baa1 a Baa2. Contestualmente. L’outlook è stato modificato da negativo a stabile.Il declassamento è motivato dall’aspettativa che, dato il difficile contesto di mercato, un significativo recupero degli indicatori di credito, in particolare del margine e del free cash flow, per tornare ai requisiti per la precedente categoria di rating, sarà più difficile da realizzare. Dopo diversi anni di elevati livelli di redditività, la performance di Stellantis nel 2024 ha subito una contrazione a causa di aggressive azioni di de-stocking e riduzione dei prezzi negli Stati Uniti, nonché della riduzione delle scorte e dei ritardi nei lanci di prodotto, in parte dovuti alle difficoltà di transizione alle nuove piattaforme multi-energia, in Europa. Sebbene l’azienda abbia avviato misure significative per ripristinare la performance operativa, il difficile contesto di mercato, caratterizzato da un indebolimento macroeconomico e da tensioni commerciali, aumenta il rischio di esecuzione e potrebbe rallentare la ripresa prevista.Nel primo trimestre sono stati lanciati nuovi modelli nei segmenti B e C in Europa, mentre importanti lanci negli Stati Uniti, come quello della Jeep Cherokee, sono previsti per la seconda metà di quest’anno. Moody’s prevede che i benefici di questi lanci saranno pienamente visibili solo entro il 2026. Il solido profilo di liquidità di Stellantis offre al gruppo il tempo necessario per attuare il proprio piano e affrontare l’attuale incertezza del mercato.Il rating incorpora una prospettiva cauta sul contesto macroeconomico, che include un rallentamento della crescita del PIL del G-20 all’1,9% nel 2025 (in calo rispetto al 2,9% del 2024), considerando che l’imprevedibilità della politica commerciale statunitense potrebbe minare la fiducia dei consumatori e interrompere le catene di approvvigionamento. Secondo le stime, ad oggi, il costo diretto dei dazi sulle importazioni di veicoli finiti e componenti potrebbe ammontare a 2,7 miliardi di dollari su base annua, senza alcuna mitigazione. Attualmente, vi sono dazi del 25% sulle importazioni di veicoli finiti e componenti da Messico, Canada ed Europa. Il contenuto statunitense dei veicoli importati da Messico e Canada è esente dal dazio del 25%. Il contenuto USMCA dei componenti importati è esente dal dazio del 25%. Tuttavia, a causa dell’imprevedibilità della politica commerciale statunitense, questi dazi non sono stati pienamente considerati nelle previsioni. Un dazio permanente o un’ulteriore escalation delle tensioni commerciali rappresentano un ulteriore rischio al ribasso. Se questi dazi dovessero essere imposti in modo permanente, potrebbero comportare un’ulteriore pressione negativa sui rating. Azioni di mitigazione, come l’aumento dei prezzi, l’incremento della produzione locale o l’aumento del contenuto di dazi statunitensi o USMCA, potrebbero ridurre l’importo dei dazi.Le prospettive stabili indicano che, nonostante l’incerto contesto di mercato, Moody’s prevede che l’azienda migliorerà gradualmente la sua performance operativa grazie al lancio di nuovi modelli in Europa e negli Stati Uniti e manterrà una politica finanziaria conservativa. Ritiene che la solida liquidità dell’azienda costituisca un importante ammortizzatore nell’attuale contesto di mercato volatile e difficile. LEGGI TUTTO